giovedì 18 febbraio 2010

CURIOSE RICHIESTE

Ormai da oltre dieci anni tutte le mattine, tempo permettendo, faccio la mia bella passeggiata di circa due chilometri come da perentori ordini dei medici.
L’orario antimeridiano, e solo quello, varia secondo le stagioni - ma esistono ancora? - mentre il tragitto è solitamente lo stesso: una sorta di girotondo per le strade vicino la mia abitazione sfiorando alcuni posti turisticamente molto frequentati. Raramente verso altri luoghi.
Cammin facendo incontro molte persone alcune conosciute ed altre invece sconosciute com’è logico che sia.
Esiste però anche la categoria delle “presunte”, voglio dire persone che io credo di conoscere ed altre che ritengono di conoscere me, per deboli ricordi o per vaghe somiglianze.
Mi è capitato più di una volta.
Per stare in sintonia con il titolo, nel corso di tali passeggiate avvengono incontri particolarmente curiosi accompagnati da richieste dello stesso tipo.
Le richieste normali sono quelle che sono fatte, più frequentemente, da turisti stranieri, anche se usano soltanto la loro lingua, per sapere dov’è la tale strada, il tale luogo, la fermata più vicina di un mezzo di trasporto pubblico. A volte riesco a fammi capire, altre no.
Poi ci sono quelle curiose, a dir poco.
Alcuni esempi:
= incrocio qualche giovane che mi chiede “scusa nonno (?) che mi daresti una sigaretta?” ed io rispondo “non fumo” aggiungendo “mi dispiace” da vero ipocrita in quanto se sono dispiaciuto è perché ho dovuto smettere di fumare da oltre un decennio, ma appena incrocio una persona che fuma oppure, meglio ancora, lo sta facendo camminandomi davanti, annuso l’aria come un cane da tartufo;
= a volte sono fermato gentilmente da qualche persona la quale mi domanda se conosco via tal dei tali. Io abito in questo rione da più di quaranta anni, so benissimo dove si trova la via che mi viene richiesta, mi guardo in giro con un sorriso agrodolce e dico “dovrebbe essere da queste parti, ma adesso non ricordo bene, credo che sia la prima o la seconda a destra dopo il semaforo”. Poi, da perfetto idiota, gli do un consiglio “lei faccia una cosa, vede quell’edicola di giornali? Bene, chieda a loro sono certo che avrà indicazioni più esatte”. Appena fatti alcuni passi nella direzione contraria a quella presa dalla persona avviatasi verso il semaforo, alzo gli occhi e che ti vedo? La targa della via tal dei tali che mi era stata richiesta poco prima;
= ogni due o tre giorni al massimo incontro una ragazza dall’apparente età di 30-35 anni vestita con una mise sempre diversa da quella dei giorni precedenti. Siccome la vedo circolare dalle mie parti ormai da parecchi anni, presumo debba abitare nel mio stesso rione, quindi so benissimo dove si fornisce per l’abbigliamento: con una capace borsa nella mano sinistra non omette di visitare accuratamente neppure il più piccolo dei cassonetti per la spazzatura rifornendo così il suo personale guardaroba. La faccenda però che mi scombussola non poco è che ogni volta che la incrocio - e capita spessissimo – mi fa la seguente richiesta “mi dai 50 centesimi per prendere l’autobus” A parte il fatto che un biglietto per bus, tram o metro attualmente costa 1 euro, tre cose mi colpiscono di questa richiesta: 1) prima del cambio della lira in euro mi chiedeva mille lire (la cosa va avanti da parecchio); 2) il suo rapido adeguamento della cifra che richiede da lire in euro; 3) possibile che io cambio il mio identikit tutte le volte che l’incontro dal momento che rifiuto di darle soldi ormai da tanto tempo essendomi un po’ scocciato? Ormai m’avrà incontrato mille volte;
= non più tardi di qualche giorno fa dovevo sbrigare una commissione alle poste di Piazza San Silvestro - pagamento bolletta elettricità - e, mentre stavo transitando in Via S.Claudio, una piccola stradina che costeggia la Rinascente e che collega Via del Corso alla piazza suddetta, vicino Palazzo Chigi, vengo fermato molto cortesemente da uno “scricciolo” di signora non più giovane, lineamenti ben delineati, capelli biondo-cenere, che mi fa: “ciao, come stai?” Io leggermente impappinato rispondo: “non c’è male e tu?” Lei: “bene, bene, grazie, ma dove stai andando?” Io “alla posta, devo andare a pagare…” Lei “ma pensa un po’, io sto venendo proprio da lì, adesso però devo correre subito a casa altrimenti…Solo che ho fatto tardissimo e dato che devo prendere mio nipote a scuola ho proprio paura di non arrivare in tempo... Mi è venuta in mente una cosa…Non è che per caso mi puoi prestare 30 euro per prendere un taxi, così è sicuro che arrivo proprio all’ora di uscita, poi appena arrivata a casa te li faccio subito avere. Che ne dici?” Questa valanga di parole che all’inizio mi aveva quasi rimbambito nel momento stesso in cui si è fermata m’ha fatto accendere una lampadina nella testa e allora ho risposto: “ecco cara, l’avrei fatto volentieri ma ho appena i soldi per pagare questa bolletta, altrimenti ben volentieri…” Lei: che peccato. Vedrò di arrangiarmi in qualche altro modo…Va bene, fa niente, ciao, ci vediamo eh?” Io, zitto, fra di me: “speriamo di no”. A mia memoria, la gentildonna non l’ho mai vista e neppure conosciuta.
Ieri però mi è capitata una cosa buffa.
Girato l’angolo della via dove abito una signora sui sessanta anni, ben vestita, fresca permanentata, con in mano una busta contenente numerosi documenti mi chiede dove si trova la sede di un certo sindacato affermando che ricorda il nome della via, che è poi quella dove io risiedo suddivisa in due tratti dal punto in cui ci troviamo, ma ha dimenticato se sta nel tratto a destra - proprio dove abito io - o in quello a sinistra. La informo con certezza che quel sindacato si trova nel tratto a sinistra in quanto sono passato lì davanti numerose volte e che nel tratto a destra, che mi riguarda, ci sono soltanto scuole, il mio - si fa per dire- fabbricato e un paio di negozi. Lo saprò bene no dopo una vita che ci abito?
La signora, arciconvinta, mi fa “no, no…guardi che si sbaglia, non è la prima volta che ci vengo. Giorni fa sono andata a sinistra e non c’è nessun sindacato. Si trova senz’altro a destra” e si avvia senza dirmi né ao né bao.
Mi chiedo: ma essendo così sicura perché mai mi ha fatto quella richiesta?

29 commenti:

Susanna ha detto...

A Perugia anni fa c'era un mendicante che chiedeva mille lire, ma in stile rap. Si avvicinava e scandiva: "E damme mille lire! E damme mille lire!"
A parte le amenità, amo sempre leggere i tuoi post! Mi piaci tu e mi piace Roma!
Buona giornata, Aldo!

ex-dani ha detto...

Era una domanda-trabocchetto: voleva vedere se eri preparato!!

Punzy ha detto...

Aldo, noi dell'Urbe non ci annoiamo mai!!!!

Pupottina ha detto...

trovo antipatiche le persone che chiedono soldi... anche i 50 centesimi ...
per chi invece sa già dove deve andare, chiedere informazioni è un controsenso.... e poi cercano anche di convincerti... assurdo!!!

Francy274 ha detto...

C'è da considerare che loro non sanno quanto materiale Ti forniscono per i Tuoi splendidi racconti, alla fin fine sono loro che richiedendo danno senza saperlo.. fuess'nu poco mariuolo??
:DDDDDD

Ti ho lasciato un commento sui due post precedenti.
Buon Pomeriggio

Rosaria ha detto...

La prima cosa che mi viene in mente da dirti è questa:
dei personaggi che ci hai descritto cosi bene dal primo all'ultimo,
sono personaggi che una grande città offre gratuitamente a chi come te sa osservare bene la vita.
Senza di te questi personaggi resterebbero voci spente, anche perchè nessuno più sa cogliere le varietà della vita, ci vorrebbero più persone come te che sai "pennellare" cosi bene la varietà umana.

Elogio, al tuo attento esame che ci fai dei luoghi dove passeggi in compagnia di anime cosi straordinarie, ricche seppur nella loro diversità, buona o cattiva non mi sento di giudicarle.

Buon pomeriggio e un caro abbraccio.

la Volpe ha detto...

qui attorno perlopiù ci sono studenti ed eroinomani

buona giornata!

Angelo azzurro ha detto...

Adoro quando ci racconti del tuo quotidiano! Ci fai sentire parte di una grande famiglia, sai?
Per il resto, anche da me, nonostante sia un piccolo paese, è pieno di persone che chiedono soldi per strada. Chi per un motivo, chi per un altro, è una folla proprio!

Nou ha detto...

A Venezia, le mie passeggiate si svolgono per lo più a Venezia anche se ci vado raramente, non incontro gente che mi parla.
Io mi siedo su qualche panchina o gradino, e guardo il va e vieni. Se fossi una brava fotografa fermerei i loro passi in tante immagini. Mi piace il camminare. E mi piacciono pure gli occasionali incontri. Mi piacerebbe fare una passeggiata con te... Chissà se quelle persone ti interrogherebbero lo stesso? No, non credo sarebbe la stessa cosa.
Alle poste a S. Silvestro ci sono stata anch'io una volta.
Un abbraccio, Noun.

Sol Piccola ha detto...

ciao caro, ti leggo spesso...mi piace molto come scrivi.
Grazie per essere passato nel mio blog e per avermi lasciato il commento.
buon sera ed un bacio

Roberta ha detto...

abitando in un piccolo borgo di 500 anime e lavorando in un altro di 1000, non mi capitano questo genere di incontri, comunque quando lavoravo a Sanremo mi capitava spesso e mi infastidivo parecchio se mi chiedevano soldi, mi è capitato che mi li chiedessero mentre erano al telefonino...
Per la donna, potrei pensare che non ha trovato altro modo per poter parlare con te, forse l'hai colpita;))
Un caro saluto Aldo, Roberta assenteista.

aleph ha detto...

Se mai un giorno vengo a trovarti devo ricordarmi di chiederti un centone. Vista la fama che c'hai magari me lo sganci...

Clelia ha detto...

sono rimasta sconvolta dalla storia della signora alla posta e dei 50cents della ragazza... ma l' italia e' davvero cosi' povera e scroccona?

clelia

upupa ha detto...

Sai regalare sempre "quadretti" interessanti....

il monticiano ha detto...

@Ibadeth: Grazie anche per Roma che è veramente una gran bella città.
Buona notte a te cara.

@Daniela: Chi la sa se nin hai ragione, ma io ci sono cascato ingenuamente.

@Punzy: Effettivamente sarà perchè siamo milioni di abitanti e allora non c'è che l'imbarazzo della scelta.

@Pupottina: E sapessi come rimango perplesso di fronte a certi episodi.

@Francy274: Non hai tutti i torti, loro mi danno come si suol dire l'imbeccata e io, da mariuolo, la sfrutto.
Ti ringrazio per i tuoi commenti ai precedenti due post da me molto graditi. Felice notte.

@rosy. Grazie del tuo commento a tratti persino poetico. Io riesco soltanto a "fotografare" con le parole una certa realtà.
Buona notte e anche da me un abbraccio.

@la Volpe. Bhe, saranno soggetti anche loro interessanti da un certo punto di vistaA te buona notte.

@Angelo azzurro: L'umanità è composta anche di questi strani personaggi che a me colpiscono.
Purtroppo alcuni chiedono soldi solo per dare sfogo ai loro vizi.

@Nounours: Hi ragione credo ach'io se passeggiassimo insieme per Venezia. penso che ne faremmo pochi di questi incontri.
Anxch'io ti abbraccio.

@Solpiccola: Grazie per la tua cortesia, ma credimi, è un piacere visitare il tuo blog.
Un bacione e buona notte.

@gturs: Cara Roberta, anche a mehanno fatto richieste stranissime e in situazioni assai strambe.
Un saluto affettuoso anche a te e non preoccuparti dell'assenteismo.

@aleph: Non vedo l'ora che l'incontro avvenga per dimostrarti tutta la mia generosità. Però ti consiglio di portare con te gli "euri" per ritornare a casa.

@Clelia: Scroccona senz'altro, povera anche ma non per tutti, alcuni se la ridono.
Ciao, aldo.

@upupa: tanto interessanti che ne ho fatto oggetto di questo post.

Luz ha detto...

E' vero che ti fai due chilometri di passeggiata, ma capitano tutte a te! Dì la verità, magari gli fai l'occhietto per attirarle!

Pupottina ha detto...

ciao Aldo!
buon weekend

^________^

riri ha detto...

Ciao Aldo, un racconto di vita, veramente esilarante!!Mi sembrava di essere lì a sentire queste varie richieste, quella dei 50 centesimi è tipica, anche se spesso chiedono un euro, per adeguamento di mercato:-) La tipa del sindacato è troppo forte, ma è proprio così, ci sono persone "strane", bisogna prenderne atto, poi quella che ti conosce e ti chiede 30 euro, maròòòò che coraggio, però i ladri/ladre truffatori sono diventati pù moderni, il tutto condito con la tu sottile ironia, sei mitico!!Un abbraccio dall'isola e da me anche un sorriso:-)

Luigina ha detto...

Questo tuo racconto di vita vissuta, genere che preferisco, mi ha fatto venire in mente la domanda di Totò e Peppino al vigile di Milano nel film Totò, Peppino e la malaffemmena "Per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare?" Esilarante. Lo è un po' meno l'incontro con la ragazza che fruga nei cassonetti, scambiati per una boutique, ma vicino a me ho visto di peggio: gente che fruga nei cassonetti per cercare qualcosa da mangiare. Meno male che sei riuscito a non cascare nel tranello della furbetta che ti voleva spillare 30 € approfittando della tua cordialità. Queste sono proprio le persone più abbiette, perchè si fanno forti con gli anziani e coi deboli per mettere a segno le loro truffe. Per quelli che chiedono la carità sono molto più indulgente, con qualche distinguo. Buona giornata Aldo. Qui piove a dirotto. Questa sera se vuoi ti insegno come fare per eliminare gli anonimi che stanno infestando i post vecchi del tuo blog con messaggi-spam di ogni genere.

zefirina ha detto...

aldo aldo sarà stata affascinata da te, insomma bisogna insegnarti tutto alla ta età?????

DIANA. BRUNA ha detto...

Fantastico come al solito, Aldo. E' sempre bello incontrare persone che fanno persare per le loro stravaganze, per i loro bisogni...come quello di una sigaretta o i soldi per il tram...
Generalmente giro in macchina, ma quando mi capita d'andare a piedi, non arrivo mai a casa perchè incontro chi magari da anni non vedevo ed allora, raccontiamo, ci sfoghiamo per come la vita è diventata cara....ci lamentiamo degli acciacchi dovuti all'eta...
Ma la cosa che più mi sconvolge è quando incontro qualcuno che mi saluta..."Ciaooo come ti vedo bene" Ed io...con aria stralunata, incerta, dentro di me... "E ora, chi è questa?" Poi... "Anche tu sei un fiore"...Cerco di stare nel vago per non fare figuracce, non chiedo del marito che magari è morto, o dei figli che magari non ha mai avuto. Non vedo l'ora di salutarla perchè mi sento in imbarazzo, e quando svolto l'angolo, chiedo a mio marito: "Ma chi era?" e lui sconvolto: "Ma comeee, hai parlato per dieci minuti e non sai chi è?"....La memoria ad una ceta età fa brutti scherzi, non certamente a te, Aldo,
che sai raccontarci con dovizie di particolari, questi bellissimi spaccati di vita.
Ciao un abbracio
Bruna

il monticiano ha detto...

@Luz: A quella che voleva 30 euro più che l'ochietto le volevo fare un occhio, nero naturalmente, ove fosse riuscita a fregarmi.

@Pupottina: Ciao bella, buon fine settimana a te e a Kevin.

@riri: A volte se, preso alla sprovvista uno si lascia infinocchiare, possono sorgere pure guai seri.
Un abbraccio a tutta l'isola e grazie del sorriso 'e Napule.

@Luigina: E' vero quella scena con Totò e Peppino De Filippo a Milano è veramente esilarante.
Lo sono state un po' meno quelle che mi sono capitate.
Grazie alle tue indicazioni tutto a posto.

@zefirina: In quel settore sono rimasto un giovanottello inesperto
che si lascia facilmente infinocchiare dalle appartenenti all'altra metà del cielo.

@DIANA B: Come si vede certe situazioni non capitano soltanto a me. L'importante è uscirne bene, senza alcuna conseguenza.
Ciao, anche a te un abbraccio.

riri ha detto...

Buon fine settimana ed un sorriso da Torino, leggermente meno scura:-)

serenella ha detto...

Ciao Aldo. Che brutta l'abitudine di chiedere soldi. Proprio brutta. Da me ti ho risposto circa la foto....
Buon sabato.

Unknown ha detto...

bellissimo il tuo racconto, riesci sempre a farmi sorridere.felice fine settimana. un abbraccio

Anonimo ha detto...

Caro Aldo, io ci sono abituata a vedere scene come quella che hai descritto in questo racconto, persone povere che rovistano nei cassonetti in cerca di qualche cosa per sopravvivere e che chiedono soldi. Questa volta, mi sono bloccata nel leggere il tuo racconto e il mio pensiero andava verso tutte le persone in difficoltà. Lo so che oramai dovrei averci fatto l'abitudine ma questa volta e come se avessi ricevuto una bastonata. Come sempre ti devo fare i complimenti per il post e questa volta l'ho letto in pochissimo tempo. Buona vita, Viviana

il monticiano ha detto...

@riri: Con quel tuo sorriso Torino sarà sempre illuminata.
Buona domenica.

@serenella: Il fastidio poi è maggiore quando incontri qualcuno tutti i giorni e pur avendo rispondo negativamente continuano a farlo.
Controllata la foto, finalmente è andat tutto bene.
Buona domenica.

@AlessandraLace: Grazie e un abbraccio anche a te.
Buona domenica.

@Viviana r: Sono scene quelle alle quali non vorresti mai assistere, ma ci sono persone che, purtroppo,seguitano a farlo anche se non ne hanno necessità.
Buona vita anche a te e a Mao.

Anonimo ha detto...

Ciao Aldo, leggere di certi personaggi ed incontrarli di persona fa sempre pensare che spesso la vita è più 'strana', e molte altre cose, di un libro o di un film...
Buona domenica :-)

Nicole ha detto...

Sei Fantastico...sei descrittivo come pochi!
La signora dei trenta euro per il taxi era sicuramente un'imbrogliona. La prossima volta rispondi che chiami i carabinieri.
Ma che stronzi, inventano di tutto!