Sabato 4 aprile 2009
manifestazione della CGIL a Roma, Circo Massimo. Sin da quando è
stata annunciata mi sono detto: “questa volta devo partecipare”.
Naturalmente, tempo e salute permettendo. Tempo nel senso
metereologico è ovvio perché di tempo ne ho abbastanza almeno
finchè dura. Detto questo mi metto alla caccia di qualcuno sul blog
che ne sa più di me in fatto di indicazioni utili per la
partecipazione e che ti becco? Due post del GAP e di LORIS. Perfetto,
procediamo con le operazioni necessarie alla bisogna. Clicco sul blog
di LORIS che mi rimanda per le indicazioni a quello del GAP. E vabbè,
procediamo. Il GAP indica tutto: orario d’incontro tra le 11 e 12
a.m. (un “pizzico” d’elasticità non fa mai male); luogo
d’incontro: monumento a Giuseppe Mazzini. Lì per lì non mi sono
ricordato il luogo poi sbirciando qua e là ho centrato l’obiettivo.
Ho perfino cercato di misurare il percorso da casa e, visitando un
apposito sito, ho saputo che tra qui e lì ci sono tre chilometri.
Dove qui sta per casa e lì sta per Circo Massimo. Il busillis qual
è? E’ che io ho a piedi un’autonomia di circa 2 chilometri,
quindi la differenza come la copro dato che non ho macchina e i mezzi
pubblici o non ci sono o sono deviati chissà per quali strade? Mi
viene un’idea! Telefono al mio unico figlio e con la voce più
flautata possibile gli chiedo se per caso ha impegni per sabato
mattina 4 aprile e lui mi risponde molto dispiaciuto che, purtroppo,
con sua moglie e le sue due figlie devono andare al Circo Massimo.
Senza che lui mi possa vedere inizio a fare la danza della vittoria
(un rituale che ho imparato sognando l’Amazzonia). Con una faccia
(e una voce) di bronzo come la mia gli dico allora che rimando il mio
impegno (quale?) e che, va bene, accetto il suo invito (ariquale?) di
andare con lui. Mi domanda quali sono il punto d’incontro e
l’orario. Gli dico il tutto e, conoscendolo, lo prego di non fare
come il suo sòlito e di non tardare oltre le ore 11. Tutto sembra
filare a perfezione. La sera precedente, venerdì 3, ho persino
guardato e ascoltato le previsioni meteo di una ventina di canali
televisivi apprendendo, con un po’ di rammarico, che l’indomani
il cielo sarebbe stato nuvoloso con possibilità di piogge sparse e
temperature quasi autunnali: insomma assente soltanto la nebbia
della Val Padana. Pazienza devo solo attrezzarmi a dovere. Sono
appena le 9 a.m. di sabato quando sento suonare il citofono: è mio
figlio che mi dice che dobbiamo andare subito perché stanno
transennando tutte le strade di accesso al Circo Massimo. La sua
preoccupazione è che non sa fin dove possiamo arrivare con la
macchina e dove parcheggiarla, perciò bisogna sbrigarsi per avere il
tempo necessario a trovare uno spazio. Io ubbidisco, mi vesto in
tutta fretta abbigliato quasi come uno che deve andare a sciare al
Terminillo e parto, con lui al volante ovviamente. Effettivamente le
strade sono quasi tutte chiuse al traffico e lungo il percorso
incontriamo anche due o tre cortei di manifestanti. Riusciamo
comunque ad arrivare fino ad un certo punto al di là del quale non
si può andare. Parcheggiamo, scendiamo e ci avviamo a piedi, il
tutto con molta tranquillità perchè siamo in notevole anticipo. La
distanza che manca al punto d’incontro corrisponde, ad occhio e
croce, a circa quei miei cari 2 km.da percorrere ogni giorno: ne
sento proprio la mancanza. Però, mentre camminiamo, rifletto sul
fatto che dovrò farli anche al ritorno. Giunti vicino al monumento
che si trova al centro del vialone, nei pressi del Circo Massimo
troviamo il luogo già stracolmo di folla, di bandiere, di striscioni
e di cartelli . Ci dividiamo perché lui deve andare alla ricerca dei
suoi, mentre io penso a rintracciare i miei. Mi raccomanda di non
muovermi di lì perché poi sarebbe ritornato. Tacendo obbedisco.
Qualche attimo prima delle 11 mi avvicino ancora di più ai piedi di
Mazzini e incrocio simpaticamente esultanti i primi bloggers: GAP,
LORIS e LUZ. Ci riconosciamo abbastanza facilmente per via delle
nostre rispettive “fotine segnaletiche” e ci abbracciamo molto
cordialmente. Con il trascorrere del tempo arrivano altri blogger
amici: stessa accoglienza e stesso scambio di saluti. Ad un certo
punto, tra lazzi e frizzi, LUZ offre pizza bianca dei Castelli
Romani, LORIS una bottiglia di bianco d.o.c d’annata (1959
rivoluzione cubana di Fidel e Che) con tanto di etichetta sempre del
Che, bicchieri trasparenti di plastica e focaccia genovese, il GAP
la sua maestrìa di fotografo e io il mio discreto appetito. Ognuno
offre quello che ha. Si brinda e si chiacchiera a volontà fino
all’inizio della manifestazione, terminata la quale ci salutiamo
nuovamente con la reciproca promessa di rivederci, possibilmente
anche con altri, il 25 aprile anniversario della Liberazione. Blogger
presenti: ANTENOR - GAP - il monticiano detto ALDO - LORIS - LULY -
LUZ - PIETRO PELLESCURA - PIERPRANDI. Praticamente abbiamo fatto
anche quello che il brunetta così commentò: “una bella
scampagnata” che però ha portato scarso profitto per l’economia
locale in quanto abbiamo portato tutto da casa e non eravamo i soli. È il tempo a Roma? Ha fatto i capricci.
Eccoli qua elencati: il cielo
completamente sgombro di nuvole, un sole splendente,un’abbronzatura
marina, un caldo d’estate. Io?Una sudata pazzesca.
18 commenti:
è proprio il caso di dirlo una rimpatriata di blogger riuscita bene !
E sul finire del tuo racconto..una bella risata..ma che ci prendessero una volta quelli del meteo !
Bel racconto Aldo, come sempre !
Un abbraccio :)
simpatico resoconto :)
Caro Aldo, io trovando mi molto l'ontano non mi è mai passibile questo!!! Sono però felice di leggere questi resoconti, e mi pare di sognare di esserci stato.
Buona giornata caro amica.
Tomaso
c'erano ancora le manifestazioni oceaniche... e guarda caso non erano per difendere un delinquente dalla galera ma un principio di legalità. Che differenza con le manifestazioni di pochi giorni fa a piazza del popolo!
... al prossimo raduno, se Loris porta ancora la "focaccia genovese" (ma l'ha portata proprio da Genova??? Quella bella unta, bisunta e salata???) vengo anch'io!
E non dirmi "no-tu-no"...
Aldo caro, la prossima volta vestiti a cipolla.
Non so che darei per esserci anch'io, la prossima volta, per potervi abbracciare tutti, stritolando Bastia'.
Cristiana
Lo dico sempre, io: bella gente i bloggers! ;-)
Ciao Aldo queste rimpatriate si dovrebbero fare piu spesso fanno benissimo anche se si prendono delle grandi sudate
Una volta vorrei incontrarvi anche io.
So che avete organizzato un paio di pranzi, ma lo avete fatto di sabato, quando giustamente quasi tutti non lavorano...e io invece sì!
Perché non organizzate qualcosa dopo la fine della scuola? Così vengo anch'io!
(No, tu no).
:DDD
(Il resoconto è scritto benissimo ;) )
i miei pensieri hanno già vissuto quell'abbraccio silenzioso intenso di significati.
Un caro saluto. robi
Son sempre delle occasioni bellissime e poi anche mangiare,così come avete fatto, due cose semplici fra amici è sempre piacevole. Quando ci sarà la prossima riunione blogger farò di tutto per esserci perchè queste cose mi piacciono troppo. Un abbraccione, Fabio
La fortuna aiuta gli audaci come te! Se poi scrivi dei racconti così belli e simpatici come questo, non posso fare altro che augurarmi altre manifestazioni sociali ed altri incontri di blogger lì a Roma! :)
Aldo, sai trasmettere la voglia dell'incontro e la gioia dello stare assieme.
Mi sembra di aver visto una foto con te, tuo figlio e tua nipote che risale a quella manifestazione.
Ci vorrebbe un po' di sole come quel giorno, qui sta piovendo dalle tre p.m. :(
Un abbraccio
Nou
Si bella gente i Blogger! E quel giorno ero li... caspita magari aggiungevo della focaccia
Gran bell'incontro: speriamo di poter replicare allora ...e di esserci pure io.
Per qualche manifestazione ci sono venuta anch'io a Roma, anni fa.
Peccato che non ci conoscevamo ancora e che all'epoca non ero neanche blogger.
Comunque alla prossima porto qualcosa anch'io...
Ciao Aldo, sono appena rientrata e cerco di mettermi al pari con i tuoi bei racconti.
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