Appena arrivati a casa Cesarina aveva già aperto la porta e ci accolse con cordialità: io mi affrettai a spiegarle di cosa si trattava e lei non sollevò la benché minima obbiezione, mi conosceva troppo bene. Rosi rimase molto soddisfatta della visita in casa e assicurò che avrebbe subito telefonato ai suoi per prospettargli la nuova situazione. Con la famiglia presso la quale abitava in questo periodo avrebbe sistemato ogni cosa, naturalmente con l’aiuto dei propri genitori. Due giorni dopo, verso le 13, sento squillare il telefono e, appena sollevato il ricevitore, una squillante voce femminile
-Ciao Nico, mi riconosci?
-Credo di si…sei Rosi vero?
-Complimenti, ti ricordi di me ed anche della mia voce
-Beh non è che io riceva molte telefonate femminili e a parte mia figlia e Cesarina non vedo proprio chi possa telefonarmi del gentil sesso
-Allora probabilmente alla tua lista ci aggiungerai anche me
-Che vuoi dire?
-Dico che ho telefonato ai miei e, benché io abbia insistito per evitare loro questo viaggio dicendogli che non era necessario, hanno deciso di venire domenica e, con il tuo permesso, vorrebbero conoscerti, parlarti e vedere con i propri occhi dove verrò a vivere dal prossimo lunedì in poi
-Ma allora tu hai già deciso?
-Certo! Quando domenica verremo porterò un paio di valigie con i miei effetti personali mentre mia madre, naturalmente, porterà chissà quante altre cose
-Di spazio per la tua roba credo ce ne sia abbastanza
-Nessun problema, ci vediamo domenica, nel pomeriggio
-Ma i tuoi a che ora arriveranno?
-Loro arriveranno con l’aereo: andremo prima a prendere le mie cose dove abitavo e poi, dopo pranzato, verremo da te…dovranno ripartire la sera stessa per i loro impegni a Palermo
Quella domenica pomeriggio tutto si svolse nel migliore dei modi. Facemmo la nostra reciproca conoscenza io e i genitori di Rosi ed il tempo trascorse in un clima cordiale e sereno. Mi sembravano una coppia ben assortita, entrambi vicini ai 55 anni, anche se Agata, la mamma di Rosi - la classica bellezza siciliana - “distava” almeno una ventina di centimetri in termini d’altezza dal proprio marito Giannetto. Quest’ultimo infatti era atletico, muscoloso, con due mani che avrebbero stritolato chiunque e talmente alto da domandargli come mai, allorquando iniziò la sua carriera, non si arruolò nell’Arma dei corazzieri al Quirinale. Lui mi spiegò, con molta tenerezza verso la propria moglie, che all’epoca rifiutò di entrarvi a farne parte giacché si era già innamorato di Agata e della Sicilia. Mi chiesero se la presenza di Rosi in casa significasse procurare limitazioni alla mia libertà ma confermai loro che mi avrebbe fatto piacere veder circolare in casa un’altra persona vista la mia ventennale solitudine e aggiunsi che in tal modo la casa tornava a “vivere”. Verso sera, poiché il loro aereo partiva intorno alle 22, ci salutammo con molta cordialità, fecero le loro raccomandazioni a Rosi e mi dissero che in occasione delle prime vacanze scolastiche avrebbero gradito una mia presenza a casa loro, in Sicilia. Ringraziai e assicurai che ci avrei pensato. Non cambiai nulla del mio abituale tenore di vita e sia io sia Rosi, alla quale avevo dato una copia delle chiavi di casa, eravamo riusciti in brevissimo tempo a coordinare molto bene le nostre reciproche abitudini e attività. Lei d’altronde tranne i giorni festivi rimaneva a scuola fino a metà pomeriggio e poi si vedeva con i suoi amici; qualche volta si cenava insieme, qualche altra andava con gli stessi amici al cinema, a teatro oppure a mangiare una pizza. In definitiva eravamo entrambi molto soddisfatti di come procedevano le cose, così come lo erano i suoi genitori che non facevano trascorrere più di tre o quattro giorni senza aver fatto la loro telefonata. Dopo qualche tempo Rosi mi chiese se poteva far venire in casa nei pomeriggi di due giorni la settimana, il martedì e il giovedì, tre suoi amici: Enzo, il figlio del maresciallo dei carabinieri presso il quale aveva abitato prima di venire a stare da me, Susi e Vera, tutti suoi coetanei e colleghi della stessa facoltà universitaria: volevano così preparare insieme le loro tesi di fine laurea. Io non ebbi nulla da dire anche perché trascorrevo tutti i pomeriggi fuori di casa insieme ai miei amici e poi, in ogni caso, non mi avrebbero recato alcun fastidio. Trascorse alcune settimane mi disse che i suoi amici avrebbero avuto piacere di conoscermi anche per ringraziarmi dell’ospitalità che ricevevano e così, un giovedì pomeriggio, anziché uscire rimasi in casa fino a quando sentii aprire la porta ed entrare Rosi in compagnia di Enzo, Susi e Vera
-Nico, ci sei?
-Sì, sì, sono qui, eccomi
-Allora…lui è Enzo di cui ti ho già parlato alcune volte
-Ciao, come va?
-Bene e lei?
-Lei è Susi e lei è Vera
-Ciao, siete molto carine, e anche tu Enzo, chissà che stragi di ragazze fai in giro
-Grazie. Noi abbiamo sentito parlare molto di lei: Rosi dice che é meglio di un padre
-Diciamo pure di un nonno
-Le si è affezionata, ci ha detto che é una persona speciale
-Adesso non esageriamo! Vi faccio un caffè o qualche altra cosa?
-Grazie, accettiamo volentieri
I giorni si susseguivano perfino troppo velocemente: arrivarono le vacanze natalizie e poi quelle pasquali che Rosi trascorse a casa sua in Sicilia. Malgrado gli insistenti inviti dei suoi genitori io dovetti rinunciare ogni volta ad andare da loro sia perché in quei periodi passava a trovami mio nipote Marco da Bologna sia perché mia figlia Camilla con suo marito Sandro, che vedevo raramente, mi volevano a Maiori.
*******
Mancavano appena un paio di mesi alla fine dell’anno scolastico e quella sera - erano circa le 23 - dopo aver letto qualche pagina del libro che stavo leggendo in quei giorni, spensi la luce e mi accingevo a dormire quando sentii bussare alla porta della mia camera
-Nico?
-Si?
Senza aggiungere altro Rosi aprì la porta, entrò e s’infilò nel mio letto. Percepii che si toglieva qualcosa di dosso. Si adagiò accanto a me e…
Stetti siccome immobile, esitante feci un sospiro…mi volsi verso di lei, mi colse un capogiro, il tacito domandar non mi fu dato…Ella s’avvicinò ancora più di prima. Il volto fra le sue mani mi prese dolcemente, mi baciò in fronte, indi le labbra sue raggiunsero le mie ed io non resistetti, contraccambiai…Volle allora prender le mani mie e sui seni suoi condurle lievemente: li carezzai, li baciai, sentii fremere il suo caldo corpo, lentamente mi fece proseguire premendo in modo tenue il capo mio lungo di lei là fin dove nasce ogni umana vita, gemiti sommessi e poi un grido a stento soffocato…Oltre non andammo: pose un dito suo sulle labbra mie, capii che un bel tacer era da lei gradito e infine prese una delle mie mani che a lei era avvinta, la baciò sul dorso e racchiusa nel mio corpo s’addormentò pian piano…Udii il suo russare tenero e delicato e m’addormentai anch’io sebbene frastornato.
*******
(fine della terza puntata)
26 commenti:
Olà! Come imprevisto non è niente male!! E questo è solo primo, magari...!
Aldo,da qualche giorno ogni volta che ti lascio un commento, mi arriva un messaggio strano di mancato invio (?)sulla posta elettronica. Sai se succede anche ad altri bloggers?
Hai capito un po' questa Rosi?!?
Bene, bene......e adesso?
Un abbraccio:)
Ma Aldo,sono esterefatta,
immaginavo qualcosa del genere,
ma che lasciassi fare tutto a Lei,
e Tu accettavi il tutto...
senza reagire,mi ha spiazzata.
Oh Aldo,ma non è molto che Ti è successo....
Questa Rosi,è peperina!!!
Che hai fatto Tu...
Aspetto il seguito per riuscire a capire come Te la sbrogli.questa matassa.
Un bacio e una carezza da Anna2
Non me lo sarei mai aspettata: sei uno scrittore...imprevedibile!!!
:-)
monty, diceva il mio mito anthony quinn che "finchè un uomo desidera è anche creativo."
aveva ragione.
love, mod
Sei incorreggibile con i tuoi colpi di scena...
Tatatata, è bravo Aldino, sai che mi hai sorpresa?
Si, non mi aspettavo una cosa cosi sicura da parte della ragazza...però! Ciao a Lunedi.
FRancamente non mi aspettavo questo risvolto. Staremo a vedere....
@La Mente Persa: Ci ho pensato un bel po' sopra, poi ho messo giù quello che mi veniva in mente.
@Angelo azzurro 1°) e 2°): Chi lo può dire? Vedremo in seguito.
Chissà se Pasquale la smette di fare capricci, ho i miei dubbi.
@luly: E adesso vedremo gli sviluppi della vicenda.
Abbraccio ricambiato.
@Anna 2: In effetti la matassa si è ingarbugliata. Troveremo una soluzione per dipanarla.
Un abbraccio affettuoso.
@amatamari: Grazie, imprevedibile come l'imprevisto.
@modesty: Lo credo anch'io.
Grazie.
@stella:La speranza è tener desta l'attenzione.
@rosy: A quell'età le ragazze sono piuttosto sveglie.
Ciao, a presto.
@serenella: Un piacevole risvolto, almeno secondo me.
apperò!!! questa non me l'aspettavo,la bricconcella!!!;-DD
...lo avevo immaginato...quindi aspetto di conoscere L'Imprevisto...felice week end
Ops!!!Aldo, vedo che l'intreccio del racconto diventa piccante:-) L'imprevisto in certe situazioni può essere fatale:-) La ragazza è affascinata dalla persona saggia ed interessante, che così..seguendo l'istinto l'ha accolta nella sua casa, adesso non mi resta che attendere il seguito:-)
Buon fine settimana.
Sai Aldo, come ti avevo scritto, pensavo ad una persona a cui dare la mia stanza degli ospiti, ma leggendo qui, ho un pò più di reticenza...mettere una giovane donna in casa potrebbe essere un problema..ci si "concede" facilmente oggi, penso sia anche difficile resistere per un aitante ragazzodoc del sud:-) A presto
Interessante...cercavo l'"imprevisto" nel racconto.. I segni del tempo non intaccano mai il fascino e Nico ne ha da vendere.
Asptto il seguito :)
E brava la Rosi che s'intrufola nel letto, l'imprevisto e di prim'ordine. Aspetto il seguito di leggere il seguito.
Un abbraccio, Viviana
@Aglaia: Le sorprese nella vita ci possono sempre stare.
@AlessandraLace: Bene, mi congratulo con te per la tua intuizione.
Buon fine settimana anche a te.
@riri: Certo la ragazza aveva capito che Nico era una brtava persona.
Aspettiamo il seguito.
Anche a te buon fine settimana.
@Francy274: Certo il personaggio Nico riesce simpatico e si fa ben volere.
Aspettiamo il seguito.
@Viviana r: E il seguito verrà, certo.
Un abbraccio a te e a Mao.
Rosi Rosi...ah ah ah. Ma sei un po' diabolico? Nel senso buono, ovvio;)Grande!
che tipa Rosy!!!!
e poi? aspetto la prossima puntata...
buona serata domenicale
^___________^
nel post di oggi ti ho nominato l'hai visto?
;-)
che sorpresa...
Alla faccia dell'imprevisto Aldo. Mi hai proprio spiazzato:))) Pensavo a una love story col nipote capitato per caso. Mo vediamo come te la cavi a sbrogliare la matassa.
@Nicole: Grazie anche per i tuoi commenti alle puntate precedenti.
Ho messo un po' di pepe nello scritto.
@Pupottina 1° e 2°): Ed ecco la puntata seguente.
Ti ringrazio per la citazione, sono passato dal tuo blog.
Buonanotte.
@upupa: Spero una sorpresa interessante.
@Luigina: Adesso viene il difficile, hai ragione.
good start
molto intiresno, grazie
Perche non:)
molto intiresno, grazie
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