Avrei voluto scrivere alcuni precisi ricordi dei giorni precedenti quello fatidico delle mie nozze
- ottobre 1956 - ma preferisco limitarmi ad uno solo di essi, quello della sera precedente la cerimonia. Alle ore 21:00 ero seduto nella sala d'attesa dell'ufficio del mio datore di lavoro per ritirare il regalo promessomi di cinquantamila lire – 25 euro di oggi – senza i quali non avrei potuto partire l'indomani per il viaggio di nozze. Breve, ovviamente, poiché quello ci permettevano le nostre magre risorse, mie e della mia futura moglie. Avevamo deciso di fermarci i primi due giorni a Firenze e altri quattro a Bologna ospiti di un fratello di mia madre e della sua famiglia, in totale sei giorni in quanto all'indomani del nostro rientro a Roma dovevamo presentarci entrambi al nostro rispettivo posto di lavoro. Finalmente dopo oltre un'ora d'attesa ricevetti "il regalo", corsi alla stazione e feci i biglietti per il treno diretto a Firenze. Seconda classe senza prenotazione.
Il matrimonio che avevamo deciso di celebrare dopo otto anni di fidanzamento si era reso necessario dato che mia moglie, orfana di padre sin da quando aveva quattro anni, era rimasta l'unica single dalla sua famiglia e quindi tanto valeva unire le nostre due modeste risorse finanziarie e vivere per conto nostro. La chiesa per la cerimonia, scelta su indicazione di quattro zie paterne di mia moglie – tre suore di clausura ed una anziana single facente parte di non ricordo quale Ordine religioso, fu la Basilica di S.Maria Maggiore, qui a Roma, vicinisima sia alla trattoria dove avevamo prenotato per il pranzo, sia alla Stazione Termini.
I primi intoppi, sia pure di poco conto, ebbero inizio con il cadere di una pioggerellina fastidiosa, con il previsto ritardo dell'arrivo della sposa e con l'amara sorpresa riservatami non appena il corteo stava per entrare in chiesa. Due uomini piuttosto alti e robusti – forse quardie svizzere in borghese? - ci fermarono per dirci che non potevamo scattare alcuna fotografia all'interno. Con noi c'era un mio carissimo amico il quale per regalo ci avrebbe fatto l'intero servizio fotografico ma non gli venne concessa nessuna autorizzazione, stavano quasi per sequestrargli la macchina. Alquanto incacchiato chiesi allora come si sarebbe potuto ovviare all'inconveniente dato che non volevo rinunciare alle foto ricordo per me e i miei. Mi risposero che potevo usufruire soltanto del servizio
fornito da "un fotografo ufficiale" accreditato presso la Basilica, a pagamento ovviamente. Stavo quasi per dare in escandescenze dato che qando prenotai per la cerimonia non fui avvisato di questa strana prassi. Amici e parenti riuscirono a calmarmi e la cerimonia procedette mentre il fotografo accreditato scattava fotografie a rotta di collo e io, che non accennavo nemmeno ad un piccolo sorriso, tra me e me dicevo "scatta, scatta, tanto chi te le paga le foto, io no davvero". In seguito con quel fotografo stringemmo un patto di non belligeranza e ci mettemmo d'accordo sul prezzo del servizio, vantaggioso per entrambi. Per la verità le foto erano veramente ben riuscite e scattate molto professionalmente. L'unica nota stonata in esse le espressioni del mio viso piuttosto eloquenti circa l'incacchiamento. A cerimonia ultimata, tutti a piedi verso la vicina trattoria assente mia moglie per il suo cambio d'abito e, prima di terminare il pranzo due dei miei tre fratelli di corsa alla stazione per occupare due posti per gli sposini mentre mio padre piangeva sommessamente. Gli chiesi il perchè e lui mi manifestò i suoi timori circa il futuro della mia nuova situazione familiare. Mi commossi anch'io e cercai di rassicurarlo meglio possibile.
Lo scompartimento del treno per Firenze era occupato oltre cha da noi da un'altra coppia, più anziana, i quali anche loro mano nella mano cinguettavano sottovoce. Compresero subito che eravamo in viaggio di nozze, era fin troppo evidente, ma ci dissero sorridendo che stavano facendo quel viaggio per festeggiare il venticinquesimo anniversario delle proprie nozze, quelle d'argento. Poco dopo la partenza da Roma cominciammo a scambiare i soliti convenevoli, a raccontarci rispettivamente alcuni episodi delle nostre vite e, quando facemmo presente loro che eravamo diretti a Firenze e che ci saremmo lì trattenuti un paio di giorni per proseguire poi fino a Bologna, si scambiarono un'occhiata poi il marito ci disse che vivevano proprio in quella città e avrebbero avuto piacere di averci loro ospiti almeno un giorno a pranzo. Ci dettero indirizzo e telefono, li ringraziammo e, arrivati a Firenze, ci salutammo con un caloroso abbraccio. L'indirizzo del luogo dove avremmo trascorso la prima notte di nozze ci era stato fornito da un nostro amico sposatosi un paio di mesi prima parlandocene molto bene. Si trattava di un'abitazione molto grande la proprietaria della quale affittava una delle stanze per pochi giorni e soltanto per dormire. Entrati in
camera per poggiare la nostra valigia constatammo che era piuttosto ampia, ben tenuta e munita del necessario arredamento, ma quello che ci colpì fu il letto matrimoniale: enorme, gigantesco, con il materasso, abbastanza morbido, il cui bordo superiore ci arrivava fin quasi alla cintola. Noi due - entrambi di statura medio bassa - come avremmo fatto per coricarci? Dovevamo arrampicarci, fare
il salto in alto o che? Nel dare un'occhiata in giro mi accorsi che sotto il letto c'era un piccolo sgabello con due o tre scalini e allora ci tranquillizzammo. Nell'uscire per andare a mangiare qualcosa la proprietaria c'indirizzò verso una vicina trattoria e ci chiese se la camera era di nostro gradimento. Noi contenti del fatto che dovevamo dormire lì soltanto due notti rispondemmo affermativamente. Dopo un'ora facemmo ritorno, ci preparammo per la notte e...tutto andò per il meglio. Mentre stavo per addormentarmi sentii che mia moglie piangeva. Mentre le chiedevo il perché stavo per accendere la luce ma lei mi pregò di non farlo. Si fece consolare, l'abbracciai ma non volle dirmi il motivo di quel pianto. La mattina dopo, belli, freschi e felici ce ne andammo in giro per Firenze, una gran bella città e, avvicinandosi l'ora del pranzo, ci recammo in un bel ristorante. Terminato il primo piatto chiedemmo al cameriere di portarci due bistecche alla fiorentina ma lui, con tatto e cortesia, ci consigliò di ordinarne soltanto una e di dividerla a metà. Aveva avuto ragione lui perchè quella che ci portò, alta – mi venne in mente il letto – morbida e rossa avrebbe potuto saziare quattro persone.
Il successivo soggiorno a Bologna - altra bella città - ospiti di mio zio andò molto bene. Compreso uno dei quattro giorni di cui potevamo ancora disporre in quanto lo trascorremmo interamente con quella coppia di anziani conosciuta sul treno. Furono veramente genitilissimi e a pranzo ci condussero con la loro auto in un ritorante tra Casalecchio di Reno e Sasso Marconi dove, tra l'altro, gustammo del castrato cucinato al forno a legna veramente gustoso. Ci dissero che era una specialità del luogo.
Trascorsi felicemente i sei giorni del nostro breve viaggio di nozze, facemmo ritorno a Roma.
Quale futuro ci attendeva?
36 commenti:
...stavo pensando, dear al, menomale che NON sappiamo nulla del nostro futuro il giorno delle nostre nozze. sei d'accordo?
nel bene e nel male, meglio vivere le cose giorno per giorno.
affettuosamente, mod
Sono d'accordo con Modesty: meno male proprio!!
Ciao Aldo, passa una serena giornata
P.S. il mio viaggio di nozze è durato sei gg e nel frattempo siamo anche riusciti a litigare...
E' bello rinverdire i ricordi,che danno tanta riflessione a chi li legge.
Oggi nessun ragazzo o ragazza si sposerebbe affrontando un incerto futuro, come te e tanti come te, epoche diverse, pensieri e esigenze diverse.
Il fatto del letto mi ha fatto ridere, perchè mi ha ricordato una barzelletta di due sposini, che la prima notte di nozze dovettero affrontare l'enorme letto che tu accenni nel tuo racconto.
Credo che la difficoltà di questi letti alti non stava tanto nel salire...ma metti caso che nella veemnza della prima notte foste caduti dal letto allora si che sarebbero stati dolori.
Meno male, che i letti di oggi sono lo stesso comodi e meno pericolosi...
Anche noi in viaggio di nozze andammo a firenze
Sei un asso, nel raccontare,dovresti scrivere un libro...io lo comprerei.
Un bacio e buona giornata.
mi hai fatto tornare ai ricordi del mio di viaggio di nozze...
certo sono più recenti... meno di tre anni fa...
quanto vorrei ripartire....
io tornassi indietro mi risposerei ancora ... spero sempre che il tempo non mi faccia cambiare opinione...
buon inizio giornata ^_______^
Caro Aldo,
che felicità quei giorni...
Anch'io,ho avuto una settimana di
viaggio di nozze,siamo andati a
Venezia,Verona,lago di Garda,e
giù giù sino a casa.
E...ci ha accompagnati sempre la pioggia...non lo dimenticherò MAI.
Però,li ho trascorsi molto bene,
siamo stati felici.
Aldo mio,anche Voi,li avete passaTi
molto bene...
E,poi,le sorprese della vita,sono state molte...ma questa,è un'altra
storia.
Un abbraccio forte forte,un bacio
da Anna2.
Ciao Aldo...
Grazie per la visita e per il commento lasciato...
E' incredibile come la mente possa interpretare velocemente qualcosa che per chi non parla italiano sarebbe incomprensibile...
Un caro saluto e a presto...
Per i Pinnocchietti ti dico che il ragionamento che fai non è del tutto sbagliato ma il terzo (e tutti gli altri 3) non sa che i cappelli sono messi alternati...
Ci stai girando intorno comunque il ragionamento fila...
Provaci ancora se ti va...
Un caro saluto
che bei ricordi però
holaaaaaaaaaaaaaaaaa
un passaggio veloce sempre di corsa e lo sai ...
poi torno a leggere oggi è na giornataccia un bacciotto grande!!
Un vero salto nel passato! Hai proprio fatto il classico "matrimonio italiano anni '50". L'incacchiatura te la sei meritata visto che ti sei sposato in chiesa.
Anche le lacrime di tua moglie sono lo specchio di un'epoca lontana in cui l'apice della vita per le donne corrispondeva alle nozze. Poverine. I tuoi sono gran bei ricordi, ma visto il caratterino che mi ritrovo sarei stata una femminista "ante litteram", incompresa e destinata ad essere una delle pochissime madri nubili, intellettualoide, militante comunista e sola, solissima perché io ti voglio molto bene ma uomini di quell'epoca per me sarebbero stati da tenere lontani come la peste. Moglie e madre in quegli anni era una condanna!
Però hai raccontato proprio bene, mi hai fatto fare un salto nel passato.
Ti abbraccio.
Dimenticavo, naturalmente noi niente viaggio di nozze, troppo borghese!
Ciao Aldo, grazie di essere passato sul mio blog,ed ancora per il tuo commento(l'ho già risposto).
Io scrivo le poesie (1-Vorrei ... 2-Dove sei? ... 3-La pioggia - ecc)
Ti auguro una notte piena di sogni e speranze.
Un tenerissimo abbraccio ed un dolce bacio a te
Ho postato un'antica storia d'amore e passando qui ne trovo una molto più recente e di sicuro non meno bella, che scalda il cuore!
Un abbraccio grande Aldo!
Aldo anch'io dico meno male che non sapevate quale sarebbe stato il vostro futuro ;)
Qualche volta ti racconterò anche il nostro viaggio di nozze piuttosto ..singolare. Cmq ricordo che il mattino quando mi son svegliata nel letto matrimoniale ho pianto anch'io, perché improvvisamente mi son resa conto dell'importanza di quello che avevamo compiuto sposandoci e che la mia vita non avrebbe mai più potuto essere come prima. Eccellente, come sempre la tua verve narrativa. Buonanotte!
@modesty: sì, è cosi come tu affermi,ma quando poi le cose si rivelano diverse da come si speravano
tutto diventa poco piacevole.
Con affetto, aldo.
@Angelo azzurro: Scusami ma il tuo P.S. mi ha fatto sorridere.
Vabbe', sono cose che capitano.
Ciao Angelo, buona notte.
@rosy: Al fatto di cadere "nel momento culminante del finale travolgente" effettivamente non
abbiamo pensato.
Grazie di tutto e un bacione.
@Pupottina: Spero proprio che il trascorrere del tempo non ti faccia cambiare opinione, ma tu e Kevin siete una coppia troppo affiatata perchè succeda.
Buona nottata.
@Anna2: Di quei giorni si ricordano sempre cose piacevoli, certo poi la realtà della vita ci fa tornare coi piedi ben piantati in terra.
Un abbraccio e un bacio anche da me.
@MarAnt2518: Ci giro intorno ma non riesco a venirne a capo: mi butto e dico il numero 4.
Un caro saluto anche a te.
@zefirina: E' vero e mi sono tornati in mente così nitidi che non credevo.
@NADIA: Hola Nadiolita, tranquilla, prima le cose più importanti della vita quotidiana.
Un baciotto anche a te.
@Luz 1°) e 2°): Sono anni veramente molto lontani e la mentalità è cambiata radicalmente.
Può essere anche una fortuna.
Mi dispiace per voi ma il nostro viaggio di nozze stava correndo un brutto rischio.
Un abbraccione anche da me.
@La Mente Persa: Dovevo chiederti l'indirizzo di casa tua prima di partire, hai ragione. Sarà per un'altra volta.
@Solpiccola: Grazie a te per le tue belle poesie e per l'augurio.
Un abbraccio e un bacione anche da me.
@Aglaia: Grazie e un abbraccio anche a te grande Aglaia.
@Luigina: I rispettivi viaggi di nozze hanno ognuno una propria personale e singolare storia. Quallo poi che ci riserva il futuro in quei momenti neppure ci si pensa.
Grazie e anche a te buonanotte.
Il mio viaggio di nozze fu una settimana bianca in Val di Fassa.
Il mio tuttora marito,che se lo avessi compreso bene da subito, non lo sarebbe mai diventato, ama prendere due piccioni con una fava; o meglio, come afferma lui, gli piace ottimizzare la situazione.
Parrebbe una buona cosa, ma viverla per quasi 40 anni è praticamente una piccola tragedia.
Per dire... anche quando gli fai una domanda, lui ti dà due (a volte più) risposte... al che io, ORA, mi informo se abbia davvero capito quanto chiesto?
Su apetti più concreti (e sono molti), lo guardo di sguincio, così lui va in confusione e io posso dirgli frasi come:
-Ma ti decidi?
-Chi troppo vuole, nulla stringe.
-Non ti smentisci mai!
E me lo posso permettere perché, in fondo, io ho creduto di fare la "luna di miele" mentre lui sapeva benissimo di voler sciare di giorno e restare al caldo di notte..
:-)))
Ciao Aldo
Buona giornata.
Il mio saluto s'era perso nelle risate finali del commento precedente.
Bacioni
Semplicemente... Meraviglioso!
Caro Aldo, un racconto di parte della tua vita, tenero e ricco di mille promesse:-)
Mi sono commossa, forse perchè questi bellissimi ricordi lasciano sempre un piccolo rimpianto..poi passa, come passa il tempo e ci immedesimiamo nel presente, che offre spunti dolci e amari, ma è la nostra bellissima vita, un soffio e la primavera è in arrivo:-)
Ti abbraccio
Un bacio.
@Nounours 1°) e 2°): E hai fatto fare anche a me delle grandi risate.
Però l'ottimizzazione delle situazioni da parte di tuo marito è meritevole di una laurea da 110, lode e abbraccio.
Quindi il giorno sciava al freddo, poveretto e la sera invece si crogiolava al caldo. Perfetto.
Un bacione e un caro saluto anche a tuo marito.
@Jasna: A quei tempi, anche un matrimonio così alla buona e con qualche contrattempo era comunque
un avvenimento.
@riri: Proprio così e, come hai visto, dopo tanti anni mi ricordo quello che ho scritto ed altro ancora.
Anche a te un abbraccio.
@luly: Ti ringrazio perchè capisco che anche con due sole parole hai voluto esprimermi tutto il tuo apprezzamento per quello che ho cercato di descrivere riguardo quelle giornate.
Che dolci questi ricordi! Vi siete sposati lo stesso anno dei miei genitori. Il futuro, dopo la festa, è tutto da inventare....
Aldo....tu non sei tra i mille volti anonimi. Sei mio amico e basta.
Buonanotte amico mio.
Sto ancora pensando alle foto del matrimonio col tuo viso arcigno o quasi...
Mai nessuno ne capirebbe il motivo, senza sapere...
Caro Aldo che fai, sorridi delle mie disgrazie? :))
Un abbracccio (con tre c, visto?)
Aldo Tesoro
...importante è averlo il futuro!!
Un grande abbraccio e un bacio
Ornella
Il matrimonio è un'incognita... affronti il viaggio di nozze sapendo che al ritorno, ne comincerà un altro ben più importante e duraturo, ad ogni modo sono i ricordi più belli e non si dimenticano mai!!! ^____________^ un abbraccio Aldarello.
p.s. visto che ho trovato il tempo di affacciarmi da te??!?!? tvb kiss kiss
sposarsi e preparare il viaggio di nozze, la festa di spolazzio, e bellisimo...
doppo arrivano figlii e obligazzioni...e quell periodo non torna piu
pero fai bene a ricordarlo
un bacio e grazie per pasare al mio blog...anche se non capisci il castellano...
@serenella: Ed il futuro infatti è stata tutta un'altra cosa, ma questa è la vita.
Grato per non essere tra quei volti anonimi e buonanotte anche a te cara amica.
@stella:Immagino che tu abbia compreso il perchè di quel mio volto accigliato.
Ne avevo ben donde.
@Angelo azzurro: A volte quei piccoli bisticci danno pepe al matrimonio.
Anch'io ti abbracccccio ma con cinque c, tanto per non essere da meno.
@T.m.Ornella: Giusto, anche se non roseo. Però meglio quello che niente, hai ragione.
@ANNA: Il mio viaggio dura appunto da cinquantaquattro anni.
Ti abbraccio e, mi voglio rovinare, cinque kiss kiss kiss kiss kiss.
@gianna: Un vero peccatto che molte belle situazioni di quei primi tempi non tornino più.
Un bacio anche a te. Passo volntieri dal tuo blog così imparo qualcosa.
Se penso al Viaggio di nozee .... Ora e non si va minimo ai caraibi non è piu unj viaggio....
Beati chi a saputo gidersi le bellezze italiane..
POer il fotografo non è cambiato nulla alla comunione di mio figlio devo scegliere un fotografo accreditato... Accreditato da chi? Dalla quasi sicura t....NTE
Ciao Aldo, buon fine settimana con un sorriso:-)
Ciao Aldo, tanti ricordi hai fatto venire a galla con il tuo racconto. Ricordi che rispuntano come fiori e ci accompagnano in questi ultimi giorni invernali, dissipando il grigiore.
Buon finesettimana!
Un abbraccio.Nou.
CHE BELLO ...
@il cuoco: Che c'è di meglio di un bel viaggio di nozze per vedere le bellezze di questa nostra Italia.
A quanto pare i "fotografi accreditati" non mancano.
@riri: Contraccambio sorridendo il tuo augurio.
@Nounours: E ce ne sarebbero tanti di ricordi da raccontare. Occorre rammentarseli però.
Un caro abbraccio anche a te.
@upupa: Malgrado tutto sì, un bel ricordo.
Grazie, Aldo. Con il tuo racconto mi hai fatto ritornare indietro nel tempo e rivivere, per brevi attimi, ricordi sedimentati nei cassetti della memoria, ma sempre vivi e indimenticabili.
Sei bravo a raccontare.
Buona domenica.
Un abbraccione.
annarita
i lettoni di una volta...Dalle mie nonne mi prendevano in braccio e una volta caddi pure dal letto. Sarà per questo che son matta?
Dolce racconto, pieno di speranze....la vita è un mistero, un vero mistero e lo si scopre solo strada facendo.
Altri tempi i nostri!!! Mi sono sposata nel '62 dopo nove anni di fidanzamento....con poche "concessioni" al mio fidanzato! Ma allora era così, l'educazione sessuale che ricevevamo era molto scarsa....guai a lasciarsi andare....chissà cosa avrebbe pensato il fidanzato...
Molto bello questo tuo spaccato di vita che fa proprio venire in mente i tempi passati.
Ciao Bruna
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