lunedì 12 novembre 2012

TRE SALSICCE CHE NON RICORDO DI AVER DIGERITO

Ed ecco il perché.
Probabilmente avrò già scarabocchiato qualcosa riguardo questo ricordo ma da ieri mi è tornato prepotentemente nella capoccia per cui me ne devo liberare prima possibile e quindi lo faccio.
Era un sabato del mese di giugno del 1975. io non avevo compiuto ancora 45 anni e, di ritorno a casa con mia moglie – eravamo andati al cinema non rammento per quale film – mi accorgo che stavo per perdermi il telegiornale serale che all'epoca cercavo di vedere sempre. Adesso non me ne può fregare di meno.
Anziché sedere a tavola per cenare, riconosco di essere stato maleducato, chiesi a mia moglie se per favore poteva darmi un piatto con tre salsicce al sugo e un mezzo panino che mi divorai davanti al televisore. Mangiavo, vedevo il TG e ascoltavo quello che veniva detto dai vari giornalisti e dagli intervistati di turno.
Terminato di mangiare mi sdraiai sul divano di fronte al televisore per vedere un programma qualsiasi ma dopo neppure un'ora iniziai a percepire strani dolori al braccio sinistro e al torace. Chiamai mia moglie, la informai su quello che stavo provando e le chiesi di accompagnarmi in camera da letto perché il dolore stava aumentando di minuto in minuto. Telefonai al 118, cercai di spiegare quello che stava succedendo e la guardia medica che era di servizio mi disse di non muovermi assolutamente, di fare soltanto alcuni movimenti - non ricordo bene quali fossero - e mi disse che sarebbe arrivato subito per portarmi al vicino ospedale. Chiamai telefonicamente anche mio figlio, allora sedicenne, e lo informai dell'accaduto.
Lui, che quella sera stava studiando in casa di un amico, arrivò appensa in tempo per vedermi nel mentre mi infilavano nell'ambulanza steso su una barella portata da due infermieri. Il medico a bordo mi dette un'occhiata, mi chiese come stavano le cose e quindi disse all'autista di andare subito al Pronto Soccorso. Lì giunti un medico mi visitò all'istante.
Per pura combinazione quella sera era di turno un cardiologo che tra l'altro era a capo dell'equipe del reparto in cui venni in seguito ricoverato. In attesa del primo letto disponibile mi misero in uno provvisorio, se non sbaglio mi venne fatta un'iniezione e mi venne somministrata qualche pillola . Avevano fatto entrare mia moglie e mio figlio che io vidi appena poiché credo di aver perso conoscenza. Soltanto dopo tre giorni, verso mezzanotte, riuscii a svegliarmi, circondato da medici e da paramedici i quali mi scuotevano domandandomi come stavo. Certo bene non proprio ma comunque ero vivo. Dopo circa un'ora permisero a mio figlio di entrare – era stato sempre nel corridoio fuori al reparto. Lì ci rimasi trenta giorni esatti sempre senza potermi alzare dal letto – ordine dei medici – e ricevendo una terapia a base di flebo e delizie del genere.
In seguito mia moglie mi raccontò che il cardiologo che mi aveva visitato al pronto soccorso le
aveva chiesto di quale lavoro mi occupavo e quando lei rispose che facevo l'impiegato privato in uno studio notarile lui disse "adesso capisco perché gli è venuto un infarto al miocardio". Mah! Che avrà voluto dire non lo so. Comunque quello fu il primo dei quattro infarti che sono venuti a farmi visita fino all'ultimo che risale al 4 ottobre 2010.
Tornando al titolo di questo scritto mi sono chiesto e continuo a chiedermi se quella sera avevo fatto in tempo a digerire quelle tre salsicce al sugo.

26 commenti:

m4ry ha detto...

Ehh la vita....non so proprio se tu avessi fatto in tempo a digerire quelle salsicce, ma nella sfortuna, sei stato davvero fortunato. Credo che certe cose non si dimentichino mai..e in ogni caso, certe esperienze ti cambiano la prospettiva, cambiano il tuo rapporto con la vita...sei una persona forte e ricca caro Aldo...
sei ricco di umanità, amore, sensibilità e tante cose belle...
p.s. guardare il telegiornale mi mette l'ansia...ma lo faccio...non sai, a volte, quanto vorrei non sentire più niente dello schifo che ci circonda..
Ti abbraccio e ti auguro buona giornata !

nucci massimo ha detto...

4 infarti!
E' un record,
se sei ancora qui a scrivere è solo percghè di là non ti vogliono.
ciao Aldo

Unknown ha detto...

Non sapevo che fosse da così tanto tempo che combatti con il tuo cuore,
ma l'hai sempre vinta tu : così DOVEVA essere, perchè sei una delle persone più squisitamente umane che io conosca ed è di persone come te che questo mondo ha bisogno.
Cristiana

Enrico Bo ha detto...

Caro Aldo non importa ricordare, l'importante è poterlo raccontare!

L'angolo di raffaella ha detto...

Caro Aldo,l'ottimismo è una gran medicina e tu ne sei molto ricco.
Continua a guardare il mondo come fai tu perchè sei fantastico.
Buona settimana

riri ha detto...

Non parlare di salsicce Aldo!!L'altra sera mi sono lasciata prendere dalla gola (so che mi fanno male)..però ce la siamo cavati entrambi dai!:-) Un abbraccio Aldo, con ammirazione per la tua grande ironia.

Punzy ha detto...

per una ( o 4) salsicce, ne vale sempre la pena :)

robi ciprax ha detto...

caro Aldo,

mi sa che l'ultimo avviso del 4 ottobre te l'ha mandato San Francesco per farsi sostituire da Te come Patrono d'Italia, ma poi ha pensato a tutti noi ed ha rimandato di qualche decennio...

Famolo aspettà insieme!

Salutone. robi

Sandra M. ha detto...

Mah...caro Aldo...le salsicce o il telegiornale??!!
Certo che è un gran bel birichino ballerino quel tuo cuore.
Un abbraccio grande.Anche da parte di Franco.

Tiziano ha detto...

Ciao Aldo anch'io ho fatto una corsa nell'autuambulanza per inizio infarto arrivati in ospedale per fortuna il medico aveva sbagliato
diagnosi
dopo una giornata di controlli vari mi anno detto stia tranquillo che è tutto a posto.

Susanna ha detto...

Appena ho letto del dolore al braccio, ho capito. Anche mio padre ha avuto un infarto al miocardio, solo che a lui non è andata bene. Era il 1966, lui aveva quarantadue anni, sapeva di essere cardiopatico, ma non se ne curava e faceva una vita spericolata - fumava, beveva, faceva viaggi stressanti con la nostra Millecento e con lòa roulottina Franza.
E' stato al ritoeno di uno di questi viaggi che è mancato.
Certo, altro che tre salsicce mangiava lui.
Ma mi viene un dubbio... sarà stato il film che avevi visto? Magari era "Profondo rosso"...

Nou ha detto...

Aldo, pochi saranno esperti come te in fatti (infarti) di cuore :)
L'importante è che sei qui a raccontarcelo con sempre più dovizia di particolari. Una carezza al tuo bel cuore.
Ciao a presto Nou

Costantino ha detto...

Più indigeste le salsicce, o le notizie del Telegiornale?
Un bel ricordo, scritto con ironia ed un pizzico di sana nostalgia.

Adriano Maini ha detto...

Esprimo grande ammirazione anzitutto per il calore della tua famiglia. Poi - ma forse si tratta di una mia ripetizione - per la tua formidabile auto-ironia. Infine, formulo il fervido augurio, visto che già hai subito tutte quelle brutte cose, di ogni bene per te.

@enio ha detto...

quattro infarti e raccontarla ancora, un bel record... io sono al primo fatto nel 2002 + la sostituzione della valvola aortica... guardo ancora i telegiornali e spesso mi piace vedere i politici che si scannano nei talk show

zefirina ha detto...

sicuramente il tg non ha aiutato il miocardio.... le salsicce manco però che son grasse

Ambra ha detto...

Sei davvero unico con le tue salsicce.
Beh, meno male che hai superato quattro infarti. Un bel record! E quando ti ho visto a Roma, ti ho trovato in forma smagliante!

Rosaria ha detto...

"adesso capisco perché gli è venuto un infarto al miocardio"

Oltre al Tg e alle salsicce anche a me piacerebbe sapere cosa voleva dire il dottore, riguardo al tuo lavoro di impiegato.

Superare quattro infarti non sono bazzecole.

Un abbraccio

Cri ha detto...

Meno male che leggo il tuo post solo oggi. Ieri a pranzo mi sono sbafata una padellata di melanzane al funghetto con DUE salsicce (veramente erano proprio tre, ma all'ultimo minuto mangiarmele tutte e tre mi è parsa veramente una cosa da maiala. Sarà stato per questo che, nonostante abbia passato largamente di tre i quarantacinque anni, ieri me so' risparmiata l'infarto?)

Nicolanondoc ha detto...

Aldone caro l'importante è raccontarlo! Ma come sono buone le salsicce! Chiedi a Rirì..lei ogni tanto se le compra. Un abbraccio grande.

Nicolanondoc ha detto...

Aldone caro l'importante è raccontarlo! Ma come sono buone le salsicce! Chiedi a Rirì..lei ogni tanto se le compra. Un abbraccio grande.

Francy274 ha detto...

Ciao Aldo,
ero passata per salutarTi dopo la mia lunga assenza. Volevo informarmi sulla Tua salute ed è rassicurante avervi trovato questo post... stai bene, e ciò mi rende davvero felice.

Perdonami se non mi sono fatta sentire fino a oggi e spero che il mio saluto Ti faccia particolarmente piacere.
Un abbraccio Uomo dal cuore d'oro.

nina ha detto...

Complimenti Aldo!
Per la tua forza d'animo che ti fa affrontare anche le prove più dure della vita con un sorriso. Trovo commovente l'accenno che fai a tuo figlio (allora sedicenne) che è rimasto in corridoio ad aspettarti. Ma certo non è un caso che i tuoi familiari, e tanti amici vecchi e nuovi (tra i quali ti chiedo di contarmi) ti vogliano tanto bene.
Un abbraccio

Adriana ha detto...

L'ironia, dote in cui tu eccelli, riesce a farci guardare con sguardo simpatico anche ai momenti più difficili. Bravo!

Adriana ha detto...

Quindi hai fatto il militare nella mia provincia! Cioè hai fatto il militare a Cuneo, come diceva Totò! :-D

Unknown ha detto...

beh, le salsicce meritavano! chissà che spavento i tuoi! certo che ne hai passate! ti abbraccio