L’attività andava a gonfie vele. Non che fosse soltanto merito di Fabio, anche se, la multinazionale che aveva avuto la brillante idea di aprire il supermercato in quel suggestivo e frequentatissimo luogo della città, era stata, in effetti, previdente e fortunata. Ma lui, quale direttore e gerente responsabile dell’esercizio, era il principale artefice di quella specie di piccolo boom. Per la verità era anche socio, sia pure per una piccola quota, della società proprietaria, ma ciò non influiva per niente sugli indiscussi meriti di Fabio in quello che era stato realizzato. E tutti, proprietari, clienti e personale ne erano assolutamente convinti. Specialmente il personale poichè i dipendenti che erano stati selezionati esclusivamente da Fabio e che lui aveva fatto assumere, lo apprezzavano e rispettavano. Meglio ancora, la parte preponderante, quella femminile cioè, quasi lo adorava. I motivi? Molti e tutti validi e semplici da spiegare. Trentacinque anni, capelli e occhi scuri, lineamenti regolari e piacevoli, circa 190 cm. di altezza, single, laureato in economia aziendale, Fabio rappresentava l’ideale dell’uomo da avere accanto e non per poco tempo. Se a tutto ciò si aggiungevano le sue doti di cortesia e gentilezza, non disgiunte però da autorevolezza, severità e rispetto verso chiunque, veniva da pensare di trovarsi quasi davanti ad un…mito. Ma tale era la realtà. Inizialmente molti avevano pensato che fosse gay dato che non si era mai permesso alcun tipo di “avance” verso nessuna delle clienti abituali o delle dipendenti. Eppure tra loro ve n’erano di molto carine e graziose ed anche …disponibili, ma poi tutti si dovettero ricredere. Infatti, almeno un paio di sere la settimana, quelli che effettuavano il turno pomeridiano, nel lasciare il lavoro la sera, avevano potuto notare presenze femminili di notevole avvenenza, e non sempre le stesse, che attendevano Fabio fino al momento della chiusura, per poi andarsene insieme sottobraccio. E allora?…perché, si chiedevano le più intraprendenti, nessuna di loro veniva, almeno notata dal mito?. Vennero fatte altre congetture, così come accade in non pochi altri posti di lavoro: qualcuno
disse che era troppo compreso del ruolo che ricopriva,che si atteggiava e si dava delle arie da“capo”
dando l’impressione di voler mantenere certe distanze, ma col tempo si resero conto che non era affatto così. Il mistero, se così si poteva definire, si svelò da solo circa sei mesi dopo che il supermercato era stato inaugurato. Nessuno si era mai accorto di nulla…o meglio…qualcuno c’era e…immaginava…In realtà tutto aveva avuto inizio la mattina in cui Fabio, dovendo procedere all’assunzione dei primi dipendenti, aveva conosciuto Sara, trentenne, capelli e occhi castani, non molto alta, magrolina, all’infuori dei punti giusti, con un viso quasi completamente invaso da simpatiche efelidi ed un naso piccolo ed affilato. Fu come se avesse ricevuto una scossa. Lei si era presentata insieme ad altre tre giovani amiche per essere assunte in quel supermercato. Aveva compilato un modulo come già avevano fatto gli altri e, nel presentarlo a Fabio, anche Sara aveva percepito qualcosa di particolare che lì per lì non era riuscita a comprendere bene. Che le capitava, le venne da chiedersi?.Nel frattempo Fabio,dopo aver letto attentamente il modulo da lei compilato, le domandò, considerata la sua età e la sua precedente esperienza nel campo dei supermercati, se voleva fungere da supervisore o meglio da “chioccia”sul resto del personale che era composto da giovani(30 donne e 10 uomini, fascia d’età dai 16 ai 22 anni), tra i quali ce n’erano molti alle prime armi. Sara ci pensò sopra per un po’ e Fabio, vista la sua titubanza, insistette ancora, tanto che lei alla fine accettò, sia pure a malincuore. Ma con il passare del tempo tutto andò per il meglio perché Sara si comportava con tutti come una sorella maggiore, comprensiva e paziente: Fabio aveva visto giusto anzi, l’atmosfera che si era venuta a creare nell’ambiente favoriva l’incremento dell’attività del supermercato che andava affermandosi sempre di più in quel settore, anche grazie al fatto che rimaneva aperto per dodici ore consecutive, tutti i giorni compresi i festivi, ad eccezione delle più importanti festività religiose. Fabio e Sara, considerate le rispettive mansioni, avevano spesso l’esigenza di dover interloquire tra loro per discutere di acquisti, forniture, prezzi, periodi per campagne di offerte promozionali, esigenze del personale, turni e così via, ma era come se si parlassero a chilometri di distanza o per telefono. Cercavano di evitare di guardarsi negli occhi quasi che, se lo avessero fatto, ciascuno di loro avrebbe potuto leggere nella mente dell’altro chissà quali pensieri. Quale poteva essere il motivo di tanto gelido distacco tra loro?. Molti, osservandoli, se lo chiedevano e per la verità anche i due protagonisti. Quando e se si sarebbe sbloccata quella strana situazione? Un giorno però, come capita spesso in molti ambienti di lavoro dove si sa perfettamente che commenti, confidenze, motivi per incontrarsi, paragoni e pettegolezzi, circolano con facilità tra i dipendenti e non solo, e che “tutti sanno tutto di tutti”, Fabio venne a sapere che la sera del giorno dopo, cioè al termine del turno pomeridiano, alcuni dipendenti e tra loro Sara, si sarebbero recati a mangiare una pizza in un locale della zona. Fabio rimuginò per un po’ su questa notizia che aveva involontariamente appreso e quindi, fattosi coraggio…decise!
Quando il giorno dopo arrivò il momento della chiusura dell’esercizio e quella dei saluti, il gruppo della “pizza” venne fermato da Fabio che, già pronto con le chiavi in mano, si rivolse verso Sara e la interpellò dicendole:
=Un momento Sara, vorrei discutere con te di un certo problema
=Ma…scusa Fabio…non ne possiamo parlare domani? Adesso sto andando con gli altri a…
=Si…si…lo so…ma è piuttosto importante
=Capisco ma è necessario farlo proprio in questo momento? (Gli altri colleghi nel frattempo si erano allontanati commentando fra loro)
=Il fatto è che ti volevo invitare a mangiare una pizza con me e cogliere l’occasione per discuterne noi due da soli
=Stai insistendo, per cui ritengo che sarà per un problema serio…Ragazzi voi intanto andate..penso di potervi raggiungere più tardi…ci vediamo.
I ragazzi del gruppo “pizza” che la stavano aspettando se ne andarono salutando, seguiti subito dopo da Sara e Fabio i quali, chiuso il locale, si avviarono insieme. Per qualche minuto nessuno dei due prese l’iniziativa di imbastire un qualsiasi tipo di conversazione. Procedevano a passo lento in un silenzio imbarazzante. Poi, improvvisamente, Fabio poggiò delicatamente la propria mano sul braccio di Sara e le chiese:
=Preferisci una cena, una pizza o qualche altra cosa?
=Per come hai impostato questa faccenda preferirei andarmene a casa ma…poiché hai detto che dovevamo discutere di un problema decidi tu. Comunque ci tengo a farti sapere che mi hai messo molto in imbarazzo davanti agli altri colleghi
=L’ho fatto intenzionalmente!
=Come?…ma…
=Voglio dire che la mia intenzione non era quella di metterti in imbarazzo ma quella di invitarti come dire?…alla luce del sole e non di nascosto…senza sotterfugi…Così si evita il solito parlottare
sommesso, non sei d’accordo?
=A parte il fatto che essendo sera il sole non mi pare ci possa essere, sarebbe stato meglio che so…fare annunci sui giornali, alla radio, in TV…Che ne dici?…Sei d’accordo anche tu?
=Sara ti prego…prendiamo le cose con più serenità…siamo abbastanza adulti per comprendere…
=Ecco, esattamente, siamo adulti e allora comportiamoci come tali, senza bisogno di tante buffe
elucubrazioni…
=Va bene…ti chiedo scusa…quindi adesso possiamo decidere dove andare…non lontano però perché non ho la macchina
=Come mai?…si è guastata oppure è riservata per altre…vogliamo chiamarle occasioni?
=Certo che quando vuoi colpire usi colpi veramente bassi. Ed invece l’ho lasciata in garage di proposito…non volevo dare, nell’invitarti, una impressione sbagliata
=Un vero e proprio cavaliere senza macchia…ma con tanta paura!
=Credo sia meglio cambiare discorso…ti andrebbe un gelato?…C’è un locale abbastanza vicino nel quale si possono gustare i migliori gelati di tutta la città
=Il gelato va benissimo anche perché mi è passato l’appetito. Voglio però avvertirti che non ci sarà un dopo!!!…comprì messiè?…E scusa per il francese maccheronico
=Ho compreso benissimo…non era necessario puntualizzare.
=Ho voluto mettere le cose in chiaro anticipatamente…Non si sa mai…
(fine della prima puntata)
16 commenti:
holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
PRIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
BUONGIORNO SOR ALDO BELLO!!!!
aDESSO LEGGO E RITORNO!!!!
ARIECCOMEEEEEEE
attendo la seconda parte,ma mi sembra che Sara sia un pochino acidella e che ....... per un invito a cena e lui un pochino imbranato....sotto la cenere cova er foco....;)
hasta siempre!!!
Letto! Aspetto il seguito poi commento tutto! :) bacione
TRe puntate???? Vabbè che con sti due mi sa che ci vogliono tutte...mi sembrano un pò imbranatelli tutti e due. Ormai per una cosa così basta una mezza puntata. Con i tuoi racconti si riscoprono cauti atteggiamenti e lente seduzioni che si son perse. Ciao!
No, dico, finito il lavoro quella sta uscendo con gli amici a farsi un a pizza e lui li blocca perché accampa la scusa che deve discutere di lavoro con lei e dice che la pizza se la mangia con lui... e lei, invece di rispondere 1° di lavoro ne discutiamo al lavoro 2° non è educato abbandonare gli amici, al limite vieni insieme a noi se vuoi fare tutto alla luce del sole, altrimenti devo credere che sei un lumacone. Ci va? No, dico, allora è cotta e stracotta, a questo punto basterà mezza puntata per arrivare al quid dei quid, dipenderà dalla distanza dal ristorante della casa di lui o lei o motel o wc del ristorante, mammamia quanto sono aromantico...
Aldo, attendo il resto......intanto ti mando un bacio e buonanotte!:)
Quando saranno disponibili tutti e tre le puntate, leggerò e commenterò. Io odio (come diceva puffo brontolone) i post a puntate! Scherzo, attendo le altre puntate. Buona vita, Viviana
@NADIA 1°) e 2°):Hola! Non è che hai tutti i torti però i vigili oltre che spegnere il fuoco fanno anche altro.
HASTA SIEMPRE!!!
@ANNA: La tua può essere anche una buona idea.
Ricambio bacione.
@aleph: Bei tempi quelli antichi. Almeno quelli di chi ha la mia età e credo che solo per questa ragione si può raccontare una storia così.
Ciao!
@fabio: Tu probabilmente sei molto giovane e puoi correre così veloce, ma chissà quale
potrebbe essere invece la realtà?
@luly: e il resto arriverà più presto del solito.
Buonanotte e bacioni.
beh...lui mi sembra un pò imbranato... portarla via così, dagli amici per forza lei è così aspra... stiamo a vedere, anzi a leggere la prossima puntata
aspettiamo la seconda parte, carina la prima
Beh.... non posso mancare alla seconda parte... oramai sono presa da una curiosità...
Scusa l'intrusione passavo di qui e mi son fermata a sbirciare spero non ti dispiaccia...
Ti lascio una buona giornata e se ti aggrada farmi visita sei il benvenuto... ciao ciao
@Viviana: Il tuo commento di ieri stava arrivando mentre rispondevo ai commenti precedenti.
So benissimo che i post a puntate non sono molto graditi ma la storia era troppo lunga per esaurirsi in una sola puntata.
Sempre buona vita anche a te.
@la signora in rosso: Hai descritto esattamente i due personaggi PER ORA! Meglio aspettare il seguito prima di esprimersi definitivamente.
@Andrew: come si dice in gergo "buona la prima". Bisogna però vedere le altre come saranno.
@Paola: Mi pare giusto. Per adesso
mostrare o meno il proprio gradimento è prematuro. Si può soltanto essere presi da curiosità.
Ciao anche a te.
Beh... la tua curiosità è stata appagata????
Ehiiii non tuffarti che puoi farti male... hehehehe
Cmq piacere di conoscerti Monticiano mi sono aggiunta ai tuoi lettori (sempre che a te non spiace)...
Buon pomeriggio un abbraccio
HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Sor Aldo Bello buongiorno!!!
Lo sò...si lo sò che aspettavi er bongiorno mio e eccome qua!!!!
Fior de giaggiolo compagni come teeeeeeeeeeeeeeeeeeee ce nè uno soloooooooooooooooooooooooo
ahahahahahahah
besito!!!
hasta la victoria siempre!!!!
@Paola: Hurca! se è stata appagata
tanto che ci sono ritornato un paio di volte metti il caso avessi dimenticato qualche particolare.
Opere e parole.
Chiunque vuol pasare da qui è un amico/a.
Buona notte e un abbracio anche a te.
@NADIA: Hola senòra. Che ti credi che non lo so che il salutino al tuo nonnino non lo fai mancare mai?
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!!!
sono fortunata. ne ho trovate due insieme....
Posta un commento