giovedì 18 marzo 2010

UN GIORNO, UN'ORA, AD UN SEMAFORO DI UN CROCEVIA

Benché fosse inverno c'era uno spicchio di sole, per fortuna.
Era domenica e l'attesa di un bus alla fermata non mi preoccupava più di tanto dato che non avevo alcun appuntamento e neppure impegni urgenti.
Cercai di ingannare l'attesa dando un'occhiata in giro, ma dopo appena qualche minuto mi si avvicnò una giovane coppia, lui e lei intorno ai trent'anni, credo:
= Scusi, per favore, ci può indicare la strada da fare per andare a Piazza...
= Ragazzo mio quella piazza lì è abbastanza lontana, siete in macchina?
= No, ci andiamo a piedi...
= E perché? Siete fortunati. Vedete quella è la fermata della metro, in cinque minuti vi porta proprio fino a Piazza...
= Preferiamo fare una passeggiata
= Altro che passeggiata, è una scarpinata vera e propria
= Così ne approfittiamo per visitare Roma
= Contenti voi. Allora andate dritti su questa salita, arrivati in cima procedete ancora rasentando gli edifici alla vostra sinistra; seguitate a farlo fino ad un semaforo; girate a destra, poi ancora a destra; quando non potete andare più avanti perché vi trovate davanti le mura della stazione centrale girate a sinistra, procedete fino al centro di un incrocio, lo superate di quattro o cinquecento metri e siete arrivati a Piazza...
= Grazie tante, molto gentile...
= Tutto chiaro?
= Sì, sì, arrivederci.
Ebbi la strana sensazione che tanto chiaro non doveva essere apparso a quei due: tra sinistra, destra e centro l'indicazione era stata un po' confusa, forse.
Come nel caso di altri settori.
E intanto il bus non arrivava.
Neppure il tempo di guardarmi intorno che due signori, piuttosto anziani, di non so quale nazionalità comunque non italiana, mi chiesero, usando alcuni verbi italiani all'infinito - tipo "noi volere andare..." - qualcosa che lì per lì non riuscii a capire e poi, non so come, compresi che stavano cercando le Scuderie del Quirinale per visitare una mostra del Caravaggio.
Mi è sembrato di rivedere la scena di quel vecchio film in cui Totò e Peppino De Filippo a Milano, dinanzi al Duomo, chiedevano alcune informazioni.
Questa però era un'indicazione troppo laboriosa per poterla far comprendere in breve tempo ai due miei coetanei extra-italiani. Ad ogni modo ci misi tutta la mia buona volontà e riuscii, credo, ad indirizzarli verso la direzione giusta non prima però di una quindicina di minuti.
Nel frattempo avevo notato che un altro signore con tanto di carta toponomastica in mano stava lì a poca distanza aspettando non so cosa.
Ci volle poco a capirlo: s'era messo in fila pazientemente per poi avvicinarsi a me e chiedermi, in un italiano stentato, quale strada doveva fare per andare a...
Per fortuna il luogo dove doveva recarsi era a poche centinaia di metri.
E ancora il bus tardava a venire.
Mi venne un dubbio: per caso i passanti mi stavano scambiando per un pizzardone – alias vigile
urbano in borghese e quindi addetto alla circolazione di uomini e mezzi?
Decisi di andare a rifugiarmi in un bar mentre frattanto il tempo correva. Quello sì ma il bus neppure a parlarne.
Finalmente, dopo un'ora, il bus arrivò, stracolmo di persone piuttosto imbufalite compreso quelle che erano in attesa alla mia stessa fermata.
Domandai all'autista se si era rotto qualche..ma lui, interrompendomi
= Da quer dì che me so' rotto, ma che ce voi fa'? Ce vo' pazienza...
E lui lo disse a me. Mah!

29 commenti:

riri ha detto...

In realtà caro Aldo si dice che la miglior difesa è l'attacco ed il conducente è stato molto eloquente:-) Per quello che hai raccontato mi viene in mente che "per chi deve arrotondare" potrebbe essere un lavoro:-) Ti ho immaginato lì, con la tua cordialità a dare info, maròòò, io dopo il secondo li avrei accompagnati, altrimenti li avrei fatti perdere, sono una frana ad indicare le strade, però,,adesso verrò a quella fermata e visto che manco da Roma da un secolo:-) chiederò ad un gentiluomo di accompagnarmi.
Caro Aldo, sei mitico!!Un abbraccio

gianna ha detto...

ola Aldo...Roma e Buenos Aires sono due citta con moltissimi turisti...
qua vengono molti norteamericani e inglesi...e brasiliani,,
e molto grande e anche loro si perdono e domandono...pero a volte non si ha voglia di aiutarli perche si ha fretta...
tu sei un uomo gentile pero hai le tue obligazzioni, e logico...
ho visto il saluto di Mauro Zarate tra la gente della Lazio¿mah, perche ha fatto quel saluto? cosa pensi tu, e argentino, giovane, e meglio che facia gol che facci scematte ...
un bacio...buon giovedi

Anonimo ha detto...

Però...mica male come idea, pensaci

Natalie ha detto...

Grazie per la risata! Sembrava una scena d un film comico! :D

Susanna ha detto...

Sai che scenetta... A Milano non sarebbe successo, una volta che ci sono stata in gita ho visto che guai a chiedere un'informazione: agitano la mano come a dire "ho fretta, lasciami stare" e filano via...

Angelo azzurro ha detto...

Da quelle parti non c'è verso d'annoiarsi, eh? Pure per vigile ti scambiano!!

Nicole ha detto...

Che nostalgia di Roma, mi hai fatto venire...Come ti ha già detto qualcun'altra , in effetti potrebbe essere un nuovo lavoro 'L'INFORMATORE'...:)
Sai, non tutti sono gentili come te.

Riguardo il conducente, ti ha risposto come da manuale Italiano...ah mettici pure che era Romano e fai il paio.
Ciao Aldo!

la Volpe ha detto...

Non so se il fatto che si fatichi a distinguere tra la vita reale e il parto della tua fantasia sia merito delle tue capacità di narratore oppure della comune follia quotidiana...

@enio ha detto...

un ora di ritardo mi sembra un bel pò! neanche a Milano nelle ore di punta succede na cosa del genere!

Ernest ha detto...

Beh l'immagine di Totò "noyos volevons savuar..." è fantastica. Veramente un'ora incredibile però mettila così grazie alle tue parole ora sappiamo la differenza tra uno che ha pazienza e uno che proprio non l'ha mai vista...
saluti

Luz ha detto...

Si vede proprio che ispiri fiducia e attendibilità. Vorrà dire che la prossima volta che devo andare in qualche zona di Roma che non conosco, prima vengo sotto casa tua, ti citofono, mi faccio spiegare il percorso e poi....vado!
Magari però quel giorno ti porto pane fresco e porchetta, che ne dici?

Anonimo ha detto...

Allora anche a Roma state messi proprio bene con i mezzi pubblici!!!
Però vedo che tu non ti scoraggi, devi avere proprio un bel carattere...

P.S. Anche a Palermo i trasporti pubblici fanno piangere...e non solo quelli!!!

Gianna ha detto...

Dai che ti sei divertito pure tu, in attesa dell'autobus.

Anonimo ha detto...

Quante informazioni che dispensavo a Parigi, se avessi chiesto un franco per ogniuna ora sarei ricca.
Buona vita, Viviana

il monticiano ha detto...

@riri: Mica male il suggerimento. Basta procurarsi magari un bracciale con su scritto qualcosa che faccia capire la mia qualifica. Occorre però imparare qualche lingua straniera.
Quando verrai a Roma,sarò a quell'angolo. Un abbraccione.

@gianna: Se conoscessi qualche lingua oltre quella italiana mi potrei comportare meglio.
Quallo che hanno fatto fare a Zarate io non l'ho approvato e non l'approvo. Si è fatto trattare come un bambino.
Un abbraccione grosso.

@ALEPH: Già fatto, quando vieni
sarò a tua disposizione.
Non mi chiedere però come si arriva a palazzo grazioli.

@Selene: Benvenuta.
Effettivamente così è andata, ci mancavano Totò e Peppino però.

@Ibadeth: Il paragone con Milano non regge, evidentemete lì hanno altro da pensare. E quando ti danno retta.

@Angelo azzurro: Ad osservare bene ci sarebbe da scrivere un libro e, credimi, quando cammino
ne vedo di belle.

@Nicole: S' Roma fa venire sicuramente nostalgia per chi non ci abita e per chi è costretto a lasciarla.
Di autisti così ce ne sono anche di peggio.
Ciao Nicole, un abbraccio.

@la Volpe: Credo la seconda che hai detto.

@enio: Di domenica mattina qui sembra deserto. Solo alcuni passanti e molti turisti, mezzi pubblici nisba.

@Ernest: Pazienza ce ne vuole eccome però da pensionato è più semplice averne.
Saluti anche a te.

@Luz: Se ti presenti con pane casareccio fresco e porchetta mi spacco in quattro e magari dove devi andare ti ci porto io in braccio.

@PEPE: Scoraggiarmi io, a quest'età? Non ne vale la pena. Tanto è raro che io abbia fretta.
Malgrodo tutto Palermo è una gran bella città. Le panelle le fanno sempre?

@stella: Divertimento massimo, però fino ad un certo punto. Poi diventava una fatica.

@Viviana r: La prossima volta, ove dovesse capitarmi, metterò una tariffa.
Buona vita Viviana.

riri ha detto...

Solo un caro saluto:-)

Nou ha detto...

Caro Aldo,
i tuoi racconti mi portano indietro nel tempo a quando i nostri papà erano ancora con noi; a quando sono venuta a Roma per la prima volta nel 1968 per sostenere l’esame di concorso. Il mio papà, mi aveva dato 40.000 lire (allora una cifra astronomica) per “ogni evenienza “ disse.
Dopo l’esame , mi trattenni a Roma per altri 12 giorni e nella mia incoscienza spesi la cifra fino all’ultimo centesimo. La spesi in vitto, alloggio, trasporti e varie, assolutamente necessarie: la spesi bene, con il fine di stare a Roma il più a lungo possibile. Era il mio desiderio fin dall’infanzia e papà lo sapeva.
Non ho mai chiesto informazioni, tranne quando dovevo prendere l’autobus. Mi muovevo consultando la mappa e soprattutto a piedi.
Erano i giovanotti che chiedevano informazioni a me… mannaggia loro! Uno di questi era un poliziotto in borghese che, una volta vinta la mia diffidenza, mi disse che mi stava seguendo da qualche ora: se non me ne fossi accorta? Alla mia risposta negativa asserì che evidentemente avevo bisogno di una scorta ( era siculo!). Al che io ribattei che se lui era veramente un poliziotto, di mostrarmi il tesserino di riconoscimento. E così fu che non mi mollò per il resto del pomeriggio.
Sempre belli i tuoi post!
Ciao N.

Luigina ha detto...

Aldo il suggerimento di Rirì non è male: potresti mettere la fascia con scritto "Guida madrelingua Italiano" :)))

chicchina ha detto...

Da come conosci Roma,non sarebbe male pensare anche a questa tua attitudine come un'alternativa.Sai,de sti tempi..Però l'autista è stato furbo,prima di far parlare si è ben salvaguardato!
Ciao amico

il monticiano ha detto...

@riri: che ricambio con molto affetto.

@Nounours: Cara mia questo accade in una grande città come Roma quando una bella e giovane signorina "sola se ne va per la città e passa tra la gente che non sa". Io al posto del poliziotto avrei insistito.
Grazie, ciao.

@Luigina: Ecco una trovata magnifica: dovrò sbrigarmi a farmi confezionare la fascia.

@chicchina: Hai capito che dritto l'autista, come mi ha visto aprire la bocca ha parlato lui.

Antonella Riviello ha detto...

Caro Aldo, sei insuperabile come al solito...e gentilissimo e cordiale come sempre...magari avessi incontrato te l'ultima volta che sono venuta a Roma! Tu pensa che dovevo acquistare urgentemente una ricarica per il cellulare ed arrivare al negozio in fretta perchè stavano chiudendo. Corsi come una matta per raggiungere il negozio ed inciampai nella radice di un albero che fuoriusciva dal marciapiede. Risultato? Una slogatura alla caiglia, immobilizzata per 20 giorni e oltretutto mi avevano anche dato l'informazione sbagliata...il negozio che cercavo non era lì!!! Dov'eri?
Un caro abbraccio a te e dolce notte!

il cuoco ha detto...

Ma Aldo hai controllato la giacca? non ci fosse tata disegnata per caso una freccia con su scrito voi siete qui....:-)))))

riri ha detto...

Ciao Aldo caro, ti auguro un buon fine settimana, a risentirci. Un abbraccio.

Rosaria ha detto...

Ti succedono tante cose caro Aldo che mi fai venire la voglia di correre a Roma e di uscire con te.
A me piace dare informazioni.
Un bacione e buon fine settimana.

Anonimo ha detto...

Eheheheh che poi 'er romano' è una parlata che fa sempre simpatia, almeno a me :-P
Un'euro a informazione e potresti tirarci un bel gruzzolo :-)
Un bacione caro Aldo, e passa una buona domenica!

Nou ha detto...

Caro Aldo, trovare una persona gentile che ti dà un'informazione è un vero toccasana per tutta la giornata!
Ora, ad esempio, mi sono appena tagliata un dito aprendo una scatoletta di tonno, mi dici come faccio a tornare a quando l'ho presa in mano per aprirla, così la rimetto subito al suo posto.. già che si siamo vorrei sapere come retrocedere a prima di Silvio- c'è.. da che parte si va?
Baci :-))

il monticiano ha detto...

@Antonella: La prossima volta che vieni a Roma metterò il tappeto rosso e una schiera di pizzardoni pronti per ogni cosa che vorrai sapere.
Buonanotte e sogni d'oro.

@il cuoco: Non ci avevo pensato.
Da domani però sarò tappezzato a dovere.

@riri: Anche a voi.
A risentirci presto.
Un abbraccione.

@rosy: Per venire a Roma ci vuole poco, basta prendere il treno. Tanto tutte le strade portano qui.
Io sarò presente.
Un grosso abbraccio e auguri.

@Ruby: A quel ritmo di domande mi bastano pure 50 centesimi, tanto per arrotondare.
Ti abbraccio e ti auguro buona notte.

@Nounours: Per la scatoletta di tonno non posso purtroppo fare granché.
Per l'altra cosa basta andare all'incontrario di dove va lui. Mai seguirlo.
Un abbraccione.

Chiara ha detto...

Ammazza, pure pè vigile te scambiano aò! hhehehee
Carinissimo il racconto Aldo, una storia tipica romana, non tanto per le indicazioni ai turisti, ma per l'attesa der bus!
L'autista poi....più romano de così!
Lo immagino con i gomiti appoggiati al volante a bus fermo che ti parla.
Aò, ma da romano de Roma che te sei stato zitto?
Nun je potevi dì, a bbellooo, te te sarai pure rotto a guidà ma da seduto io me sò rotto a aspettatte
ar l'impiedi!

Biancamaria ha detto...

ciao Aldo...Noio volevuam savuar....;-PPPPP
ci sono persone che ispirano più di altre nel ricevere richieste di spiegazioni per andare di qui e di là...benvenuto al club!!!;-D