Sono le sei del mattino, minuto più minuto meno, lo sferragliare del tram, simile ad una scampanellata - si sente quando lungo i binari sotto casa mia affronta la curva per poi proseguire verso il vialone principale - mi comunica che è giunta l’ora di alzarsi dal letto. Non è che dormivo, ma stavo disteso a riflettere su come organizzare la giornata.La mia casa, posta al primo piano di un fabbricato che avrà un’ottantina d’anni, mi dà la facoltà - o la scocciatura - di ascoltare tutto ciò che avviene giù nella strada, specialmente la mattina presto o a notte inoltrata. Come al solito, mentre rimango seduto ai bordi del letto soltanto un po’, per cercare di svegliarmi meglio,mi sento spingere dietro, proprio dove “alloggiano” le reni e allora scocciato mi volto e…
=Ho capito, ho capito, è inutile che spingi perché so benissimo che devo alzarmi e tu non senti ragione: vuoi fare colazione! Però te lo ricordi che prima debbo fare la mia mezz’oretta al bagno? quindi stattene tranquilla e abbi pazienza tanto lo sai che si colaziona sempre assieme.Tutto tace!L’approvazione silenziosa sta pertanto a significare che posso procedere .E’ inutile Tosca non cambierà mai malgrado siano anni che dorme nel mio letto, torna e ritorna a ripetere gli stessi gesti
Ah!… Dimenticavo di dire che Tosca è un gatto! O meglio una gatta, tigrata, credo di razza europea, molto mansueta, affettuosa ma sempre gatta è. Siamo in rapporti molto amichevoli, dialoghiamo spesso, ma la sua passione principale è quella di dormire nel mio letto. Questa abitudine gliel’ha concessa Luisa, mia moglie, la quale se ne andata cinque anni fa, nel senso che purtroppo è deceduta appena subito dopo essere andata in pensione. Continuo a pensare a lei di continuo: dopo quarant’anni di insegnamento ha finito col non potersi godere ciò che le spettava. Il solito “brutto male”: un eufemismo, il cancro l’ha come divorata. Comunque debbo farmi forza e continuare a rassegnarmi così come ha fatto la nostra unica figlia Lucia (che io ho sempre chiamato Mimì per via dell’opera “La Bohème” di Giacomo Puccini). Sì, sono un pucciniano incallito! E anche un melòmane ma tutto questo si spiega con il fatto che quando lavoravo facevo parte della banda musicale dell’azienda tranviaria; già perchè sono anche un ex-tranviere in pensione, settantacinquenne, molto cardiopatico, mi chiamo Aldo, sono nato da queste parti e…ah! Ecco, forse sto facendo un po’ di confusione ma dimenticavo di dire che nella banda suonavo il corno inglese e che da circa due mesi sono diventato nonno. Non è che queste due ultime cose hanno un nesso qualsiasi che le unisce tra loro ma tutto fa brodo.Stavo dicendo appunto di mia figlia Mimì: ha trentadue anni, sposata da tre con Fritz,un “vichingo” (lo chiamo cosi perché sembra che sia un incrocio di nazionalità: un terzo danese, un terzo svedese,un terzo norvegese ed invece è tedesco, insomma sempre un simpatico nordico vichingo che mi è molto affezionato ), entrambi brillantemente laureati in chimica (hanno frequentato la stessa università) e quindi si sono trasferiti a Leverkusen perché assunti da una famosa ditta di medicinali.Quasi ogni anno vengono a trascorrere le vacanze qui da me ed anzi in questi ultimi due mesi e mezzo Mimì ha dimorato in questa casa perchè era in stato interessante ed ha voluto partorire qui. Io ne sono stato particolarmente felice anche se ho dovuto sopportare tutte le sue raccomandazioni: attento a questo, occhio a quest’altro, controlla qui, fai attenzione a…uffa! I figli saranno pure una benedizione ma quando è troppo è troppo! Prima di trasferirsi a Leverkusen, poiché io ero rimasto solo dopo il decesso di mia moglie Luisa, la “dura” Mimì (forse è una vichinga anche lei) ha pensato bene di riempirmi casa con quegli invadenti telefonini o cellulari: uno in soggiorno-pranzo, uno nella mia camera da letto sul comodino e uno persino nel bagno!. Non li degno neppure di uno sguardo e neppure di un orecchio; quando qualcuno mi vuole chiamare o quando ho voglia di farlo io, mi affido al mio caro vecchio telefono appeso al muro nel corridoio d’ingresso. Lo feci installare lì, non ricordo neppure quanti anni sono trascorsi ma devono essere parecchi, pregando l’operaio che lo installò di metterlo in alto per evitare che Mimì,quando era piccolissima, ci si avvicinasse per “esaminarne il contenuto”. Già sin da allora fece capire urbi et orbi di che pasta era fatta Oggi è il quattro marzo e dal primo del mese Mimì è ritornata da suo marito a Leverkusen, naturalmente con l’erede. Mi mancano tantissimo come se fossero partiti chissà da quanto tempo. Non mi sono dimenticato di Tosca: le ho preparato le sue due ciotole, io mi sono fatto la solita colazione con un occhio al regime dietetico che debbo seguire; ogni tanto la guardo mentre si nutre e lei, come se sapesse di essere osservata, si volta, mi scruta socchiudendo un poco gli occhi e mi… ringrazia con un particolare miagolìo che io ormai, dopo questi anni di…convivenza, riesco a distinguere dagli altri tipi di miagolii. Li cambia a seconda delle circostanze. Intendiamoci non è un fenomeno da baraccone anzi, si comporta e si è sempre comportata come gli altri esemplari simili a lei. Ricordo che Luisa, mia moglie, tornando dalla scuola dove insegnava, tra l’altro a pochi passi dalla nostra casa, raccolse Tosca piccolissima e la fece entrare a far parte della famiglia malgrado il mio parere contrario. Col tempo invece siamo riusciti ad andare d’accordo: io lasciavo in pace lei e lei lasciava in pace me. Naturalmente venne il periodo del suo primo amore o meglio, dei suoi due “primi amori”, perché Tosca ebbe la sua unica relazione con due suoi pari del vicinato: Mario Cavaradossi e il Barone Scarpia (li ho soprannominàti così in quanto personaggi della stessa opera “TOSCA” sempre di Giacomo Puccini). E vennero alla luce cinque micetti: tre grigi (figli di Mario?) e due neri (figli del Barone?). Terminato l’allattamento riuscimmo a trovare alcune persone felici di adottarli e rimanemmo soli con Tosca che venne però portata - dopo qualche tempo - da un veterinario di nostra conoscenza il quale si occupò di renderla meno “appetibile”, nel suo radioso (?) futuro ad altri “personaggi famosi”.Ecco perché a me e a Tosca, dato che siamo entrambi rimasti soli, piace farci reciproca compagnia.
=Tosca, scusa, adesso mi preparo per uscire: vado a prendere il giornale ed a comprare qualcosa qui al mercato. Piuttosto controlliamo se la tua provvista è a posto oppure c’è bisogno di integrarla. Ecco vedi: queste confezioni sono pesce con piselli, queste altre pollo e coniglio e poi croccantini…Che ne dici?…(le ho letto le etichette perché credo –ma non ne sono tanto sicuro – che non sappia leggere)
=(un miào di attento controllo)
=Allora? Che c’è, manca qualcosa?
=(un miào di richiesta)
=Vediamo un po’, manca, manca…ecco,hai ragione, sono finiti salmone e vitella eh! A te piacciono soltanto le migliori specialità: Luisa e Mimì ti hanno abituato troppo bene!
=(due miào: uno di rimpianto ed uno di approvazione)
=Ti capisco,mancano anche a te ma stai tranquilla che Luisa ci controlla pure da lassù e Mimì perfino da Leverkusen: non ci perdono di vista
=(un miao soddisfatto)=
Mi accorgo che il tempo sta trascorrendo velocemente e quindi vado a vestirmi ma suona il telefono nel corridoio: chi sarà a quest’ora mattutina? E poi non sono chiamate ai telefonini e allora deve essere qualcuno che sa come la penso in proposito
(fine della prima puntata)
17 commenti:
Buongiorno Aldare'... mi concedo un po' di tempo per me e passo aleggere come va.
A parte i complimenti per il racconto, soprttutto per quella che è l'indiscussa interprete principale femminile, Tosca...mi a piacere trovarti.
Lo so!
Sono sempre meno affidabile.
Oppure sto sempre più soccombendo al tran tran che oramai ha assunto il ritmo incalzante di una raffica di mitragliatrice.
Ra-ta-TRAN, ra-ta-TRAN,
ra-ta-t-T-TRAN
Anche oggi dovrò piroettare di qua e di là.
E domani sono in gita (CAPOGRUPPO) con gli Anziani del lavoro aziendali.
Saremo in 72 e andremo a Maranello...
Quando ripasso spero di avere qualcosa di interessante da raccontare.
Chè ultimamente non mi pare di essere granchè ispirta.
Ma forse è solo stanchezza.
Un abbraccio, carissimo Aldare'
Con affetto molto più costante della mia presenza!!!
Il povero Aldo vedovo e con gatta a carico è simpatico proprio quanto te. Ma che dici, mica sta poi tanto male da solo con Tosca, non ti pare? In fondo si è ripreso la vita (almeno in questa prima puntata!).
mentre leggo, mi pare di vedere la scena talmente è descritta bene!
Sono curiosa di leggere il resto!
Buon fine settimana
Bene, tornerò a leggere il seguito! Interessante questo Aldo! Ma è solo una coincidenza. Vero?
Bell'inizio, rilassante e accattivante come piace a me! Aspetto il seguito! :)
@Kaishe:Solo nel leggere il tuo commento ho sentito nelle orecchie
raffiche di mitragliatrice.
Ma come fai? Devi avere tanta energia e tanta voglia di vivere che sicuramente riesci a trasmetterla anche a chi ti sta vicino. Sono contento che hai preso in simpatia Tosca.
Ti abbraccio anch'io e a rileggerci presto.
ps. Maranello - Ferrari la gita?
@Luz: Giusta constatazione cara Luz, s'è ripreso la vita.
Il seguito alle prossime puntate.
@Angelo azzurro: Forse, da pignolo quale sono, descrivo troppo dettagliatamente ed è così che si finisce col commettere errori.
Buon fine settimana anche a te.
@serenella: Il primo nome che m'è venuto in mente è stato il mio. Vabbè, non l'ho cambiato, ma è tutto fantasia. Storia inventata.
@ANNA: Spero non troppo rilassante
per chi legge altrimenti può capitare di addormentarsi.Il seguito arriva con le prossime puntate.
Bravo Aldo, i tuoi racconti mi piacciono e aspetto di poter leggere il resto. Che bel nome che hai dato alla micia, Tosca. Ma i miei racconti, ti sono piaciuti?
Buona vita, Viviana
vado fuori dal mio Amore,ma quando torno ti leggo d'un fiato!!!!!
un abbraccio Aldo!:-)
ciao, Aldo. Ho appena finito la prima puntata che trovo intrigante. Tosca si fa trattare proprio bene!:)
Aspetto il seguito...
Buona domenica
annarita:)
chi sarà a telefono????
Uffà!
Sul più bello ci lasci...attore nato sei caro Aldo.
Ciao.
PS Salutami tosca...che sbadata che sono
@Viviana: Se hai pazienza leggerai il resto. Vero che ho fatto bene a dare quel nome alla gatta?
Certo che mi sono piaciuti.
Buona vita anche a te.
@Aglaia: Meglio prima occuparsi del proprio Amore, a leggere c'è tempo.
Ti abbraccio anch'io.
@Annarita: sì è anche intrigante e poi Tosca è simpatica vero?
Grazie per la "buona domenica" ma purtroppo non lo è stata.
@rosy 1°)e 2°): si va avanti con la puntata successiva e si sa chi è al telefono.
Tosca ringrazia e ricambia i saluti così come faccio anch'io.
Tanto per prendere appuntamento : quante puntate saranno??? Potrò partire per le ferie dopo la metà di luglio????
Perché scrivi così bene, che staccarsi dalle tue parole diventa un dispiacere?
Interessante questo Aldo pucciniano, melomane e con questa deliziosa gatta, pure lei pucciniana :)
Leggerti a puntate e' sempre come essere strappata da un film che ti piace enormemente e che non hai registrato.....
Aspetto con ansia.
Ciao Monticiano!
Lara
@La Mente Persa: Tosca è tra i protagonisti principali del racconto che è piuttosto lunghetto.
@ALEPH:Faccio un po' di conti: pubblicate ad intervalli di due giorni l'una dall'altra, l'ultima delle puntate dovrebbe spuntare all'alba del 20 luglio circa.
@Lara: Sei troppo generosa cara Lara. Un paragone del genere mi mette in imbarazzo. Spero che le puntate successive non ti deludano.
Ciao Lara.
@DNAcinema: Per la collaborazione con voi non ritengo di esserne all'altezza ma grazie ugualmente.
Per lo scambio di link, fate pure.
Aldo
Sei sempre tanto caro!
Un abbraccio
Ornella
questa prima parte promette veramente bene.
Aldo e Tosca mi piacciono
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