Ho
scritto tempo fa di un mio amico di oltre novant'anni, romano puro
sangue, il quale, puntualissimo, ogni mercoledì verso le 16, viene
a trovarmi a casa per scambiare quattro chiacchiere. Intanto
comincio col dire che il verbo scambiare in questo caso non lo possa
usare e adesso spiego il perché.
Il più delle volte,
anzi direi sempre, lui inizia con i ricordi di quando, abbastanza
giovane, era riuscito a far parte di un gruppo di persone che
esercitavano la claque presso i teatri di Roma, ovunque era
richiesta la loro presenza utile per applaudire, a comando, gli
artisti, gli attori, i comici, le soubrette, i cantanti alle loro
prime esibizioni ma anche alle successive. In pratica lo stesso
sistema che viene adoperato nelle TV con la scritta luminosa
"applausi" per incitare gli spettatori a fare la loro
parte. Non era retribuito per questo ma otteneva soltanto l'ingresso
gratuito nei teatri.
Nel settore
dell'avanspettacolo, del varietà e della commedia musicale questo
amico ha una memoria di ferro che però scarseggia in molte altre
cose. Se ne comprende benissimo il perché ed è perdonato. Succede
anche a me, figuriamoci.
Però mercoledì scorso
la visita è andata diversamente dal solito. Io ero qui con Pasquale
e stavo ascoltando la Cavalleria Rusticana di Mascagni scovata su
youtube quando sento la sua particolare suonata al citofono.
Interrompo l'ascolto fermandolo al momento in cui ho dovuto
sospendere e faccio accomodare il mio amico.
Mi chiede se ha
interrotto qualcosa di importante ed io rispondo che stavo ascoltando
e vedendo il video dell'opera di cui sopra.
Non l'avessi mai fatto!
Dimenticando e mettendo
da parte il settore riviste di teatro del quale lui sapeva tutto o
quasi, inizia a far correre all'indietro la sua memoria nel settore
lirico. E qui ha inizio il solito spettacolo e cioé lui che racconta
a getto continuo ed io che cerco invano di insinuarmi nel suo comizio
per dire qualcosa anch'io. Niente da fare continua imperterrito nel
raccontare i suoi di ricordi con qualche imperfezione, non che io sia
un esperto, ma mi sembra di capire che ne sa abbastanza. Ogni tanto,
forse per riprendere fiato, s'interrompe per dirmi = nun vorei
ripeteme ma...= e a me non importa se invece si ripete e non una
volta sola.
Quando però quel
mercoledì prese una cantonata sulla Boheme di Puccini allora lo
fermai bruscamente e gli dissi invece come stavano le cose.
Perché a me toccatemi
tutto ma sulla Boheme ne so più io che Puccini per la musica e
Giacosa e Illica per il libretto, messi insieme.
Forse ho esagerato un
po'.
Ma ho avuto
l'opportunità di averla vista o ascoltata un numero imprecisabile di
volte: la prima all'età di circa 18 anni all'aperto alle Terme di
Caracalla in Roma ma con quel palcoscenico così grande secondo me
non va bene; ovviamente un paio di volte al Teatro dell'Opera; senza
scenari all'Accademia di Santa Cecilia in concerto con l'orchestra
diretta da Leonard Bernstein; qui a casa col registratore in
musicassetta, alla radio, in TV e con il pc-Pasquale su You Tube.
Un vero e proprio
patito un po' strano però, il quarto atto l'ho visto solo tre volte,
in tutte le altre mi sono fermato sempre dopo il finale del terzo
atto.
E non perché mi
addormentavo.
Ad ogni modo ho preso
una decisione. Dal prossimo mercoledì lascerò fare al mio amico il
suo monologo senza mai interferire, qualunque cosa dica.
30 commenti:
E se ritorna su Puccini?
Anche per me la Boheme è un punto cardinale, l'aria della gelida manina la cantava sempre il mio bisnonno, anche lui aveva l'anima milionaria come Rodolfo e come te caro Aldo.
Che bello scoprire che ami l'opera. Anch'io ne sono appassionata.
No Aldo...MAI ARRENDERSI..tu insisti sempre, in particolare quando sai di cosa stai parlando !!!
Un abbraccio :)
Sei sicuro di voler adottare questa tattica? La stessache adottava tutta la famiglia con mia suocera che - non sia mai! - non doveva essere contraddetta anche se sparava sfondoni??
Dal mio nickname capirai che io non mi sono mai adeguata alla loro presa di posizione: un po' per puntiglio e un po' perché mi sembrava poco corretto nei suoi confronti. Come si dice: ad un cretino conviene dare sempre ragione, altrimenti...
Reputi il tuo amico un cretino? Per quanto sfiancante, una sana contrapposizione di idee la trovo più sana.
eheh... ci sono tante persone che concepiscono il dialogo solo come comizio (ma a volte sono interessanti e li si ascolta volentieri). Io sono l'opposto, sono uno che sa ascoltare e a cui piace ascoltare. Penso che sarebbe bello assistere a quei vostri incontri... :)
Prova a parlargli di calcio. Magari non ne sa nulla e gli tocca tacere; sennò al limite variate argomento di conversazione. Però mi raccomando, ricordati che non ti ci devi accalorare troppo...
e frustrante quando ti capitano questi amici che ti sommergono di parole e non ti lasciano nessuno spazio, ma dato che sono amici li lasciam fare
A me capita la stessa cosa di Bastian Cuntrari: loro parlano e parlano e non puoi mai contraddirli o farli tacere; a meno che......
stanno male e parlano di medicine.
Siccome mastico un po' di medichese li metto subito a tacere.
E quanno cè vo' ce' vò....!
NON ARRENDERSI MAI!! Io ultimamente mi sto interessando al teatro ho finito di leggere ieri sera "La figlia di Iorio" di D'Annunzio cui ho fatto uno dei miei ultimi post. Dopo aver letto Sofocle questa a confronto e un'operetta. Oggi in biblioteca? Ernest Hemingway
Fossi presente anch'io, dalle tue puntualizzazioni imparerei qualcosa.
Mah, mi chiedo se valga la pena di stare a discutere con chi ama parlare solo per ascoltarsi, probabilmente.
Cristiana
Su su abbi pazienza con il tuo amico...amicizia è anche questo, ascoltare i suoi ricordi magari ripetuti.
P.S la Boheme la vidi al teatro Regio di Torino con Pavarotti...non ho più dimenticato l'emozione che mi diede...
Abbraccio
Ripasso domani, mi ha mangiato il commento.
Notte buona Aldo ;-))
E' una bella dote che hai Aldo, quella di saper ascoltare le persone. Me ne sono accorta:-) A volte è difficile trovare qualcuno che lascia spazio, ma per gli amici si fa questo ed altro. Non sono competente come te, ma i miei teatri preferiti sono il San Carlo ed il Regio. Un abbraccio e WiWa la lirica, che porta in alto i nostri cuori e crea emozioni fortissime. Buona giornata.
caro Aldo,
molta gente non ascolta e parla solo di sè. Io mi sono arreso già da parecchio tempo, isolandomi il più possibile.
Da bambino, durante le fantastiche vacanze scolastiche nella casa di campagna dei nonni, mi sono sorbito tutte le opere trasmesse in radio che mio nonno accompagnava con le tutte le parole a memoria e le dita tremanti di note. Forse l'imposizione al silenzio lungo tutta l'opera (mentre io volevo giocare) non mi ha permesso di capire questa sublime espressione artistica, ma ne ammiro profondamente tutti gli amanti.
Perdonami Aldissimo. robi
No, io mercoledì prossimo nonvengo,
io tyi racconto la mia vita
e mi pare che hai oglia di sentirla
e poi mi prendi in giro sul blog
mercoledì te la racconti da solo.
Ciao Aldo
Ciao aldo, ogni tanto qualche soddisfazione bisogna pur prendersela, con tanti che si parlano addosso...
In ogni caso è bella anche la vivacità di questa relazione col vecchio amico...Ciao
Di Opera, caro Aldo, ti lascerei parlare fino allo sfinimento e non perché sono paziente ma solamente perché ne ignoro significato e contenuti. Per la precisione, non è il mio genere. Lo so, perderò punti ma proprio non ci riesco. E' come la danza classica. La mia ex moglie provò due volte a coinvolgermi e finì come quella pubblicità di sky: tutta la famiglia che dorme e russa e "lei", imbarazzatissima!
Ciao Aldo, buon pomeriggio.
mi hai fatto venire voglia di ascoltare la boheme (e lo sto facendo) :)
eh,no, lo devi fermà se è impreciso, devi piglià la parola, se ci riesci! fermalo!...mi pare di vedervi!!! un abbraccio
eh,no, lo devi fermà se è impreciso, devi piglià la parola, se ci riesci! fermalo!...mi pare di vedervi!!! un abbraccio
caro Aldarè, scusa er casino che ho combinato con i miei commenti! il mio commento!...ho preso la parola...ripetutamente...colpa della rete!!! un abbraccio
Gli incontri fra amici sono fatti per ascoltare ma anche per scambiare opinioni...a volte si discute a volte si ride, e si passa comunque una serata. Sempre meglio di stare soli.
Un abbraccio
Il commento eliminato è il mio.
Stavo per dirti che alcune volte con gli amici si può anche giocare a dadi con le stelle:-)
Ciao caro amico, un abbraccio.
Mi piacerebbe essere lì ad ascoltarvi e osservarvi. Io ho degli amici che mi ripetono sempre gli stessi discorsi di come è andata quella tal volta ecc. io mi ricordo gli aneddoti, e pure loro, ma non ricordano di quante volte me li hanno ripetuti. Il tuo amico almeno fa un excursus delle varie rappresentazioni teatrali, il che è un bel ripasso e quindi un recupero di memoria piacevole.
Sei un amico impareggiabile!
Un abbraccione Aldo :)
Ciao Nou
Ma se lo contrari, che succede? Si altera?
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