mercoledì 20 luglio 2011

GUENDALINA MON AMOUR

Guendalina – da me abbreviato in Guen – ha più di trent'anni eppure si comporta come se ne avesse chissà quanti. O forse sono io che non ricordo quando arrivò a casa mia. Comunque l'età che ha la porta benissimo e io le voglio bene.
Fino a quando lavoravo Guen stava con me in camera da letto, dopo no.
È brava, molto silenziosa, fa il suo dovere però a volte si comporta in modo strano.
Ad esempio qualche volta si spinge troppo avanti, altre invece al contrario.
Eppure ogni sera, sempre alla medesima ora, faccio quello che spetta a me fare ma a Guen sembra interessare poco e si comporta come meglio crede.
Questa storia dura da parecchio e a volte mi viene voglia di prendere una decisione drastica poi ci penso un po' sopra e mi dico "ma adesso che me ne importa? Una volta, quando lavoravo, era comprensibile ma ora che ragione c'è di prendersela tanto con lei?"
Ragionamento che a me sembra logico.
Anche se la faccenda aveva perso interesse per me, un giorno mi son detto "adesso le faccio vedere io come devono andare le cose in questa casa".
Mi sono ricordato che con il film "Ricomincio da tre" debuttò come attore, sceneggiatore e regista il grande Massimo Trosi il quale, in una delle scene, cerca di far smuovere un oggetto distante da lui soltanto fissandolo e chiedendo "avanti movete, che te costa, ven'accà...".
Grazie del suggerimento Massimo, userò lo stesso metodo.
Infatti a colazione, a pranzo e a cena quando, seduto in cucina, davanti al tavolo predisposto per l'occasione,guarderò Guen il mio orologio-sveglia che si trova su un ripiano della credenza distante circa tre metri da dove siedo io tutti i giorni, la fisserò e le chiederò con gentilezza "fammi il favore, metti al punto esatto le tue due lancette che segnano le ore, i minuti e i secondi, così mi fai contento".
Lo farà? Spero di sì.
Mi sorge un dubbio. Non è che non le è andato a genio il fatto che non ho più messo in funzione la sua suoneria da quando sono in pensione?
Perché, mi chiedo, ho il vezzo stravagante di dare un nome proprio di persona a degli oggetti immobili?
Non lo so neppure io.

33 commenti:

Unknown ha detto...

Uno dei gesti più belli che ricordo dell'infanzia...il posizionamento a mano delle lancette nell'orologio a pendolo di mio padre...gesti perduti nel tempo...sereno Vissuto..
Dandelìon

Sarah ha detto...

Forse perchè così facendo le sentiamo più vicine, più nostre... io chiamo la mia macchina scassata Popetta, alcuni giorni che fa i capricci con la frizione la prego accarezzandola :)
Sempre una forza Aldo!

Gennaro Garofalo ha detto...

Ciao, ho aggiunto il tuo blog nei miei blog preferiti sarei molto felice se faresti lo stesso anche tu con il mio, è un modo per essere più visibili online. Saluti Gennaro

Paola ha detto...

Hehehehehe... un consiglio se è parecchio che non trilla... falla contenta mettila in funzione!!!
Caro Aldo una ne pensi e cento ne "scrivi"... :-)))
Bacione grosso per una serena giornata!!!

luly ha detto...

Io tifo per Guen, Aldo. E sai perché? Perché deve essere davvero triste rimanere lì senza un trillo, una vocina.....:)
Un abbraccio, buona giornata!

Unknown ha detto...

Dalle un contentino,la punti chessò, a mezzogiorno e lei si convince di essere ancora utile.
Sei un mito!
Cristiana

riri ha detto...

Aldo, sei mitico!!Per un attimo pensavo parlassi dell'aspirapolvere, poi ho continuato a leggere:-))Dare un nome agli oggetti che sono in pensione con noi?Ma è necessario..credimi,io uso nomi napoletani(anzi parolacce), quindi la lavatrice è "zoccola" se mi si ferma, il telefono fisso è strunz..quando non aspetta il mio arrivo dopo gli squilli e non avendo il "chi è"? resto nel dubbio..Non ti dico gli altri, son sempre una "diversamente nobildonna" ahahah, gustoso aneddoto..ciao a Guendalina, un abbraccio a te:-

Susanna ha detto...

Non sei il solo a dare un nome agli oggetti... La mia auto si chiama Annia Regilla, la mia macchina fotografica si chiama Clementina.

Enrico Bo ha detto...

Accidenti, l'orologio di mio padre, è da un po' che non lo carico più, ecco perché sta lì muto e mi rimprovera. Vado a caricarlo subito.

Ernest ha detto...

Guen! Fantastico...
un saluto Aldo

L'angolo di raffaella ha detto...

Che simpatico, che sei, Aldo!
Hai un modo molto piacevole di raccontare e il vezzo di dare nomi ad oggetti è davvero bello. Gli oggetti, così, diventano parte della nostra storia e creano un'atmosfera unica e personale.
Dai, falla contenta, falla trillare... magari, all'ora di pranzo.
Buon pomeriggio

Angelo azzurro ha detto...

Perchè dai loro un nome? Perchè fanno parte della tua vita, togli loro l'anonimato e diventano oggetti cari. Ecco perchè. Mi piace questo tuo vezzo :)

nonno enio ha detto...

anch'io davo dei nomi di belle donne alle cose che possedevo (da giovane), chiamavo la mia 500, quella con la "doppietta" la mia "carolina"... adesso ho smesso e non sò perchè !

Tina ha detto...

La tenerezza ti contraddistingue, chissà perchè questa volta ho capito subito che si trattava della sveglia, appena hai accennato alla camera da letto ho ridacchiato dicendo "La sveglia Guendalina" mi mancava ;-))

Da quando sono andata in pensione non porto più nemmeno l'orologio al polso ;-))

Buona serata Aldo ;-))

Ambra ha detto...

Ciao caro Aldo. Io sono in pausa estiva e non ritornerò fino a settembre. Ma in quel momento ripasserò di nuovo. Intanto ti auguro buone vacanze e a presto.

Rosaria ha detto...

Pasquale, Carmelina e adesso Guendalina.
Da dove esce il nome Guendalina? Tra Pasquale e Carmelina, Guendalina sa di esotico.
Arriviamo al nocciolo della questione ma le lancette che fanno? Ti ascoltano?
Guendalina è sorda, non suona più
e mi sa che la devi guardare e ringraziarla per tutte le volte che ha gridato Il suo "buongiorno"

Bella questa cosa di dare un nome a tutte le cose a te care e che ti hanno accompagnato nella vita.

Pasquale e Carmelina sono i prediletti, sono moderni compagni e loro si muovono girano il mondo e tu con loro.

Un bacione mitico Aldo.

Adriano Maini ha detto...

Ma, dai, fa' contenta Guendalina! Metti la carica della sveglia di tanto in tanto! A te non disturba, poi! Ti alzi così presto la mattina!

Biancamaria ha detto...

Perchè l'ironia e l'ingegno che ti caratterizzano,li dimostri anche dando un'anima agli oggetti che ti accompagnano nella vita, quindi perchè non dar loro un nome? sono amici!
un abbraccio Aldo!:))

enzo ha detto...

Un tempo avevo la sveglia sul comodino, con le lancette.
Poi ne ebbi una moderna, digitale. Ora la sera metto la sveglia al cellulare.
L'ora è sempre stata impostata più o meno intorno alle sette.

Da sempre intorno alle sei e mezzo al massimo apro gli occhi.
Ma perché metto la sveglia?

Anonimo ha detto...

Caro Aldo, non è che dopo oltre trent'anni di vita ora tocchi anche a Guen la tanto sospirata pensione?
Che non significa liberarsene, è pur sempre un cimelio!
Pero' ha la sua eta', il meglio l'ha gia' dato, basta continuare a pretendere da lei cose impossibili!
Buona giornata!
Dony

Paola ha detto...

Mi piace il tuo vezzo di dare un nome alle cose: del resto la tua sveglia non può chiamarsi sveglia come la mia... non si distinguerebbero! invece così, Guendalina, è soltanto tua... poi facci sapere se funziona il metodo Troisi! Un sorriso e buona serata

serenella ha detto...

Però...è tosta sta Guendalina! Sono tanti 30 anni. con me le sveglie non durano, perchè, quando suonano, non le sento. E suonano per un bel pezzo. E se per caso le sentissi...nel tentativo di spegnerle, le faccio volare.
Ci devo scrivere un post.
Un bacio a te e Guenda...

Pupottina ha detto...

ehehehheh
pensavo fosse una donna di 30 anni ed invece è una sveglia... eheheh
simpatico anche il fatto di considerare gli oggetti come persone... io e Kevin facciamo così con la lavatrice serale... eheheh la chiamiamo la bimba, ma nessuno dei due vuole accorrere a spegnerla quando ha finito, perché troppo stanchi...eheheh
visto che parliamo di elettrodomestici... ti invito a leggere a dire la tua di questo post: http://pupottina.blogspot.com/2011/07/n-1249-elettrodomestici-che-passione.html

buon fine settimana ^_____^

Pupottina ha detto...

ri-ciao Aldo... eheheheh il link che ti ho mandato è quello di uno dei post che ho inserito nei giorni scorsi, quello intitolato "Elettrodomestici, che passione!"
metto anche la foto laterale con gli elettrodomestici, così ti è più facile
buon proseguimento ^____^

Carlo ha detto...

Caro Aldo, come vorrei che anche la "mia", che non si chiama Guendalina ma sarà comunque sua parente visto il "servizio che svolge da me, potesse essere spostata dalla camera da letto e lasciata a fare quello che gli pare ma, soprattutto, a non fare quello che ogni mattina mi impone con il suo vociare continuo e insistente!!

Le lascerei fare quello che vuole, felice di non saperla pronta a ricordarmi il tempo che passa e, soprattutto, il tempo degli "impegni"!!

Ciao Aldo, sereno fine settimana!

Greis ha detto...

Ma povera Guen, dalle retta ognittanto, sì insomma dalle corda :D
Smackkkk

Pupottina ha detto...

sì, che so che cosè. esiste e lo chiamano scaldasonno... eheheh
ovviamente ce l'ho. lo mettiamo d'inverno, sotto le lenzuola felpate. però ne accendiamo solo la metà di mio marito Kevin, perché io sto bene anche senza ;-)
oggi da me è nuvoloso... peccato perché oggi mi salta la giornata di mare :-(

Luz ha detto...

Se ogni tanto, invece di fare il maniaco-meticoloso, ti lasciassi andare a qualche guizzo di monelleria, faresti suonare la povera sveglia e ti sentiresti meglio anche te. Dai provaci! Fallo appena leggi il mio commento, poi mi fai sapere...

Francy274 ha detto...

Che bellissimi racconti hai scritto in mia assenza. Ciò che trovo straordinario nei Tuoi racconti è l'importanza che assumono il tempo, le persone e gli oggetti. Tutto l'insieme è straordinariamente racchiuso in uno spazio palpabile, niente è andato perso, ogni cosa è talmente viva da sentirne i battiti.
Complimenti Aldo... un abbraccio dalla latitante
Francesca :)

Rosaria ha detto...

Aldo, buona domenica.

Hai trovato la mia mail su gmail?
Ciao bacio

Nou ha detto...

Come animi gli oggetti è cosa davvero lieta e divertente.
Bello!
Ciao Aldo, un abbraccio!

Luigina ha detto...

Sottoscrivo il suggerimento di Paola, per riconciliarti con Guen. Falla suonare qualche volta, magari per ricordarti un appuntamento o l'inizio di un programma TV, Comunque sempre divertente il tuo modo di dare un'anima anche agli oggetti della tua vita quotidiana e di creare la suspence fino alla fine

Sandra M. ha detto...

Pensa che la mia lavatrice si chiama Cesarina da più di 40 anni.
Sandra
P.S:le lavatrici son cambiate , il nome è rimasto.