mercoledì 28 aprile 2010

CI RISIAMO

A volte mi chiedo se c'è qualcosa in me – non riesco a definire cosa – che mi fa stringere amicizia con alcuni caratteristici personaggi.
Potrà sembrare persino inventato ma qualche tempo fa mi sono rivisto con un amico poco più grande di me che sembra essere il fratello gemello dell'altro mio amico, quello di "pe' fatte breve er discorso" del quale ho scritto qualche tempo fa.
Intendiamoci non per i tratti somatici o per l'aspetto fisico, ma per il modo di dialogare. Lo stesso,identico.
Sarà forse perché ci siamo frequentati tutti abbastanza a lungo e abbiamo quindi assimilato l'uno qualcosa dell'altro
Sta di fatto che quando c'incontriamo, io e questo quasi-gemello del precedente amico, ci ritroviamo a parlare delle stesse cose, come se le avessimo imparate a memoria e ormai stampate nella nostra zucca.
Sembriamo dei replicanti e penso che dobbiamo tutto ciò al nostro progressivo rimbambimento derivante dall'essere giunti alla terza e magari anche quarta età.
Nei primi venti-trenta minuti dei nostri incontri ci mettiamo a parlare di questo, di quello e di quell'altro ancora.
Poi passiamo inevitabilmente alla conta dei superstiti ancora in vita con frasi del tipo "ah, lo sai chi è morto?" - "no" – "coso, come si chiama? Mi sfugge il nome adesso" – "vabbe' me lo dici quando te lo ricordi" – "eppure ce l'ho sulla punta della lingua. Lo conosci anche te...coso ... mi sembra Albe', Umbe'...qualcosa del genere" - "non fa niente, ne parliamo in un'altra occasione".
Così ogni volta che ci vediamo mi parla anche di tale argomento tanto c'è sempre un "coso" che ci lascia.
Quindi arriva il momento di parlare degli acciacchi nostri e di quelli delle nostre rispettive consorti: un elenco lungo quanto mezza enciclopedia medica.
Infine passiamo al suo argomento preferito.
A dire la verità è anche il mio ma per lui è come un'ossessione.
Non può fare a meno di tirare fuori dal suo armadio dei ricordi tutto quello che riguarda gli spettacoli teatrali.
Lui è nato a Roma come me però cinque o sei anni prima e ha quindi potuto frequentare con un certo anticipo i teatri di questa nostra città.
Afferma convinto di averli visti tutti e io ci credo poichè in molti ci sono entrato anch'io, ma lui riesce a precisare le loro ubicazioni, i loro nomi e le successive trasformazioni prima in sale cinematografiche poi, purtroppo, in centri commerciali o destinati a tutt'altro uso. Quindi attacca con le compagnie teatrali iniziando da quelle di sessanta anni prima ed elenca di ciascuna di esse nome e cognome del comico, della spalla, della soubrette, del cantante, del presentatore, etc. Soltanto però del cosiddetto teatro leggero: avanspettacolo, commedie musicali, riviste. Ne parla estasiato ed io, ricordando il precedente amico, ascolto in silenzio tanto è perfettamente inutile che dica qualcosa. Sono certo che in quei momenti non sta parlando con me, ma forse si rivede nei palcoscenici e nelle platee di quei teatri e gli brillano anche gli occhi.
Ciò che mi meraviglia, ma col passare del tempo non me ne sono meravigliato più poichè si dice che sia abbastanza normale, è che lui si rammenti perfettamente di quei tempi trascorsi in teatro, ma se gli chiedo cosa ha mangiato a pranzo seraficamente mi risponde che non se lo ricorda.
Poichè ho assistito anch'io a non pochi spettacoli teatrali di quell'epoca i nomi di coloro che partecipavano tornano in mente anche a me e pertanto cerco di dirgli questo o quel nominativo, ma lui non si accorge neppure che io sia lì e che siamo seduti in quella stanza l'uno accanto all'altro.
A volte cerco di approfittare dei momenti in cui deve tirare un po' il fiato per dire anch'io qualcosa sullo stesso tema di cui si sta dialogando – per modo di dire poiché è soltanto un suo monologo – ma lui mi blocca subito con queste parole: "aspetta, aspetta se no me ne scordo" e riattacca imperterrito.
È molto curioso che tutto ciò non m'infastidisca per niente, anzi mentre lui continua il suo soliloquio io torno a riflettere sui fatti miei.
Una coppia di amici un poco strana la nostra

31 commenti:

Clelia ha detto...

strana coppia, con amici (spero anche vivi, a parte il gemello) in comune, acciacchi e la passione per il teatro... tre cose mi sembrano sufficienti per collocarlo tra gli amici... i monologhi, per definizione unilaterali, non sono poi cosi' tanto democratici in amicizia... ma si l'importante e' rincontrarsi...

Clelia

il cuoco ha detto...

Bè è meglio avere degli amici che fanno monologhi mentree li ascoltiamo che fare monologhi che fare monologhi sulla tomba di amici...
Ciao Aldo

sara ha detto...

Ciao Aldo,
il tuo post e simpatico e malinconico allo stesso tempo.
ti auguro di incontrere amici tutti i giorni.

paoladany ha detto...

Ciao Aldo, penso che gli amici ci scegliamo quelli ci piacciono di più e che ccci stiamo bene.. anche se sono un pò strani. Ciao e un abbraccio Paola

zefirina ha detto...

primo non sei affatto rimbabito, nel qual caso spero di arrivare rimbambita come te alla tua età!!!!
l'amicizia come l'amore è quasi sempre inspiegabile, ti piace qualcuno, ci stai bene insieme e basta....

p.s. comunque anche la mia mamma quando incontra le cugine, le mie zie, non fanno altro che parlare di quello che è morto o quell'altro che sta male, secondo me pensando "meno male che non è capitato a noi"

Ernest ha detto...

ciao Aldo
una coppia di amici stupenda, che si conosce, che si rispetta, che si racconta la vita passata insieme. Amicizie come queste fanno solo bene a chi le vive direttamente e chi sente storie come queste un saluto

Unknown ha detto...

Credo che sia piottosto normale...non succede soltanto alla "vostrà età" ma anche alla mia (29 anni)...ho un paio di amiche che parlano parlano parlano e vanno dritte come carroarmati senza fermarsi mai...che ci vuoi fare, l'amicia è anche questo!

riri ha detto...

Condivido alcuni commenti fatti dagli amici tuoi,a volte il fermarsi a parlare è un pretesto per ascoltarsi:-))vengo al dunque: ho un'amica che ha solo 73 anni, vivace, colta, ecc.tutto quello che mi piace in una persona, anche un pò diversa da me, per tradizioni,usanze ecc.(lei è torinese), il bello del nostro "dibattito" è un suo continuare a raccontare cose, tanto che io mi fermo, l'ascolto e verso la fine dell'incontro mi dice: e tu..tu come stai? Bè, è ora che vada a cucinare al moroso ahahah
Un abbraccio Aldo, a volte è bello saper dialogare e per esserlo si sa bisogna essere in 2 o più persone, ma i monologhi li preferisco a teatro:-) Racconto sempre gradevole, sul tempo che passa e ci porta nuove primavere,le tue sono una ricchezza per chi ti legge e ti vuole bene.

Nou ha detto...

Caro Aldo, a parte una tenera malinconia, mi sembrava di essere presente al vostro incontro mentre leggevo. E anch'io pensavo ai fatti miei: pensavo che anch'io a volte (solo a volte) non ricordo quello che ho appena mangiato, e per due volte mi è capitato pure di non essermi proprio ricordata di avere pranzato e mi dicevo che era così strano di non sentire "appetito", fame, si dice dalle mie parti. Ho provato una certa invidia della memoria storica del tuo amico di tutti i teatri e delle compagnie teatrali. Questo fatto mi ha riportata ai miei incontri con una signora della medesima età vostra all'incirca, che ricorda vita, morte e miracoli di tutte le famiglie del circondario, compresi gli ascendenti e i discendenti e io ci faccio un ripasso, al momento, per poi dimenticare tutto: così sono pronta per l'incontro successivo. E' bellissimo questo ritrovarsi ed è bellissimo anche questo tuo racconto!
Un abbraccione, Nou.

upupa ha detto...

"Aspetta,aspetta se no me ne scordo"...che tipo...un abbraccio

Luz ha detto...

Mi immagino proprio la tua faccia mentre il tuo amico "vecchietto" si scorda le cose o te le ridice per l'ennesima volta!
Un abbraccio e un bacio.

Angelo azzurro ha detto...

Certo, l'ideale fra due amici sarebbe uno scambio di ricordi non un monologo...ma che voi fà!
Ti tocca prendere quel che capita, ma vedo che non ne sei troppo dispiaciuto ;)
Passa una buona nottata

Susanna ha detto...

No, non siete strani. Siete amici. Qualcuno ha detto che un matrimonio riuscito (ma va bene anche per l'amicizia) è parlare con te stesso mentre l'altro te stesso ascolta...

Nicolanondoc ha detto...

Cià Aldo...probabilmente si rispecchia in un fiume:-)

I tuoi scritti sono sempre pieni di calore...un abbraccio

Gianna ha detto...

E anche questa è amicizia...

luly ha detto...

Anch'io ho un caro amico che puntualmente dimentica il rubinetto aperto, le luci di casa accese,la moka sui fornelli accesi (con tanto di rischio-incendio),la sigaretta accesa poggiata sui mobili di casa....ma se gli chiedi di parlare di letteratura ed arte.....sa dirti tutto, ma proprio tutto, tutto!
Belli questi amici:O)
Un bacione, Aldo!

il monticiano ha detto...

@Clelia: Infatti, malgrado i miei silenzi obbligati e il suo continuo parlare, siamo contentissimi di rincontrarsi ancora.

@il cuoco: Ecco, quello del monologo sulla tomba degli amici preferisco proprio non farlo e neppure udirlo.

@sara: Grazie lo è certamente, però di amici che incontro purtroppo non me ne sono rimasti molti.

@paoladany: Proprio così, ma credo che strani lo siamo entrambi, io e lui.
Ciao anche a te un abbraccio.

@zefirina: Credo proprio che la battuta finale del tuo ps, sia proprio quella giusta.

@Ernest: Siamo amici da venti anni e ormai ci conosciamo a memoria, entrambi. Andiamo d'accordo anche per questo.
Un saluto anche a te.

@Martina: Come dicevo, se si è veri amici si sopportano anche i reciproci difetti.

@riri: E allora porgi i miei più cari saluti alla tua amica.
Grazie per i tuoi complimenti.

@Nounours: Mi pare di capire che non siamo soli, noi due amici, a ricordare certe cose e a dimenticarne altre.
Ciao Nou, un abbraccione anche a te.

@upupa: Credo che a forza di frequentare teatri quel mio amico sia diventato un comico.

@Luz: Io seguo imperterrito quello che lui racconta ma da un orecchio mi entra e dall'altro mi esce. Anche perchè quei racconti li ripete molto spesso, ormai li conosco a memoria.
Anche da me un abbraccio e un bacio.

@Angelo azzurro: Hai ragione, non mi dispiaccio. D'altra parte siamo amici e, come vedi dal post, ci rido e ci scrivo sopra.
Buona notte Angelo.

@Ibadeth: Grazie perché è proprio quello che faccio io, mi parlo da solo.

@Nicolanondoc: Simpatica affermazione la tua: lui si rispecchia nel fiume.
Grazie e ti abbraccio.

@stella: Certamente anche se un po' strana sotto certi aspetti.

@luly: Magari quel tipo di rubinetto si può chiudere ma provare a chiudere quello del mio amico quando attacca a parlare diventa un'impresa molto ardua.
Un abbraccione cara.

Pupottina ha detto...

sempre simpatici i tuoi amici, un po' meno l'inevitabile discorso della conta dei superstiti... che è anche un po' macabra e che fa sicuramente rattristare...
però è sempre bello avere degli amici...

buon giovedì ^___________^

Tina ha detto...

Adorabile Aldo ;-))

siparietti di vita quotidiana raccontati con leggerezza, senza rimpianti e passamelo, in questo un leggero compiacimento...psss
ci sta tutto ;-))
Buona giornata Aldo

gianna ha detto...

ola aldo...
hai buoni e molto inteligenti amici nei commentari...
quello che tu sabiamente scrivi e le risposte dei tui seguitori amici mi piace moltisssimo...
la mentalita italiana e diversa alla argentina...
ti mando un bacio forte e che abbia una buonisssima giornata

serenella ha detto...

Dunque: la strana coppia, potrei chiamarvi. Ma, il mio dubbio, è che di strano ci sia lui che ama parlare con se stesso. A te piace confrontarti.Capita Aldo. Tu fallo dire!

jasna ha detto...

direi strana ma meravigliosa nel suo genere... quando si arriva alla vostra giovane eta... credo che il saper ricordare e far rivivere momenti vissuti sia vitale. l'enfasi che mettete voi nonni nel raccontare e magia pura... io ricordo la mia cara nonna di cui ho fatto un post pochi giorni fa ... restavo ore ad ascoltarla incantata come se stessi vivendo anch'io con lei nei suoi ricordi.

Unknown ha detto...

bella sta storia, uno che parla da solo e l'altro che pensa da solo, due soli che se fanno compagnia!!! e non lo mangiate un gelato???? un abbraccio

Paola ha detto...

Hehehehehe... direi un amico simpatico... ma tu non sai che lo fa per te???
Sennò ti secca la gola se dialoghi con lui... :-)))
Cmq alcune volte capita anche a me di rimanere in silenzio ad ascoltare amici logorroici (specie colleghi di lavoro) e non è questione di età... ma di mentalità!!!
Ciao caro Aldo felice notte un abbraccione!!!

il monticiano ha detto...

@Pupottina: Quello della "conta" e un fatto normale quando si ha la mia età e quella del mio amico.
E' una specie di passatempo.
Anche a te buona notte.

@Tina: Il tuo compiacime può passare tranquillamente.
Grazie Tina e buonanotte.

@gianna: Qui in Italia abbiamo amici così che a volte ci stupiscono persino.
Un abbgraccione a te Gianna.

@serenella: Ah, sì, sì, lo lascio parlare e lui lo fa a ruota libera
non riesco a frenarlo.
Questo lo fa sentire bene.

@Jasna: Beh, io non riesco ad incantarmi tanto con il mio amico ma ho capito che per lui significa
molto questo modo di raccontare.

@AlessandraLace: Effettivamente se famo compagnia però a parla' lo fa solo lui, io me ne sto bono bono e, purtroppo, nun je la famo a pensa' ai gelati. Peccato.
Un abbraccione.

@Paola: Sai che non m'era venuto in mente? Sicuro,lui lo fa per me
però se almeno una volta mi facesse aprire bocca.
Ciao Paola, buonanotte e anche a te un forte abbraccio.

riri ha detto...

Buon primo maggio, sicuramente a Roma sarà più sentito, qui, arrivando il papa il 2/5 hanno fatto passare un pò in secondo piano questa festa, ma ci saremo comunque...
Ti abbraccio da una Torino tirata a lucido:-)) Cosa non riesce a fare un papa?:-))

Luigina ha detto...

Una coppia di amici particolare, ma non tanto rara e descritta con la solita maestria. Quanto "a coso/a come si chiama" è una delle frasi più frequenti quando incontro anche le mie amiche e conoscenti. Mi devo preoccupare?. Ricordarsi cose e fatti lontani e dimenticare quelli + recenti è normale ad una certa età. Stamattina ho girato mezz'ora per casa a cercare le chiavi prima di uscire che non trovavo al solito posto e invece le avevo già messe in tasca ;) Buon 1° maggio Sor Aldo!

Rosaria ha detto...

Caro Aldo, in questi giorni sono molto impegnata, ma sto rubando un pò di tempo per gli amici.

Il tuo racconto, è molto simpatico, anche se è un classico.
Ho un cognato, che mi racconta sempre le stesse cose, sono l'unica nella famiglia che riesce a sostenerlo.
Mentre le parla, lo guardo con uno sguardo molto interessato e intanto penso....
Dio mio speriamo che alla sua età non diventi pure io cosi.
Comunque venendo da questa scuola,
quando devo dire qualcosa chiedo se gia l'ho detta.
Caro Aldo e molto spesso la risposta e si
Doppio Dio mio,forse anche io mi sto avviando verso una strada senza ritorno? Tu che dici?

Forse il tuo amico è poco ascoltato in casa e quando sta con te fa gli arretrati.
I giovani hanno tante cose da fare e non hanno tempo neanche di rivedere ciò che hanno fatto.

Alla nostra età di tempo ne abbiamo a sufficienza e cosi abbiamo imparato a guardare il passato, per ingannare il futuro...
e che futuro...
Ti abbraccio, ciao.

la Volpe ha detto...

devo dire che se il tuo amico è una tale memoria storica dovreste registrare i suoi ricordi sulla storia del teatro a Roma e/o scriverci un libro...

il monticiano ha detto...

@riri: Qui a Roma la Festa del 1°maggio - a proposito auguri anche se siamo pensionati - si tiene a Piazza San Giovanni con un bel gruppo di cantanti.
Invece lì da voi viene il Papa a vede la Sindone. Mi sa che Torino è stata tirata a lucido per questa occasione.

@Luigina: Sapessi le risate che mi faccio tra me e me ogni volta che mi avvio per fare una cosa che ho deciso di fare in precedenza, ma non ricordo più di che si tratta.
Pazienza. Non ti preoccupare.
Buon 1° maggio anche a te.

@rosy: Io dico che devi stare tranquilla.
Sai le cose stanno proprio come dici te. Quel mio amico, per una seria situazione a casa, riesce a parlare soltanto con me, quindi io glielo lascio fare volentieri.
Ti abbraccio anch'io, ciao.

@la Volpe: Sarebbe l'ideale perchè ne avremmo di cose da raccontare al riguardo, ma non siamo all'altezza di poter scrivere un libro.
Ad ogni modo grazie anche per il tuo commento al post precedente.

Nicole ha detto...

la strana coppia:) Non mi meraviglio di nulla...succedono anche a me determinate cose. Ma quello che conta è quello che spesso non si vede.