Entrambi non sposati avevano un partner ciascuno. Lei Alba, una trentenne piuttosto avvenente stava con Marco, trentaduenne, lui, Dario quarantunenne conviveva invece con Gina una bella trentottenne.
Si erano incontrati la prima volta ad una cerimonia di nozze per il matrimonio di un loro comune amico che li aveva invitati insieme ai loro partner.
Alba e Gina avevano stretto quasi subito una simpatica amicizia, si erano scambiate i rispettivi numeri telefonici e tutti si erano ripromessi di rivedersi ancora.
Il che avvenne piuttosto rapidamente dopo appena una settimana e seguitarono a vedersi ancora per un lungo periodo.
Una sera Alba ricevette una telefonata da Dario per informarla che il giorno dopo, mercoledi, la sua compagna Gina sarebbe partita per Bologna per una questione di lavoro e quindi dovevano annullare la loro presenza alla cena che Alba aveva fissato proprio per l'indomani sera. Alba gli replicò che poteva venire anche solo lui. Alle 20 precise di quel mercoledì i tre amici Alba, Marco e Dario era seduti a tavola gustando alcuni ottimi piatti preparati personalmente da Alba stessa e sorseggiando anche un ottimo vino portato da Dario. Circa un'ora dopo, mentre con un caffé e una sigaretta stavano concludendo la cena squillò il cellulare di Marco: era l'ospedale dove lui lavorava come medico-anestesista da dove lo chiamavano perché in sala operatoria era necessaria la sua presenza per un intervento urgente. Salutando scappò di corsa per recarsi al lavoro. Loro, Alba e Dario, continuarono la conversazione che si andava man mano facendo più interessante trattando vari argomenti. Oltrepassata la mezzanotte Dario, che in un primo momento aveva pensato di trattenersi per aspettare Marco, disse che doveva tornare a casa in quanto l'indomani mattina, per il suo lavoro di tenente dei carabinieri, doveva alzarsi molto presto. Salutò cordialmente Alba e la ringraziò per l'ottima cena.
Tre giorni dopo Alba telefonò a Dario per invitarlo a cena insieme a Gina la quale però si trovava ancora in giro su al nord per la propria attività di rappresentante di commercio. Gli chiese allora se potevano prendere un caffè insieme quello stesso pomeriggio. Si diedero appuntamento in un bar del centro dove, circa mezz'ora dopo, s'incontrarono e si sedettero. Iniziò tra di loro una particolare conversazione tramite le quale compresero che erano attratti l'uno dall'altra. Decisero di fare una pausa di riflessione prima di andare oltre. Ma non trascorse neppure un giorno: Dario telefonò ad Alba, le chiese se poteva passare a prenderla in macchina. Lei senza chiedere il perché accettò. Si recarono poco fuori città, presero una camera in un discreto albergo dove, appena entrati, senza alcun preliminare si abbracciarono come travolti da un'autentica passione. Tra loro ebbe inizio così qualcosa che non bastava definire soltanto una relazione ma qualcosa di più intenso. Usando vari sotterfugi riuscirono ad incontrarsi almeno una volta la settimana e per circa un anno. Un giorno però, quasi come un tacito accordo, decisero che era giunto il momento di prendere una decisione.
Entrambi affezionati e legati ai loro rispettivi partner che nessuno di loro due voleva lasciare, seduti
in un caffé, si guardono negli occhi e, commuovendosi, stabilirono di dover assolutamente troncare questa che era certamente una relazione iniziata per un caso dall'apparenza banale ma che stava
procedendo in una direzione che entrambi ritenevano sbagliata per troppi motivi. Non volevano che altre persone soffrissero per questo loro invaghirsi come due adolescenti.
Ripresero con più assiduità i loro incontri a quattro ma quando Alba e Dario incrociavano i loro occhi solo con lo sguardo esprimevano quello che nutrivano dentro di sé, l'una per l'altro.
Era qualcosa che non sarebbe stata mai dimenticata e definitivamente annullata.
Ventiquattr'ore dopo, a notte inoltrata, fermi in macchina presero insieme una decisione: Dario con la sua semiautomatica d'ordinanza sparò un solo colpo alla tempia di Alba uccidendola poi fece lo stesso contro di sè.
33 commenti:
Ciao Aldo complimenti come sempre scrivi delle meravigliose e avvincenti storie peccato che questa abbia una tragica fine,
buona giornata
Tiziano
Ahhhhhhhhh!!! La fine mi ha shockato!!! Che tragedia. Però, bella storia. Spero vivamente che non sia vera.
Mamma mia, che tristezza! Fortuna che non volevano far soffrire i partner! Tanto valeva che li lasciassero e si mettessero insieme, avrebbero sofferto tutti di meno, penso, no?
Come vedi, Aldo, mi immedesimo nelle storie che racconti e mi ci incavolo pure: sono molto avvincenti.
Mi viene da osservare quello che ha scritto Ibadeth: le persone che loro volevano preservare dalla sofferenza avranno finito col soffrire ben più che solo dovendo fare i conti con la verità di quel profondo amore reciproco che aveva unito i loro due partner. Però forse il binomio amore-morte, oltre ad essere il topos letterario per eccellenza, è una tentazione irresistibile per chi davvero sperimenta l'esaltazione del vissuto di una passione forte e fortemente ricambiata. Chi ama senza speranza, o non perfettamente contraccambiato, di norma soffre come un cane, ma è più difficile che si uccida. Continua a campare, alla fine, in un modo o nell'altro.
(Grazie per la Cavalleria Rusticana e La Bohème! Sono entrata qui dentro stamattina malaticcia e malinconica, e il suono di quelle musiche meravigliose mi ha rincuorato tanto. Un abbraccio grande, Aldo!)
C'è da starci molto attenti a queste relazioni che non si sa bene come inizino e che poi trovano un consapevole e tragico epilogo...da brivido!
Avvincente come sempre, Aldo!
Un abbraccione, ciao :) Nou
Ciao Aldo caro!!!
Bellisima storia,ma di un finale straziante....
Peccato sia finita cosi...non lo trovo giusto,potevano continuare ancora per tanti tanti anni.
Io trovo che l'AMORE và vissuto...
E non soffocato.
Ti voglio bene...Un abbraccio ed un baciotto.
Perchè i tuoi racconti hanno sempre qualcosa che attrae e diventa un pò realtà? Storie così succedono raramente, ma accade, mi chiedo se il finale non potesse essere cambiato.conosco una persona che si innamorò a prima vista di un uomo impegnato con 3 figli e moglie con cui (asseriva di non andare daccordo, tranne che per fare i figli), loro non ci pensarono troppo a far soffrire la moglie e continuarono imperterriti la loro relazione, a volte è necessario per la propria felicità, ma se ha un prezzo così alto è sempre triste. Penso che sia difficile giudicare..
Storia intrigante, triste come questa giornata un pò ricca di neve, che cercherò di farmi piacere, perchè la sfiderò..adesso vado:-) Un abbraccio Alduccio.
Oh mamma...Finale tragicissimo.
Vedi Aldo,mica sei andato lontano dalla realtà. Spesso tante storie si consumano in questo modo tragico. Ci si fà e si fà male lo stesso e anche di più!
Alle volte la verità è meno dolorosa di tutto il resto.
Peccato che poi sia troppo tardi per ritornare indietro.
P.S.
Sei sempre molto avvincente.
Mi spiace per il finale...un abbraccio
Dio santo!!!! Non è un fatto vero, vero??
E se invece è vero, allora non posso che esecrare quel gesto che ha dimenticato i partners e condivido il pensiero di Ibadeth.
oh mamma...mi ha ricordato il finale della signora della porta accanto, uno dei miei film preferiti
Si davvero un finale tragico... spero proprio che non sia vera.
un saluto Aldo
Aldo volevo un lieto fine,ma oggi la storia chiude male:è la cronaca che spesso non vogliamo accettare.
Ma almeno spero che la tua sia solo una storia,realistica,come solo tu sai raccontare.
Un cordiale saluto e perdona le mie assenze...
semplicemente pazzesco ! avrebbero potuto risolvere in maniera più civile... ho sempre detto a mia figlia di non innamorarsi di un uomo con un'arma...
Sono le tragedie d'amore, antiche come l'umanità.
Ciao Aldo,
è la prima volta che un tuo racconto finisce in tragedia.
Sono del parere che l'amore va vissuto....però ognuno fa le proprie scelte.
Non è che i due protagonisti non abbiano fatto soffrire col loro gesto!! Hanno fatto soffrire non solo i loro coniugi, ma genitori, fratelli ecc.
Ciao carissimo, qua la neve la fa da padrona e a me piace moltissimo...mi entusiasma, mi rende allegra, insomma mi fa ritornare bambina...e alla mia veneranda età è tutto detto ahahaha
Buona serata
Bruna
In effetti, come hanno osservato altri, più che non voler far soffrire i partners questi due paiono prigionieri di un'idea convenzionale e assoluta di monogamia irreversibile... il finale è sconvolgente, ma si fa anche un po' fatica ad accettarlo: di solito questi omicidi-suicidi nascono per follia possessiva di uno dei due, e non per lucido accordo... Comunque bravo lo stesso, per l'intreccio di cuori e la limpidezza di scrittura... :)
Un abbraccio.
Una storia che forse attinge a temi, anche cinematografici, della tua gioventù, ma che tu hai scritto con pathos unico.
Ogni storia di questo genere, sai come inizia e non sai come può finire.
Morale: meglio stare lontano da certe cose se non si è portato a tradire.
Giulietta e Romeo in versione moderna.
Un bacione ciao Alduccio, le tue storie sono sempre momenti di riflessioni.
Mai scegliere un amante col porto d'armi che poi gli gira male e t'accoppa :P
Baci Aldissimo :)
Come va,Aldo,con la neve?Niente passegiate,per adesso....Buona domenica
E madonnamia, Aldo... ci sono rimasta di stucco!
Non saprei come definire questa storia: assurda... di vero amore... da sottosviluppati mentali...
Una cosa è certa, però, si amavano davvero!
Ciao Aldo, sempre bravissimo a scrivere. Un abbraccio!
Nadia
Il finale è tragico non solo per il suicidio in sè ma anche perchè gli altri due protagonisti della storia vengono a scoprire nel modo peggiore la relazione che coinvolgeva i rispettivi coniugi. Un salutone, Fabio
ma che scherzi da fare con questo racconto, scritto bene, letto tutto di un fiatno, ma che fine! "non vogliono fare del male ad altri per il loro invaghirsi..." e poi prendono quella decisione!? non era meglio essere sinceri e magari poi gli altri due se potevano consolà, no? a me piacciono le storie "e vissero felici e contenti", ne ho bisogno. ti abbraccio forte
Aldo, una storia bellissima, ma con retrogusto amaro.... per non far soffrire i rispettivi patner è finita in tragedia.
Complimenti... scrivi veramente bene.
Buon fine settimana
Molto drastico nella decisione di farla finita, forse c'era un altra soluzione. Ma lei era d'accordo di farla finita?
E chiaro che in certe situazioni si perde l'uso della ragione.Tra il vivere separati e morire assieme hanno scelto la soluzione più drastica.
Degli egoisti, tutto sommato e per fortuna non avevano figli, mi è parso di capire.
Dai sempre da pensare, tu.
Cristiana
PS post sfuggito
E fu così che Marco e Gina cominciarono a frequentarsi, a consolarsi, ad amarsi e ... vissero felici e contenti per il resto dei loro anni...
c'est la vie!
E con questa decisione estrema, non hanno fatto soffrire di più i loro compagni? Dimmi che è tutto inventato quello che hai scritto, perchè questo atroce finale mi ha lasciato l'amaro in bocca!
Messaggio ricevuto STOP
Grazie STOP
Buona e candida domenica STOP
Abbraccio caloroso non STOP;))
Giuro che il finale non me lo aspettavo... L'hai inventata di sana pianta vero?
Cavolo che epilogo!!!
Ieri sera mi ero ripromessa di ripassare a leggerlo tutto...giuro che avevo pensato che loro due scoprivano che gli altri due facevano la stessa cosa.
Con te non c'è mai niente di scontato ;-))
Notte buona Aldo ;-))
Ohhh nooo! Morire per amore proprio no! E che caccchio! :))
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