lunedì 19 novembre 2012

IO CE L'HO CON GIOVE PLUVIO

Vorrei spiegare il perché se ci riesco.
Ho letto da qualche parte, non ricordo dove, che lui è il dio dell’acqua, del fiume, del mare e della pioggia dalla quale derivano appunto il suo nome Giove e il suo cognome Pluvio.
Il mio disaccordo con lui nasce dal fatto che non rispetta mai le previsioni meteo dei mass-media che sono fatte sia sulla carta stampata, sia in TV ed anche sul pc. Questo significa mancare di rispetto a chi si prodiga per fornire notizie certe o quasi ai cittadini. E che diamine, un po’ di serietà perbacco. Quando è previsto bel tempo così ha da essere. Anche per il contrario, naturalmente.
Io abito a Roma, vicino le coste tirreniche – circa 25-30 km – e quando desidero conoscere cosa prevede il tempo per l’odierna giornata o per l’indomani m’informo leggendo o vedendo TV e pc.
Più di una volta mi è capitato di sapere che per il giorno successivo, nell’Italia centrale, quindi comprese le famose coste tirreniche, il tempo previsto variava dal parzialmente al molto nuvoloso, da leggera pioggia a temporale, dal maremoto allo tsunami per arrivare al diluvio universale. Unica assente giustificata la nebbia in Val Padana. Lo ribadisco, la colpa non è dei meteorologi. Affermo convinto che Giove Pluvio l’ha con me, giacché qui non si tratta della nuvoletta fantozziana, c’è ben altro. Per quello che ricordo fin dalla più mia tenera età lui è stato molto dispettoso. A riprova di ciò basta citare soltanto alcuni esempi.
Quando piove a dirotto, io non esco da casa. Ovviamente lo posso fare dato che lo “stipendio” mi arriva dall’INPS il quale mi restituisce i contributi da me versati durante la mia vita lavorativa.
Con la pioggerellina provo ad uscire, lo faccio portandomi regolarmente l’ombrello, ma fatti pochi passi Giove Pluvio decide di allontanarsi portandosi appresso la nuvolaglia. Continuo a camminare con l’inutile ombrello che mi penzola dalle braccia mentre nel cielo lindo splende un sole africano.
Non sto qui a contare le numerosissime volte che questo è accaduto. A Roma e non solo circola una specie di motto: “cielo a pecorelle, acqua a catinelle”. Allora guardo il cielo, lo vedo a pecorelle e mi aspetto il seguito, ma sembra che nel Rione dove io circolo le pecorelle si siano allontanate per andare a cercare qualcosa in altri rioni o quartieri di questa città. Succede infatti che mentre dalle mie parti non piove, a qualche chilometro di distanza le catinelle decidono di liberarsi dell’acqua in esse contenuta e la scaricano giù in terra. Qualche mese fa, sono dovuto uscire da casa per un impegno improrogabile. Le previsioni della sera prima avvisavano pioggia in arrivo e bassa temperatura. Verso la 11.00 a.m. di pioggia neppure l’ombra e assenza della stessa giacché mi trovavo all’aperto in una zona senza alcun riparo di qualsiasi genere e con un bel sole primaverile. Naturalmente più trascorreva il tempo e più mi toglievo indumenti di dosso.
Ma quello che mi è capitato l'altro giorno ha dell’incredibile. Dalla sera prima un furioso temporale aveva allagato tutti i rioni e i quartieri dell’intera città incluso il circondario agricolo. Vento, trombe d’aria, lampi, saette, tuoni come cannonate, caduta d’alberi, insomma Giove Pluvio stava proprio incavolato nero. Fatti suoi, ma purtroppo anche nostri. Tutto ciò fino alle 9.00 a.m del giorno dopo. Pian pianino l’infuriare si stava placando ed era rimasta soltanto una pioggerella tipo quelle d’aprile mentre invece siamo a novembre. Aspetto ancora un po’, mentre guardo dalla finestra mi viene in mente una canzoncina del secolo scorso “le gocce cadono ma che fa se ci bagniamo un po’” per quanto le medesime sono piccole e quindi decido di uscire con tanto d’ombrello per sicurezza. Scendo appena due rampe di scale, sorpasso l’androne, apro l’ombrello ed esco dal portone e neanche una microscopica goccia d’acqua cade più. Avanti e indietro camminano passanti, ombrelli debitamente chiusi io, invece, con l’ombrello che non intende richiudersi – si tratta di uno di quelli corti a scatto e sfido chiunque a riuscirci – m’incammino verso non ricordo più dove giacché ad ogni passo alzo gli occhi e impreco contro Giove Pluvio e la sua combriccola.

21 commenti:

Antonio ha detto...

Povero Giove, non è colpa sua, è che i cambiamenti climatici hanno fatto perdere la testa pure a lui. I meteorologi, poveri, fanno il loro mestiere ma ormai il clima è diventato talmente bizzarro che questa scienza o si affretta a cambiare i suoi parametri oppure sarà perfettamente inutile! Un saluto.

zefirina ha detto...

io amo gli ombrelli non posso fare a meno di averne una collezione però dato che non sono normale...non amo portarmeli in giro e così quando piove mi bagno....
per questo ti capisco benissimo

robi ciprax ha detto...

caro Aldo,
la frase che l'INPS ci restituisce i contributi versati per tutta la vita lavorativa e quindi possiamo fregarcene delle bizzarrie di Giove Pluvio, mi ha dolcemente ricordato di vivere, almeno, questa meritata libertà.

Giove Pluvio è ormai incontrollabile, quasi a ricordarci che stiamo sottovalutando la potenza della natura con il nostro disordine ecologico.

Cambierei volentieri un pò di nebbia padana con "er venticello de Roma...!"

Buona settimana, con qualunque meteo! robi

Unknown ha detto...

Mi sembra che tu sia adatto a contrastare Giove Pluvio grazie a quell'ombrello che, una volta aperto, scaccia la pioggia.
A proposito di clima, hai letto che nel 2100 gennaio sarà caldo come agosto? Che nel frattempo muoia Giove Pluvio?
Cristia'

nucci massimo ha detto...

Zefirina ama gli ombrelli,
a casa mia amiamo gli ombrellai,
ne perdiamo almeno 4 a stagione
(di ombrelli non di ombrellai)

Chumani ha detto...

Io detesto gli ombrelli e quindi indosso quasi sempre qualcosa col cappuccio!
Ma Aldo tu lo sai " A Roma quanno piove s'allaga pure er Papa"
Hai mai visto qualcuno pulire i nostri graziosi tombini?
E allora vai d'impermeabile e se ci bagniamo un po', domani il sole ci potrà asciugar......
Baci:)))

m4ry ha detto...

AHAHAHAH...Aldo caro...mi hai fatta sorridere stamattina..e ti ringrazio. Ormai il tempo è diventato imprevedibile...
Ti abbraccio e ti auguro una buonissima giornata :)

Adriano Maini ha detto...

In ogni caso quanta acqua a catinelle ho visto a Roma, anche se forse erano altre zone della città!

Cri ha detto...

Le gocce cadono ma che fa
se ci bagnamo un po'
domani il sole ci saprà asciugar...
Non si rovina il frac
le scarpe fan cic-ciac
seguiam la strada del destin!
(Così me la cantavano da bambina. Mi ricordo bene?)

Cri ha detto...

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2012/11/15/news/meteo_che_grande_affare-46733157/?ref=HREC2-7
(Questo invece è il commento serio. Scegli tu quale preferisci!)

riri ha detto...

Sei troppo divertente, ma credimi l'ideale è portarsi sempre l'ombrello, a volte funziona perchè non piova:) Io lo faccio quasi sempre, ma quando non lo faccio perchè "schizzechea"..ecco che mi arriva a metà strada un furioso acquazzone!!:-)))Un abbraccio Aldo e buon inizio settimana e..speriamo che non piova.

Nou ha detto...

Menon male che quando esci smette, pensa se Giove Pluvio facesse il contrario.
A Roma si sta di un bene che mi trasferirei all'istante :)

Baci

Nou

Greis ha detto...

L'ombrello è un talismano, che non lo sapevi Aldi'?
Portabbene, se lo tieni con te stai sicuro che non piove se lo dimentichi stai certo del contrario hahah!
Ti vorrei abbracciare, chiudi un attimo stocavolo di ombrello, essù.. se no come fai? Mi stringi con un braccino solo? :P
Smack!

Ambra ha detto...

Come le pensi tutte 'ste cose??!!
Hai una fantasia irraggiungibile e sto rotolandomi dal ridere.
Ciao Alduccio. Riguardati dalla pioggia:-)

Paola ha detto...

Mi hai fatto trascorrere alcuni minuti col sorriso ...divertente il tuo scritto e come sempre così nitidamente descrittivo.
Ho perso alcuni post, e non solo da te , ma da tanti cari amici... Però ritrovarsi è sempre un piacere. Un abbraccio

Zio Scriba ha detto...

Io invece in questo momento riesco solo a essere grato a tutti gli Dèi, per il privilegio di essere amico del grande Aldo, finalmente conosciuto di persona e abbracciato giovedì sera all'Altroquando.
Magie della magica Roma.
Grazie!

nico ha detto...

Grande Aldo!!! Ti o visto spesso girare fra i blog ed ero sicuro di averti già sottoscritto! Poi nel weekend in cui ho avuto il piacere di avere lo zione qui con me abbiamo parlato anche di te e...mi sono accorto che non ti avevo ancora sottoscritto! Imperdonabile :) Anche io abito nella costa romana, a Torvaianica, e giovedì ero in Francia...per questo sono andato a vedere la presentazione dei soli a motore venerdì a Pescara, con Saretta la mia figliuola adottiva...e anche lì si è parlato di un pensionato arzillo che era stato a vedere la presentazione a Roma :) Bentrovato, alla prossima :)

Unknown ha detto...

adoro camminare sotto la pioggia, senza ombrello ovviamente! anche dove abito io, potrebbe piovere tutto attorno, ma da me manco una goccia! eppure siamo lontani, purtroppo! ti abbraccio

Unknown ha detto...

adoro camminare sotto la pioggia, senza ombrello ovviamente! anche dove abito io, potrebbe piovere tutto attorno, ma da me manco una goccia! eppure siamo lontani, purtroppo! ti abbraccio

Sandra M. ha detto...

Povero Giove Pluvio, quante se ne becca. Io odio gli ombrelli; preferisco bagnarmi perché regolarmente li dimentico da qualche parte.

Costantino ha detto...

Per me il problema non esiste: non avendo quasipiù capelli la testa mi fa da grondaia.