venerdì 9 ottobre 2009

seconda ed ultima puntata de L'ALBERGO

Si era stabilito fra loro un qualcosa d’invisibile che percepivano quasi materialmente ma che non riuscivano ancora a decifrare in modo compiuto. Dopo i primi tre o quattro giorni avevano convenuto che potevano tranquillamente usare tra loro un tono più confidenziale, come se si fossero conosciuti da anni e potersi così raccontare anche i più piccoli segreti. Gli altri ospiti dell’albergo, ovviamente, cambiavano in continuazione: chi per fine ciclo di cure e chi per fine periodo di vacanze. Così anche i frequentatori del “piccolo salotto”. Giusi e Lucio pensavano più volte a quando, purtroppo, sarebbe arrivato il “turno” di lui. Qualche giorno prima aveva avuto l’occasione di conoscere la suocera ed i bambini di Giusi: tre vivaci maschietti di cinque, sette e nove anni. Lei aveva voluto tanto farglieli conoscere e pensò di averne compreso il motivo. Arrivò l’ultimo giorno di vacanza. L’indomani Lucio doveva rientrare a casa e al lavoro. Decisero insieme di salutarsi quella sera, al riparo da tutti. Si abbracciarono calorosamente, sentirono qualcosa dentro di loro, si scambiarono due castissimi baci e Giusi lo pregò di telefonarle quando voleva e, possibilmente, di tornare. Lucio la rassicurò dicendole che le avrebbe telefonato sicuramente e le dette anche i numeri telefonici dell’ufficio in cui lavorava pregando anche lei di telefonargli al più presto. La mattina dopo saldò il conto riguardante la sua permanenza in albergo; salutò tutti cordialmente e si mise in macchina per il rientro a casa. Ripreso il lavoro, lasciò trascorrere due o tre giorni e poi decise di telefonarle ma non appena si accinse a farlo gli dissero che c’era una telefonata per lui: era Giusi. Telepatia allo stato puro. Alternativamente, ogni due giorni si telefonavano. . Il filo del telefono li faceva sentire molto più uniti e vicini. Entrambi comprendevano che più giorni passavano e più cresceva il loro comune desiderio. Alla fine di settembre Giusi gli telefonò in un’ora insolita per informarlo che l’indomani sarebbe partita per andare dai suoi genitori a Padova e che quindi non sarebbe stata in albergo per ricevere le sue telefonate. D’impulso le chiese a che ora partiva. Lei gli precisò orario e binario poi quando le assicurò che l’avrebbe accompagnata a Padova gli confessò che l’aveva sperato. La stazione era un brulichio di gente. Nella confusione riuscì lo stesso a trovare il binario dove era in attesa il treno per Padova e fatti pochi passi si sentì chiamare, si volse: era Giusi. Si abbracciarono quasi con violenza, felici. Sul treno trovarono posto in uno scompartimento dove c’erano già sedute sei o sette persone. Non si parlarono per un po’. Poi si guardarono e si abbracciarono incuranti della presenza degli altri. Si raccontarono reciprocamente qualcosa di entrambi ma sembrava avessero la mente un po’ annebbiata. In prossimità dell’arrivo a Padova, Giusi gli disse che appena giunti alla stazione lei sarebbe scesa per prima e lui doveva farlo qualche tempo dopo, per evitare che qualche suo conoscente li vedesse insieme. Gli scrisse il numero telefonico della casa dei suoi, gli disse in quali ore era preferibile telefonare e si salutarono abbracciandosi. Arrivati alla stazione di Padova Giusi scese dal treno e si allontanò rapidamente confondendosi tra la folla. Poco dopo anche Lucio si avviò verso l’uscita della stazione, prese un taxi e chiese all’autista di portarlo in un buon albergo. Appena arrivati l’autista lo accompagnò fino al bancone della reception e salutò quello che ritenne essere un suo amico. Nella sua camera Lucio si distese un po’, fece una telefonata a casa per comunicare ai suoi che era arrivato a destinazione ed uscì per fare uno spuntino. Dopo un paio di giorni, all’orario concordato, telefonò a Giusi. Gli rispose proprio lei e gli affermò che aveva atteso con impazienza questa telefonata. Gli chiese in quale albergo aveva trovato alloggio e Lucio le diede tutte le informazioni. Dai suoi le cose si stavano sistemando e aggiunse che aveva deciso di venirlo a trovare in albergo l’indomani verso le 14. Lui le confermò che l’avrebbe attesa con trepidazione e che non vedeva l’ora di poterla riabbracciare. Alle 14 in punto del giorno dopo gli telefonarono dalla portineria dell’albergo per dirgli che c’era una signora che desiderava salire da lui. Li rassicurò che la stava aspettando e che potevano farla salire. Dopo qualche minuto sentì bussare alla porta, la aprì rapidamente ed entrambi si tuffarono con foga l’uno nelle braccia dell’altra. Un lungo bacio dolce e appassionato disse loro più di mille parole. Si tolsero gli abiti di dosso. Lucio ammirò il corpo di Giusi minuto ed affusolato ma colmo di rotondità nei punti giusti e quindi, stringendosi con forza, si stesero nel letto cercando, in un primo tempo lentamente poi sempre più velocemente, di compiere l’atto che la natura imponeva loro. Ma c’era qualcosa che non andava. .Entrambi s’impegnarono quasi con furore per arrivare al culmine di ciò che desideravano da tanto però le cose non funzionavano come avrebbero dovuto. Si guardarono negli occhi come per chiedersi quali potevano essere i motivi che impedivano loro di ottenere la felicità tanto a lungo desiderata. O forse era proprio per questo che stavano fallendo? L’enorme desiderio? Giusi si staccò da Lucio, si distese al suo fianco coprendo le proprie nudità con il lenzuolo e voltò il suo viso verso il muro. Gli sembrò di sentirla piangere. Le prese il mento tra le proprie mani e osservò le lacrime spuntarle dagli occhi. Non sapeva cosa dirle. Stupidamente cercò di consolarla dicendole che doveva essere sua la colpa, forse per lo stress o chissà per quale altro motivo. Lei si asciugò le lacrime, si alzò dal letto e così come madre natura l’aveva creata si recò in bagno dal quale uscì pochi minuti dopo. Con dignità e lentamente si rivestì dinanzi a lui, come se nulla fosse accaduto. Terminato di sistemarsi gli si avvicinò, prese il suo viso tra le proprie mani e lo baciò delicatamente su di una guancia:

=Lucio non affliggerti. Forse il destino ha voluto che andasse così. ma non sono per niente pentita di ciò che ho tentato di fare e soprattutto sono più che felice di averti conosciuto. Addio e ogni tanto cerca di ricordarti di me. =

Lei uscì dalla camera e anche dalla vita di lui. Lucio impiegò un bel po’di tempo prima di riprendersi, poi si rivestì, avvertì la portineria che l’indomani mattina avrebbe lasciato l’albergo e decise anche di non andare a cenare, non ne aveva voglia. Alle 11 del giorno dopo si ritrovò alla stazione durante l’attesa del treno che l’avrebbe riportato a casa. Quante stranezze nella vita. Quella relazione, non sapeva se era giusto definirla così, aveva avuto inizio nell’Albergo Padova di quella piccola cittadina termale ed era finita malamente in un albergo della città di Padova!

35 commenti:

NADIA ha detto...

holaaaaaaaaaaaaaaa
SOR ALDO BELLO..
sono assolutamente la 1°......

credo che a volte ci sia soltanto una grande attrazione mentale che ti fa credere di amare l'altra persona ma amore e amicizia sono 2 cose assolutamente diverse............
ci vuole tempo per capirlo e cotaggio per ammetterlo....
un besito!!
hasta siempre!!!

NADIA ha detto...

p.s. volevo dire coraggio ...sorry!!!

Anna ha detto...

uhm.... uhm.... uhm..... devo rimuginare per bene, poi torno e commento! Sono perplessa!

Gianna ha detto...

Lei lo lascia definitivamente solo perchè...
Non approvo.
L'amicizia è scomparsa d'un tratto?

Anna ha detto...

Ci ho riflettuto, secondo me troppo onesti per godere fino in fondo di una felicità anche fisica. Forse il senso di colpa, anche se messo a tacere... è rimasto dentro e ha bloccato entrambi!

ELisa ha detto...

"Il bisogno è un male, ma non c'è alcun bisogno di cercarlo a tutti i costi
Ci sono due scopi nella vita:il primo è ottenere ciò che vogliamo, il secondo è godercelo.
Solo gli uomini più saggi riescono a raggiungere il secondo" :-)

Buona serata caro Aldo, e un buon racconto... non sempre si pò avere il happy end romantico!
Ma si sa noi donne amiamo sognare, anche se poi il risveglio qualche volta e molto brusca!

Ti lascio un abbraccio con stima e un pensiero che ti aspetta nel mio blog "a come amicizia"

mi fa piacere se lo accetti:-)
Lisa

riri ha detto...

Ciao Aldo, succede spesso che quando si riempie un rapporto all'inizio di troppe attese possa mancare l'intesa passionale..forse i sensi di colpa, come suggerisce Anna possono bloccare un sentimento allo stato embrionale..non saprei, penso che sia difficile abbandonarsi completamente se non c'è chiarezza dentro di noi.La potevano vivere come un'avventura, ma forse è stato un bene:-) Leggendo la prima parte immaginavo incontri di fuoco, poi il tutto è svanito....
Come sempre avvincenti i tuoi racconti, hai una bella fantasia.
Ti auguro un buon fine settimana.

aleph ha detto...

Ma come : siccome lui fa cilecca quella lo molla per sempre??? CHE AMICONA!Alla prima occasione poi, manco un'altra possiblità gli da...

Rosaria ha detto...

Aldo questi due hanno sbagliato tutto dall'inizio...
Non si arriva a tanto per poi...dire addio, come se nulla fosse successo...
Il mio carattere avrei voluto capire, perchè madre natura sempre cosi irruente all'improvviso si blocca....
Dai di la verità ci hai voluto fare uno scherzo vero?
Sul più bello hai chiuso...ed hai fatto bene e sai perchè?? ci hai una bella lezione ..l'amore è un atto vero, che va fatto quando c'è vero amore...io la metto cosi... e tra questi due non c'era amore.

Ciao Aldino...saluti a Pasquale...

Ruby ha detto...

Innanzitutto, argh! E di nuovo arrivo per la parte finale! Sob.
Poi...bella storia, mi piace come scrivi e come lo scrivi. Fatti veri, quotidiani. Bravissimo!
Sono d'accordo con Nadia, che ha scritto il primo commento; l'attrazione mentale è ben diversa dall'amore e spesso si scambia l'una per l'altra anche se, e l'ho sperimentato personalmente, da una gran attrazione mentale può nascere un bellissimo amore.
Avere una vera e profonda intesa mentale, spirituale, emotiva e fisica non sono cose facili da riscontrare ma quando le si trovano tutte in una unica persona allora è veramente una emozione infinita.
Però...rileggendo con attenzione il tuo racconto, forse l'attrazione mentale c'era ma c'era anche un marito, dei figli e tutta una serie di cose che han portato la situazione alla sua ovvia, anche se triste, conclusione.
Ancora bravo e buon fine settimana!
Un abbraccio :-)

Luigina ha detto...

Tutto sommato Aldo sono contenta per i 3 bambini, anche se è una storia di fantasia: sono d'accordo con Anna e Riri, comunque complimenti per le tue doti di narratore, perché riesci sempre a creare la suspence giusta e a rendere reali le situazioni narrate. Buon weekend Aldo

serenella ha detto...

E' la prima volta che una tua storia non ha l'epilogo che tutti ci aspettavamo. Per me è giusto che sia finita così. Che rapporto sarebbe stato, tra fughe e incontri clandestini? Non hanno voluto entrambi spingersi oltre perchè in fondo un minimo di onestà mentale ce l'hanno entrambi. Tre figli e un marito!!! Correggimi se ho sbagliato tutto!

Annarita ha detto...

Ciao, Aldo. Sono d'accordo con rosy (guarda caso!)

Un racconto dal ritmo sostenuto e quindi coinvolgente...

Bravo, come sempre.

Un abbraccione.
annarita:)

Anonimo ha detto...

Aldo
solo un abbraccio

Ornella

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Cilecca da stress da eccessivo desiderio, si potrebbe dire. Ma sarà poi vero? Non sarà che lui è impotente? E comunque, che impegno questi due, si incontrano, e per una defaillance si lasciano, ma che determinazione!
Segno dei tempi, questi due non meritano di trovarsi un partner!

il monticiano ha detto...

@NADIA: Sì l'amore e l'amicizia sono due cose diverse ma non sempre. Può capitare, sia pure raramente, che le due cose coesistano.
HASTA SIEMPRE!!!

@ANNA: E' un blocco causato dallo stress, io ne sono convinto.

@stella: L'amicizia è messa da parte quando ci si sente delusi.

@La Mente Persa: Infatti è la cosa principale ma quando viene meno...addio sogni.

@Poeslandia: La saggezza a volte va a farsi benedire quando la pasione è cieca.
Ho accettato con vero piacere il tuo pensiero.
A te buona notte.

@riri:Probabilmente pensavano entrambi a qualcosa di diverso ma la vita fa di questi scherzi e purtroppo li dobbiamo subire.
Buon fine settimana anche a te.

@aleph:L'AMICONA c'è rimasta male al primo colpo.
Bisogna abbozzare.

@rosy: Non c'era vero amore dici tu? Può anche darsi anche se, dai preliminari sembrava si andasse in tutt'altra direzione.
Un saluto da me e da Pasquale.

@Ruby: Ed era quello che credo sperassero i due protagonisti. Poi perà deve essere intervenuta la coscenza ed hanno aperto gli occhi, ma poteva andare anche diversamente.
Anche da me un abbraccio.

@Luigina: A volte i figli contano più di ogni altra cosa e riescono a farti cambiare anche per occasioni del genere.
Buona settimana anche a te.

@serenella: Non hai sbagliato neppure una virgola però capita che le storie non abbiano tutte un lieto fine. Infatti ho cambiato registro, almeno questa volta.

@Annarita: Il tuo parere e i complimenti sono graditissimi.
Un abbraccio forte anche da me.

@Tua madre Ornella: Un abbraccio cara e...stammi bene che devi seguitare ad affrontare la battaglia per Niki.

@Vincenzo Cucinotta: Sì la cilecca li ha colpiti entrambi, ma tu sei un po' troppo severo con loro. Addirittura per il futuro non meritare altro partner.

paoladany ha detto...

Ciao Aldo due righe per dirti che mi fa piacere ti siano piacute le pizzette! Sai uno dei miei sogni sarebbe di aprire qualcosa in cui cucinare tutte cose mie... ma rimarrà sempre un sogno!! Purtroppo sono al lavoro, dopo torno con calma a leggermi la tua seconda puntata...
Adios

Antonella Riviello ha detto...

Bel racconto caro Aldo anhe se non avrei immaginato il triste finale per i due. Molto spesso si confonde l'amicizia e una semplice attrazione con l'amore folle...rischiando di perdere tutto. Nel momento in cui si sono sentiti in colpa hanno capito che si trattava semplicemente di amicizia...peccato aver perso anche quella!
Buon fine settimana a te.

ELisa ha detto...

Lieta é la notte
in cui il sole acceca la luna.
Il buio si accentua.
Le stelle gocce d'argento
disegnano miti antichi.
e poi il nulla ci viene a far visita...
Sogni dolci, notte serena a te... a voi... Lisa

Anonimo ha detto...

Buonasera Aldo, per il momento lascio un saluto affettuoso e poi più tardi, con comodo mi rileggo tutto quanto. Buona vita e un abbraccio, Viviana

Unknown ha detto...

io avrei voluto un finale felice, non un addio, anche se a pensarci bene, che ci sarebbe stato? incontri di nascosto?...magari ancora uno e avrebbero trovato la passione...chissà?! bravissimo

il monticiano ha detto...

@paoladany: Ti faccio i miei più sinceri auguri perchè tu possa realizzare il tuo desiderio.
Non preoccuparti, hai tutto il tempo per leggere.
Ciao.

@Antonella:Perdere entrambe le cose purtroppo può capitare.
Buona domenica a te.

@Poeslandia: Grazie per aver arricchito il post con i tuoi dolci e teneri versi.
Notte serena anche a te.

@Viviana r: Fai con comodo, tranquilla, hai tutto il tempo.
Un abbraccio a te e anche a Mao.

@AlessandraLace: Il lieto fine raccoglie più consensi ma la vita riserva anche queste amare sorprese.
Sarebbero cambiate le cose tu dici se ci fosse stato ancora un incontro? Non penso perchè non è finito troppo bene quello a Padova.
Grazie e ciao.

Damiano Aliprandi ha detto...

Scusa Aldo, ma è deludente questa ragazza. Penso che sarà capitato a molti di noi fare cilecca inizialmente. Specialmente se lo si fa con una persona che ami davvero e si è presi troppo.

Certo se poi diventa una routine, bè quello è un vero problema.

Insomma quella ragazza non amava per nulla lui, questo è certo.

Nicole ha detto...

Finale amaro...forse era un bisogno più che amore. Un bisogno di colmare le reciproche insoddisfazioni...o no?

Anna2 ha detto...

Caro Aldo,
è brutto accettare il finale cosi',
ma purtroppo la vita ha anche questi lati,e bisogna accettarli,
e prenderla il meglio possibile.
Viva la vita!!!Oggi è una bella giornata,vai a spasso!!!
Ora Ti lascio,un abbraccio
da Anna2.

upupa ha detto...

Io non avrei mollato così...cvi avrei riprovato!!!!!!!!!
un abbraccio

Nicolanondoc ha detto...

A me non è mai capitato di fare cilecca, però gli anni passano, mai dire mai:-))
Scrivi molto bene.

Angelo azzurro ha detto...

Come nella vita, non tutte le storie hanno un happy end.
Buona settimana Aldo

amatamari© ha detto...

Penso che la vita a volte corra su altri binari e gli incontri finiscono così, prima ancora di nascere pienamente.
Bellissimo racconto: tra la realtà immaginata e quella vissuta può esserci uno spazio infinito.
Grazie.

fabio ha detto...

Ognuno ha espresso un più che valido pensiero. Ogni nostro comportamento ha una motivazione. Ed ogni nostra azione non sempre è così semplice da poter essere spiegata.
Qui può darsi che i due, nel momento di spingere con l'acceleratore hanno frenato perché altrimenti non sarebbero tornati più indietro, le responsabilità li hanno bloccati. Bisogna avere anche presente che il tradimento non è da tutti, è geneticamente confermato e questi non erano geneticamnete programmati per tradire, forse perché i loro consorti non se lo meritavano.

il monticiano ha detto...

@l'incarcerato:Be' in realtà è una signora di oltre 40 anni, sposata e madre di tre figli.
Si è trattato di un'infatuazione abbastanza concreta che non ha dato i risultati sperati. Potevano riprovarci? Non lo so, ho dei dubbi.

@Nicole: Quando succedono certo cose il finale non può che essere amaro. Dapprima pensavanno di
colmare effettivamente le reciproche insoddisfazioni, ma poi all'atto pratico hanno fallito.

@Anna2: Giusto, la vita purtroppo ha anche questi lati negativi.
Malgrado la buona giornata qui a Roma, sono restato a casa.
Anche da me un abbraccio.

@upupa: Io sinceramente no, non ci avrei riprovato
Il fallimento è stato reciproco.
Un abbraccio anche da me.

@Nicolandoc: Ma loro non pensavano che andasse così, in fondo entrambi non arrivavano a 50 anni.
Grazie un caro saluto.

@Angelo azzuro: La delusione c'è stata per entrambi ed è andata a finire non bene.
Buona settimana anche a te Angelo.

@amatamari: La loro intenzione non era quella di far finire in quel modo la loro relazione,ma a volte nessuno può porvi rimedio.
Grazie anche a te e buona notte.

fabio ha detto...

Insomma se avessero consumato, la loro lealtà d'amore non avrebbe concesso di vivere nell'ipocrisia del tradimento. Il risultato sarebbe stato la dissoluzione di due famiglie. Ecco perché si sono dovuti lasciare definitivamente. Il loro amore non avrebbe potuto avere dei compromessi, o tutto o nulla.

fabio ha detto...

Questi erano due monogami, riescono ad amare una persona alla volta, e non possono amare uno e far finta di amare un altro o amare uno e fare sesso anche con un altro. Se stanno con uno l'altro lo devono lasciare. MONOGAMI PURI.
'notte

il monticiano ha detto...

@fabio 1°) e 2°): Hai dato una interpretazione molto interessante
del comportamento dei due protagonisti e, come hai potuto leggere nei commenti precedenti, ognuno dei blogger ha dato una propria interpretazione. Ed hanno fatto bene.
Nella tua si presume che i due la pensassero entrambi allo stesso modo da bravi genitori. Con il pensiero rivolto alla loro rispettive famiglie qualcosa li ha fermati entrambi al momento dell'atto conclusivo.
Di ciò non ne sono convinto.

Pupottina ha detto...

che bel finale!!!!
giusto!!!
bei personaggi, come sempre!!!!