lunedì 16 marzo 2015

LA CROCIERA

Sin da ragazzo ho cercato di far diventare realtà un sogno e, dopo aver chiesto qua e là per Roma, ci sono riuscito. Ho avuto fortuna, non posso negarlo.
Sono le 12:20 e mi sto avviando con passo veloce all'agenzia di crociere di una famosa Società di navigazione che le organizza per il Mediterraneo con partenze anche da Civitavecchia in provincia di Roma. Quindici giorni da trascorrere sull'Autostrada del Mare e a bordo di una nave bellissima munita di tutti i comfort. Una coppia di coniugi, miei conoscenti con i quali mi sono confidato mi ha "raccomandato" alla loro unica figlia dipendente di quella Società di navigazione. Mi sono informato a dovere presso l'agenzia ed anzi la gentilissima nonché affascinante figlia della coppia dei miei conoscenti - Milena, questo il suo nome – proprio stamane mi ha telefonato e mi ha messo al corrente di qualcosa di meraviglioso. Lei, quale dipendente della Società, ha diritto ogni anno ad un premio di produzione che consiste in una crociera al costo ridotto del 50%, senza alcun altro esborso. Per l'intera durata della crociera - quindici giorni – usufruisce gratuitamente di tutte le comodità e i servizi offerti. C'è un piccolo problema però, quello cioè che la cabina di prima classe messa a sua disposizione è per due persone che devono occuparla. Milena, quando mi ha telefonato questa mattina, mi ha messo al corrente di un suo piano riguardo questo viaggio e me ne ha riferito tutti i particolari. Entrambi i suoi genitori sono partiti per altri lidi e lei avrebbe dovuto occuparsi della nonna materna durante la loro assenza. La nonna, che ha sempre desiderato fare un viaggio in mare, è una vedova perfettamente autosufficiente ed in buona salute, per carità, ma ha comunque una certa età e Milena e i suoi genitori non vogliono lasciarla sola. Milena inoltre ha tutto un altro programma di vacanze da trascorrere con il suo ragazzo in giro per l'Europa. Quindi come si fa a rinunciare ad una tale occasione? Allora mi ha fatto una proposta. Me la sarei sentita di fare quel viaggio da me tanto sognato facendo compagnia a sua nonna al costo del prezzo vantaggiosissimo e cioè metà di quello reale complessivo? Dopo alcuni chiarimenti chiesti a Milena e dalla stessa ottenuti ho detto sì. Mi ha fornito ulteriori dettagli e adesso sono in Agenzia a perfezionare la "scenetta" , già tra noi concordata, a voce alta, a beneficio dell'intero uditorio:
= buongiorno signorina, sono passato per sapere se ci sono novità per la crociera Mediterranea
= buongiorno anche a lei, aspetti che controllo perché forse c'è qualcosa che le può interessare (e inizia a spiegarmi tutti i dettagli della faccenda) = benissimo, d'accordo su tutto. Dove posso accomodarmi per attendere l'altro passeggero? = è una passeggera ed è già lì seduta su quel divano, se vuole andare a parlarle = certo, con permesso allora... (mi dirigo verso il divano, lì giunto faccio un mezzo inchino e chiedo alla signora seduta che so essere la nonna di Milena) posso sedermi?
= er posto c'è = grazie. (nel frattempo la osservo: è piuttosto in carne, capelli bianchissimi, neppure un filo di trucco, due occhi vispi di un colore incerto, senza occhiali, vestita molto sobriamente) =Sento dall'accento che lei è romana = da na marea de generazzioni = anch'io sono nato a Roma ma da antenati siciliani. Mi chiamo Calogero, il nome del mio nonno materno = io me chiamo Nanda e nun è er nome de nessuno de' li parenti =grazioso nome. È il diminutivo di Fernanda vero? =macché me chiamo proprio Nanda = sono un pensionato e... = te credo che voleva ancora lavora'? = no, certo. Lei invece lavora?= all'età mia? No, no, sto in pensione, prima facevo la fruttarola, c'avevo er banco a Campo de' Fiori. Puro mi padre prima de me e mi nonno prima de lui,tutti fruttaroli armeno da cent'anni...= a proposito di anni io ne ho 67 = e io 63. In due famo più de 'n secolo pensa un po' = cambiamo argomento... = sì, si è mejo= quella bellissima impiegata che vede lì a quel bancone... = chi quella? È mi nipote, la fja de mi fja = benissimo...= mica tanto. Pensi che noi tre c'avemo tutte lo stesso carattere e nun riuscimo a anna' d'accordo. Però se volemo bene e sa perché? Mica perché vivemo nella stessa casa, ma pe' er fatto che io so' vedova da sette anni e mi' genero c'è e nun c'è, nu' lo vedi e nu' lo senti, quinni...= quindi ecco spiegato perchè vi volete bene = già. Senti un po', m'hai fatto parlà solo a me ma de te nun hai detto gnente = ti ringrazio per essere passata ad un tono un po' più confidenziale, ma di me c'è poco da dire: sono vedovo anch'io, ho due figli, sposati, che hanno le loro famiglie però quest'anno ho deciso di fare una crociera senza di loro = e puro io. So' anni che me la sto a sogna'. Siccome mi nipote m'ha dato la cabbina sua che però è pe du' persone sto aspetta' che quarcheduno...ma dimme un po', ma che gnente gnente annamo su la stessa nave? = non solo, anche nella stessa cabina così in due risparmiamo= e vabbe' ho capito però famo a capisse pure noiartri due. Te rendi conto che dovemo da passa' quinnici giorni drento la stessa cabina? = certo, soltanto la notte però = e lo so però nun te mette gnente in testa che... = non porto cappelli = nun fa' la spiritoso, sai che voijo di'= tranquilla so benissimo come comportarmi = ecco bravo, comportate da ragazzo educato. Adesso annamo da mi nipote a sistemà l'urtime cose = sì, vedrai che sarò un perfetto gentiluomo= e sinnò 'na ciavattata su li denti nun te la leva nissuno = grazie, ti ringrazio per la tua bontà.=
Tre giorni dopo, di domenica, alle 9:00 a.m. in punto io e Nanda dalla nave salutiamo la cara Milena diretti verso la meta agognata, l'inizo della realizzazione del nostro sogno.Siamo sulla nave e guardando Nanda che saluta la nipote col fazzoletto in mano mi accorgo che le sta spuntando qualche lacrima e allora
= Nanda, che fai piangi? = ma chi piagne, chi piagne me dev'esse' entrato quarche bruscolino nell'occhi...= fammi vedere, te lo tolgo io...= ma che te faccio vede, lassa perde. Piuttosto annamo a vede' sta cabbina.=
Rimaniamo veramente estasiati nel visitare la cabina che ci è stata assegnata: ampia, arieggiata, ammobiliata ottimamente, un bagno-doccia completo di tutti gli accessori, due eleganti comodini e
due ampi letti singoli.
= a Calo'... ammazza che robba...sembra de sta' ar grandhotel = Nanda qui siamo in prima classe quindi...= e vabbè però tutto sto gran lusso... = non preoccuparti. Dimmi piuttosto quale letto preferisci tu, quello più vicino al bagno o l'altro sotto l'oblò?= er seconno che hai detto = bene. Io suggerirei di sistemare le nostre cose nell'armadio e poi di andare a fare un giro,che ne pensi?= sì, famo così.=
Dopo una trentina di minuti usciamo dalla cabina e visitiamo gran parte della nave .Giunta l'ora di pranzo ci indirizzano verso un bel salone e ci accompagnano al tavolo che sarà riservato a noi per l'intera durata della crociera. Pensavo che ci avrebbero fatto accomodare in un tavolo con più persone ed invece il nostro è soltanto per noi due.Finito il pranzo facciamo una breve passeggiata in coperta parlando del più e del meno, poi ci sistemiano su due comode sedie a sdraio, ammiriamo il panorama marino e scambiamo qualche parola con i vicini.
= Calo', ho sentito di' che stasera dopo cena se balla = se vuoi possiamo partecipare anche noi però ti avverto che non so muovere un piede = sei de coccio allora...vabbe' te ne stai seduto su quarche cosa e te metti a chiacchierà co' quarche vecchietta. Hai visto quante ce ne so' in giro? = Nanda, scusa la domanda impertinente, ma tu sei forse una giovanetta? = ma che vor di', io so' regazza drento. Sapessi quanno c'avevo diciotto-vent'anni come spirolavo e quanti spiroloni me ronzavano intorno. Poi un giorno, uno de questi - er mejo te l'assicuro - me comincio' a ronza' attorno più spesso dell'artri e così siccome due più due fa sempre quattro è annata a fini' che me lo so sposato
= e avete vissuto felici e contenti. Ne sono certo... = questo è poco ma sicuro. Solo però fino a quanno quer brutto malaccio me l'ha portato via.Era un pacioccone, 'n'omo bono, venneva er pesce accanto ar banco mio. Calo' adesso però piantamola e vestimose pe' anna' a cena' e poi se gettamo ner vortice de le danze...=
Siamo così riusciti a creare tra di noi un'atmosfera cordiale e simpatica. La sera quando ci prepariamo per andare a dormire lascio a Nanda la precedenza per il bagno e quella per mettersi a letto. Quando a mia volta esco dal bagno vedo che già dorme e non sente nulla degli eventuali rumori che faccio. Anche perché sin dalla prima sera le ho detto che mentre dormo io russo e lei allora si è premunita tappandosi le orecchie con dell'ovatta. Oggi è già il quinto giorno di navigazione e siamo andati a dormire subito dopo cena poiché abbiamo voluto partecipare a qualche attività dell'animatrice di bordo e così ci siamo stancati. E' quasi mezzanotte ma ancora non riesco ad addomentarmi. Ad un certo punto, benché al buio, mi accorgo che Nanda accanto al mio letto sta sollevando la mia coperta
= scusame Calo', nun dormo e sento freddo. Me metto drento al letto co' te. Sta' tranquillo nun ammollo carci quanno che dormo = anch'io non dormivo perciò non russavo e quindi non ti ho svegliata io= lo so, lo so, nun è corpa tua, adesso dormi, conta le pecorelle= è un metodo che non funziona = Calo'...ehm...se io t'abbraccio tu che fai? = educatamente ricambio il tuo abbraccio
= sai che c'è Calo'? Famo l'educati e strignemose forte.
A quel punto il "fatto" è finito come speravamo entrambi che finisse.
Il mattino successivo, quando mi sveglio, mi accorgo che Nanda, sdraiata accanto a me, mi sta guardando con uno strano sguardo, un incrocio tra il dolce e il tenero
= Calò, me vergogno pure, ma te devo da confessa' 'na cosa. Stanotte, quann'è successa quella cosa che m'ero scordata da un sacco de tempo, me so' fatta li comprimenti da sola = grazie a te Nanda anche per me è stato uguale. Non lo credevo proprio = e allora chi ce impedisce de comprimentasse quarch'artra vorta? Armeno provamoce.=
La nostra crociera è terminata, quindici giorni bellissimi trascorsi felicemente. Scendiamo dalla nave e Milena è lì che ci attende. Ci viene incontro, ci abbraccia e ci chiede com'é andata
= 'na favola, bella de nonna tua, se semo pure fatti li comprimenti = cioé? = cioé, cioé, quante cose voi sape'. Quanno cresci n'artro po' te lo spiego. Anzi, datte da fa' perché io e Calo' fra un par de mesi se sposamo, tanto er viaggio de nozze già l'avemo fatto. Annamo Calo' =
Mi volto per guardare Milena che, attonita, ci fissa con gli occhi completamente spalancati.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

E poi dicono che le crociere non servono.
Salutoni e buona settimana anche a Calo'
Paolo

cristiana marzocchi ha detto...

Galeotta fu la crociera!
Bellissimo e incoraggiante finale.
Ciao Aldù.
Cristià

Tomaso ha detto...

Caro Aldo, leggendo attentamente il tuo racconto, immagino per te cosa significhi, hai rivissuto quei momenti belli e spensierati, come ognuno di noi dovrebbe per avere.
Lo sai che un po ti invidio, deve essere stato qualcosa di indimenticabile e porterai sempre un ricordo.
Ciao e buona giornata caro amico.
Tomaso

Mariella ha detto...

Che bel racconto Aldo. Peccato che alla fine abbia pensato che io non andrò in pensione a 63 anni e forse neppure a 67;)

robi ciprax ha detto...

Love boat alla Monticiano.
Ciao tenerone! robi

Rosaria ha detto...

Queste son crociere che lasciano il segno, e che segno!

Ciao bel Casanova!
Complimenti anche a Donna Nanda!

Abbraccio!

Farfalla Legger@ ha detto...

Ah l'amour che splendido sentimento!
E la vita dei pensionati è ancora più splendida quando c'è l'amour...
Abbraccio amico mio ♥

Ambra ha detto...

Esilarante la tua storia! Davvero intraprendente, più lei che lui!

Nou ha detto...

Che crociera! E che "comprimenti!" Buoni e tanti di questi sogni ;-)))

paroleperaria ha detto...

Bellissima!!!! :)
Un abbraccio

Anna ha detto...

A parte il fatto che pare tu abbia un chiodo fisso... non specifico quale sia, Per fortuna non erano in crociera oggi con la Costa in Tunisia!! Ciao, Anna