Ed infatti non
rifiutai.
Era il settembre del
1973 ed un mio amico che aveva il fratello gestore di un ristorante
nei pressi del Ministero di Giustizia qui a Roma, in via Arenula,
m'invitò a recarmi con lui in quel locale. Mi disse che a pranzo non
era molto frequentato, ma la sera a cena e fino a notte inoltrata era
frequentatissimo. Il mio amico mi convinse così ad andarci di sera
perché tra l'altro a quell'ora era il fratello che cucinava,
oltretutto meglio del cuoco titolare. La sala principale era
strapiena mentre al piano superiore ci avevano riservato una piccola
sala al centro della quale era posizionato un tavolo quadrato
piuttosto grande con ai lati una dozzina di sedie. Quando noi
arrivammo, erano circa le 21, dieci sedie erano già occupate da
altrettanti uomini. Appena entrammo la loro conversazione si fermò.
Il cuocogestorefratello del mio amico ci presentò e stringemmo la
mano a tutti dicendo anche "piacere". Ci sedemmo pure noi
scrutandoci nello stesso tempo. I già presenti all'atto del nostro
arrivo ripresero la loro apparente innocua conversazione parlando del
tempo, dei loro rispettivi impegni, poi uno di loro si rivolse a me
chiedendomi su cosa avrei orientato la mia scelta. Io non sapendo
cosa rispondere, anche perché non avevo capito che cosa intendeva
dire con quelle parole, guardai il mio amico e lui mi fece segno
con una sua mimica facciale che dovevo dare una risposta. Avrei
voluto rispondere ma non sapevo di che scelta si trattava. Detti
un'occhiata in giro e pensai, guardando i volti degli altri
commensali, che iniziava per me a tirare una brutta aria. Volti
tirati, sguardi inquisitori, atteggiamenti ostili. Ma dove ero
capitato? Notai che il mio amico aveva iniziato a confabulare con uno
dei commensali il quale, molto alto e capelli bianchi, sembrava
essere l'uomo più imperante del gruppo, una specie di capo. Al
termine del conciliabolo questi senza alzarsi, si schiarì la voce e
disse al mio amico "adesso dì a tuo fratello che è giunta
l'ora". L'ora per cosa mi sono domandato? Iniziai a
preoccuparmi e non poco. Dopo neppure dieci minuti ecco spuntare
dalle scale il fratello con due enormi piatti con tanto di coperchio
d'acciaio formato cupola. Appena poggiati sul tavolo il capo guardò
in faccia tutti i convenuti, scoperchiò lentamente i piatti e fu
allora che si sparse per la saletta un profumo allettante di fritto
misto di pesce. Sgranai gli occhi quasi fuori dalle orbite e vidi
una quantità gigantesca di gamberetti, seppie, calamari, scampi,
alicette, triglie ecc, insomma di numerose qualità di pesce di
mare. Il capo con voce autorevole mi disse:
"Aldo oggi è il tuo
compleanno e vogliamo festeggiare facendoti questa offerta che non
puoi rifiutare" e tutti i commensali a sbellicarsi dalle risate.
Tra di loro anche il mio amico il quale mi aveva teso questa
piacevole trappola conoscendo la mia ingordigia per tale piatto. Non
avevo mai visto quelle persone salvo il mio amico, ma da quel momento
nominai anche loro amici per sempre. Quasi alle due dopo mezzanotte
arrivò il momento del conto e si fece alla romana. Ognuno, bello
satollo, pagò la sua quota. Io no, avevano diviso tra loro la mia
quota. Forse perché non avevo rifiutato l'offerta che mi era
stata fatta, anzi.
A mia memoria quella
sera presi la seconda sbornia della mia vita e allora il mio amico,
che evidentemente era meno sbronzo di me ed aveva l'auto, mi
condusse a casa o meglio nelle vicinanze.
Il giorno dopo,
fortunatamente era domenica, quando mi svegliai avevo un feroce mal
di testa però mi ricordai che la notte prima,passando sotto i
portici di Piazza Vittorio Emanuele, arrivai a casa che era poco
distante, sbarellando da destra a sinistra e viceversa e, come se non
bastasse, mollando un paio di pugni contro ogni tipo di saracinesca
di locali fortunatamente chiusi a quell'ora.
Chissà perchè. Forse
credevo così di cancellare dalla mente l'attrippata che avevo fatto.
25 commenti:
Buongiorno Aldo :) E' un piacere iniziare la giornata con i tuoi racconti...hai capito ?? Che bel compleanno. Nel 73 avevo 1 anno. I ricordi sono qualcosa che riscaldano il cuore. Per me la giornata di ieri è stata piena di ricordi. Io non mi sono mai ubriacata, e credo anche che non capiterà mai..bevo pochissimo e molto raramente :)..certo..mai, dire mai ! Buona giornata e un abbraccio.
Ogni tanto "sgarrare" si deve...
E vedi che è un compleanno che non hai dimenticato?
Per un momento ho temuto che fossi capitato in una cena di mafiosi. Sai com'è, "un offejjjta che non puoi jjjifiutajjje"...
Solo che devi essere veramente popolare, tu. Alla tua festa è intervenuta gente che nemmeno conoscevi. Se la festa la avessi fatta io, non ci sarebbe venuta manco mia madre.
Ciao Aldo!!
Viva i compleanni di larghe intese!!
E tanta salute a Te che condividi i tuoi bei ricordi :)
:-D
Che dire, Aldo, menomale che la strizza di poco prima non ti aveva fatto passare la fame. Pensa che sfortuna se avessi dovuto rifiutare l'offerta!!!
Bellissima l'atmosfera iniziale di tensione e di mistero... Però ammetti che un po' hai barato: se sapevi che era il tuo compleanno, immaginavi pure dove si andava a parare... :-))
Sai cosa mi è venuto in mente, leggendo il tuo racconto? Un patto di sangue! Pensa tu quanto sei bravo a creare le atmosfere.
Ciao Carissimo.
Cristiana
Caro Aldo, i tuoi racconti mi fanno dimenticare il brutto tempo che in questo momento ce qui da noi! Sta nevicando, non capisco più niente...
Forse il buon Dio ci sta rimandando il Natale:) scherzi a parte, credo che la primavera sia molto lontana.
Tomaso
Che bel racconto. Ma non ti ci vedo proprio a tirare pugni alle saracinesche...ah...ah...ah!
Mitico fritto di paranza e mitico Aldo!!!
Ciao Aldo e buon pomeriggio! Certo che l'inizio del tuo racconto di gioventù non riuscivo proprio a legarlo con quello che mi avevi preannunciato stamattina! Pittosto, cercavo di capire in che "impiccio" t'eri cacciato! Invece.... certo che è stata una bella sorpresa!
tutta la mia invidia per il fritto di pesce, la sbornia, lo sbarellamento verso casa ed i pugni alle saracinesche. Se mai dovessimo festeggiare un compleanno insieme, aggiungerei alcune soste presso i campanelli degli stabili con toccata e fuga a zig-zag lungo il marciapiede (sperando che sia largo...)
Un caro saluto al carissimo Aldo. robi
Che meraviglia Aldo essere festeggiati così: convivio con scelta!
:)
E poi la sorpresa golosa.
E' bello andare un po "di onda" almeno un paio di volte nella vita. Ci vuole di assaporare la trasgressione. Mi è successo qualcosa di simile in un ristorantino di Rovigno con un vassoio "carico" di scampi più
due litri di vino bianco. Eravamo in quattro: marito figli ed io!
Un abbraccio
Nou
io pure mi sono mbriacato poche volte nella mia vita ma quelle poche volte che l'ho fatto mi metteva una tristezza addosso che mi portava persino all3e lacrime...
Che emozione Aldo!! A me piace un sacco che si facciano compleanni a sorpresa!! Dee essere stato bello! Va buò il mal di testa passa, ma ogni tanto trasgredire fa bene. Un abbraccio.
All'inizio mi pareva che tu fossi precipitato in un'atmosfera inquietante e misteriosa tipo Il segno del comando: a Roma accadono davvero cose così. Però il fatto che la vicenda si svolgesse in settembre avrebbe dovuto mettermi sulla buona strada... Vabbè, vuol dire che al prossimo giro, invece di portarti per festeggiare il gelato di Fassi, porto te da zi' Righetta, mitico localino di si e no otto tavoli incastonato nel centro medioevale di Civitavecchia dove ho mangiato il pesce migliore della mia vita!
Non puoi farmi questo...adoro il pesce, adoro quello che hai descritto, MA NON SO CUCINARE!!!
Buon pomeriggio Aldo ;-))
Bravo Aldo!!!
Ogni tanto non fa poi male una bella sbornia:)))
Un abbraccio:)
Un compleanno merita una sbornia:-) Un abbracciò ne. Ciao!
Un personaggio straordinario come te non poteva non avere nel corso della sua vita che amici simpatici, ma anche espansivi, come il "cuocogestorefratello"!
Che bello ubriacarsi se la sbornia è allegra!
ma che bello ricevere un regalo così... commuove. Praticamente come vincere un tesoro
ciao Aldo
Buona Pasqua
Se non ce la faccio a ripassare, ti anticipo gli auguri per una serena pasqua, magari davanti ad un bel fritto di paranza!!
Ciao Aldo, buona serata!
Al pesce non si può dire mai di no!!!
Aldo, sei stato grande a creare la suspence: anch'io come altri ho assaporato l'atmosfera di un incontro tra mafiosi o dell'incontro di un asetta segreta. Molto bello essere destinatario di una simile improvvisata, quando mi succederà la racconterò anch'io...
Ciao!
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