domenica 11 dicembre 2011

CONVERSAZIONE FERROVIARIA

Mi sono complimentato con il tassista perché da casa mia fino qui alla Stazione Centrale ha impiegato pochissimo tempo nonostante il gran traffico. Pertanto sono arrivato con una buona mezz'ora d'anticipo rispetto l'orario di partenza del treno per Torino. Ecco questo è il vagone che mi riguarda e adesso vediamo un po' qual'è il posto che ho prenotato...35-36, 37-38, 39 ed ecco il mio: il 40. Chi sa chi è l'occupante del 39. Si sta abbastanza comodi e poi ci sono tutti i comfort adatti per tutta la durata del viaggio, poco più di cinque ore. Intanto meglio che prepari il necessario per il lavoro che devo preparare. Vediamo un po'...
= Permette?
= prego signora si accomodi pure...
= grazie...
= lei va a Torino o scende prima?
= no, no scendo proprio a Torino, ci lavoro...
= anch'io vado a Torino per lavoro...
= bene. Se non sono indiscreta in che campo lavora?
= in quello bancario...
= ma che combinazione, anch'io lavoro in quel campo, sono direttrice di un'agenzia della Banca...
= è veramente una gran bella combinazione. Permette? Mi chiamo Marco e...
= io Luisella, molto piacere...
= anche per me...
= e quale mestiere fa?
= beh...veramente più che un mestiere esercito una professione...
= scommetto allora che lei opera nel servizio legale...
= servizio legale? Non direi ma...
= ma?
= il mio lavoro ha attinenza con la legge ma consiste nel progettare e organizzare rapine in banca...
= come? Oh mamma mia...ma...ma....come... dice sul serio?
= certo, ho persino tre dipendenti giovani ma capaci. Vede la faccenda funziona così: io mi occupo della ricerca dell'agenzia di banca da rapinare, mai nelle sedi centrali. Cerco soprattutto agenzie situate nei pressi di supermercati o grandi esercizi pubblici che hanno necessità di depositare denaro in contanti...
= mamma mia aiutami tu...
= decido luogo, giorno e ora dell'operazione alla quale io non partecipo direttamente, nel senso cioè che il lavoro "manuale" con armi finte lo fanno i più giovani. Mi fido di loro anche perchè salvo qualche biglietto spicciolo che possono mettersi in tasca il "malloppo" vero e proprio lo mettono dentro delle borse di stoffa ampie e morbide che, appena escono dall'agenzia, infilano nel bagagliaio della loro macchina mentre io, prudentemente e con la massima attenzione, li seguo con la mia...
= ma allora adesso che sa del mio lavoro in un'agenzia di banca mi seguirà costringendomi a fare tutto quello che a lei occorre per fare la sua...la sua...rapina...
= no,no. Tranquilla signora mia. Non posso farlo perché lei mi ha visto in faccia, sa chi sono e al telefono o al primo poliziotto che incontra lei racconta tutto. Le assicuro che mi terrò ben lontano dalla sua agenzia, anzi sa che le dico, alla prima fermata io scendo da questo treno e ne prendo un altro che va,,,diciamo a Venezia...sì, sì, li circola molto denaro anche in dollari e sterline e quindi le prospettive sono più che buone. Adesso cara Luisella io la ossequio, sono stato felicissimo di aver fatto la sua conoscenza ma la prego vivamente di non raccontare a nessuno di questa nostra bella conversazione, sa i miei dipendenti sono giovani impulsivi e potrebbero non gradire e allora si potrebbero verificare conseguenze spiacevoli...
= la più probabile è quella che mi prendano per pazza. A non riverdela signor Marco...
E Marco, per salutarla, le fa un inchino e le bacia la mano sinistra delicatamente e con molto garbo.

26 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

Mi chiedo: cos'è che ti ha ispirato questo racconto dall'aria surreale? E' successo qualcosa che ha messo in moto la tua fantasia, dì la verità...
un caro abbraccio Aldo, e buona domenica

Soffio ha detto...

simpaticissimo

Enrico Bo ha detto...

Il ladro gentiluomo è un topos tra i più accattivanti della narrativa. Ma tra i due chi era il più ladro, non è mica così facile da definire.

Cri ha detto...

Eh, i guai che si combinano attaccando bottone in treno...

zefirina ha detto...

delizioso questo racconto

Zio Scriba ha detto...

Divertentissimo.
La vera morale, paradossale ma non troppo (specie di questi tempi), è che sarebbe la signorina, che lavora davvero per una vera banca, a doversi vergognare di spifferare apertamente il bel lavoro che fa... :)

Nicole ha detto...

Chi è il vero ladro?
Ad ogni modo superflui ,ma necessario allo stesso tempo dirti che il racconto è veramente molto bello:)

Tiziano ha detto...

Ciao Aldo, che sia reale o fantasia un racconto magistralmente raccontato,
buona giornata,

Tiziano.

Ambra ha detto...

La tua fantasia non ha limiti. E nella tua vita ... gli incontri sono sempre qualcosa di unico e di vitale importanza.

Alberto ha detto...

Professione per cui non si pagano contributi e quindi niente pensione.

upupa ha detto...

Lei,o meglio la banca dove lavora, è una ladra legalizzata...non se la può prendere con i ladri "normali"...un abbraccio

Unknown ha detto...

Ne pensi una più del diavolo e ce le racconti da maestro.
Cristiana

Paolo e Albero ha detto...

Hai il numero di questo Marco?
Paolo

paroleperaria ha detto...

Ladro gentiluomo... :) bella storia!

Susanna ha detto...

Può essere un'idea, pianificare rapine in banca. Prima del default, però.

Adriano Maini ha detto...

La tua grande passione per i gialli, eh?

riri ha detto...

Troppo forte, come sempre Alduccio..Un rapinatore di banche ed una bancaria:-)))Eppure, scherzi a parte, nei treni si incontrano strane persone..Fantasia eccelsa, baci.

Sandra M. ha detto...

Santa paletta ma come te le inventi???!!!

chicchina ha detto...

Non si può mai dire,con gli incontri in treno:è' possibile anche l'inverosimile e tu sai creare le giuste atmosfere,con i tuoi racconti,da Maestro.
Ciao Aldo.

Ernest ha detto...

eh eh grazie Aldo

nonno enio ha detto...

e si in treno se ne incontrano di persone strane!

Greis ha detto...

Hahahah bellissimo. Solo io incontro solo gene banale nei treni?
Tipo quelli che mangiano MANDARINIII?
Li ammazzerei ;)

Carlo ha detto...

Della serie "come ti zittisco il vicino invadente!!"

Ciao Aldo e buonissima serata! Bel siparietto questa storia. Magari, visti i tempi, ci si potrebbe anche riflettere su.... scherzo!!! Mica tanto però!!!

Rosaria ha detto...

Se avessi il coraggio, rapinerei anch'io
Vendetta mi farei.
Le banche sono strozzini legalizzati.

Ciao bacio

Nou ha detto...

Ho fatto anch'io molti incontri curiosi viaggiando in treno. Di solito mi raccontano la loro vita, temo proprio di ispirare fiducia.Comunque sono una che sa ascoltare. Anche in autobus mi capita, a volte, con racconti più brevi.
Surreale questo tuo bel testo.
Un abbraccio
Nou

Nicole ha detto...

Oh cavolo cavolo, non mi ero accorta tu fossi ritornato. Mi perdoni? Ora leggo tutto e ritorno...Un bacio grandissimo intanto:)