Ricordi fuori stagione
A diciotto anni circa, come tanti, facevo parte di una comitiva di miei coetanei tutti abitanti in Via della Polveriera-Isola del zibibbo-Roma e, almeno fino a quando qualcuno di noi non convolava a giuste (?) nozze si stava sempre insieme. Tempo e soldi permettendo, poteva capitare pure che, d’estate, la domenica si andasse tutti al mare. Tempi ancora duri quelli del 1948. Il dopoguerra non era ancora rose e fiori e allora ci si arrangiava
Dal Colosseo, vicino dove abitavamo noi, alla Piramide vicino alla stazione del treno che da Roma ci avrebbe portato sino al Lungomare di Ostia, c’era un tram che passava raramente, ma noi ce la facevamo sempre a piedi.
Io ero l’unico dell’intera combriccola che non sapeva nuotare, però al mare mi divertivo ugualmente stazionando sempre vicino la riva.
Una domenica “er secco”, più alto di me di una trentina di centimetri aggiungo io, membro a pieno titolo della comitiva, mentre era in acqua mi chiama urlando a squarciagola “a ficozzaaa” – il mio soprannome – “viè qua che se tocca”. Lì per lì non mi rammentai della differenza d’altezza tra noi due e, facendo qualche goffo tentativo di nuoto, arrivai vicino l’amico. Non l’avessi mai fatto. C’è mancato poco che affogassi. Mi sarò bevuto almeno un mezzo litro d’acqua di mare – a quei tempi pulita – con grande gioia del “secco” e degli altri “amici” che sghignazzavano a più non posso.
Qualche domenica dopo quell’episodio, io raggiunsi gli amici al mare soltanto dopo pranzo in quanto durante tutta la mattinata avevo dovuto dare una mano a mio padre nel suo consueto giro domenicale presso i suoi “clienti” ai quali vendeva, a rate, brillantina, profumi, saponette, shampoo, dentifrici, talco e altri prodotti similari. Uno dei mestieri che si era inventato per tirare avanti la baracca. Giunto al mare, al solito posto dove si andava sempre, vidi che gli amici erano intenti a colloquiare con un gruppo di ragazze. Ci siamo, mi dissi, questa volta hanno rimorchiato. Indossai il costume da bagno, mi sedetti vicino al gruppo e cominciai a sbirciare le donzelle. Mi soffermai su una di loro, come si suole dire le presi le misure, e decisi: la “pallocchetta avea da diventar” la mia lei. A pomeriggio inoltrato, quando rientrammo a casa, riunii tutti gli amici e li avvisai che dovevano togliersi dalla mente di mettere gli occhi su quella fanciulla pena la morte. Vabbè non usai proprio queste parole, ma quasi. Mi fece tirare il collo per almeno sei mesi poi disse sì e “cedette alle mie brame”. Otto anni dopo divenne e lo è attualmente, mia moglie. Dopo fidanzati però ci andavamo da soli al mare, qualche volta anche con un'altra coppia di fidanzatini come noi. Una di queste volte ci capitò una specie di naufragio. Noi quattro avevamo noleggiato un pattino, una specie di barca aperta sopra, sotto, davanti, dietro e ai lati, con sotto due galleggianti. Remando remando ci allontanammo un po’ dalla riva, ma notando che il mare si stava ingrossando ci affrettammo per tornare indietro. Ad una decina di metri il pattino si capovolse: tutti a fondo che annaspavamo come disperati. Riuscimmo ad aggrapparci al pattino rovesciato mentre ci giravamo l’uno verso l’altro per controllare se c’eravamo tutti e se stavamo bene. Nonostante la gran botta che presi sulla testa non staccavo le braccia dal galleggiante mentre la mia bella, reggendosi sulle mie spalle se la rideva a crepapelle. Cosa c’era di tanto comico non l’ho mai capito. Vennero due barche con due bagnini e ci misero in salvo.
Nel 1969 io e mia moglie, sentito il parere di nostro figlio di dieci anni, decidemmo di trascorrere un periodo di villeggiatura in un paese dopo Pescara, che affacciava quasi sull’Adriatico e aveva vicino una bella pineta. Prendemmo alloggio in un albergo situato proprio sulla spiaggia di recentissima costruzione ancora da ultimare ed il proprietario, in considerazione di questo fatto, aveva deciso di praticare prezzi molto convenienti. Un pomeriggio, allettato dalla vista di un mare calmissimo, mentre mio figlio era vicino alla madre e giocava sulla spiaggia, presi il suo materassino di gomma ed entrai nell’acqua bassissima per un lungo tratto di distanza dalla spiaggia.
Cominciai a farmi trascinare dal leggero sciabordio di piccole onde e mollemente sdraiato mi godevo lo spettacolo degli altri bagnanti. Ad un certo punto il materassino, forse a causa di una mia mossa un po’ energica, si capovolse, caddi in acqua, annaspai perché non sentivo il fondo del mare sotto i miei piedi ed iniziai a mandare giù acqua salata. Non gridavo, non chiedevo aiuto, mulinavo soltanto le braccia per restare a galla e mi ricordai con terrore che non sapevo nuotare. Qualcuno vicino a me fortunatamente si rese conto di quello che stava accadendo, mi dette una mano e mi accompagnò a riva. Mia moglie tranquillamente sdraiata a prendere il sole non si era accorta di nulla. Le raccontai l’accaduto, lei si mise a ridere aggiungendo che ero stato uno stupido e che avrei
dovuto chiedere aiuto. Già, perché non l’ho fatto?
Infine voglio dire io amo il mare, ma tra noi non ci sono ottimi rapporti.
35 commenti:
Mi pare un ottimo inizio d'anno. Il racconto di ben tre disavventure in cui, nonostante non sapessi nuotare, non sei affogato. Mi pare di capire che hai una "pellaccia" bella dura"!
che miniera ...sei!!!!!!!!!!!!!!
Inizio anno scoppiettante vedo!!!!!!
un abbraccio
Caro Aldo sei bravissimo anche nel narrare le tue disavventure. Grazie di avermi fatto iniziare l'anno nuovo con un sorriso...fuori stagione ;)
Caro Aldo, un rapporto un pò burrascoso, ma ti sentivi attratto..il fatto che non chiedessi aiuto era per il tuo orgoglio ..dovevi farcela da solo..
Bel raccontino, buon inizio anno ed un abbraccio.
Ho riso, immaginandoti ad annaspare nel mare:O) Anch'io amo il mare e lo amo a tal punto che, quando mi capita di vederlo, sento i polmoni riempirsi d'aria pulita, nuova, piacevole.
Questa bella sensazione è divetata ancora più forte da quando ci siamo trasferiti a Roma.......eppure questo splendido mare ha fatto prendere delle grosse paure anche a me. Te ne racconterò qualcuna, un giorno.
Un abbraccio:O)
e pensare caro Aldo,che nasciamo sapendo nuotare ma ce lo"dimentichiamo"...
Invece ho sbagliato...
reincarnazione...dovevo fare il delfino...ma mi hanno dato le coordinate sbagliate!:-D
Diciamo che anch'io ho il tuo stesso rapporto con il mare...lo amo ma preferisco non lasciarmi trasportare! Carinissime queste tue disavventure e direi che sei stato abbastanza fortunato! Carissimo, se vai su Animali e Poesie ho pubblicato uno dei tuoi racconti!!! Sei troppo forte!!!! E' un grande onore iniziare il nuovo anno del mio blog con un tuo racconto! BUON ANNOOOOO!!!!
@Luz: Magari si adattasse a me quel proverbio "l'erba cattiva non muore mai".
@upupa: E meno male che non sono scoppiato io in quelle occasioni.
Ti abbraccio anch'io.
@Luigina: Naturalmente sono contento che tu abbia sorriso, cosa invece che allora non m'è riuscito fare.
@riri: Tu dici che era orgoglio? Può darsi anche se non lo sono mai stato. Mi vergognavo, questo sì.
Anche a te auguroni e un abbraccio.
@luly: Sono curioso di queste storie, fammele conoscere.
Vi abbraccio tutti.
@Aglaia: Finalmente ho capito!
Data la mia ignoranza non sono mai riuscito a capire e a sapere come mai addirittura i neonati nuotano così bene senza bere nè correre pericoli. Li ho visti in qualche documentario nuotare ad occhi aperti e quasi sorridendo.
Grazie a te adesso so il perchè.
Anche con me hanno sbagliato,dovevo
essere un tricheco.
proprio come me.... un sasso in mare! Auguri Aldo,per un 2010 di pace, serenità e amore
mi sono ricordata de Ernest Hemingway e la sua relazione con il mare, novela scritta in Cuba....
buon inizio d anno Aldo....
molta felicita per te e tua famiglia....
Nell'augurarti buon anno invito te e i tuoi lettori a votare i migliori film ed interpreti del 2009.
VOTA I MIGLIORI FILM ED INTERPRETI DEL 2009!
Ci hai nove vite come noi gatti, allora. Si dice che gli uomini non chiedano mai aiuto...
Ti saluto da un nuovo blog: quello vecchio sono stata costretta a lasciarlo, sigh! Il nuovo è simile al vecchio, solo che non c'è alrticolo "il": è solo "diario di susanna"...
Ma lo morta...l guerrieri loro!
Un abbraccio
gatta susanna
@Antonella: Proprio quello è importante non lasciarsi trasportare, può anche non finire bene.
Grazie per tutto quello che fai riguardo i racconti.
Buon anno di vero cuore.
@la signora in rosso: Tu un sasso e io un baccalà.
Ricambio con affetto i tuoi auguri.
@gianna: Ecco perchè hai alla destra del tuo blog la foto in bianco e nero di Ernest Hemingway un grande scrittore autore del famosissimo romanzo Il vecchio e il mare. Io sono ì vecchio però mi tengo alla larga dal mare visti i
precedenti.
A te e ai tuoi cari i miei affettuosi auguri. Buon 2010.
@AmosGitai: Ti ringrazio e ricambio i tuoi auguri. Passerò dal tuo blog e vedrò di votare per interpreti e film che ho visto, non molti in verità.
@susanna: E' vero però io ci stavo rimettendo le penne in Adriatico.
Ma li guerrieri loro, come mai 'sto pasticcio. Mi adeguerò.
Un abbraccio anche da me.
Ciao Aldo,
buon 2010...
Sembro Tè,
non sò nuotare neppure io,stò solo un pò a galla,due bracciate,e mi rizzo in piedi per la paura.
Non Sei solo...
Un racconto da far invidiare il mare...in questa stagione...Io ne sono innamorata.
Caro Aldo,
una buona notte,un abbraccio forte forte,una carezza,da Anna2
Aldo non ho riso perché stavi affogando intendiamoci, ma per come sai raccontare in modo divertente anche una disavventura. Sono venuta a dare un'occhiata qui anche oggi perché mi sembrava strano che non mi arrivassero le notifiche email del mio precedente commento e di quelli successivi. Buona giornata
caro aldo.....il mio commento e generale....mai e personale...
tu sei un uomo molto inspirato per scrivere le sue esperienze con il mare...belle e brutte.....
come Hemingway
un bacio...tu sai che anche ti conosco da pocco pero ti aprezzo e mi piace molto come scrivi...
baci
Ciao,Aldo,sono senza pc,ma ho trovato il modo per lasciarti un saluto e gli auguri di serenità,tutta quella possibile,per affrontare questo nuovo anno.Un abbraccio-
Io adoro il mare e una volta sapevo anche nuotare.
Dopo una brutta disavventura, nuoto solo dove tocco e poi mi lascio cullare dalla...ruota di scorta come hai potuto vedere nelle foto estive...
Bardo, intanto auguri, me so distratta e forse non te li ho fatti??? O forse , sì, vabbe, doppi meglio che nada.
Mi lascia perplessa la faccenda che ti lasciavi 'mollemente' affogare senza chedere aiuto....mmmmmmmmmmmmmmmm...
Non vorrei essere inopportuna , ma io ho preso la medaglia come miglior nuotatrice a dorso delle olimpiadi del liceo della mia città, prrrrrrrrrrrrrr
Si, ad essere onesta erano solo tre licei, e solo le classi quarte e quinte....e tutti dilettanti...
@Anna2: Io lo speravo di non essere solo. In ogni modo la mia pasione per il mare rimane ferma, magari con il salvagente.
Ti abbraccio anch'io.
@Luigina: Io invece ti sono grato per aver riso.
Per il resto non preoccuparti è tutto a posto.
Buonanotte.
@gianna: Si, si, tranquilla, ho compreso benissimo.
Grazie di tutto, sei una cara persona. Bacioni.
@chicchina: Grazie, ti abbraccio
anch'io e ti faccio un mondo d'auguri.
@stella: Altroché se ho visto le tue foto nella ruotona di scorta.
Un modo molto pratico per salvare la pelle.
@aleph 1°) e 2°): No, gli auguri per un motivo o l'altro non ce li siamo fatti. Oggi valgono tre volte
Anch'io cosa credi sono medaglia d'oro. Sì, ma come aspirante suicida da un mucchio d'anni.
..Aldo, buona domenica, sai che stamattina mi è venuto in mente un episodio di quand'ero ragazzina, alle prime armi in fatto di nuoto? Bè, i miei fratelli avevano una barca mezzo "scassata" ma galleggiante, io cercai di raggiungerli ma mi sentii male e rimasi mezzo intontita nei pressi, ad un certo punto sentii gridare dalla spiaggia : Cirooooo, Luigiiiii, tien' a sorete sott a varca"!!Così mi presero letteralmente per i capelli e mi tirarono su:-) ero troppo stanca di nuotare:-))Bei momenti, di ilarità e complicità.
il mio rapporto con il mare è ambiguo, so nuotare ma non sono certo un esperto, e il motivo è anche la mia naturale diffidenza per esso
sono un animale decisamente di terra!
colgo l'occasione per farti gli auguri di uno splendido 2010
buon 2010 anche se in ritardo!
^_____________^
Il racconto lo leggerò domani, sono qui per dirTi.. Auguri di Buon Anno.
Buona Notte :)
@riri: Scusa riri, ma nel momento culminante del tuo quasi annegamento i tuoi due fratelli dove avevano rivolto lo sguardo?
Io me l'immagino dove guardavano così perdendo di vista la sorellina.
@la Volpe: A terra, sempre con i piedi ben piantati a terra.
Ricambio di cuore i tuoi auguri per il 2010.
@Pupottina: Te sei sempre in tempo, grazie, ricambio.
@Francy274: Tranquilla, non preoccuparti.
Buon anno anche a te e buona notte.
Buongiorno Aldo. E grazie. Anche oggi mi hai strappato un bel sorriso. Adoro l'autoironia con cui racconti le tue disavventure!
Passa una splendida giornata!
:DDDD.. eccomi qua, sapevo che avrei riso di cuore.
Orgoglioso e testardo eri !! Meno male che quel signore Ti ha salvato, stamattina non mi sarei fatta questa bella risata.
La Tua autoironia Ti rende.. irresistibile.
Buona Giornata
Francesca
Più che altro, penso dovresti seguire un corso di nuoto, sai com'è... Comunque, credo sia abbastanza normale non chiedere aiuto: gli uomini difficilmente lo fanno...
gatta susanna
Buongiorno Aldo, io nuoto così così ma nuoto: Ho la fortuna gi galleggiare bene. Per questo amo tuffarmi pur non sapendolo fare, per niente, anche se ho fatto il corso di nuoto-tuffi. E' stato durante un tuffo dove restavo sott'acqua il più a lungo possibile per godermi la profondità, che ho imparato l'importanza dell'aria e del respiro. Non arrivavo più a galla! Ma alla fine ce l'ho fatta!Ero a Crès in Croazia e non ho detto niente a nessuno!!
@Angelo azzurro: Grazie. Per te l'augurio di una buona notte.
@Francy274:Sarà per l'autoironia che riesco ancora a sfangarla?
Buona notte a te.
@susanna: In quel caso credo sia stato un po' da scemo non aver chiesto aiuto.
@Nounours: A volte il silenzio non è d'oro ma di qualche altro materiale.
@La Mente Persa: Ecco, appunto, è lo stesso per me.
Buon anno anche a te.
Aldo, avresti dovuto imparare a nuotareee! Io sono nata in un paese di mare e adesso sono andata a vivere ai piedi degli appennini romagnoli! Ma l'estate, ritorno alle origini...e guai se non fosse così. Il mare è un elemento fondamentale nella mia vita, un amore grandissimo.
Mi hai strappato diversi sorrisi con il racconto delle tue disavventure, per fortuna a lieto fine. Bravo!
Un abbraccione
annarita
Non hai decisamente un ottimo rapporto con l'acqua.Ma è pur sempre divertente e coinvolgente leggerti.
Tra me e il mare c'è un po di astio, astio che nasce dalla paura di non saper nuotare, e neanche mi ha mai interessato imparare.
astio che dura tutta la giornata, ma la sera l'adoro, camminare nel buio in riva al mare in compagnia di un cielo stellato mi mette in pace con il mondo e con l'intero universo... mi piacciono i suoi tramonti, osservo affascinata la linea dove il sole calandosi sembra che baci il mare e gli augura la buonanotte prima di sparire.. per lasciar posto alla luna e alle stelle.Questo è il momento che più adoro il mare.
Bravo come sempre a raccontare, le tue avventure.
Ciao via della Polveriera
Un bacione.
ciao!
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