Esco da casa
che sono le 9.30 a.m. e inizio a fare il mio solito percorso
quotidiano
camminando
sul marciapiede che costeggia la scuola confinante il fabbricato dove
abito. Da una ventina di giorni, proprio davanti l'entrata della
scuola, è stato montato un ponteggio di tubi e giunti Innocenti in
acciaio e ponti in legno, alto circa una quindicina di metri, per la
ristrutturazione della grande palestra della scuola medesima. Poiché
tale ponteggio copre per un tratto il marciapiedi dinanzi quella
scuola nonchè parte della strada, è stato costruito dall'impresa
una specie di corridoio coperto molto stretto per consentire il
passaggio dei ragazzi, dei genitori, del personale della scuola ed
anche dei passanti. Tutta la strada è deserta poiché data l'ora il
movimento mattutino di ragazzi, insegnanti ecc è cessato ed i
passanti sono rari. Inizio a percorrere il corridoio coperto e vedo
che al suo termine c'è qualcuno fermo. Agisce così forse per farmi
passare?Penso sia per questo. Seguitando a camminare mi avvicino e mi
accorgo che in quanto a struttura fisica è imponente, una specie di
armadio a due sportelli, testa completamente rasata, giovane,
piuttosto villoso e vestito con una specie di tuta da operaio. Sarà
un dipendente dell'impresa edile?
Giunto
davanti all'armadio mi fermo e lui, guardandomi fisso negli occhi mi
fa:
= in do'
vai?
Mi volto
all'indietro per capire se lo sta dicendo a me e lui
= te o
sai come me chiamano a me?
Io
ammutolito faccio un segno di diniego con la testa, guardo indietro
ed anche avanti,noto che una coppia di giovani turisti con due
trolley-valigia per ciascuno indugiano un po' e quindi si
trasferiscono sul marciapiede opposto. Perchè ?Vengo interrotto
dalle domande che mi sto facendo ed è lui che seguita
= me
chiameno Kinghe Konghe...e
mi tende la mano
Sperando che lo faccia per presentarsi gli tendo la
mia, e lui
=
ma che sei muto?
Finalmente riesco a riprendere fiato
=
no...ma...è che non ho il piacere di...
E
lui che a me sembra non abbia apprezzato la risposta
= er
piacere de che?
Comincio ad avere un po' di timore
=
volevo dire che non mi pare ci si conosca...
Lui
rinfrancato
=
Kinghe Konghe, me conoscono così, so' disoccupato e 'gni tanto
faccio quarche lavoretto p'arimedia' un po' de grana tanto pe' nun
pesà su le spalle de mi padre e de mi madre. Adesso devo d'anna' a
Piazza Vittorio, c'ho un'appuntata co' 'na ditta de
traslochi-trasporti che pe' un paro de giorni me fa lavorà siccome
facchino...
Mi
riprendo, mi sciolgo e gli dico
=
bene, anch'io vado a Piazza Vittorio, al Parco, facciamo la strada
insieme e magari ci prendiamo qualcosa al bar...
L'armadio mi fa
=
t'aringrazzio ma sarà pe' n'artra vorta, addesso annamo assinnò
faccio tardi
Mi
avvio con lui e, riflettendo, mi dico che a volte le apparenze
ingannano.
Però
è anche vero che se si andava al bar gli avrei offerto una camomilla
mica per qualcosa di...sai com'è...non si sa mai...
28 commenti:
Ciao Aldo sei forte, mi piacciono un mondo i tuoi racconti scritti cosi in ( Romanesco spero di aver scritto bene perché se lo legge l'amico Armando di Frascati e non va bene s'incazza) ciao
buona giornata
Tizià
Così ti sei fatto scortare da Kinghe Konghe come un VIP! Forte! Buona giornata Aldo.
Incontri inquietanti di prima mattina. Che vita avventurosa, Aldo: BRRR!
ahhhhh che incontri Aldo!!! un saluto
Caro Aldo, se anche oggi piove e ce un po di tristezza!!! Leggendo i tuoi simpatici racconti il malumore passa subito e mi strappa un sorriso.
Ciao e buona giornata caro amico.
Tomaso
Sto pensando che i tuoi "fortuiti incontri" siano in raltà il frutto di pedinamenti e appostamenti di fedeli lettori che ti càpitano tra i piedi ben conoscendo la tua predisposizione letteraria: quella di dedicare un post sul tema "ma sentite un po' chi ho incrociato stamattina!"
King Kong ti aspettava al varco, caro mio, per godere del suo momento di notorietà!
Divertente e colorito come sempre, Monty: e stamattina ci vuole proprio, co' 'sto grigiume...
Aldo, meno male che il tuo Kinghe Konghe aveva ancora qualche rotella e non ti ha obbligato ad aiutarlo nel trasloco.
Sai cosa dovresti fare con questi tipi strani che incontri? Fotografarli col telefonino; renderesti ancor più l'idea.
Ciao stelassa!
Cristia'
Certo che come descrivi tu...che bravo che sei. Sai che, mentre leggo,nella mia testa, "faccio le voci" dei protagonisti dei tuoi dialoghi?! Uno spasso.
Meraviglioso come sempre! :)
Solo un'affettuosa tirata d'orecchie per quel "9.30 a.m.".
Solo quei babbioni degli angloidi credono che le ore siano 12 a.m. e 12 p.m.
Noi sappiamo che sono 24... :D
Un abbraccio grande grande!!
Ma insomma, che voleva, codesto tizzio? Voleva chiederti se avevi del lavoro da offrirgli, ti voleva rapinare...
Che tipi "apparentemente strani" ce si incontrano, ma come vedi a volte l'apparenza inganna, i kinghe konghe sono inoffensivi, ma i nani....
Un abbraccio Aldone.
Aldo..ma sia che me lo sono immaginato il tuo "nuovo" amico ??? Ahahaha...che incontro mattutino !
Un abbraccio
Che avventura...
Sembra una storia di fantasia e invece per Roma ne girano di strani! E tu, l'hai beccato bello strano! Ho proprio una storia fresca fresca capitata ad una mia amica: un tizio che parlava con il cofano della sua macchina! Potrei farne un racconto per il blog perché io ero al telefono e stavo per avere un colpo dalle risate... magari ci penso!
Ciao Aldo, buon fine settimana!
caro Aldo,
mi arrendo al commento di Bastian Cuntrari: insuperabile!
Buon fine settimana. robi
Sei bravissimo a raccontare le tue avventure Aldo. Ma tu dai retta a tutti, a quanto pare.
Buon fine settimana
Erika
Però 'sto chinghe conghe... all'inizio mi ha ricordato uno che ho incontrato per strada diversi anni fa' e mi sono un po'spaventato perchè quello, che successivamente soprannominai Frankenstein, sembrava avesse tutte le migliori intenzioni di menarmi... per fortuna riuscii a seminarlo e poi... ho tirato un sospiro di sollievo quando ho visto che il tuo chinghe conghe era di un'altra pasta. Un salutone, Fabio
Ma sai che dopo il primo brivido, "Kinghe Konghe" mi è proprio diventato simpatico?
Tutto dovuto alla tua bravura di narratore.
Insuperabile.
Abbraccio!
kinghe konghe... :))
io mi sarei spaventata da morire...:|
Aldo, ma è pericoloso per te uscire di casa. Non puoi mai sapere chi incontri. Una volta una bella donna, una volta King Kong, attento ai ladri che nella tua zona sono notoriamente abilissimi:-)
caro Aldo te la SEI PRESA LA STRIZZA... alto robusto invadente poteca chiederti anche il portafoglio...
Ciao caro Aldo,
leggendo mi hai ricordato un mio carissimo zio, che sicuramente si sarebbe comportato esattamente come te.
Però stai attento non sempre l'apparenza inganna.
Baci baci.
Ciao Aldo:)))
Anch'io mi arrendo al commento di Bastian Cuntrari!
Un giorno di questi, hai visto mai, mi potrei appostare alla fine del sottopassaggio del ponteggio verso P.zza Vittorio un po' camuffata e raccontarti qualcosa di inedito, che so, una storia surreale realmente vissuta, già che la realtà supera la fantasia, oppure suonarti un motivetto con la mia prodezza di eterna principiante chitarrista...eheheh ti toccherebbe ascoltarmi :D
T'è andata meglio con Kinghe Konghe, stanne certo! Però, attraversa dall'altro lato la prossima volta!
Bacioni Aldo!
Ciao Franca
T'è andata bene!!!!!!!!!!!!!!!!!
un abbraccio
Te l'ho già detto più di una volta che ad un buon narratore come te devono per forza di cose capitare incontri interessanti. Anche se forse é meglio che continui ad scovare procaci fanciulle... :))))
T'è andata di lusso: tu lo sai che potevi incontrare ben di peggio, per esempio la matta che la mattina esce da un portone di Via Conte Verde e strilla da sola (anche se è un po' che non la vedo); o per esempio, me :D
(A 'sto punto spero di vedemmelo puro io davanti 'sto King Kong: martedì passando sotto casa tua - devo andare da Ciamei a rincalzare le mie provviste di caffé - scruterò attenta l'orizzonte!)
mitico Aldo, lo dico sempre
E si, mi sei mancato con la tua sagacia e la tua ironia che trasforma un incontro in novella ;-))
Buona serata Aldo ;-))
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