Per quello
che a volte mi succede mi sono fatto una domanda e mi sono dato
questa risposta.
Parlo di
quando una semplice piccola idea (pomposamente la chiamo
ispirazione) si insinua nella mia mente. Prima inizia lentamente e
poi vi si stabilisce definitivamente e non se ne va, quasi una
persecuzione. Con i loro tempi le tesserine per comporre il mosaico
di detta idea fanno breccia nella mia testa. Quello che mi sorprende
è che arriva prima la tesserina del titolo del futuro scritto. Come
se mi indicasse la via da seguire ma, trattandosi soltanto del
titolo, man mano che altre tesserine si fanno strada capita che quel
titolo non va bene e allora ne compongo uno che ritengo sia migliore,
sempre che io ci azzecchi. In realtà dovrei prendere nota sulla
carta di quelle tesserine come in una sorta di diario, ma non l'ho
mai fatto e non lo faccio. Le deposito lì, nella mia mente, le
lascio crescere, con la speranza che non cambino strada e spariscano.
I luoghi e i tempi dove maggiormente si fanno vive sono nella mia
stanza, a letto, quando mi accingo a riposare o a dormire e, strano a
dirsi, nel bagno. Una volta riunitesi, loro, le tesserine, si
radunano dove man mano le avevo depositate e, finalmente libere,
scorrono abbastanza velocemente dalla mente alle dita delle mie mani
che cliccano sulla tastiera del pc. Da quel momento non riesco più a
fermarle. Neppure se, come mi è capitato recentemente, è l'ora di
pranzo e mi dicono che è pronto a tavola. Dopo un paio d'ore metto
il punto allo scritto e soltanto allora vado a mangiare. Tanto poi
lo andrò a rileggere per la correzione di qualche refuso o per
metterlo nel dimenticatoio.
QUANTO SOPRA
DETTO SOLTANTO SE MI BALLA IN MENTE QUALCHE PICCOLA IDEA DI
FANTASIA. PER FATTI REALI E RICORDI L'ITER È DIVERSO, DI MOLTO.