mercoledì 5 settembre 2012

I NONNI

Molti film, libri, racconti sia scritti che a voce, iniziano con le parole "mia nonna – oppure mio nonno – mi diceva che, mi raccontava che...".

Invece io a voce o in qualsiasi tipo di cosa che scribacchio, vero, verosimile o di fantasia, non ho usato mai un tale inizio non perché non volessi farlo, ma soltanto perchè non ho conosciuto nonni materni o paterni salvo una nonna paterna il giorno prima che morisse. Evidentemente aveva fretta di raggiungere i suoi tre mariti che aveva seppellito nel corso della sua vita.

Però poteva almeno aspettare qualche altro giorno per narrarmi qualcosa.

Mi sarebbe piaciuto poter ascoltare a suo tempo i loro racconti, i loro ricordi, le loro esperienze ed anche, perché no, qualche loro marachella giovanile come esempio da non seguire.

Per quello che ricordo non mi sembra che i miei genitori mi abbiano raccontato qualcosa riguardo i loro nonni, ma forse mi sbaglio in quanto la mia memoria va limitandosi ogni giorno di più.

Oggi l'età della "esistenza-resistenza" in vita delle persone va aumentando e quindi di nonni se ne vedono in giro sempre di più.

Io ho avuto la fortuna e la gioia di diventare nonno la prima volta a 58 anni e la seconda a 66 e non mi sono sottratto al mio dovere di fare il "nonno-sitter" per entrambe le mie due nipoti.

E confermo "sitter" perché l'ho fatto includendovi ogni mansione: cambio dei pannolini, prima colazione e pranzo, lunghe camminate con passeggini, ninne-nanne tra le mie braccia, entrata e uscita dall'asilo nido fino alle medie e via dicendo.

Non ricordo se ne ho già parlato ma quando la prima nipote frequentava la scuola materna, per due anni di seguito le maestre, d'accordo con i genitori degli altri bambini, mi chiesero di fare il "babbo natale" procurandomi per l'occasione costume e barba bianca. Fu per me un gran divertimento anche perchè i bambini erano alquanto timorosi quando li chiamavo uno per uno e dicevo loro qualcosa. Prelevavo dal sacco che portavo sulle spalle i regali preparati dalle loro famiglie e glieli consegnavo.

Qualche anno dopo la nipote mi disse che mi aveva riconosciuto dalla voce soltanto la seconda volta.

Chissà se qualche volta anche le mie nipoti parlando ai propri figli diranno loro "mio nonno mi raccontava che...".

27 commenti:

Nou ha detto...

Lo faranno Aldo e avranno un sacco di ricordi da tramandare + tutti i tuoi racconti scritti. Mi sarebbe piaciuto vederti a fare il Babbo Natale.
Anch'io non ho conosciuto i nonni, ma qualcosa di loro mi è stato raccontato e me la tengo come un tesoretto:
Un abbraccio
Nou

riri ha detto...

Penso che parleranno di te, ricorderanno il tuo affetto di gran-padre, ma oggi le tue nipoti possono dire con enfasi che hanno un super-nonno, che ha dato molto..a piene mani. Un bacio
ps. conobbi la seconda moglie di mio nonno, ma erano i suoi ultimi giorni, mi ricordo però di una signora molto distinta, con una crocchia di capelli bianchi e mani affusolate, mi accarezzava...
gli altri non li ho mi conosciuti, mio malgrado lasciarono Napoli per altri lidi.

Seguace di Gesù ha detto...
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m4ry ha detto...

Caro Aldo, mio nonno Francesco ( nonno paterno ) è stato un padre per me, forse più di un padre. Lo ho amato e lo amo con tutta me stessa. I miei nonni, tutti i miei nonni, fanno parte di me e di ciò che sono..hanno contribuito alla mi formazione..e io ho imparato tanto da loro..e sì.. li ricordo spesso nei miei discorsi..i racconti, le canzoni, il vissuto..tutto..sono indelebili nella mia memoria.
Caro Aldo..ti vorrei tanto come nonno :) Sei meraviglioso..
Bacio grande !

magicpolaroid ha detto...

che belle parole! un caro saluto!!!
Luis

nucci massimo ha detto...

Lo faranno, ne sono certo
ma anche non lo facessero
basterà alle tue nipoti andare in biblioteca
e sapranno a quale genia appartengono.
Non volessero andare in biblioteca
gli basterà venire qui e ci penseremmo noi.
Ma per il momento pensaci tu
che è meglio
per loro e soprattutto per te.

@enio ha detto...

io non ho avuto la fortuna di diventare nonno, l'unica mia figlia non si è ancora sposata. Ha 38 anni adesso e il "sitter" io l'ho fatto con lei...quando era piccoletta.

Cri ha detto...

Non è giusto, io mica la voglio fare la Befana! :D
(chissà se i miei figli mi renderanno nonna. Per ora rabbrividisco al pensiero)
Io sono stata cresciuta da una nonna che non era amorevole come te. Dura, scostante, permalosa, piena di amarezza e di dolore, ha trasmesso a me e a mia sorella una cupezza e una percezione pessimistica della vita con cui dobbiamo fare i conti ancora oggi, ultraquarantenni come siamo.
Tu invece sei stato sicuramente un nonno delizioso: e anche se non ti conoscessi, l'avrei intuito dagli occhi ridenti e luminosi incastonati sui volti pieni di grazia delle tue bellissime nipoti, che ho avuto il piacere e la delizia di conoscere ^^

Pupottina ha detto...

l'utilità dei nonni è indiscutibile e non solo perché hanno saggezza da tramandare, ricordi da condividere e che aiutano sempre a maturare e a crescere... io ancora imparo

Unknown ha detto...

Sono certa che per le tue nipoti sei un'istituzione, che sei il loro punto di riferimento.
Io ti immagino un nonno simpatico, allegro,ciarliero, disponibile,,,er mejo, insomma.
Cristià

Angelo azzurro ha detto...

Non ho dubbi sulle tue nipoti. Un nonno come te non si può non citare!!!
Io ho conosciuto tre dei miei nonni e ho tanti bei ricordi nei loro riguardi. Il nonno Mario in particolare. Gli piaceva parlare del suo passato e io lo stavo a sentire a bocca aperta. Ancora mi ricordo che certi suoi aneddoti ci facevano morire dalle risate. Ieri era la data del suo compleanno, 107 se fosse vivo.

Blogaventura ha detto...

Io sono un po' come te... ho conosciuto solo una nonna molto anziana e... molto taciturna...però i miei genitori e quelli di mia moglie...oh si se hanno raccontato tante cose ai loro nipotini e nipotoni! A volte mi chiedo come sarò quando diventerò nonno... se avrò pazienza, se saprò essere piacevole e divertente... come te, dico, caro Aldo. Un abbraccione grande, Fabio

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

Io purtroppo ho vissuto i due nonni che erano rimasti nella mia infanzia in modo strano, sapevo che c'erano ma in effetti era come se non ci fossero, perchè una era lontana (lontana solo perchè non c'erano mezzi per raggiungerla- vita contadina di allora con tanti sacrifici) ) ed il nonno paterno in casa con noi si è ammalato e ricordo in particolare solo la malattia, lunga e sofferta.
Ricordi molto sfocati e flebili e purtroppo poco cari.
Speriamo di essere nonna e di lasciare una parte di me ai miei nipoti (o al nipote) visto che per ora non ce n'è neppure mezzo in arrivo :-) ciaoo ALdo

Ambra ha detto...

Un po' ti invidio. Io ho solo due nipotine che non abitano a Milano e le vedo mediamente ogni due mesi. Però non mi dispiace di essere libera dall'impegno di fare la nonna-sitter. Dev'essere faticoso!

zefirina ha detto...

io per fortuna i nonni li ho conosciuti e specie la nonna materna l'ho amata tantissimo anche eprchè lei mi straviziava, non mi ricordo tanti racocnti ma piuttosto le cose che lei faceva per me, ho fatto diventare mia madre nonna a 50 anni e io lo sono diventata a 45, probabilmente sarà mio nipote a racocntare delle sue nonne!!!!

Seguace di Gesù ha detto...
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Ernest ha detto...

mia nonna era la nostra memoria storica, nonostante i suoi 92 anni ricordava perfettamente nomi ed episodi, in particolare i momenti della guerra. Rimanevo sempre a bocca aperta. Proprio l'altro giorno pensavo quanto sia alto il rischio di perdere questi ricordi, e vengo assalito dalla paura di non avere chiesto abbastanza a mia nonna fin che potevo, spero di averlo fatto e ricordare ancora tutto
un abbraccio

Adriano Maini ha detto...

Hai detto delle gran belle verità!

Nicolanondoc ha detto...

Bello quello che hai scritto Aldone, amico mio, i nonni sono importanti:-)
Un abbraccio e buon fine settimana.

Carlo ha detto...

Come te, non li ho conosciuti. Però, qualche racconto da parte dei miei genitori, nel tempo l'ho ascoltato. In genere, erano storie in cui si raccontava una vita decisamente dura.

Ciao Aldo!! Comunque, con un nonno come te, i tuoi nipotini avranno un mucchio di cose da raccontare!

Ciao Aldo, ti auguro un sereno fine settimana!!!!

p.s.: ma non sei più passato da feisbuc?

Susanna ha detto...

Io ne ho conosciuti tre. Sui mie nonni materni stenderei un pietoso velo, ma ancora rimpiango la mia nonna paterna...

Alberto ha detto...

Glielo diranno sì con un nonno simile.

Io di nonni ne ho conosciuti tre, due nonne e un nonno. Ne conservo ricordi molto belli, e ogni tanto li cito per qualcosa che mi avevano detto e che mi è rimasto impresso.

chicchina ha detto...

Li ho conosciuti,li ho avuti accanto per tanto tempo,il nonno burlone,che non prendeva mai nulla sul serio e del quale altri raccontavano spassosissimi fatti.Il nonno severo e paziente,parlava pochissimo, sovrastato e quasi intimidito dalla nonna,che riteneva più saggia.Ottima madre, laboriosa,altruista,ma troppo severa e raramente ci concedeva il piacere di un racconto.E poi la nonna "bambina"semplice,affabile,capace di dimenticarsi dei suoi per dare una mano alle vicine.Ci raccontava storie fantastiche,immagino inventate.
Di sicuro tu sei un supernonno,ed i nipoti saranno orgogliosi di te.

Blogaventura ha detto...

Volevo sottolineare il bell'incrocio di esperienze il bel dibattito che questo post ha ingenerato. I racconti bellissimi di Aldo ci aiutano a riflettere anche sulla nostra esperienza e sui ricordi più significativi. Buona domenica, Fabio

Nicole ha detto...

Tu passerai alla storia non solo delle tue nipote. Ma scherzi!?...Mica i nonni sono tutti come te. Tu lascerai fra 200 anni una ricchezza inestemibale. Una ricchezza che vale più di mille palazzi o ville alle Canarie. Tu sarai per loro e per quelli che verranno un eterno sorriso sulle labbra.

Unknown ha detto...

le tue nipoti, secondo me, già raccontano del loro super nonno!!!! un abbraccio

Carlo ha detto...

AUGURI AUGURI AUGURI AUGURI AUGURI!!!! Ciao Aldo, AUGURISSIMI!!!!!!! L'ho scoperto su Fb!!!!!!!