...per
dirti bentornata nella tua casa, dai tuoi cari, fra le tue cose.
Penso
che era ciò che più desideravi, ma anch'io credimi perché questo
mi avrebbe tranquillizzato molto. Quando poco prima della tua
partenza mi chiedesti di astenermi dal contattarti sia per telefono
che per iscritto non mi sono adombrato giacché mi affermasti che in
questo modo avresti meglio affrontato il problema. Io ho compreso
benissimo e mi sono attenuto scrupolosamente a quello che mi dicesti
di fare o meglio di non fare. Sapessi però quante volte mi è venuto
l'impulso di farlo. Ho commesso oggi l'errore di rispondere al
cellulare credendo che eri te che chiamavi ed invece mi sono
sbagliato. Nel frattempo mi contento di vedere il tuo viso ovunque io
giri lo sguardo. Arrivo al punto di "vederti" scrutando il
volto di alcune protagoniste di film o filmati, oppure incrociando
giovani e meno giovani donne mentre cammino o mi reco in qualsiasi
luogo. Insomma una specie di ossessione la mia in quanto le
espressioni del tuo volto mi si affacciano continuamente dinanzi gli
occhi. Come i tuoi di occhi scuri, le tue labbra carnose con quella
superiore perfettamente delineata, le tue fossette sulle guance
quando sorridi, i tuoi lunghi capelli castani che coprono il tuo
bellissimo collo. Mi ha molto aiutato per l'attesa ciò che mi
promettesti. Mi dicesti con tono affettuoso che dopo saresti venuta
a trovarmi e che, avvertendomi qualche giorno prima, mi avresti
precisato giorno ed ora in cui saresti arrivata in treno alla
stazione centrale poiché ti avrebbe fatto piacere trovarmi al tuo
arrivo.
Ed ecco
allora immaginarmi come sarà quel giorno.
"""Sono
lì in stazione, sulla pensilina accanto al binario destinato al tuo
treno. Non appena si ferma vedo la tua mano sporgere dal finestrino
del vagone a farmi un cenno di saluto perché tu mi hai riconosciuto
tra la gente che si accalca lì vicino. Tu scendi dal treno, poi ci
veniamo incontro e ci abbracciamo, di slancio senza dire una parola.
Non è necessario chiederti com'è andato il viaggio o come stai. Il
nostro corpo parla, il nostro cuore batte forte e questo significa
tutto. Ti allontano un attimo il viso e ti guardo negli occhi: sono
leggermente velati di lacrime ma il tuo forte carattere ha il
sopravvento e sorridi quasi a voler prendere in giro te stessa per
questo breve cedimento. Ci abbracciamo ancora più forte fino a farci
male e ci baciamo. Poi ci stacchiamo, ci avviamo verso l'uscita e
verso la tua temporanea residenza. Mi spieghi ancora una volta che
sei qui per lavoro, che il tuo soggiorno sarà molto breve purtroppo
e che coglierai l'occasione per trascorrere tutto il tuo tempo libero
con me. Adesso però conta come sfruttare queste ore, da soli, noi
due. Certamente ci abbracceremo, ci baceremo, ci ameremo insomma,
prima, durante e dopo. Sono certo che tu sarai dolce e tenera mia
affascinante creatura."""
COSI'
SARA'.
13 commenti:
Un'attesa meravigliosa. Buona giornata caro Aldo!
Una grande attesa ti resta nel cuore caro Aldo.
Ti auguro che potrai goderti i frutto!!!
Tomaso
Però, scrivi proprio bene ;) :)
Bellissimo il tuo scrivere, infonde speranza, certezza!
Buona serata da Beatris
Ciao Aldo, complimenti sei un scrittore nato un caro amichevole saluto
Tiziano.
E questo che racconto è? La sofferenza dell'attesa che però poi sarà ricompensata dal ritrovarsi. Ma è una storia vera?
Saper scrivere con tanta delicatezza e incanto di un arrivederci,quasi un addio,è da Grandi,caro Aldo.Con te non si sa mai quando inventi e quando racconti vita vera,ma in fondo diciamo sempre che il teatro è vita e la vita è teatro,e non servono le classificazioni e i distinguo.
Me li sono immaginati, questi due alla stazione... :)
un abbraccio
Ti auguro che il treno sia in ritardo per gustare ancora di più quell'attesa che diventerà indimenticabile, come i suoi occhi scuri, le sue fossette sulle guance ed i suoi lunghi capelli castani.
Stupenda fusione di emozioni immaginate e vissute.
Ciao amico romantico! robi
speriamo che quel treno arrivi finalmente e che le tue fantasie si avverino... auguri
In realtà è un post molto triste...
Un racconto che rimane nei cuori!
BUON 2015 CARO ALDO che la vita ti sorridà ancora e ancora per tanto tempo!
Elisa
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