lunedì 8 luglio 2013

VOCE SOLISTA IN UN DUO

MO: Moglie – MA: Marito
MO:
(entra in casa, contemporaneamente scuote l’ombrello che ha in mano per la pioggia che vi si è accumulata poi si avvia verso la cucina)…e mi raccomando, non bagnarmi la moquette …è da questa mattina alle sei che non ho fatto altro che pulire e spolverare, spolverare e pulire. Ci si può mangiare su questa moquette!…Perché poi? (volgendosi indietro e non vedendo il marito) ma che fai? Entra su e metti i piedi nelle pattine mi raccomando…non bagnarmi tutto (si ritira in cucina)
MA:
(entra carico di pacchi e pacchettini in entrambe le mani; sotto l’ ascella sinistra trattiene a stento un ombrello chiuso e sotto quella destra un mattarello confezionato con carta da regali. Inoltre, stretto tra i denti, un manico di corda dal quale pende un oggetto tondo di cristallo anch’esso confezionato con carta idonea. È fradicio di pioggia dal cappello che tiene in testa fino alle scarpe con le quali traffica a fatica per togliersele e mettere le pattine. Nel fare questi movimenti inevitabilmente inonda di pioggia la moquette del pavimento. Cerca di poggiare da qualche parte i vari pacchi, pacchettini ecc. ma i movimenti gli sono impediti da tutto quello che porta.)
MO:
(dalla cucina)e chiudi la porta di casa, che ce l’hai a fare le mani?...
MA:
(cerca di avvicinarsi alla porta di casa ma ne è impedito sia a causa delle pattine sia anche per tutti i pacchi ecc. che ancora non riesce a sistemare da qualche parte. L’oggetto tondo che trattiene con i denti non gli permette di aprire la bocca per chiamare la moglie)
MO:
(c.s. dalla cucina) …e come se non bastasse adesso devo anche preparare da mangiare, ma chi me lo fa fare…Meno male che questa festa viene una volta l’anno!...Lo so, lo so, si tratta sempre dei miei parenti: zia Brigida, zia Camilla, zio Cirillo e delle mie sorelle Ninì e Lulù…Pensa che strazio se fossero venuti anche i tuoi di parenti, per amor del cielo! E sì tanto a te che te ne importa. Chi si carica di tutto il peso? Sono io, io e soltanto io. Fa questo,fa quest’altro, lava, pulisci, spazza, compra, esci, entra, porta a casa, tutto,tutto io devo fare. E poi pensa ai regali a questo, a quella…Oh! A proposito, i regali devi metterli a posto in ordine perfetto, lì nei mobiletti. E non sederti sul divano. Ho faticato più di due ore per pulirlo e spolverarlo. Almeno aspetta che arrivino i miei parenti. Stammi a sentire, sai che ho pensato? Ad un certo punto, dopo la cena, ti alzi da tavola, spegni la luce e poi, dopo che hai tirato fuori i regali, d’improvviso la riaccendi eh? Che ne dici? Ho avuto una bell’idea? Così faccio loro una sorpresa che non la dimenticheranno mai. Quindi cerca di ricordarti bene dove metti i regali perché poi, al buio, dovrai tirarli fuori nello stesso ordine in cui li hai sistemati adesso... Allora come procede? Avrai finito spero,. Sistema tutto per bene e vieni a darmi una mano in cucina, con l’arrosto voglio fare anche le patatine novelle, ai miei piacciono tanto. Vieni in cucina che devi sbucciarle. Chissà se due chili basteranno? Mah, quasi quasi sarà meglio aggiungerne un altro po’, che ne dici? Mi senti di là? Vabbé io dico di sì. …Ma come? Non ce ne sono più? E chi le ha mangiate? Ehi, dico a te che stai lì, ne sai niente? Ho capito, non mi vuoi rispondere. Però adesso sai che fai? La smetti con la pacchia del riposo, scendi, vai al supermercato e ne compri almeno due chili. Tanto che ci vuole, prendi l’autobus e dopo cinque fermate sei arrivato. Non t’azzardare a comprarle alla frutteria qui all’angolo. Con quello ho litigato già tre volte. Capirai, con me si vuole mettere; fa il furbo: prenda questo, prenda quest’altro, no non si può scegliere, aspetti che faccio io. Ma per chi mi ha preso? Per una deficiente? Io invece sono una che si accontenta, non ho tante pretese, ma stupida mai! Sei d’accordo anche tu? Eh!? Che ne dici? Ma perché non parli? Dico a te, perché non rispondi? Non sei né sordo né muto. Allora? Ma si può sapere… (viene fuori della cucina e vedendo quello che il marito ha combinato lo apostrofa duramente) …razza di rimbambito! Ma lo vedi che cosa hai combinato? Non hai resistito eh? Non hai fatto in tempo? Non sei riuscito a trattenerti (vedendo in terra la moquette bagnata dalla pioggia che il marito sta ancora cercando di togliersi di dosso) …te la sei fatta sotto come un lattante! Rimbambito!!! (si volta e sta per ritornare in cucina, ma il marito apre la bocca, il vaso di cristallo cade in terra rompendosi in vari pezzi, calpesta tutti gli altri pacchi ecc. e con un urlo che non ha nulla di umano insegue la moglie in cucina brandendo il mattarello fra le mani).
Si ode il rumore di una padella che sbatte sopra qualcosa.
MO: cosa credevi di fare con quel mattarello fra le mani?


22 commenti:

paroleperaria ha detto...

:D bellissima!!!

Susanna ha detto...

Scene idilliache da un matrimonio!

Enrico Bo ha detto...

è una cosa assolutamente comune e credibile. Siamo delle povere vittime, cosa credete.ma giorno verrà...

zefirina ha detto...

meglio di un noir ;-)

Mariella ha detto...

Ma sapremo come è andata a finire?
Grande Aldo!

Nou ha detto...


Ma, che deve fare un povero marito? Sono dalla sua parte ;)
Un abbraccio.
Nou

il monticiano ha detto...

@Fra
@Ibadeth Hysa
@Enrico Bo
@Adriano Maini
@zefirina
@Mariella
@Nou

Trattasi di un ingenuo sketch che scrissi e interpretai circa 30 anni fa. Io ero il marito che come finale si beccò una padellata in testa.
Stateve bene e un caro saluto a tutti,
aldo

Cri ha detto...

Mi piacerebbe sapere chi faceva la moglie :D
(Già è esilarante da leggere, immagino che sarà stato vederla recitata :D :D :D )

riri ha detto...

Troppo simpatico!
Un abbraccio e buona estate:)

Alberto ha detto...

E mi sembra non sia finita lì. Nel senso che ci saranno altre occasioni di simili tenzoni.

robi ciprax ha detto...

padella batte mattarello uno a zero..., che fatica essere uomini!

Eventualmente scrivi la rivincita.

Un caro saluto. robi

Unknown ha detto...

bellissima, ma io le padelle preferisco usarle per lo scopo per cui sono state inventate. buona notte

Ambra ha detto...

Hai dipinto una vera e propria arpia! Sper di non conoscerla mai.

Tina ha detto...

Azz...proprio un pirla ;-))

Possibile che dopo una mastodontica incazzatura giustificata si lasci pure spadellare? ;-))

Come dice Robi, aspetto il riscatto.

Notte buona Aldo ;-))
Tina

il monticiano ha detto...

@Cri
@Riri
@Alberto
@cipralex1
@Alessandra Lace
@Ambra
@Tina


Originariamente il finale, che poi ho cambiato, terminava con la seguente frase che il marito in un Tribunale rivolgeva alla giuria: ...e allora signori giurati ho colpito.
Stateve bene e un caro saluto a tutti,
aldo.

Enly ha detto...

Io a cantare faccio pena :D

Ernest ha detto...

eh eh davvero bella!

Carlo ha detto...

Mannaggia! Più leggevo e più tifavo per lui. Quella padellata sul finale è proprio un'infamata. Voglio l'atroce vendetta e aspetto che tu la proponga.

Ciao Aldo, buon pomeriggio.

nina ha detto...

Una scenetta divertente, però diciamolo che un po' imbranato lo era per davvero quel marito!
Ciao!

nina ha detto...

Una scenetta divertente, però diciamolo che un po' imbranato lo era per davvero quel marito!
Ciao!

il monticiano ha detto...

@Enly
@Ernest
@Carlo
@Nina

Eppure sono convinto che situazioni del genere non sono soltanto fantasia.
Stateve bene e un caro saluto a tutti,
aldo.

Krilù ha detto...

Spassosissimo racconto. Credo che quel povero marito martirizzato abbia avuto dalla sua parte la simpatia di tutti i lettori.