lunedì 8 settembre 2014

CHE BELLO STA CO' TE


La canzone con Nino Manfredi di cui al video quì sopra e che ho riascoltato in questi giorni mi ha fatto tornare in mente una breve storia di tanto tempo fa.
Dario un giovane ventiduenne era un appassionato di canzoni romane e, benché di dischi di questo genere ne possedesse una bella collezione, non appena veniva a conoscenza che era in programma da qualche parte di Roma, città in cui era nato e abitava, un concerto di tali canzoni, si può dire che era tra i primi a prenotare un biglietto. Infatti appena apprese la notizia che un giorno, più precisamente una domenica pomeriggio, in un piccolo teatro al centro della città, si sarebbe esibito un noto cantante romano acquistò subito il biglietto per un posto nella poltrona di platea in quinta fila. Quella domenica si presentò al teatro mezz'ora prima dell'inizio e si sedette sulla poltrona segnata col numero stampato nel biglietto d'ingresso. Accanto, sulla sua destra, c'erano due poltrone ancora vuote mentre il resto era già tutto occupato. Qualche minuto prima dell'inizio si presentarono due donne tutte trafelate le quali sedettero nelle due poltrone ancora vuote. Una era giovane, sicuramente della sua stessa età mentre l'altra, che si accomodò proprio accanto al corridoio di transito, poteva avere all'incirca una cinquantina di anni. La giovane poggiandosi sul bracciolo della propria poltrona lo sfiorava appena ma Dario spostò ugualmente il suo di braccio per una sorta di malcelata timidezza. Venne ricambiato dalla giovane con un sorriso appena accennato. Ebbe inizio lo spettacolo ed il cantante non sembrava stancarsi di intonare una serie di belle canzoni romane tra le quali "Che bello sta' co' te", molto applaudita dal pubblico. Dario, guardando di sottecchi la sua giovane vicina si accorse che si stava passando un fazzoletto sugli occhi. Quasi nello stesso istante terminò la prima parte dello spettacolo, si accesero le luci in sala e la signora cinquantenne si alzò dalla poltrona e disse alla giovane che andava a prendere un caffè e se voleva poteva andare con lei ma la giovane preferì non farlo. Dario, incuriosito da quello che aveva visto prima, prese coraggio e, dicendo il proprio nome, si presentò alla giovane e le chiese se si era commossa nell'ascoltare l'ultima canzone. Lei gli disse il suo di nome, Flaminia, e che la canzone era legata a un avvenimento di qualche anno prima. I due giovani continuarono a parlarsi per tutto l'intervallo e così Dario venne a conoscenza che la signora più anziana era la madre di lei, che abitavano in un paesino poco distante da Rona e che Flaminia frequentava un'università romana. Continuarono a scambiarsi reciproche confidenze su loro stessi e poi si scambiarono anche i rispettivi numeri telefonici. Era nata tra loro una simpatia che magari non si aspettavano così a prima vista. Si rividero ancora, molto spesso, tanto che l'amicizia si trasformò abbastanza rapidamente in amore che durò due anni e poco più e che si dovette interrompere perché il padre di Flaminia si era stabilito all'estero per lavoro e quindi lei e la madre dovevano raggiungerlo.
La sera prima della partenza i due giovani, Dario e Flaminia, abbracciandosi forte cantarono tra le lacrime "Che bello sta' co' te, me sembra de vola', che bello quanno attero e tu sei qua..."




16 commenti:

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Una bella storia d'amore.
Grazie per gli auguri e ti auguro una serena giornata.

Unknown ha detto...

Ma non è giusto!
Due si trovano e poi si devono lasciare per circostanze normali ed evitabili?
Già è così difficile incontrare l'anima gemella!
Ciao Aldrù.
Cristià

Enly ha detto...

E sempre bello sentitti parla' con te nel tuo blog :)

Enly ha detto...

E sempre bello sentitti parla' con te nel tuo blog :)

Mariella ha detto...

Bella e delicata la storia d'amore che ci hai raccontato.
Grazie Aldo!

Erika ha detto...

Storie d'amore che ormai appartengono al passato, caro Aldo.Un forte abbraccio.

nonno enio ha detto...

con un pò di coraggio avrebbero potuto andarsene a stare insieme e vedere cosa succedeva dopo

Sandra M. ha detto...

Quanta poesia c'è sempre nei tuoi racconti, Aldo.
Son passata anche per scriverti gli auguri più affettuosi che sia possibile da parte mia e di Franco. Buon compleanno caro amico.Un abbraccio. A presto.

Pia ha detto...

Ciao Aldo.
Che delicatissima storia tra due anime che si incontrano e si innamorano.
Però nel tuo racconto c'è anche l'amarezza della realtà che li separerà per sempre.
Triste ma bello.
Quante ce ne sono state e ce ne saranno di tali realtà!
Buona giornata amico caro.

paroleperaria ha detto...

Che storia carina... e triste :(

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Passo per augurarti un buon compleanno.
Saluti a presto

robi ciprax ha detto...

Ho ancora il caldo provenzale sulla pelle e tu lo copri di brividi con i tuoi commoventi racconti...
Sempre grazie Aldissimo per le vere emozioni che ci regali.

Un caro saluto e buon compleanno! robi

Ambra ha detto...

Un finale tristissimo. In fondo potevano sposarsi e andare insieme all'estero o insieme restare a Roma.

Nou ha detto...

Impossibile collegarmi prima di questo momento,Aldo!
Non ho potuto leggerti perciò. Devo comunque confessare che sono stata così assorbita dal centesimo anniversario di mia mamma che non ho potuto fare di più. Ti prego di accettare i miei più sinceri e affettuosi auguri malgrado il ritardo.
un abbraccio
Nou
Ho creduto che Dario potevi essere stato tu: è una storia che si avvicina al tuo modo di sentire e di approcciare. Un racconto triste e romantico allo stesso tempo. Avrei voluto che gli innamorati si fossero reincontrati, ma nella realtà questo avviene rarissimamente. Conosco una coppia separatasi a causa della opposizione di un familiare dell'uomo. Dopo sedici anni avrebbe voluto riparare alla sua mancanza di determinazione, ma per la donna era troppo tardi e non ne volle più sapere: difficile ritrovarsi davvero!

nina ha detto...

La musica che abbiamo ascoltaro, prende i colori e i sapori delle esperienze a cui ha fatto da contrno e le fa rivivere anche dopo tanto tempo.
Quante emozioni e che rimpianto in questa dolce storia...

Tomaso ha detto...

Caro Aldo, arrivo in ritardo per ringraziarti di questo bel video, è bello ricordare il passato.
Ciao e buona settimana caro amico.
Tomaso