=
Permesso?
=(senza
togliere gli occhi dal computer) Si?…
=(tirando
con le mani una valigia con le rotelle si siede ) Grazie
commissa'
=(sgranando
gli occhi) E lei chi è?
=
Vincenzo Lo Zippo
=A lei
chi l’ha fatta entrare?
=A chi?
=Come a
chi? A lei, io sto parlando con lei
=Ah! Lei
sarei io? Scusatemi ma voi chi siete?
=Mi vuole
prendere per fesso? Sulla porta che c’è scritto?
=Io non
leggo
=Perché
chi glielo vieta?
=(imbarazzato)
... è che…non ci vedo e...
=Ah! Non
ci vede (a voce alta, chiama) Di Falcoo…
=Non c’è.
È uscito a prendersi un caffè qui al bar
=E lei
che ne sa?
=Io sono
entrato perché lui è uscito
=Ah! Si?
E allora Persichinii…
=Non c'è
nemmeno lei. Sono andati insieme a prendersi il caffè
=Senta.,
adesso mi sono stancato, lei mi fa il favore di uscire da quella
porta e attendere …
=E no,
non è possibile
=Come
sarebbe a dire?
=Non è
così che funziona. Voi siete ancora giovane e certe cose ancora non
le conoscete. Io qui ci sono venuto, non mi ci hanno portato…
=Senti
adesso mi hai scocciato, capito? Statte zitto e non aprire bocca
finché…
=No
scusate qui voi vi sbagliate. E sì, io sono entrato soltanto per la
consegna di alcune cose…
=Allora
appena loro se ne sono andati ti sei intrufolato nella mia stanza.
Potevi avere anche delle brutte intenzioni
=Ma
quando mai dottore. Io mi sono presentato ufficialmente a quei due
agenti. Ci siamo stretti la mano, tutto secondo la buona educazione
=Si, si,
va bene, poche chiacchiere, veniamo a noi due. Tu chi sei?
=Ve l’ho
detto prima. Mi chiamo Vincenzo Lo Zippo, fu e fu…non lo so perché
non li ho mai conosciuti
=Fammi
vedere un tuo documento di riconoscimento
=Non ne
tengo
=Non hai
nessun documento?
=No.
Veramente una volta lo tenevo ma poi, non so dirvi il perché…be’
insomma non ce l’ho più, attualmente sono sprovvisto…
=Ma ti
rendi conto? Io devo averle le tue generalità perché prima mi dici
chi sei e poi che cosa sei venuto a fare. Avanti dimmi nome,
cognome, dove sei nato e quando, dove abiti e via di seguito. Io
faccio controllare tutto e in pochi minuti ci sbrighiamo
=Dotto’
e aspettate, una cosa per volta. Così ci facciamo venire l’ansia
=Non ho
tempo da perdere. Allora come ti chiami? Bisogna metterlo per
iscritto
=Vincenzo
= E il
cognome?
=Chiamato
Lo Zippo
=
Chiamato? E da chi? Ma non è il tuo cognome?
=Su
questo non ci posso giurare ma tutti quelli che mi conoscono mi
chiamano così. Sono più di 50 anni che…
= Va
bene, andiamo avanti. Lo Zippo tutto attaccato o staccato?
=Come
volete. Mi chiamano così per via dello zippo
=Che
sarebbe ‘sto zippo?
=Vedete
dotto’, io sono uno specializzato nel ramo…
=
Specializzato in che senso? Lavori in qualche fabbrica di questi
cosi…di questi zippi
=Ma
quando mai. Li zippi sono quei cosi che si aprono e chiudono con uno
strappo. Sapete dotto’ stanno nei calzoni, nelle gonne, nei
giubbetti, nei vestiti, nelle borse, sì specialmente nelle borse…
=Ah! stai
parlando delle chiusure lampo, dello zip…
=E io che
ho detto? Di quello parlavo…
=E tu sei
specializzato nel fare cosa?
=Sapete
apro le borse ma... beh’...non le richiudo perché ci vuole un
sacco di tempo e poi fanno rumore…
=Ah! Sì?
Credo d’aver capito chi sei e che fai…(a voce alta)
Di Falco…Persichini…
=E no,
dotto’, che fate?
=Che
faccio? Ti faccio sbattere in camera di sicurezza in attesa di
accertamenti
=No
dottore no, non lo potete fare…
=Chee?
Perché non lo posso fare?
=E’ una
cosa un po’ complicata e riguarda solo voi. Sarebbe molto meglio
che…
=Quello
che è meglio lo decido io. Va bene sentiamo quest’altra balla…
=No
dotto’ qui non ci stanno balle È una cosa che devo dire solo a voi
=Lo
Zippo, la pazienza ha un limite. Per sapere qualcosa ci vuole tanto
tempo?
=Questo
ancora non lo sappiamo
=Io lo
so. Allora, siamo soli, che cosa mi devi dire
=La porta
è chiusa? Ci sente qualcuno?
=Ahò, Lo
Zippo, e adesso basta, mi sono scocciato. Vai avanti oppure chiudiamo
qui e chi s’è visto s’è visto
=Vabbé.
Voi però mi dovete giurare che eventualmente, sottolineo
eventualmente, se andiamo in tribunale
=Sentimi
bene “se andiamo”. Qui se c’è qualcuno che va in tribunale
quello sei tu
=Ancora
non si può sapere. Posso andare avanti con quello che devo dirvi?
=Sì, sì
procedi pure ma alla svelta
=Volevo
dirvi che se si va in tribunale possiamo chiedere il rito abbreviato
così risparmiamo…
=Ma di
che stai parlando? Il rito abbreviato o quello allungato non lo
decido io ci pensano i magistrati
=Ah
questo lo so, però se siamo d’accordo…
=Sentimi
bene Zippo, Lo Zuppo, Lo Zeppo o come diavolo ti chiami, o ti decidi
a dirmi quello che devi dire oppure te ne vai dritto dritto in una
stanzetta qui sotto senza comfort
=(sospirando)
E va bene. Dunque. Voi siete proprio il commissario Sergio Montani?
=Beh e con questo?
=No, voi
dovete solo rispondere si o no...'
=Ma
perché? Sono io quello che deve essere interrogato?
= No però
io mi sto solo accertando…
=
(infuriato) Di che cosa? Gli accertamenti li
faccio io e non tu, ci siamo capiti?
=Dotto’
state calmo che se vi agitate non si sa mai quello che vi può
capitare
=E no, io
so benissimo quello che capiterà a te fra un nanosecondo
=Ah e
questo non lo sapevo. E chi sarebbe il nano primo?
=(urlando)
Vai avanti altrimenti...(vedendo Lo Zippo che si è alzato
in piedi con le mani alzate) =Che fai?
=Io? Beh,
non oppongo resistenza
=(guardandolo
torvo, a denti stretti) Seguita prima che commetta qualche
sciocchezza
=(come
se niente fosse, si risiede calmo e pacifico) Allora come
vi dicevo.Voi siete il commissario Montani e abitate in Via
Allegretti 40, scala unica, quarto piano, interno undici?
=(sbalordito)
E tu come fai a saperlo? Parla per la miseria, parla
=Vedete?
Lo sapevo che la cosa v'incuriosiva
=Ti vuoi
sbrigare?
=Vengo
per l’appunto da casa vostra…Non c’era nessuno
=Lo
credo, io sto qui, mia moglie e i miei figli sono andati da mia madre
e la domestica oggi è di riposo
=Appunto,
perché io, caro dottore, ho suonato il campanello cinque volte e
nessuno mi ha aperto
=Ma il
portiere non ti ha chiesto niente?
=Il
portiere non era al suo posto
=E
allora?…
=Allora
sono salito. Come vi ripeto ho suonato cinque volte il campanello
nessuno m’ha aperto la porta e…beh, allora io sono entrato e…
=E come
hai fatto senza chiavi? Ma che la porta era aperta?
=Ma quale
aperta era chiusissima. Il fatto è che la serratura è una vera
schifezza, quella appena uno dice bongiorno prende, si apre e dice
pure accomodatevi
=Ma se
l’ho fatta mettere da poco tempo
=Sentite
a me. Vi hanno fatto fesso. Comunque se avete bisogno di una persona
che di serrature se ne intende vi mando un mio vecchio amico che vi
monta sulla porta un mucchio di congegni di sicurezza che se per caso
qualche volta voi o vostra moglie vi dimenticate le chiavi non
riuscite ad entrare in casa vostra neppure col bazooka, altro che
pompieri
=Lo Zì',
cerca di piantarla, ti sei intrufolato in casa mia e adesso ti metti
pure a darmi consigli. Vai avanti
=Io lo
dicevo per il vostro bene. Comunque sempre a vostra disposizione.
Appena sono entrato mi sono ricreato. Mi sono detto: questa sì che è
‘na bella casa, lussuosa, piena di tanta bella robba, tanti grandi
e piccoli gingilli di valore esposti così, alla bell’aria, come in
una gioielleria e tutti che mi dicevano:”ecco qua guarda come siamo
belli”
=Quella è
una mania di mia moglie. Sono tutti ricordi dei suoi genitori, nonni,
bisnonni, avi, non sa neppure lei a quante generazioni risalgono.
Gliel’ho detto milioni di volte “mettiamoli al sicuro”, niente
a lei piace vederli tutti i giorni. Li spolvera, li lucida, li
rimira, manca poco che se li coccoli
=Ma ha
ragione. Se mi permettete debbo dare mille volte ragione alla sua
signora. Io pure appena ho visto quella grazia di Dio ho fatto un
salto. È stato come quando uno vince il primo premio alla lotteria
di capodanno. Intendiamoci a me non m’è mai capitato però
dev’essere così. Ho fatto un giro per vedere se c’erano altre
cose
=In casa
mia?
=E certo,
stavo sempre in casa vostra. Ho trovato una valigia, ecco, vedete? È
questa qua con le rotelle…
=Già
quella è mia
=Dopo ne
parliamo. Mettetevi a sedere
=Ma…(quasi
inebetito non si ribella, come affascinato dal racconto dell’intruso
in casa sua)
=Sono
andato in cerca di altre valigie e non ne ho trovate. Scusate ma voi
avete solo una valigia ?
=(risponde
meccanicamente) Le altre stanno in cantina
=Se lo
sapevo. Perché vedete, c’era un lampadario in camera da pranzo,
mmm, le settebellezze, mi è sembrato d’oro, sicuramente è bagnato
d’oro. Pensate un po’:dieci braccia lunghe e dieci belle lampade.
Solo troppo grosso. Ci ho pensato un bel po’ come trasportarlo e
poi…(sospirando) ci ho dovuto rinunciare
=(come
se prendesse parte allo sconforto) Beh certo che…
=Mi sono
detto vabbé sarà per un’altra volta. Ho trovato qualche altra
cosetta: un paio d’orologi, poi vedremo se valgono o no, una parte
di un bel servizio di argenteria, insomma tutto quello che ho potuto
far entrare in questa vostra valigia (seguitando nel
racconto delle sue gesta mentre il commissario sembra caduto in
trance) Poi sono uscito da casa vostra, ho chiuso bene
bene la porta, me ne sono assicurato. Eh sì, ci mancherebbe pure che
qualche intruso entrasse senza il vostro permesso. Ho chiamato
l’ascensore.., cioè non è che l’ho chiamato perché quello mica
parla e sente, ho spinto il bottone, ci sono entrato e...qui so’
uscite fuori le complicazioni. Tutto è andato a farsi
fotte...scusate dottò’. In primis quel corn…d’ascensore s’è
bloccato a metà tra primo piano e pianterreno, in secundis ho
spinto tutti i bottoni di questo coso ascensoriale e lui fermo
immobile cadavere è diventato, in terzis ho dovuto gridare aiuto, in
quartis s’è fatto vivo il portiere- che antipatico che è. Ha
cominciato a fare un sacco di domande: “lei chi è, che vuole, dove
va, da dove viene...” e che sarebbe. ”Respirate ” gli ho detto
io. Sentite a me dotto’…quello, chissà che mestiere faceva da
giovane, è meglio licenziarlo dal condominio. Vi mando io un amico
mio che fa proprio al caso vostro. In quintis mi è venuta l’idea e
così gli ho detto che dovevo consegnare all’interno undici questa
valigia. Si, sì proprio questa vostra, ma che non ho trovato
nessuno e allora lui bello bello mi ha detto che ve la potevo portare
qui al vostro commissariato dato che voi eravate proprio il signor
commissario tal dei tali. Ecco perché vi conosco. Sono dovuto venire
qui perché il portiere è diventato testimone oculare nel senso che
m’ha visto in faccia. Adesso però non m’interrompete per favore.
Ecco le complicazioni. Mi spiego. Tutte queste cose storte da dove
sono nate? Ve lo dico io: in primis dal fatto che quando sono entrato
nel portone di casa vostra il portiere era assente. Io la prima causa
la farei a lui perché vedendomi mi avrebbe dovuto domandare, questa
volta giustamente, “lei chi è, che vuole, dove va, ecc” perché
allora io mi sarei fermato e me ne sarei tornato per i fatti miei. In
secundis la serratura di casa vostra come ho già fatto presente fa
schifo quindi se avete un’assicurazione io farei la seconda causa
alla ditta. In terzis l’ascensore s’è guastato e allora farei
una terza causa a chi ci ha la manutenzione. Se volete cambiare
l’addetto io tengo un amico mio che queste faccende sa come
sistemarle. In quartis, l’amministratore del condominio che ci sta
a fare? Se lo dovete cambiare ricordatevi sempre che caso mai io
tengo…beh adesso lo sapete, quindi una quarta causa a lui. In
quintis io vi ho portato la valigia ma ho avuto danni materiali e
morali perché non m’è andato dritto niente. Devo fare a voi una
causa. Se ci mettiamo d’accordo, come vi ho detto prima voi in
tribunale chiedete il rito abbreviato e così chiudiamo la faccenda
amichevolmente con tanti ringraziamenti ambo le parti. Che ne dite
dotto’?
=(completamente
fuori di sé, con gli occhi fuori dalle orbite, urla) Di
Falcooo…Persichiniii… (ai due agenti che entrano)…
portatevi via questo…questo…(non riesce a trovare la
parola adatta) buttatelo in un lago, nel fiume, nel mare,
nell’oceano basta che non me lo fate più rivedere ma…state
attenti, questo si intrufola anche nella vostra mente è un intruso
malefico, meglio mettergli una pietra al collo
=(Lo
Zippo mentre viene portato via dai due agenti) DOTTO'
CHE FACCIO LA VALIGIA VE LA LASCIO?
25 commenti:
L'ho letto tutto d'un fiato.
Che bella fantasia che hai, Aldo...
Mi sono divertita.
Gustoso racconto alla Totò:-) Sei formidabile Aldo!! Mi hai fatto morire dal ridere e leggendo pensavo a quanto sei bravo, ironico e divertente!! Un grande abbraccio e buona giornata.
In fondo il ragionamento di LoZippo non fa una piega. Bisogna cambiare il Codice Penale!
Sei un genio, Aldissimo!
Cristiana
Sai una cosa ? Ero un po' nervosetta,..problemi a lavoro..ma per qualche minuto, mi sono dimenticata di tutto ! Sei terapeutico ! Ti abbraccio dolce Aldo..e complimenti per i tuoi racconti.
Quando ho letto il titolo pensavo a qualche altro bizzarro aneddoto di vita vissuta e m'ero anche un po' preoccupata... Meno male che era solo uno sfavillante parto della tua fervida fantasia :D
Dopo aver letto questo interessante dialogo ho potuto nuovamente respirare, caro Aldo:
Sono sempre belli i tuoi racconti caro amico. Buona giornata.
Tomaso
Sei veramente un grandissimo, caro Aldo!
Totò ed Edoardo ti avrebbero preso come sceneggiatore!!
Bravissimo Monty!
ciao Aldo complimenti, bel racconto, divertente, spassoso, molto scorrevole da leggere, bravo.))
Buona giornata a presto rosa
Ma è bellissimo!!!
Molto divertente. Aldo sei inesauribile!
Cioè, il ladro gli ha ripulito casa e, dato che era stato visto dal portinaio, gli ha riportato ogni cosa?
Aldo, sei mitico.
Ciao Aldo mi sembrava di essere al cinema in uno di quei film del grande Totò complimenti
buona serata.
Lo sapevo che passando da te, non solo mi sarei scordato una giornata da dimenticare ma mi sarei pure divertito! Questa è geniale!
Ciao Aldo, buonissima serata pure a te!
Che rogna nera hai avuto quella Domenica...
Ciao Aldo, ti ho già incrociato in alcuni blog di amici, ma è la prima volta che approdo qui.
Come primo approccio questo gustoso racconto mi ha riservato una splendida accoglienza. Complimenti.
caro Aldo,
in primis è stato interessante, in secondis divertente, in terzis mi chiedo come fai ad inventare i vari personaggi e tutte le loro reazioni.
Ancora complimenti Aldissimo. robi
Bello, divertente, realistico.
Se ci fossero ancora Totò e Peppino ne farebbero un film, di quelli che non terminerebbero mai di far divertire.
Bravissimo.
Molto divertente è dir poco! Un ironico-comico pezzo da rappresentazione teatrale. Lo Zippo sembra una caricatura del mariuolo partenopeo
Sei forte Aldo!
Un abbraccio Nou
certo che sto commissario è duro di comprendonio... preferisco Lo Zippo
in primis ce l'avevo anch'io lo zippo, in secundis non mi ricordo più dove è finito. meno male che non fumo.
ah ah bello... un saluto Aldo
Un inno all'avanspettacolo???? Un ricordo del tempo che fu?
E vai.....!
Sempre piacevolissimi i tuoi racconti... non vedo l'ora che ci sia un incontro tra blogger per conoscerti. Un abbraccio, Fabio
Io direi un racconto come quelli di Walter Chiari! Certo, sarebbe stato difettoso sul romanesco, però. Carlo Campanini o Gianni Agus in ogni caso a fare il commissario...
Posta un commento