Poco più di una settimana fa malgrado il freddo siberiano sono stato costretto ad uscire di casa per recarmi in un ufficio, fortunatamente non troppo lontano, per il disbrigo di una pratica personale.
Poiché temo e odio il freddo mi sono premunito ben bene acconciandomi così: scarpe, calzettoni di pile, slip e calzoni pesanti, maglia di lana a pelle, camicia, due maglioni tipo marchionne, cappotto tirato fin sul collo, sciarpa di lana pesante e lunga tanto da fargli fare due o tre giri fino a metà del viso, naso e parte degli occhi compresi, coppola in testa calata sulla fronte.
Apro una piccola parentesi: i calzettoni me li regalò mio figlio per Natale. Quando quel giorno aprii la confezione natalizia che li conteneva, vidi che erano fasciati da una striscia di carta con su la scritta "pile". Io li presi e mi misi a scrutarli da ogni lato. Mio figlio mi fece "papà quelli tengono molto caldo" , "lo so" risposi io, allora lui "mi dici che stai cercando?" ed io, serio, pensando di fare lo spiritoso "dove sono le pile, le batterie insomma, quelle che servono per riscaldare?". Venni preso in giro da tutti i parenti per l'intera giornata, ma io avevo scherzato. Chiusa parentesi.
Per andare nell'ufficio in questione il percorso che faccio non è molto lungo; passo davanti la vicina stazione dei carabinieri, il vicino commissariato PS di zona e attraverso la piazza della pizzeria di pizza pazza poi scomparsa, di cui parlai tempo fa. Ero preoccupato però a causa del mio abbigliamento. Già perchè passare davanti le sedi delle forze dell'ordine conciato in quel modo e cioé con quella specie di burqa afghano non è molto prudente.. Pare che si violino non so quante e quali disposizioni di legge coprirsi il volto in quella maniera. Per fortuna non ho fatto un burqa completo quello cioè con la piccola rete dinanzi gli occhi.
Circa un'ora dopo, terminato parzialmente il disbrigo della mia pratica – purtroppo dopo tre giorni dovevo ritornare nello stesso ufficio – rifaccio lo stesso percorso dell'andata per ritornare a casa quando davanti a una tintoria sita in quella piazza un rosso abbagliante di capelli quasi mi acceca gli occhi. Uno spicchio di sole anche se timido li fa brillare ancora di più.
Impossibile mi dissi, e tirai dritto. Avevo avuto una visione a causa del freddo? Giunto a casa ci pensai sopra un bel po'. Stentavo a credere di avere nuovamente incontrato la giovane ragazza dai capelli rosso fiamma di qualche tempo prima. Forse avrei dovuto fermarmi e saperne di più, ma ormai...
Quando tre giorni dopo dovetti ripassare da quella piazza, sulla via del ritorno vidi la "rossa"!
Incuriosito, stavo per avvicinarmi ma riuscii a fermarmi in tempo. Non era la giovane della fermata del bus.
Questa persona aveva sì i capelli lunghi però sistemati a coda di cavallo e tinti non proprio tanto bene. Me ne accorsi avvicinandomi a lei. Era una donna che mostrava non meno di sessant'anni.
Sostava fuori dalla tintoria per fumarsi una sigaretta. Probabilmente una delle attuali proprietare di quell'attività.
Peccato, non mi sarebbe dispiaciuto un incontro diverso.
25 commenti:
A me la battuta delle "pile" ha fatto molto ridere ;)
Sei un attore fantastico..l'hai data in barba a tutti.
Cavolo..allora è vero che ogni rossa lasciata è persa? Uffa..
Peccato :(
Bacissimi, Aldo.
oh! cosa intendi per "incontro diverso"??? :) beccato, al...mo' rispondi bene però, eh?!
bacione, mod
Io non ho mai capito perché continuino a chiamarsi 'tintorie'... mi son persa qualche puntata: la ragazza della fermata dell'autobus e a quanti post dovrei tornare indietro per capirne di più? ci provo :)
non hai poi tutti i torti riguardo alle 'pile', caricano e scaricano una elettricità mica da poco! ;)
Troppo forte la battuta su "pile", ciao Aldo, mi sono gustata il tuo racconto prima di fare un giretto..l'unico rosso che conosco è il figlio della farmacista un po' bastardo dentro, ti auguro di incontrare la tua rossa luccicante, per curiosità ed amicizia s'intende:-) Un abbraccio.
E tu continua ad uscire, chissà che prima o poi...
Ti mancava solo il colbacco al posto della coppola... :D
(Però ti capisco: il freddo mi uccide...)
Aldo mi sarebbe piaciuto vederti conciato in quel modo!
Bella la descrizione della rossa da lontano.
Sei sempre spiritoso e arguto amico carisssimo.
Prima o poi la incontri di nuovo la tua rossa del cuore, ne sono convinta :))
Ciao, Nou
Eh ma con due maglioni tipo Marchionne, con le rosse non avrai mai speranza...
Non andrà a ' PILE' anche la tua rossa, visto quanto illumina la tua fantasia?
In quanto a spirito, non ti batte nessuno e se mi si presenterà l'occasione ti ruberò la battuta.
Cristiana
Come vedi i tarocchi ci sono dappertutto!
E dimmi un po', così bardato che avresti fatto se incontravi la rossa?
Speriamo che il nuovo incontro sia in estate così almeno riuscirai a muovere la testa e aprire la bocca!!!
Ahaha
La sessantenne non ti è piaciuta nemmeno un po' temo...
Ahahah sei adorabile!
Mi piace l'idea che gli altri se la ridono ma quello che ride davvero (dentro) di loro... sei tu :)))
p.s. Allora qui da me proprio non sopravviveresti, che certe nottate siamo a meno quindici. Brrrrrrrrrr ;)
meno male che non avevi il burca completo, quello con la reticella... fare lo stesso tragitto bardato così si può rischiare di essere preso per un talebano!
E' vero! Occorre perseverare! E, poi, si sa. Torna la bella stagione ...
Teniamo duro Aldo che il caldo e il sole dovranno pur tornare no?
un abbraccio!!
Aldo sei un genio... ora le progetto io le calze che si riscaldano con le pile e dividiamo! :D
Hehehehehe... fortissima la battuta del pile... immagino le facce dei tuoi familiari...
Dai Aldo la rossa sarà per la prossima volta :-)))
Ciao carissimo un abbraccio per augurarti una felice giornata... bacioni!!!
Già, perchè poi lo chiamano pile se poi non ci sono le batterie incluse ?? :DDDDDD
Dai, forza, chi la dura la vince, la inconrrerai ancora la rossa e potrai dirLe che anche Noi desideriamo saperne di più su Lei... Potresti rivolgerTi a lei con un "sapeva che la curiosità è contagiosa?..."
Buona Giornata Aldo
Questo post è una perla!
Grazie Aldo, mi giravano tantissimo gli zibidei e leggerti è stato taumaturgico.
Un salutone
Forte la battuta delle "pile" leggendo i commenti è piaciuta a tanti.
La rossa ti ha affascinato. vero?
Vedrai che la rincontrerai, abbi fiducia.
E' il caso di cantare in rossa vedo te.
Bacio, ciao.
Ma Aldo...! Allora dopo sessant'anni noi povere donne dovremmo andare a buttarci di sotto da un ponte? Oltretutto se non siamo neppure rosse! :-(
Sei troppo forte!
Buona serata.
Nadia
Non è che per commentare da te sia tanto più semplice che venire sul mio blog, eh!
Allora ho provato a cliccare sul mio nome che hai nella lista dei tuoi amici, ma non devi aver copiato bene il collegamento perché non apre il blog, quindi ti conviene rifare tutto... buon divertimento! :-)
Ciao Aldo e buona serata! Per un attimo, ti ho preso sul serio con la storia del "pile"... e ridevo come un matto. Ho continuato a ridere, comunque, malgrado l'avvertimento che scherzavi!
Torna la "rossa", però peccato che non sia stata l'unica rossa per la quale vale la pena fermarsi!!
Quando ti "fissi" con un'immagine, capita di prendere abbagli... ed io, a differenza di te, non mi sono fermato in tempo e, poi, m'è toccato spiegare velocemente il perché di quella mano sulla spalla, prima che la "mora sbagliata" mi modificasse i connotati, a suon di sberle!!
Bene, mi sto smascellando a furia di ridere, sappi che quando rietro sono paragonabile a una cipolla per quanti indumenti indosso, in inverno andrei in letargo ;-))
Poi arriva Carlo che mette la ciliegina sopra...dai che la incontri di nuovo ;-))
PS...rispetto a te non metto cappello e sciarpa, ma i pantacollant sotto la tuta o i pantaloni si. ;-))
Buona serata Aldo ;-))
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