giovedì 12 dicembre 2013

ERAVAMO QUATTRO AMICI...

...ma non al bar come recita la nota canzone di Gino Paoli, bensì al Colle Palatino, uno dei sette Colli di Roma, di fronte al Colosseo e a Via dei Fori e mi tornano in mente alcuni ricordi. Come mai? Forse perchè in macchina guidata da mio figlio l'altro giorno sono passato davanti a quel Colle per tornare a casa.
********************************************************************
Il cordless del mio telefono fisso suona, io vado a rispondere e una voce maschile mi fa "Accardo mi riconosci?" ed io "mica tanto, perché non mi dici chi sei?" e la voce "sono Caccia, ti ricordi?", "aspetta... Caccia, Caccia... sìì...come no, e mi ricordo anche di Formi e di Gabri ed eravamo quattro amici inseparabili almeno fino alla terza media", "già, era l'anno scolastico 1943/1944 e tu eri più grande di noi, almeno di un anno", "proprio così perché ero uno che frequentava quella classe per la terza volta", " a proposito ma poi la prendesti la licenza?", " sì, a calci e spintoni perché mi presentai agli esami dopo aver preso un sacco di lezioni private", "non importa, basta che ti sei tolto il pensiero", "e te non dirmi
che ti ricordi quante volte abbiamo fatto sega a scuola andandoci a divertire noi quattro lì al Palatino...", "certo che me ne ricordo ci nascondevamo dentro quella
specie di capanne e di abitazioni antichissime con muri e tetti che potevano crollare da un minuto all'altro", "già, ma dimmi un po' tu abiti sempre al Colle Celio vicino al Cinema Colosseo?", "non mi sono mosso anche perché sai il valore della mia casa è molto alto poiché quando ti affacci quasi quasi sbatti il muso al Colosseo e al Palatino messi insieme. E te non abiti più a Via della Polveriera lì al Colle Oppio vero?", "vero, adesso abito al Colle Esquilino, ma tu come fai a saperlo?", "perché tì ho cercato sull'elenco del telefono e così ho saputo dove abiti e qual'è il numero telefonico di casa tua", "come mai?", "un giorno mi è capitato di sentire un po' di nostalgia per quei lontani tempi e allora ho pensato di fare una cosa", "cioè?", "mi sono messo di buzzo buono a cercare tutti quelli della nostra classe e non è stata una cosa semplice, ma d'altra parte essendo un pensionato ne ho tempo da perdere", "e quali risultati hai ottenuto?", "pensa che te sei il quindicesimo, gli altri purtroppo non sono riuscito a trovarli", " e adesso cosa hai intenzione di fare?", "ho già programmato tutto. Ci vediamo la prossima domenica alle 13 davanti a quel grande ristorante di fronte al Colosseo e, a pranzo, daremo il via ai nostri ricordi e ci racconteremo quello che ricorderemo...", "ma quel ristorante ci costa troppo...", " no perchè il proprietario è un mio vecchio amico d'infanzia e ci farà un fortissimo sconto comitiva", "ma chi sono quelli che hai convocato?", "sarà una sorpresa e non dico i nomi di chi sarà presente", "ma gli altri due Formi e Gabri dei quali, tra l'altro, ricordo i cognomi ma non i nomi, verranno?", "lo saprai soltanto quando li vedrai. Volevo precisarti che ciascuno di noi potrà partecipare con un altra persona, moglie, figlio, parente, amico o conoscente. Se tutto va bene, come penso che andrà, saremo almeno in 30", "d'accordo, verrò anch'io allora, contaci", "Ciao amico mio, a domenica", "Ciao"
Quella domenica, alle 13 in punto siamo arrivati lì, io con un parente, siamo entrati dove c'era una grande tavolata già apparecchiata e pronta, ci siamo seduti in un tavolino vicino ad aspettare. Le 13.30, le 14, le 14.30 niente, non si è fatto vivo nessuno. Ho detto al proprietario se il mio amico Caccia aveva per caso disdetto l'appuntamento ma lui mi disse di non conoscere nessuno con quel cognome e che comunque quel tavolo era già pronto per la sera per una cena. Mi sono chiesto se mi ero rimbambito e forse avevo sbagliato giorno, ora e luogo...
********************************************************************
Ma poi mi sono svegliato ed ho capito che era stato un bel sogno.
Soltanto i cognomi e le avventure dei quattro amici Accardo, Caccia, Formi e Gabri sono la sola realtà di quegli anni trascorsi insieme.
Il resto fa parte del sogno.

16 commenti:

Cri ha detto...

La vita è sogno, non lo sai? E diglielo a quel guastafeste del tuo inconscio, che invece di rovinarti il divertimento e la gioia ti lasci vivere e goderti i tuoi sogni in pace!!!

Nou ha detto...

Che bel sogno! Però una bella scorpacciata in compagnia, come finale, ci sarebbe stata bene.
Tu ti sei presentato all'appuntamento perché sei un uomo di parola e anche in sogno non ti smentisci caro Aldo. Mi sono venute in mente altre ipotesi sui tuoi amici, ma lasciamo stare..
Come mi piace quando parli di Roma!!!
Una abbraccio Nou

Unknown ha detto...

Cercarli tu Caccia Formi e Gabri?
Potrebbe essere un'idea suggerita dal sogno.
Ciao, dear!
Cristiana

Erika ha detto...

Sei un grande sognatore, caro Aldo. Sembrava tutto vero.....
Un abbraccio da Bari.

chicchina ha detto...

Sembrava un racconto bello e reale,
Anche se non vero resta comunque bello e ricco,di ricordi di sentimento di particolari.Forse è meglio non tentare certi esperimenti,e lasciare tutto nella sfera dei sogni.Ciao,sognatore.

nonno enio ha detto...

un gran bel sogno caro Aldo che spesso faccio anch'io, quello di riunire i ragazzi che hanno frequentato con me il V industriale a Chieti e ne riesco a mettere insieme solo 5, quelli che non son dovuti emigrare per lavoro al nord nel 1966

Chumani ha detto...

L'ho detto che devi scrivere....
Sembrava tutto vero!!

paroleperaria ha detto...

Che sogno!!
Sembrava reale... anche se mi sembrava un po' strano riuscire a rintracciare chi faceva le elementari nel 45... Però, che bel post! :)

Mariella ha detto...

Sono rimasta dispiaciuta che fosse solo un sogno.
Era così bello e positivo. Ma perchè non provi a trasformarlo in realtà?
Abbraccio!

Costantino ha detto...

E' bello sognare e tornare indietro, con la memoria, nel tempo.
Tu lo hai raccontato con maestria e grande simpatia.

paroleperaria ha detto...

Caro Aldo, ti rispondo sul tuo blog... il problema dell'acqua che ricordi tu in Sicilia esiste ancora in alcune zone, fortunatamente non qui da noi, dove il problema era solo la negligenza/inadempienza contrattuale dell'impresa da cui abbiamo comprato casa.

Carlo ha detto...

E vuoi vedere che quel sogno, non era solo un ricordo ma ti stava mandando un "messaggio". Magari, la prossima volta, questo bel racconto lo fai seguire da un altro, dove ci narrerai di un pranzo con Caccia, Formi, Gabri e tanti tuoi amici d'infanzia! Stavolta, però, non sarà un sogno!

Ciao Aldo, buona serata.

zefirina ha detto...

certi sogni sono così reali che poi quando ti svegli per un attimo non capisci più quale sia la realtà

Paola ha detto...

Che bello tornare indietro con la memoria e ricordare gli amici d'infanzia anche se in sogno... perchè Aldo non li cerchi tu???
Può essere che l'incontro diventi realtà!!!
Ciao Aldo caro un abbraccio!!!

robi ciprax ha detto...

questa volta il finale è stato veramente a sorpresa. Stavo già per gustarmi la tua descrizione della rimpatriata e invece era un sogno...
Io nelle medie ero in classe mista e già da un pò di volte (non ci crederai, ma non è per fare una battuta)sogno di essere compagno di banco di Belen che ovviamente passa bigliettini amorosi a quello del banco davanti al nostro...

Ciao Aldo carissimo. robi

Gianna ha detto...

Buon Natale, Aldo.