martedì 28 maggio 2013

L'UOMO CHE ANDAVA IN METRO

Per andare al lavoro qualche volta usavo l'auto, altre invece prendevo la Metro.
Questa soluzione era molto più semplice nel senso che evitavo il traffico delle ore di punta e non mi dovevo dannare per trovare un posto nel parcheggio vicino l'ufficio. Avevo la fortuna di avere una fermata vicino casa ed un'altra non molto distante da dove lavoravo. Quattro volte al giorno - esclusi i festivi - avanti e indietro con quel mezzo pubblico molto più veloce di quello privato. Mi ero abituato a salire sempre sul primo vagone poichè, stranamente, era meno affollato degli altri. Forse perché la fermata dove salivo era appena la seconda dopo il capolinea di partenza così come quella di arrivo. Dopo qualche
tempo, avevo iniziato ad accorgermi che quando salivo o scendevo dalla metro, sia all'andata che al ritorno e sempre al primo vagone, trovavo già seduto un uomo, snello, elegante, capelli e baffi grigi. Non leggeva mai nulla ma guardava sempre in giro con un sorriso appena accennato.
Questo fatto m'incuriosì molto e un giorno mi feci coraggio e mi avvicinai
sedendo accanto a lui. Il più educatamente possibile gli dissi:
= chiedo scusa se la disturbo ma mi sono chiesto varie volte vedendola qui seduto
sia dal capolinea di partenza sia da quello di arrivo e viceversa, se per caso abitiamo nella stessa zona e lavoriamo a poca distanza l'uno dall'altro poichè lei sale prima di me e scende dopo di me tutti i giorni feriali, per quello che io so...
= probabilmente abitiamo nella stessa zona ma riguardo il lavoro invece no in quanto sono un pensionato...
= e, se posso domandarglielo, come mai frequenta così puntualmente la metro?
= senta, penso che lei abbia come minimo vent'anni meno di me e sia molto impegnato tra lavoro e famiglia, mentre io invece ho molto tempo libero a mia disposizione. Non ho famiglia e neppure impegni extrafamiliari, però cerco di utilizzare questo tempo osservando la moltitudine di esseri eterogenei che affolla la metro
= per poi magari scrivere un libro?
= no, no, assolutamente, non è mia intenzione dato che non ho questa ambizione, solo mi piace quello che la gente fa e come lo fa, leggendo, parlando, scrivendo. Ho fatto un abbonamento annuale e quidi posso viaggiare tranquillo sia sulla metro A i giorni feriali, sia sulla metro B i giorni festivi, salvo scioperi...
= e ha trovato fatti e personaggi interessanti?
= sapesse quanti, anche perchè qui a Roma. secondo certi dati, siamo più di tre milioni ma, se aggiungiamo gli irregolari, siamo sicuramente molti di più...
= trova sempre qualcuno o qualcosa d'interessante?
= quasi sempre: coppie che amoreggiano e coppie che litigano per le cose più banali; donne belle o meno belle; studenti, operai, impiegati ed extracomunitari di ogni continente, un'umanità variopinta...
= ha mai dialogato con qualcuno così, tanto per far passare il tempo...
= no, perchè mi sono sempre fatto gli affari miei senza mai rompere le scatole a...
= ho capito, buon giorno (e da quel giorno cambiai vagone).

24 commenti:

riri ha detto...

Un racconto sfizioso:-) Ci sono persone che amano semplicemente curiosare, altre (come me) dialogare. Un abbraccio caro Aldo.

m4ry ha detto...

Ahahahaha ! Ecco...vedi ? Il mondo è bello perché è vario..chi ama guardare, chi parlare, chi ascoltare..a me piace fare un po' di tutto :) Bello il tuo racconto. Un abbraccio e buona giornata !

Mìgola ha detto...

;) ma guarda te...c'è sempre chi disturba con la mania del dialogo!
Io non avrei cambiato vagone, anzi lo avrei tampinato tutte le mattine da quel giorno.
Ciao Aldo, buona giornata e se vuoi passa a far due chiacchere da me! :)

Bastian Cuntrari ha detto...

ahahah!!! Il signore distinto ha vendicato tutte quelle femminazze che importuni ogni volta che esci di casa, marpione che non sei altro!!

zefirina ha detto...

quasi un sociologo a sua insaputa, non male come passatempo

Unknown ha detto...

Probabilmente il dialogo con qualcuno lo distrarrebbe troppo.
Io avrei continuato a salire sullo stesso vagone e, munita di un grande bloknotes con matita, avrei finto di scrivere a più non posso.
Buona giornata!
Cristià

Ambra ha detto...

Ma forse hai mal interpretato! Non si riferiva a te, tanto è vero che avete comunque avuto una bella conversazione.
Strano personaggio!

Galatea ha detto...

ahahahahah carino questo racconto, io però avrei ripreso lo stesso vagone ... sono troppo curiosa!

Mariella ha detto...

E dire che ce ne sarebbero di cose da fare nel tempo libero.
Contento lui...
Abbraccio Aldo!

Cri ha detto...

Come lo capisco, quest'uomo! Anche nel non voler esser disturbato. Novanta volte su cento io giro con gli occhi bassi in treno, sui mezzi pubblici o dentro gli studi medici per evitare di farmi coinvolgere in conversazioni per me penosissime. E se mi punge vaghezza di esser io l'importunatrice (capita anche questo, alle volte, col mio carattere bipolare) mi mordo la lingua e conto fino a cento, ripetendomi mentalmente pure "Cri, non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te" :D

robi ciprax ha detto...

caro Aldo,
a Torino abbiamo la Metro da poco tempo, ma penso che quel signore abbia avuto ragione a considerarla un suo racconto viaggiante giornaliero.
Sto già facendo un pensierino per fare qualche viaggetto in quel senso, evitando però gli orari degli studenti perchè sono quasi tutti uguali, davanti alle porte di uscita, con le cuffie nelle orecchie ed lo smartphone in mano...

E ad un signore distinto e gentile come te darò sempre ascolto.
Ciao. robi

Erika ha detto...

Ahahaha...Mi hai fatto morire dal ridere, Aldo. A presto!!!!!

Tomaso ha detto...

Caro Aldo, lo sai che è uno spasso leggere i tuoi bellissimi racconti!
Continua che è sempre un piacere passare da te. Buona notte.
Tomaso

Alberto ha detto...

Un bel punto d'osservazione per vedere «un'umanità variopinta», che è sempre più variopinta.

il monticiano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
il monticiano ha detto...

@Riri
@ma4ry
@Migola
@Bastian Cuntrari
@zefirina
@Cristiana2011-2
@Ambra
@Galatea
@Mariella
@Cri
@cipralex1
@Erika Napoletano
@Tomaso
@Alberto

Secondo me quel 'VIAGGIATORE METROMANE' voleva starsene da solo perché forse 'PENSAVA AD UN SOGNO LONTANO A QUELLA STANZETTA DELL'ULTIMO PIANO'.

Stateve bene e un caro saluto a tutti,
aldo.

nina ha detto...

Forse quell'uomo non ha resistito al gusto della battuta, perché sennò sarebbe contraddittorio girare tutto il giorno per l'interesse che gli suscitano le persone e poi negarsi allo scambio umano.
Tu invece hai tutta la mia ammirazione nel "non farti i fatti tuoi" perché con la tua curiosità dimostri una vera apertura verso il mondo e amore per la vita.

Pia ha detto...

Caro Aldo, sto ancora riflettendo sullo strano comportamento di questo signore.
Sembra distinto ed elegante, anche educato, visto che ti ha risposto, qundi mi chiedo e qui entra in campo la mia passione per i gialli,
potrebbe essere un'investigatore privato o al contrario un'attentatore che studia la zona per commettere un crimine, e se fosse un semplice folle???
Potrebbe essere un'innamorato in incognito, timido che non ha il coraggio di avvicinarsi al suo amore e l'aspetta per guardarla da lontano, potrebbe essere...
ma tu hai creduto a quello che ti ha detto?
Ti prego non scrivere più post così altrimenti non la smetto più di fare domande, il mistero mi attira taaaanto.

Nou ha detto...

A me raccontano vita morte e miracoli, quelli che incontro in treno, in vacanza, devo essere e sono una buona ascoltatrice. Però una volta mi sono indignata e devo aver fatto la faccia eloquente in quel senso verso due giovani che si raccontavano le prodezze amorose con ragazze di reciproca conoscenza forse con l'intento di scandalizzarmi, cosa che ho pensato perché sbirciavano l'effetto delle loro parole. Non ho voluto dar loro la soddisfazione di reagire, ma sono stati due giovani studenti universitari veramente sgradevoli, molto sgradevoli.
L'uomo dai baffetti distinti non meritava la tua attenzione. Anch'io avrei continuato i miei viaggi sullo stesso vagone ignorandolo. Se gli fosse mai venuta voglia di parlarmi gli avrei detto: " Eh, no, carissimo!"

Krilù ha detto...

Simpatico racconto e, come sempre, molto intrigante; prova ne sono tutte le congetture che ne sono scaturite dai tuoi commentatori.
Certo che il tuo interlocutore si era scelto un ben eterogeneo palcoscenico cui fare da spettatore!
Buonanotte Aldo.

Enly ha detto...

Nella metrò (ma soprattutto nei pullman) salgono dei personaggi davvero Molto Particolari a volte... Non so se mi spiego correttamente : )

il monticiano ha detto...

@Nina
@Mondod'Arte di S.Pia
@Nou
@Krilù
@Enly

Mi sono chiesto varie volte se faccio bene a lasciar correre nel senso che ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di comportarsi come vuole e pertanto PAZIENZA, SI VA AVANTI LO STESSO
Stateve bene e un caro saluto a tutti,
aldo.

Enrico Bo ha detto...

a buon intenditor...

Rosaria ha detto...

Tra tanti incontri questo ti mancava o, meglio ci mancava anche a noi un tale risvolto.
Alduccio ci sono persone che non amano parlare nè socializzare con il prossimo.
Come gli altri anche io ti dico la stessa cosa..perchè cambiare vagone? Il signore elegante forse si sarebbe abituato a te e chi lo sa che non iniziasse a parlare?
Non lo saprai mai..peccato.
Ti abbraccio e grazie, per questi gustosi aneddoti che ci racconti.
Sei UN MITO!!!