Appena
arrivo all'ingresso c'è un tale che mi sembra stia regolando il
transito di altri miei simili e allora decido di chiedere a lui
l'informazione che m'interessa
= scusa,
spero che tu possa aiutarmi
= dimmi
tutto senza alcun timore
= ecco, io
vorrei andare dove si trovano i miei genitori e due dei miei fratelli
che sono arrivati qui rispettivamente negli anni...
=
t'interrompo per informarti che per fare ciò tu devi avere un
permesso che ti è rilasciato chiedendolo presso uno di quei
sportelli...vedi...accanto quella grande porta...Lì ti chiederanno
di firmare una dichiarazione nella quale dovrai dichiarare le
generaltà dei tuoi, gli anni in cui sono arrivati qui e fare
richiesta per ottenere il permesso per procedere oltre. Anche qui
purtroppo si ha a che fare con un po' di burocrazia...
= e tutti
questi altri che stanno in fila?
= sono come
te e me, aspettano il loro turno...
= ma sono
un'infinità...
= questi
sono pochi, pensa che durante la prima e la seconda guerra mondiale
qui ne arrivarono a milioni, di tutte le età, etnie, religioni e di
molti continenti.
Anzi adesso
il numero è calato notevolmente dato che i conflitti sono diminuiti
anche se non
sono scomparsi del tutto. E comunque c'è sempre una lunga fila...
= ma tu come
fai a sapere che qui c'era e c'è tutto questo movimento?
= perché
caro mio io mi trovo qui dal 1861, pensa avevo 21 anni e da
quell'anno ho lasciato la terra dove sono nato, la Sicilia, perchè
mi sono ribellato all'invasione dei garibaldini. Trascorso un po' di
tempo dopo il mio arrivo sono stato incaricato di occuparmi di questo
servizio. È stata anche la stessa cosa per coloro che collaborano a
quei due sportelli
= ho capito,
mi devo rassegnare e attendere il mio turno che chissà quando
arriverà e per di più in piedi...
= ma scusa
che fretta hai, non hai niente da fare quindi attendi pazientemente
e verrai
chiamato. Tanto non potrai stancarti perché non porti alcun peso e
tu stesso, come me, non pesi neppure un grammo...
= noto che
continuano ad arrivarne altri...
= è così
amico mio, questa è una specie di giostra che non si fermerà mai.
Buone cose e buon proseguimento
= grazie,
altrettanto.
Dopo
questi convenevoli andai ad uno degli sportelli, compilai la
dichiarazione, ottenni il permesso e mi misi in fila pensando al
momento in cui avrei incontrato i miei cari.
23 commenti:
Anche se tu sai metterla giù in maniera dolce, Aldo, mette tristezza questa cosa dell'attesa dell'ineluttabile. Ti lascio un abbraccio forte. E per favore, esci dalla fila e vai a prendere un pò di sole. Assicurato che scaccia via i pensieri più grigi :) Un bacio
Urca Aldo...mangiato pesantino ieri sera??!!
A parte gli scherzi simpatica l'idea della burocrazia celeste...un abbraccio!
A quel punto ci sarà l'eternità a disposizione e poi chissà, magari non ci sarà nessuna attesa, ogni avvenimento si concentrerà in un solo momento. Buona giornata Aldo
Dato che questo post mi ha un po' "inquinato" una bella mattinata di sole, caro il mio Monty dimmi: dov'è che si svolge la scenetta?
In paradiso?
Allora ho sempre frainteso il tuo agnosticismo: pensavo che anche tu fossi convinto che, dopo l'ineluttabile, non saremmo stati altro che rifiuti umidi al massimo da riciclare come concime. E niente altro.
Bene caro Aldo! Con questa incominci bene la settimana!!!
Sei veramente forte:)
Buona settimana amico.
Tomaso
caro Aldo,
il tuo tenero racconto mi ha un pò rattristato perchè le probabilità di ritrovare i miei genitori e mio fratello si sono pressochè azzerate in quanto loro saranno certamente in paradiso.....
Un abbraccio. robi
Eh no. Questa scenetta non la voglio sentire. Del resto non sei il solo ad essere in fila, lo siamo tutti quanti.
Io credo che saranno loro a venire a cercare te: non farai in tempo ad arrivare su che già ti correranno incontro, pieni di gioia. Ma, siccome sono anime non più soggette al peso della finitudine, e hanno l'eternità a loro disposizione, sapranno aspettarti ancora a lungo con pazienza ;)
posticipa la visita per favore, fallo per noi
Non avendo 'gli attributi' ho toccato lewgno e ferro ripoetutamente.
In quella fila ci si mette appena veniamo al mondo, ma è meglio far finta di niente, ignorarla.
Già te lo dissi, ancora 100 anni sono troppi, ma 20-25 mi sembra un numero equo per una persona gentile e buona come te.
Cristià
Mai troppa burocrazia mi raccomando.
E no, caro Aldo! Dopo una vita passata a far la fila ed a combattere con la burocrazia, se quando arrivo lì me li ripropongono, pianto una tale grana che mi rispediscono indietro con il timbro "indesiderato"!
Ciao Aldo, buon pomeriggio.
Caro Aldo, ma tu all'ingresso ci arrivi da vivo o da morto? Se ci arrivi da vivo, devi essere più di là che di qua per riuscire a capirti con il garibaldino; se sei morto, ah! beh! è tutta un'altra storia perché la noia della fila non si può sentire per l'assenza della temporalità (così dicono). A meno che, quella soglia sia ancora terra di nessuno e allora sì, che ci romperanno le scatole anche durante quel tragitto e...speriamo non ci sia l'IVA da pagare :))
A parte gli scherzi, spero di incontrare un giorno, i miei cari, che mi mancano tanto!
Un abbraccio.
Ciao Nou
Caro Alduccio, non cedo proprio che ti troveremo la fila anche lì...sarebbe troppo, non credi?
Credo invece che saremo accolti dai nostri cari subito , subito.
La burocrazia esiste dove ci sono uomini e non anime.
Perchè hai fatto questo post? Anche se leggendolo un lieve e leggero sorriso si ferma sulle labbra ma tanto leggero che subito sparisce.
Ti abbraccio Alduccio.
Caro Aldo, ho cercato di arrivare fino alla fine del tuo racconto con il sorriso sulle labbra.
Perchè ci ho visto un filo di ironia.
Spero che, quando saremo tutti lì davanti al bancone delle "accettazioni" non ci facciamo perdere altro tempo ancora.
Avremo diritto subito al nostro pezzetto di cielo azzurro.
Altrimenti a quel bancone manco ci arriviamo.
Ti abbraccio amico.
Quel che sarà, sarà.
Ciao Aldooooo
Bel modo di vederla... chi lo sa, caro Aldo...
io quando sono in fila e ne facciamo parecchie oggi, mi diverto ad osservare i comportamenti delle persone che mi precedono, a sentirne i commenti e mi è meno pesante l'aspattare...
file file file e ancora file e poi soprattutto di solito quando arrivi al tuo turno trovi uno che no sa dire niente
File anche lì Aldo? Non credo, lì ci si arriva con nessuno davanti e nemmeno nessuno dietro.
Aldo, a me è piaciuto questo racconto, che trovo spiritoso e ironico, come sempre sei tu.
Non mi sbilancio a dissertazioni sull'ultraterreno, in cui non confido, ma in fondo, fila o non fila, non sarebbe male!
P. S.: Anche il titolo è notevole!
Va beh dai, in quella fila mettiamoci il più tardi possibile...
Posta un commento