lunedì 11 novembre 2013

SOUVENIRS DE L'HOPITAL

La mattina del 23 ottobre u.s., alle 8 meno 5 entro nell'ospedale al quale sono 'affezionato' da anni e, dopo alcuni inciampi che sono tipici all'atto del ricovero mi vengono indicati sia il reparto di intensiva-cardiologia sia la camera a tre letti contrassegnati dalle lettere A, B e C (non da numeri come nelle patrie galere). Il mio letto è B in mezzo agli altri due occupati da due pazienti. Mentre sto per sistemare il mio borsone con il necessario per il 'soggiorno', in un piccolo armadio posto di fronte al bagno, vedo spuntare dal nulla una giovane ragazza con la mia cartella di ricovero, la quale penna nella mano mancina mi chiede "nome?" e io rispondo "Aldo", lei mi fa "no, il cognome " e allora io dico "Accardo". Prende nota poi del luogo e data di nascita, della residenza, nonché di altezza e peso. Su queste due ultime richieste sono un po' vago in quanto la mia statura si dev'essere abbassata per via dell'età ed il peso ondeggia spesso. Durante l'interrogatorio ho, come dire, preso visione della giovane: alta, occhi marrone chiaro, capelli neri raccolti all'indietro, piccolo volto rotondo senza trucco, bocca piccola con due labbra perfette, corpo affusolato ma senza alcun attributo anteriore e posteriore evidenti direi quasi assenti. Mi è venuta in mente che fosse come una di quelle bambole che un tempo si mettevano al centro del letto appoggiate ai cuscini. Ma la giovane sprizzava femminilità da tutti i pori. Benissimo. Vengo avvisato che devo continuare a stare a digiuno come ho fatto già dalla prima colazione in quanto dopo qualche ora mi avrebbero portato in sala operatoria per il primo intervento. Per farla breve si deve procedere all'espianto di un defibrillatore che decubita e si trova collocato in una 'tasca'ricavata nel torace a sinistra vicino al cuore: tagliare, togliere e ricucire. 48 ore dopo reimpianto di un nuovo defibrillatore: tagliare, ripulire con potenti antibiotici e ricucire. Per entrambi gli interventi anestesia locale che non è stata molto benevola con me. Complessivamente 15 giorni di 'soggiorno' tra accertamenti, digiuni, interventi, prelievi, flebo di antibiotici a getto continuo, ECG, lastre, visite di controllo.
Personale del reparto: personale medico: tre cardiochirurghi tra i quali la giovane signora che mi conosce da un bel po' di anni ed è quella che mi 'affetta' col sorriso sulle labbra ( io sorrido molto meno); personale paramedico: otto giovani - due maschi e sei femmine attraenti tra le quali la 'bambola'; tre signore portatrici del vitto e due signore portatrici di scopa e scopettone. Di certo noi siamo ben accuditi e tenuti sotto controllo.Tutto bene compreso il fatto della 'bambola' che io osservo in continuazione e con attenzione ogni volta che lei mi passa davanti o si sofferma per occuparsi di noi tre pazienti. Un giorno, dopo il secondo intervento chirurgico, lei mi dice "Accardo te prima eri dolce adesso invece sei cambiato e lo sei di meno". Ma perché mi sono chiesto? Forse perché la osservo troppo? Qualche giorno dopo, di sera, lei si trova accanto al letto A e, mentre fornisce di medicine il paziente ed è voltata di spalle, mi dice: "Accardo" perché mi guardi?" ed io "ma che hai anche gli occhi dietro? Che faccio di male, mi limito soltanto a guardare una bella ragazza", "non sono una ragazza", "una bella signora?", "no", "una bella signorina?", "no", "e che sei allora?". "una infermiera" e se ne va. Mi lascia a bocca aperta e mi dico "ecco fatto, ho combinato un'altra gaffe delle mie". Passano due o tre giorni e la 'bambola' mi ripassa davanti ma mentre sta per uscire si volta e mi dice "Accardo, ma che vuoi da me?". Se avevo cinquant'anni di meno te l'avrei detto che volevo da te ma mi sono cucito la bocca e sono stato zitto. Quando il giorno seguente deve sempre passare davanti a me che sono seduto, invece di guardarla, alzo la testa, guardo in alto, a destra e a sinistra e lei, evidentemente se ne accorge e sbotta a ridere. Finalmente! Dopo di allora tutto è cambiato: sorrisi sinceri, battute molto innocenti tipo il complimento che le faccio quando, per farmi l'ennesimo prelievo, si presenta con i capelli neri lunghissimi. Insomma la 'bambola' è cambiata totalmente tanto che il 6 di novembre, giorno del mio 'rilascio', mi saluta con una stretta di mano e con uno splendido sorriso.
Chissà, forse si sarà detta "meno male che strarompi se ne va".

27 commenti:

m4ry ha detto...

Mi mancavano i tuoi racconti, sai ? Mi hai donato un bel sorriso di prima mattina, e non è poco :)
Secondo me si è morsa lei le mani per non avere 50 di più ;)
Un caro abbraccio e una felice giornata. Spero tu stai meglio :)

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Aldo scommetto che alla giovane donna e a tutto lo sfaff hai portato una ventata di speciale allegria. Ti auguro un sereno divenire e non strapazzarti troppo!!!

Nou ha detto...

Aldo, all'inizio la bambola non t'aveva capito, poi si è accorta che sei un uomo molto simpatico e un vero signore.
Ora ti hanno rimesso a nuovo e questo è ciò che conta.
Un abbraccio
Nou

Paola ha detto...

Sei proprio Aldone che ho sempre conosciuto e che non molla mai la presa... hehehehe
Mio caro che piacere ritrovarti con la solita vena comica è un sollievo un bacione grosso e mi raccomando non ti stancare :-)

Paola ha detto...

Sei proprio Aldone che ho sempre conosciuto e che non molla mai la presa... hehehehe
Mio caro che piacere ritrovarti con la solita vena comica è un sollievo un bacione grosso e mi raccomando non ti stancare :-)

Erika ha detto...

Aldo, vedo che ti piacciono sempre le belle donne, soprattutto brune..... Devi essere stato un latin lover da giovane....Mi ricordo ancora come guardavi quella ragazza del ristorante all'incontro blogger di Roma...
Ieri ci sei mancato tanto....
Bel post. Buona nuova settimana. Abbraccio.
Erika

Unknown ha detto...

Aldo, secondo me hai fatto una buona azione : hai destato in quella donna il piacere di destare l'attenzione degli uomini, perso magari a causa di maschi rozzi e volgari.
ARRRIBENTORNATO!
Cristia'

Rosaria ha detto...

Sei incorreggibile, neppure l'intervento blocca la tua grande dote di osservatore..chiamiamola cosi..ma hai fatto bene perchè superato le prime impressioni...la dolce e bellissima infermiera ha capito che al signor Aldo Accardo piace il bello.

Ringrazio tutti i medici da te elencati che ci hanno ridato il nostro Alduccio.

Buona settimana con un grandissimo abbraccio.

Enrico Bo ha detto...

Beh vedo che stai bene. Quando si pensa a queste cose vuol dire che la salute è buona. bentornato!

Chumani ha detto...

Aldo, riesci a reperire belle ragazze dappertutto!!
E bravo...!!
Buon lunedì e continua a raccontarci cose belle.
Un bacio:))

Bastian Cuntrari ha detto...

Rubacuori che non sei altro!
Manco all'hopital perdi il pelo... figuarti il vizio!

paroleperaria ha detto...

Bentornato! :))
Sono contenta di sentirti e sapere che stai bene.
Un abbraccio

robi ciprax ha detto...

caro Aldo,
conosco la trafila in ospedale dall'accoglimento alle dimissioni e devo dire che in quindici giorni si ha modo di simpatizzare, apprezzare, infastidirsi od affezionarsi al personale che ti ruota intorno giorno e notte. Sono certo che la giovane infermiera ha subito il tuo fascino di gentiluomo già dalle prime risposte dell'interrogatorio ed ha giocato intelligentemente con la tua attrazione verso di lei.
Ti resterà nel cuore, particolarmente adesso che gli hai fatto il tagliando.....
Un abbraccio. robi

Ambra ha detto...

Aldo, ma tu non cambi mai, vero? Nemmeno in un letto d'ospedale!
Questo però mi fa pensare che ti sei ripreso bene. Sono contenta.

Mariella ha detto...

Aldo caro, sei riuscito ad usare la tua ironia per sdrammatizzare un periodo di degenza che sicuramente sarà stato per te particolarmente difficile.
E il tuo sguardo osservatore non si è fermato mai.
Bravo.
Sono felice di saperti a casa.
Ti abbraccio

Cri ha detto...

Ne parliamo domani, monellaccio :D
:*
<3

Zio Scriba ha detto...

Sei fantastico anche nei reportage ospedalieri: il tuo spirito meraviglioso non ti abbandona neppure in quei momenti. Da qualche parte ho degli appunti su un mio ricovero di otto anni fa, ma non credo almeno per il momento di andare a rispolverarli: non hanno neanche lontanamente il brio di questi tuoi.
Un abbraccio, amico mio.

Enly ha detto...

Mi dispiace che sia finito all'hospital per problemi di salute, anche io ultimamente ho reflusso gastrico (già da un mesetto e mezzo).

nina ha detto...

Certo che sei tremendo!
In genere in ospedale il paziente è in una posizione di svantaggio, perché sono gli altri a governare la sua vita. Ma tu con la tua aria sorniona e il tuo spirito di osservazione, hai ribaltato il rapporto ed hai spiazzato la bella infermiera, turbandola.
Poi la bambola avrà forse intuito che sei uno speciale ... e ha accettato di mettersi alla pari. E certo non si immagina che oltre ad averla scrutata, scansionata e analizzata durante la permanenza ospedaliera, ora l'hai fatta conoscere anche a noi.
E vai!

@enio ha detto...

bentornato tra noi Aldo... non cambi mai sempre a gurdà le belle donne, anzi no infermiere ?

Tina ha detto...

Ti devo una mail ;-))
Bentornato Aldo, sto ridendo, sei unico, anche in una situazione come quella descritta, lo spirito di osservazione davanti alle donne non smette di esistere.
Potevi anche dirglielo cosa volevi da lei, sono sicura che non sarebbe rimasta indifferente.;-))
Buona giornata Istrione e Sornione de mi vida;-))
Tina

Annamaria ha detto...

Aldo, sei troppo forte!!!
E comunque concordo con Ambra: ti sei ripreso bene!!!

Angelo azzurro ha detto...

Lo spirito con cui descrivi l'esperienza fa pensare che il peggio sia alle spalle. Sempre forti Aldo, che abbiamo ancora tante pagine di vita da condividere ;)
un caro saluto :)

Carlo ha detto...

Tosta l'infermiera!

Ciao Aldo e buona serata. Un po' la capisco: non deve essere facile, per un'infermiere donna che lavora in un reparto maschile, sostenere le "intemperanze" che, probabilmente, alcuni pazienti possono manifestare. Però, dal tuo racconto, credo che la stessa abbia, alla fine, capito che, comunque, esistono anche i gentiluomini!

riri ha detto...

ahahahah, Aldoooo!! Ci hai provato nè? Baci.

Unknown ha detto...

A Monticia', se sa che le donne le devi da fa' ride'! Ciao Nonno :)

Susanna ha detto...

E chi sei, Menelao Strarompi?
Quando ti ha detto "non sono una donna", temevo che finisse come nella nota canzone meridionale, di cui non ricordo il titolo, in cui lui fa la corte ad una fanciulla che poi si rivela essere un omaccione...