giovedì 14 aprile 2011

METAMORFOSI DI UNA FIGLIA

Oltre una diecina di anni fa feci conoscenza con una signora più anziana di me, vedova, di corporatura abbondante, non vedente e claudicante, la quale essendo venuta a sapere della mia precedente attività lavorativa mi aveva chiesto alcune informazioni alle quali feci in modo di dare una risposta soddisfacente.
Così avvenne e sin da allora, risiedendo nello stesso mio Rione, la incontravo spesso sottobraccio alla sua unica figlia che le faceva da accompagnatrice e le sussurrava il nome delle persone che incontrava.
La figlia era una trentacinquenne anche lei abbastanza robusta, di bassa statura, capelli castani e occhiali da vista. Quando c'incrociavamo entrambe mi salutavano con un dolce sorriso e, quando possibile, facevamo anche un po' di conversazione.
Naturalmente c'erano dei lunghi periodi in cui non ci s'incontrava, soprattutto d'inverno o durante certe giornate d'estate troppo calde.
Da qualche tempo però mi capitava d'incontrare soltanto la figlia con la quale ci scambiavamo il solito sorriso.
Giusto il mese scorso incontrai di nuovo solo la figlia e allora le chiesi notizie di sua madre e lei mi rispose con un sorriso amaro "mamma non c'è più". La scomparsa era avvenuta appena dieci giorni prima. Mi disse allora che si sentiva molto sola e che, ormai quarantacinquenne, alle soglie della mezza età, vedeva il suo futuro molto incerto. Cercai di fare del mio meglio per consolarla e darle coraggio, poi ci salutammo.
Ieri mattina, mi stavo incamminando verso il parco vicino casa quando vidi venirmi incontro una
persona che da una non breve distanza salutava e sorrideva. Mi voltai pensando che stava salutando qualcuno dietro di me ma non c'era neppure un cane.
Quando fummo abbastanza vicini mi accorsi che era la figlia di quella signora più anziana di me che era scomparsa di recente.
Feci fatica a riconoscerla perché era elegantemente abbigliata con un tailleur – giacca e gonna – di colore blu sopra una camicetta bianca merlettata, volto rubizzo, capelli corti biondissimi, occhiali da vista alla moda e un ampio sorriso.
Ricambiai sorriso e saluto e procedetti oltre.
Completamente trasformata tanto che mi sto ancora chiedendo se era la "lei" che conoscevo sia pure di vista.
Poi mi sono detto "Aldo ma a te che te ne frega se è così diversa da prima?".
Mi detti ragione da solo.

27 commenti:

Angelo azzurro ha detto...

Quel "mi detti ragione da solo" è stupendo! Autoironia e saggezza insieme, ottimo mix, caro amico.
Per quella signora il cambiamento è sembrato positivo comunque, che dici? Magari ora la sua vita è pure migliorata
un caro saluto

luly ha detto...

Storie di vita, come tante ce ne sono intorno a noi e dentro di noi. Storie di chi probabilmente è riuscito a far nascere qualcosa di bello da una brutta, inevitabile esperienza.
Buona giornata, Aldo!:)

riri ha detto...

Si cambia, ci si trasforma....
c'era una vecchia canzone che diceva:
come si cambia, per non morire, come si cambia per amore...
Ti abbraccio, buona giornata.

Ernest ha detto...

Ciao Aldo
a volte basta poo per farci trasformare, un fatto, un incontro, una parola o magari un libro.
La cosa importante è scegliere
un saluto

Tina ha detto...

Senti Monticià...vedi di incontrarla e falle il terzo grado, mica mi puoi lasciare così, con la motivazione del cambiamento mancante...;-))

Sei adorabile Aldo Smak ;-))

Ambra ha detto...

Forse chissà, la presenza della madre o la relazione con lei, il doversene prendere cura aveva soffocato ogni attenzione verso se stessa e le sue relazioni con gli altri. Succede abbastanza spesso poi che un evento traumatico incida così fortemente da far apparire aspetti della personalità prima sepolti.

Biancamaria ha detto...

Hai fatto bene Aldo a darti ragione...:)))) è sempre bello veder rinascere una fenice dal proprio...dolore!! Ne so qualcosa e quoto la signora!
Un abbraccio a te e Morbi:))

Susanna ha detto...

Beh, come disse quel calciatore: "Sono parzialmente d'accordo a metà con il mister". Anche io mi sarei incuriosita sulle ragioni del cambiamento. E' normale chiederselo. Chiaro che non potevi chiederlo a lei, sarebbe stato brutto dirle pressappoco: "Come hai fatto a trasformarti in una bonazza dalla ciospa che eri?". No, non è il caso.
Però non c'è modo di saperlo?
Delle due l'una: o ha trovato un fidanzato o ha avuto un soprassalto di autostima e ha cominciato a prendersi cura di sé...

Adriano Maini ha detto...

Vorrei che tante altre persone sapessero reagire come quella signora!

enzo ha detto...

La vita non si ferma mai se sappiamo guardarla sempre, soprattutto nei momenti di grande cambiamento si aprono nuove opportunità alla rifioritura.
Ciao Aldo, bellissima questa storia, raccontata come sempre con sagacia e tanta umanità.
Buon tutto Sor Ardo!

Enrico Bo ha detto...

Solo le donne sono capaci di queste reazioni e di questi cambiamenti. Noi siamo refrattari alle sterzate brusche.

Alberto ha detto...

Uno nella vita cambia, i motivi sono molteplici. E il cambiamento di questa signora potrebbe essere coinciso con più motivi, non solo con la dipartita della madre.

serenella ha detto...

Ma un pochino dimagrita, no??
Ci voleva una bella dieta, forse, per completare la metamorfosi!



PS: come sono cattiva!

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Ciao Aldo...molto simpatica questa storia...tra tenerezza e stupore.
Si dice che nella Vita per otterenere il bello devi volerlo...sino in fondo.
La Vita caro Aldo è un ciclo e le cose cambiano...noi cambiamo...basta volerlo.
Sotto una veste brutta c'è sempre un cuore bello e gioso.
P.S.Sono ritornata nuovamente da te perchè trovo molto bello ciò che scrivi.Bravo.
Serena serata di cuore.

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Questa foto del Colosseo è belissima.
A Natale sono stata a Roma...mio padre è Romano e quindi ho i parenti li.
IL Colosseo era illuminato...bellissimo.
Amo Roma...da matti.
A pasqua sarò li.
Ti auguro una bella serata.Un bacio a Roma.:)

paoladany ha detto...

nel corso della vita cambiamo.. almeno io sono cambiata molto.
Ciao Aldo

nonno enio ha detto...

in questo caso c'è solo da domandarsi : "le sorprese per te sono veramente finite?"... ai posteri l'ardua sentenza (al prossimo racconto se ci sarà, su questo argomento!

chicchina ha detto...

La signorina si sarà sveglita una mattina,un'occhiata allo specchio,un rapido bilancio e poi,complice la primavera, ha deciso.In fondo chissà cher non possa essere un buon inizio per una nuova vita?Hai fatto bene,Aldo,con la tiua solita discrezione,a non indagare oltre...
Ciao,sei un bravissimo cronista della vita!

Unknown ha detto...

Evidentemente ha pensato che fosse un modo per dimenticare la mamma e per dare una svolta alla sua vita.
Ha fatto STRABENE! Spero che le porti fortuna.
Ciao Aldo fantastico!
Cristiana

Sarah ha detto...

E' bello quando vedo una persona cambiare "involucro", vuol dire che c'è volontà di voler mutare la propria vita. Insomma, come dice il detto: Aiutati che Dio t'aiuta. Speriamo si faccia una vita soddisfacente :)

sR ha detto...

ciao aldo...
sono tornato

Nou ha detto...

Caro Aldo, i tuoi racconti suscitano sempre varie ipotesi. Non voglio palesare quelle più ciniche. Può senz'altro essersi innamorata perché l'innamoramento fa dei miracoli. Io propendo per questa ipotesi perché, pensa, in un mio "antico" innamoramento io ero riuscita pure a dimagrire...il ché è tutto dire :)))
Ahimé...si sa che purtroppo l'innamoramento ha una durata massima di tre anni, quando va bene...o male: dipende dai casi!
Bacioni!:)
N.B. Spesso mi do ragione da sola, anch'io.

premio petrolio ha detto...

prima non so, ma poi una carmen russo... :) a mezza età si può, anzi correggo: sempre si può! *

Sandra M. ha detto...

Beh, è stata brava e coraggiosa. E' riuscita a trovare motivazioni per sorridere alla vita. Magari si è pure innamorata....

Rosaria ha detto...

Cara Aldo, la vita cambia cambia anche le persone.
Sono contenta che la figlia della signora sia cambiata.
Questa è la vita.
Buona Domenica delle palme Alduccio.
Un bacione ciao.

Unknown ha detto...

ciao ALDì scusa l'assenza , ma c'ho avuto un pò de impicetti capisci a me
poi se raccontamo tutto .
aò nun pensà neanche pe' l'anticamera der cervello che me so dimenticata de te, te faccio l'auguri mia per la domenica delle palme ....
PS er coricino tuo come sta tutto apposto nun me fa preoccupà!!!!
un bacio

riri ha detto...

Buona domenica delle palme.
Fatto altre ricette?Un abbraccio