Nel fare il mio consueto rondò (o giro rotatorio) del mio Rione mi soffermo spesso a leggere alcuni piccoli manifesti scritti al pc e poi stampati, che trovo attaccati soprattutto nei portici e nelle
mura esterne dei fabbricati intorno al parco di Piazza Vittorio Emanuele II.
Alcuni sono scritti da studentesse alla ricerca di appartamenti data la vicinanza dell'Università La Sapienza e della facoltà d'ingegneria nei pressi del Parco Colle Oppio, altri invece da persone che hanno smarrito qualcosa.
Ma la maggior parte sono di gente che smarrisce i propri amici a quattro zampe e che a me sembra contengano gli appelli più accorati.
Mentre leggo tutto ciò a volte mi torna in mente l'episodio del monsignore del Vaticano al quale io e un mio amico, sedicenni o quasi, portammo il suo portafoglio che aveva smarrito e ricevemmo in cambio un ringraziamento, il saluto "andate con l'animo in pace", ma niente ricompensa.
Invece nei manifestini "smarrimento cani" si legge di offerte di laute ricompense.
Sono persino commoventi perché indicano il nome del cane, il suo carattere e come comportarsi nel caso del loro ritrovamento.
Ad esempio questa mattina ne ho letto uno dove si diceva che la cagnolina era molto timorosa e si indicavano tre diversi numeri di telefonini intestati a tre donne diverse. Come in altri simili manifestini, c'era anche la foto della cagnolina scomparsa, il suo nome e la frase sulla ricompensa.
C'è anche chi scrive di aver smarrito il proprio telefonino, la propria agenda, il portafoglio ecc.
Tanto per non farmi mancare niente anc'io circa quarant'anni fa smarrii la mia auto che sempre parcheggiavo sotto casa e ne andai a denunciare la scomparsa dai carabinieri. Solo che recandomi allo studio dove all'epoca lavoravo vidi la "mascalzona" parcheggiata nei pressi dove ero solito lasciarla. La sera prima avevo dimenticato di tornare a casa in macchina! Che figura penosa avevo fatto con il maresciallo dei carabinieri il quale, quando avevo fatto la denuncia, mi aveva detto che aveva dei dubbi sul presunto furto della mia Fiat 1100/R dicendomi "chi vuoi che la rubi un'auto di quel tipo". Credo di essermi anche offeso non per me ma per la mia Celestina 1100/R.
Da un paio di giorni proprio sul muro estermo della scuola vicinissima alla casa dove abito c'è uno di quei manifestini dove si legge l'appello di una persona che ha smarrito il proprio "iPad2" con tanto di contenitore in pelle.
Ma che robba è? Boh!
Meno male che io non so che vuol dire e sono certo che ove lo dovessi trovare non lo sfiorerei neppure con un dito per il timore che possa esplodere.