lunedì 12 marzo 2012

UN AMICO CHE NON SAPEVO DI AVERE

Almeno fino a questa mattina.
Il tempo me lo permette e allora alle 10.00 esco di casa e inizio il mio quotidiano giro per il Rione dove abito, non interamente certo sarebbe troppo, però abbastanza per completare l'ora della mia "libera uscita" solitaria.
Benché non abbia con me orologi né da polso e neppure da tasca – ho preso questa decisione a dir
poco circa trent'anni fa perché? non lo so e non me lo domando – puntualmente alle 11.00 sto già rientrando alla base.
Attraverso la strada passando sulle strisce pedonali senza problemi grazie a tre auto che si fermano cortesemente tanto che io, come al solito, ringrazio togliendomi la coppola. Ho il timore che qualche volta ci sarà un/una automobilista che magari mi prenderà pure in giro, ma non importa.
Per arrivare al portone di casa mancano ormai non più di cinquanta metri quando m'imbatto in uno
stormo di piccioni che, sul marciapiede, stanno banchettando con numerose briciole forse di pane o
di chissà cosa.
Dal gruppo se ne stacca uno che, per nulla impaurito, si mette a zampettare accanto a me come un cucciolo. Mentre cammino lo osservo per un po' ma lui imperterrito continua a camminarmi a fianco. Penso fra me e me -adesso se ne andrà- ma lui niente, ogni tanto volge lo sguardo a destra e a sinistra sempre proseguendo la sua passeggiata in mia compagnia.
Giunto sotto casa, mi fermo, si ferma anche lui e allora, rischiando di essere preso per scemo da chi transita facendo il mio stesso percorso, gli dico: "amico mio cerchiamo di capirci, io non sono San Francesco e, per quanto ami gli animali – i bipedi no, mi dispiace, soltanto i quattro zampe-
passeggiare con un piccione accanto non è che mi faccia molto piacere".
Lui, l'amico piccione, resta fermo lì, ovviamente non parla però tuba e, forse sarà perchè inizio a dare i numeri, mi sembra che lo faccia dandomi l'impressione che si sia persino incavolato.
Questa è la volta che mi rinchiudono perché gli rivolgo ancora la parola usando un tono di voce il più amichevole possibile e sottovoce gli dico: "facciamo così, io domattina alla stessa ora passerò su questa stessa strada, se non hai altri impegni ci vediamo domani va bene? Ciao caro".
Senza voltarmi, raggiungo il mio portone, apro e volo – per modo di dire – a prendere l'ascensore.
L'amico-piccione avrà capito? Spero di sì.
E se fosse la reincarnazione di qualche amico che non c'è più?
Ho capito...Mi sa che devo chiamare il 112, il 113 o il 118.

28 commenti:

Cri ha detto...

Meglio il piccione di una gazza querula e chiacchierona :D

(Fantastico post, Aldo! ^^)

riri ha detto...

Caro Aldo, hai conquistato il colombo!!Gli uccelli, ma gli animali in genere sono molto intelligenti ed è probabile che vivano anche di emozioni e sensazioni:-) Allora domani ti aspetterà loro sono abitudinari e sanno riconoscere un cuore nobile
:-) Gustoso racconto, ma è così bello pensare di poter dialogare con gli animali, almeno ci proviamo;-) Col Poker facevo lunghi discorsi e lui scodinzolava, sembrava partecipe..sarà così? Mi piace pensarlo. Un abbraccio

zefirina ha detto...

oddio io i piccioni li odio spero che nessun amico mio ci si rincarni....

però facci sapere se domani lo trovi ancora lì

chicchina ha detto...

Ti aspetterà,Aldo,perchè anche un piccolo colombo sa scegliere bene i suoi amici.
Sai comunicare emozioni,Aldo,e non solo agli umani che hanno la fortuna di averti incontrato,ma anche agli animali,spesso compagni di vita.Un saluto ed un abbraccio.

Greis ha detto...

Uno che si reincarna in un piccione NON POTREBBE MAI ESSERE STATO MIO AMICO.
Odio quei volatili da quando si sono impadroniti del tetto del palazzo di fronte al mio.
Hanno scambiato i miei balconi per bagni pubblici, soprattutto in primavera e in estate trascorro la maggior parte del tempo a scrostare la loro cacca dalle mattonelle. Bleah!
Baci, Aldissimo da Assisi :)))

Ernest ha detto...

eh eh
pensa che pochi minuti fa ho assistito ad un corteggiamento di un piccione, ora penso chi potrebbe essere.
un saluto Aldo

Luigina ha detto...

@Anch'io non ho molta simpatia per i piccioni, né per le cornacchie che mi imbrattano il balcone e mi svegliano all'alba zampettando sul tetto, ma il racconto della tua passeggiata e dell'incontro con il piccione sono molto divertenti e mi è parso di vedere come in un film tanto sei stato bravo a descriverli. Ti abbraccio

Nou ha detto...

Reincarnazione...sì, sì può essere! una cosa è certa: aveva qualcosa da dirti e credo che vi siate capiti.
Gli animali sono così intelligenti che non c'è da stupirsi.
C'è una ghiandaia che viene puntualmente a beccare mandorle e semini dal davanzale di una finestra presso l'olmo del giardino condominiale. Assomiglia a una tortora e si distingue per una macchia nera sulla gola. Il becchime glielo fornisce mio marito che è un amante dei volatili. Io non vorrei che dispensasse il cibo, ma lui non ascolta e si diverte come un bambino.

Ciao Aldo, un abbraccio Nou

Adriana ha detto...

Ah, ah, che bell'incontro hai avuto!

Sandra M. ha detto...

Secondo me lo ritrovi che ti aspetta. Nemmeno io amo troppo i piccioni ma uno simpatico così...
E intelligente , anche, se ti ha scelto come amico!

maresco martini ha detto...

Non ci far caso, io parlo anche con gli ulivi, prima prendono me!

upupa ha detto...

Un incontro...interessante!!!!!!!!!
Un caro saluto

Susanna ha detto...

Può darsi che sia un amco che ritorna...

Unknown ha detto...

Sai che l'avrei pensato anch'io che poteva essere un vecchio amico/a ?
Se lo vedi domani, fai qualche nome, magari se fai quello giusto sbatterà un po' le ali.
Facci sapere!
Cristiana

Zio Scriba ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Zio Scriba ha detto...

Allora chiamali anche per me, caro Amico mio, perché oggi durante la mia passeggiata ho parlato in successione con un merlo, una folaga e uno svasso... niente esseri umani del casso... è il bello di andarsene a spasso... :-))))

(no, però non sono così misantropo: ho anche regalato un bel sorriso a una sconosciuta che aveva un'espressione funerea e depressa, e lei si è tutta illuminata! A qualcuno dovevo dirlo: come sono stato contento di quel sorriso!)

Ambra ha detto...

Sei straordinario! Aldo, passare da te vuol dire farsi una scorta di risate e di buonumore. La tua fantasia è ricchissima e senza fine. Se penso che tu volevi mandare in pensione il blog!! Meno male che ci hai ripensato.

Rosaria ha detto...

Aldo, Buongiorno!
Non mi sono dimenticato di te e che devo
visitare gli abbaini del virtuale piano, piano.

La storia che hai scritto è bella, non sarai San Francesco ma qualcosa avrai, non è facile che un piccione si metta accanto a una persona e passeggia con lui, di solito volano via.

Questo dimostra che hai ascendente anche sui piccioni, non soltanto sui bloggers.

Un bacione e mi raccomando salutami il piccione se lo rincontri.

Ciao

Blogaventura ha detto...

Capita, a volte, di far delle passeggiate accompagnati da un cane, di sentirsi sotto osservazione davanti a un micio che ci guarda con insistenza... però un piccione è veramente curioso. In genere pensano solo al becchime e scappano se casualmente gli si va un po' più vicino. Però, spesso, sottovalutiamo gli animali e... magari aveva qualcosa da comunicare che per lui era veramente importante e... chissà che non decida di ripresentarsi all'appuntamento. Un caro saluto, Fabio

Angelo azzurro ha detto...

Mi piace molto pensare all'idea dell'amico che non c'è più e che ti vuole star vicino. Perchè no, poi?

Carlo ha detto...

... e, magari, si è veramente incavolato quando ha saputo che non ti stava simpatico!

Ciao Aldo e buon pomeriggio. Ti ricordi la storia che raccontai su ZioPio, il merlo che allevai per alcuni mesi, a cui insegnai a volare e poi "liberai"? Ti ricordi che facevamo lunghe chiacchierate a suon di... fischi?

Allora, hai ancora dubbi che non ti capiscano? Peraltro, più si è sensibili, e tu lo sei, più "ti sentono"!! Quindi, mio consiglio, la prossima volta esci con un sacchetto pieno di briciole di pane o biscotti... vedrai che ti farà anche festa!!

Adriano Maini ha detto...

E' raro, ma capitano cose simpatiche come questa. Doveva, prima o poi, accadere, come é avvenuto, a un cuore generoso come il tuo! Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Sei fantastico ;) E se si fosse trattato di... una picciona? ;)

Anonimo ha detto...

Sei fantastico ;) E se si fosse trattato di... una picciona? ;)

paroleperaria ha detto...

Che dolce pensiero quello della reincarnazione... :)

Unknown ha detto...

bello er piccione, ma poi, lo hai visto anche il giorno dopo? se solo potessi la tua passeggiata non sarebbe solitaria!!! un abbraccio

Tina ha detto...

Non chiamare niente che rischio grosso ;-))

Mi sono fermata per farne passare uno che stava attraversando il controviale, mi hanno strombazzato ma ho tenuto duro ;-))

Non mi piacciono, ma passargli sopra con la macchina...proprio no.

A proposito, ti ha aspettato il giorno dopo?

Buona serata Aldo ;-))

Linasolopoesie ha detto...

Aldo ciao.
Io amo anche i piccioni , gli porto sempre un po di pane . Una volta per poco non mi hanno multata . Allora ho solo cambiato zona .Bello il tuo racconto .
Buona serata Lina.