giovedì 10 giugno 2010

LA SMANIA DEL VILLEGGIARE

È un po' quella che prende a molti quando si avvicina l'estate.
Per chi non possiede una seconda casa in campagna, al mare o ai monti la faccenda assume a volte anche aspetti grotteschi o piacevoli, a seconda dei punti di vista. Ovviamente la scelta delle localita di villeggiatura è tutta subordinata alle possibilità economiche di ciascuno. C'è chi può scegliere l'esotico, chi si accontenta del nazionale, chi rimane nell'ambito della propria regione e chi invece preferisce recarsi all'estero in visita turistica. C'è anche chi, purtroppo, può scegliere di passare l'estate soltanto in uno dei giardini pubblici vicino casa sempre che ve ne siano. Io personalmente e con me la mia famiglia, all'infuori dell'esotico, fino a trentadue anni fa qualcosa abbiamo sperimentato, poi dal 1978 più nulla. Mia moglie ed io a casa, il mio unico figlio in giro per l'Europa in autostop sui Tir.
Ho fatto alcune esperienze che mi sono rimaste impresse e si riferiscono soprattutto al periodo
che va dalla nascita del pargolo a quello della sua adolescenza.
I luoghi maggiormente preferiti erano quelli marini. Infatti rammento che una delle prime località balneari per un soggiorno di circa un mese fu Foceverde in provincia di Latina, Mar Tirreno. Poi Torvaianica in provincia di Roma, Mar Tirreno. L'anno successivo, il 1969, fu la volta di Pineto in provincia di Teramo, Mare Adriatico nel quale stavo affogando non sapendo nuotare. Nel 1971 decidemmo di andare a villeggiare in un paesello in collina con tanta campagna intorno, a circa sessanta chilometri da Roma, di cui non ricordo il nome e non mi sovviene neppure quello della provincia. Ciò che ricordo benissimo invece fu che ci trattenemmo soltanto per una diecina di giorni in quanto sotto la stanza dove eravamo alloggiati c'era una stalla con un asino il quale durante la notte amava scalciare verso le pareti di legno facendo un fracasso infernale e tenendoci svegli completamente. Inoltre sulla testa di mio figlio andò ad alloggiare un'intera colonia di pidocchi con le conseguenze che si possono immaginare. Fuggimmo a gambe levate. Venne poi la volta di andare in montagna e precisamente a Courmayeur in Valle d'Aosta. Il posto era incantevole, l'alberghetto tre stelle che ci ospitava molto accogliente solo che noi ci andammo non attrezzati per il freddo tanto che dovetti acquistare tutto nella cittadina: giacconi, maglioni, zuccotti, scarponi. Una vera mazzata tra capo e collo. Tre o quattro giorni prima del ritorno a Roma mio figlio insistette tanto per andare sul Monte Bianco. Io tentennai un po' dato che si trattava di salire fino a circa 4.800 metri d'altezza ma per fortuna era in funzione la funivia e quindi salimmo molto comodamente. Arrivati in cima, malgrado fosse estate trovammo un freddo polare. Ci barricammo subito in un rifugio-bar che per metà si trovava in territorio italiano e per l'altra metà in territorio francese. Bastava superare una linea tracciata sul pavimento per trovarci all'estero. Fuori il rifugio non si vedeva quasi nulla e non riuscivamo a capire se eravamo in mezzo la nebbia o se ci trovavamo tra le nuvole. Quando si trattò di ritornare in albergo io dissi a mia moglie e a mio figlio che il percorso di rientro l'avrei fatto a piedi, tanto era tutto in discesa, e che loro potevano pure tornare in filovia. Uno dei più grossi errori mai fatti. Arrivai stremato e con le gambe a pezzi. Rimasi due giorni a letto lamentandomi. Era meglio tornare nei luoghi marini. Infatti nel 1973 io e la mia famiglia, compresa la gatta Micia, prendemmo in affitto un appartamento ben arredato al Lido di Ostia – Roma, Mare Tirreno dove si trascorse quasi un mese al mare in tutta tranquillità tranne nei momenti in cui Micia spariva per saltare nel balcone dell'appartamento confinante, attirata non so da che cosa.
Invece l'ultima villeggiatura che facemmo fu del tutto particolare e non al mare. La sorella di una mia collega di lavoro, con marito e figli, desiderava tanto fare un viaggio in un camper girando per mezza Europa. Abitavano in un centro residenziale sulla via Flaminia, a circa trenta chilometri da Roma. Era loro intenzione viaggiare per poco meno di un mese, ma per molte ragioni lasciare la loro residenza senza qualcuno in casa non lo potevano fare. La mia collega sapendo che ancora non avevo preso una decisione circa il luogo dove trascorrere le mie ferie mi girò la proposta che le aveva fatto la propria sorella. In pratica ecco di cosa si trattava. La famiglia di sua sorella era composta dal marito, mercante d'arte, lei funzionario di non so quale banca e tre figli ancora minorenni studenti. Il giorno della loro partenza, di prima mattina, io e la mia famiglia, gatta Micia compresa, dovevamo andare da loro perché ci avrebbero dato le chiavi di casa e le indicazioni per il nostro soggiorno. Non volevano nulla per quanto riguarda l'affitto. A loro bastava che qualcuno abitasse in casa durante tutta la loro assenza. L'offerta era alquanto allettante perciò accettai. Il giorno stabilito ci recammo nel centro residenziale indicatoci e quando arrivammo rimanemmo di stucco. Ci trovammo di fronte una grande villa e davanti il cancello, un lussuoso camper adatto almeno per una dozzina di persone. Ci fecero visitare la villa da cima a fondo. Era composta da un ampio locale al piano seminterrato adibito a garage e a locale magazzino con tanto di rampa d'accesso. C'era quindi un piano a livello strada composto da ingresso, cucina, bagno, soggiorno e una scala interna che conduceva al piano superiore dove c'erano quattro camere delle quali tre da letto, due bagni e un'altra scala per accedere ad una grande mansarda. Nella villa, circondata da un giardino con piante e prato all'inglese, c'era una piscina all'aperto, un altro prato ed un piccolo appezzamento di terreno con un orto pieno di piante di pomodoro, piselli, zucchine, melanzane, insalata, odori vari, nonché un pollaio con una dozzina tra galli e galline. Dimenticavo: passeggiava indisturbata nel prato anche una grossa tartaruga e bighellonavano in quell'Eden due cani, uno alto e grosso simile ad un lupo e l'altro, un cucciolo, entrambi frutto di vari incroci. Senza guinzagli e neppure museruole. I "camperisti", impazienti, appena terminata la visita della dimora e dopo averci segnalato la presenza di un congelatore grande come due maxi- frigoriferi pieno fino all'orlo di verdure, ortaggi e altri cibi congelati; due armadi di cucina stracolmi l'uno di cibo per cani e mangime per il pollame e l'altro di pasta, olio, aceto, salumi vari, legumi, scatolette di tonno e altro, ci hanno fornito alcune indicazioni, ci hanno invitato a far uso di quello che più gradivamo e ci hanno salutato molto cordialmente. Ho fatto in tempo ad augurargli buon viaggio? Non me lo ricordo, ma nella fretta può darsi anche di no. Riuscii a riprendermi da quell'incontro abbastanza in fretta, chiamai le truppe a raccolta – mia moglie e mio figlio – e decidemmo di comune accordo i reciproci incarichi. La mia metà intendeva occuparsi soltanto del riordino della villa, mio figlio dopo un tuffo in piscina si mise subito in contatto con amici e cugini coetanei informandoli delle attrattive residenziali, a me rimase il resto: preparazione prima colazione, pranzo e cena per i cani e per noi; irrigazione verde e orto; raccolta ortaggi e verdure pronti per la tavola; visita al pollaio per fornire ai suoi occupanti il mangime necessario. Questa fu un'operazione direi a dir poco pericolosa poiché galli e galline percependo forse la mia antipatia per loro volevano prendermi a beccate ma feci in tempo a squagliarmi. Il mangime lo lanciavo loro dall'alto del recinto. Tutto andò per il meglio per quasi l'intera durata del nostro soggiorno fino a quattro giorni prima del previsto rientro dei "camperisti". Il tempo si era mantenuto splendido fino ad allora, poi venne giù il diluvio: i cani, ma anche noi, spaventatissmi e dal pollaio silenzio assoluto. Verso le diciotto sentimmo arrivare il camper e, sotto la pioggia, scesero sette od otto persone che ci salutarono con entusiasmo infilandosi di corsa in casa.
Malgrado il loro invito a rimanere ancora ed i loro sinceri ringraziamenti noi raccogliemmo le nostre cose, Micia compresa, la quale durante il nostro soggiorno era dovuta stare rinchiusa nella mansarda causa la non perfetta identità di vedute con i due cani peraltro buoni e affettuosi, quasi umani. Ci siamo salutati cordialmente e quindi abbiamo intrapreso il nostro ritorno a casa . Per mia moglie e mio figlio mestamente mentre io invece mi son sentito più rinfrancato.

28 commenti:

Armando ha detto...

PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!

Armando ha detto...

leggo e commento!

Armando ha detto...

è sempre cosi ... ci tocca fare tutto a noi uomini ... ahahahahahah ! scherzo.
Immagino come doveva essere bela la casa per raccontarla cosi minuziosamente. Comunque anche io preferisco mare anche se in questi giorni ho preso una brutta insolazione.

Come sempre sei gradevolissimo.

un abbraccio

P.S.
Visto che sei stato a Pineto se non sbaglio intorno al 78 forse hai visto una bellissima signora castana giocare con una bimba che oggi è mia moglie.

riri ha detto...

Carissimo Aldo, un uomo come te è difficile da trovare, in quella villa ti sei occupato di mille cose e sicuramente non si poteva definire una vera vacanza, però il tuo racconto mi ha fatto venire in mente un libro letto mesi fa, parla di una signora tedesca che ha deciso di vivere quasi senza usare i soldi, infatti una delle sue attività era quella di abitare le case degli amici assenti ed in cambio dell'ospitalità si occupava delle bestioline di case,orti ecc. devo dire che lo farei volentieri, per una, due volte, poi ritornerei allo spensierato alberghetto..
Aldo, le tue vacanze sono state simpatiche e divertenti e sono bellissimi ricordi e ti ringrazio di condividerli con noi amici.
Un abbraccio.

Nou ha detto...

Che bella idea quella di girovagare in case di amici mentre loro sono in vacanza!
Belle vacanze, Aldo! In ogni vacanza c'è qualche imprevisto. Io non ne ho avuti molti perché mio marito ama sapere in anticipo ogni particolare. Se avese dato retta a me avremmo avuto un sacco di sorprese perché mi piace molto partire alla ventura, come abbiamo fatto quest'anno, per la prima volta in quarant'anni.
Riguardo ai pidocchi, c'è stato un periodo in cui tutti i bambini se li prendevano facilmente, i miei li hanno presi all'asilo. In pochi giorni sono stati debellati. Piottosto non poter avere la tranquillità del riposo, quella è una cosa non molto sopportabile.
Quand'ero giovane ho tanto sognato di passare una vacanza in bici nelle Marche...nulla di fatto. Ora è da qualche anno che sogno di partire con uno zaino, non eccessivamente capiente, alla volta della Grecia. Salirei in nave a Venezia e scenderei a Patrasso...mi sa che non resterà un sogno perché sono decisa a non aspettare la compagnia del consorte. E poi, in Grecia ho degli amici che saranno felici di vedermi arrivare e che sicuramente mi consiglieranno per una buona sistemazione,sono anche fortunata in teoria e, sicuramente, anche nella pratica...basta comprare uno zaino e partire!
Bacioni, Nou.

Ellys...o meglio Martina ha detto...

certo che siete stati i precursori di quel tipo di vacanza che va di moda adesso che implica lo scambio di case...parlando di vacanze mi hai fatto venire in mente che ad agosto manca ancora tanto...buona giornata

zefirina ha detto...

per fortuna non ho avuto problemi di vacanza con i bambini dato che la mia famiglia ha un casolare in aperta campagna vicino a orvieto, lì ho un sacco di amici sin da quando sono piccola e tornarci è sempre un piacere, poi durante l'anno un piccolo viaggetto all'estero ci scappa sempre

ora invece da quando Valentina vive in olanda la metà delle mie vacanze è immancabilmente amsterdam

Angelo azzurro ha detto...

Aldo, mi par d'intuire che l'ultima per te non è stata proprio una vera vacanza...peccato non esserti potuto rifare l'anno successivo...
Noi quest'anno non abbiamo ancora deciso. Vedremo come tira l'aria dopo la maturità di mia figlia. Ci faremo trasportare dal vento :o)
Ciaoooo!!

Luigina ha detto...

@Aldo il titolo di questo post mi ha ricordato quello della prima commedia della famosa trilogia di Goldoni sulla villeggiatura, anche se il contenuto e le vicende da te narrate col consueto garbo e umorismo sono un po' diverse. Anch'io avrei un'ampio campionario da raccontare di esperienze molto simili alle tue: in particolare quella in Val D'Aosta con la gita in funivia sul monte Bianco con le 3 cabine che sbattacchiavano col vento che soffiava a forti raffiche e mettevano in pericolo il loro passaggio attraverso il pertugio dell'Aiguille du Midì dove c'è la stazione finale. Certo che hai rischiato forte a scendere a piedi fino a valle: stento a credere che tu sia riuscito dal ghiacciaio a sopravvivere senza nessuna guida.

serenella ha detto...

L'ultima vacanza mi gusta molto! potresti chiedere ai proprietari della villa se ancora bisigno di qualcuno che controlli la loro fantastica residenza? Mi propongo subitissimo!

DIANA. BRUNA ha detto...

Ciao Aldo, sempre belli i tuoi racconti in cui ci fai sentire partecipi.
Mica male l'idea di passare le vacanze nelle case degli amici, purchè non ci sia troppo da lavorare anche se trovarsi in una bella villa come quella dove vi siete trovati voi, puo' essere divertente.
Le vacanze, fino a che i miei figli erano piccoli, le passavamo a mezza montagna, in Garfagnana.
Prendevamo un appartamento in affitto, perchè sarebbe stato impensabile portare i due masnadieri in albergo...avrebbero rivoluzionato tutto con la loro vivacità.
Quando invece sono cresciuti, spesso passavamo le vacaze sulla nave dove mio marito lavorava. Erano navi mercantili ed allora poteva capitare di trovarci su una carboniera, o una petroliera, o una nave che trasportava minerale di ferro, o grano ecc. Avevamo occasione di vedere altri paesi, come la Liberia, la Spagna, la Normandia, la Grecia, Lake Charles in Luisiana, dove ora c'è la catastrofe del petrolio ed altre città degli Stati Uniti.
Per me era una vacanza...a metà, perchè su una nave ci possono essere tanti pericoli e i miei figli....erano speciali per andarseli a cercare...allora dovevo avere cento occhi per non perderli un solo momento di vista. Per loro invece era una grande avventura.
Il tempo passa ed allora, da vecchierelli, io e mio marito non ci muoviamo più molto perchè abbiamo i gatti, le due cagnoline, l'orto....e non possiamo allontanarci per troppi giorni.
Ciao carissimo
un abbraccio
Bruna

Elly ha detto...

Sinceramente non ho mai fatto delle gran vacanze con mia madre. Un pò per le avversità economiche che ha dovuto affrontare, purtroppo, da sola, un pò perchè per noi l'importante era lo stare insieme, il posto non contava.

Ma toglimi una curiosità, ma le galline/galli dopo il diluvio erano affogati???

Ciao Aldo!

mod ha detto...

la vacanza mi fa sempre pensare al caldo. che detesto. sono più per l'autunno e l'inverno io.

ma l'estate "giù" è speciale. quando mio figlio era piccolo io, da brava moglie, lasciavo al marito a casa mi trasferivo per 3 o 4 mesi "giù", appunto, dove m'aspettavano le zie. quelle che ti fanno svegliare col caffè buono alle 5 di mattina per cucinare col fresco. da loro ho imparato quel che so. è grazie a loro che a casa mia non si usa la roba congelata.
quelle lunghe, lunghe vacanze in quel caldo persino sopportabile ad una vichinga nordica.

le vecchie zie non ci sono più e anche tutte le altre cose sono cambiate.

love, mod

fabio ha detto...

Aldo, le famiglie di filippini che lavorano fisse a dimora nelle ville residenziali, sono sempre in vacanza?

Susanna ha detto...

Beh, non è male, come vacanza, quella in villa. E' la fortuna di avere amici ricchi, anche se uno è scannato come la sottoscritta. Io ho qualche zio danaroso, ma non ci sono in rapporti, per cui è come non averceli...
Da qualche tempo, poi, il mio sogno è una vacanza senza rotture di zibidei. Che ti dico, sarà l'età... Quello che sogno ora è solo star comoda e tranquilla...

il monticiano ha detto...

@Armando: Grazie Arma', io purtroppo il mare l'ho dovuto mettere da parte da un sacco di tempo, sconsigliatomi dal cardiologo. Pazienza mi contento del giretto per Roma. Un abbraccio anche da me.
ps: A Pineto ci sono stato nel 1969 e mi sa che tua moglie non era ancora nata. Un saluto anche a lei.

@riri: Una villeggiatura "a gratise" non può che far piacere solo che era diventata piuttosto faticosa soprattutto per la mia pignoleria di fare bene le cose.
Un abbraccio a voi.

@Nounours: Ma come, ancora non hai comprato lo zaino? Guarda che la nave sta partendo e mica può aspettare a lungo.
Ora tuo marito mi odierà e mi denuncerà per istigazione ad abbandono del tetto coniugale.
Avoi un abbraccione.

@Ellys...Martina: Ho letto anch'io da qualche parte che c'è questa nuova moda di scambio di abitazioni per il periodo della villeggiatura.
Abbi pazienza, per agosto mancano
ancora cinquanta giorni.
Buonanotte.

@zefirina: Bella la campagna ma anche il Duomo di Orvieto che ho visitato con molto interesse.
Mi sbaglio ma Amsterdam non è considerata la Venezia del Nord Europa?

@Angelo azzurro: Che il buon vento vi aiuti. Un pensierino sulla Costa Azzurra? Oppure Montppelier? Ci sono stato perchè abitati da parenti e sono bei posti.
Ciao Angelo.

Luigina: Il titolo di questo mio post l'ho infatti scritto pensando proprio a Goldoni ed alla sua trilogia.
Essendo estate dopo alcuni metri dalla cima del Momte bianco non c'era neve e a me è sembrato di fare una bella psseggiata. Invece.

@serenella: Dopo tutti gli anni che sono trascorsi chissà come saranno andate le cose di quella famiglia. Le mie non bene ma questo è un altro discorso. Però c'era da faticare molto.

@DIANA B: Che belli i viaggi in mare. Il mio sogno è stato sempre quello di fare una crociera. Non ci sono mai riuscito. Solo nel 1979 un viaggio con Celestina appresso da Napoli a Palermo.
Un abbraccio anche a te cara Bruna.

@Elly: Non disperare, può arrivare il giorno che un pirata ti porti con se nel suo vascello.
Io mi auguro che il pollame sia affocgato, è più forte di me, mom lo sopporto.
Ciao Elly.

@modesty: Quando dici "giù" spero che stai parlando della bellissima Sicilia. Certo che a una vichinga come te vivere per così lungo tempo in quell'atmosfera deve aver fatto un effetto particolare.
Un abbraccio mod.

@fabio: Sempre non credo ma non ho mai saputo se quella famiglia avesse o meno dei collaboratori famigliair, Parlo di oltre trenta anni fa.

@Ibadeth: Più che amici erano conoscenti che non abbimo mai più rivisto. In quanto a ricchezza siamo d'accordo, lo erano ma anche persone molto alla mano che non hanno fatto mai pesare il loro stato di benessere.
La tua forza di volontà ti aiuterà a stare comoda e tranquilla.

Luz ha detto...

Non c'è che dire, sembra che per il periodo vacanziero tu non sia stato molto fortunato, ma sotto sotto c'è una piccola vena di malumore, come se a te, poi,non andasse molto di andartene in ferie. Peccato! Le mie vacanze, fin da bambina, sono state sempre dei periodi magici, quando successivamente sono nate le bimbe è iniziata la villeggiatura in tenda, anni di puro divertimento.
Ecco, quest'anno, che resto a casa, non so dire come sarà il mio umore. Ne riparleremo...

Rosaria ha detto...

Caro Aldo, buongiorno.
Col ritorno dell'estate, ritornano i ricordi.
Certe che in questa stagione la smania della villeggiatura prende tutti, ho letto qui da te che
ogni estate della famiglia del monticiano è stata accompagnata da intervalli indimenticabili.
Raccontati cosi minuziosamente, questo fa capire che li avete vissuti intensamente.
Il bello è questo poter rispolverare vechie estate vissute che poi alla fine belle o brutte che siano state, sono state vissute.

Tanto per tenerci in tema, dimmi cosa farai questa estate?


Un abbraccione dalla sorellina.

Sandra M. ha detto...

hai davvero ragione, a volte la smania della villeggiatura rischia di far perdere la testa...a volte si rischia di finire a trascorrere periodi più stressanti di quelli lavorativi.
Mi piace sempre tanto leggere i tuoi racconti, hai una fluidità narrativa notevole.
Volevo chiederti anch'io che fine avesse ffatto il pollamme...ma poi ho visto la tua risposta.
Felice estate Aldo..è davvero iniziata: qui si schiatta di umidità...bleah!!

Rita ha detto...

Ho avuto la fortuna di aver iniziato a viaggiare fin da bambina, mio papà in agosto aveva 15 giorni di vacanze, le passavamo in giro per il mondo perchè lui amava viaggiare.
Ora i ruoli si sono invertiti, so quanto ama viaggiare e quando lo faccio lo porto con me.
Quale compagnia migliore?
Buon week end Aldo e che questa estate ti porti tante cose belle...magari vacanze ;)
Rita

il monticiano ha detto...

@Luz: Del malumore c'è, indubbiamente
ma dovuto a "cause di forza maggiore"
che mi spingevano a non desiderare di andare in villeggiatura.
L'estate che sopraggiunge?
A Roma, a casa, come da molti anni.

@rosy: Come dicevo sorellina "non vamos a la plaja", ma a Roma, in casa. Forse starò più fresco.
Anche a te un grande abbraccio.

@Sandra: Che poi se ci pensa bene certe villeggiature non sono proprio allegre, felici e spensierate.
Il pollame stava zitto perchè doveva pensare a come salvarsi dal diluvio.
Sembra anche a me che l'estate sia sopraggiunta.

@Rita: Sei stata fortunata e adesso è giunto il momento di ricambiare verso il tuo papà.
Le mie vacanze? Già programmate, a casa. Però pensoo che non sarò solo io.

NADIA ha detto...

holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 22° esimaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
devo ricominciare a fare a gara con armando ^_^
AAAAAAAAAAAAAAAA Sor Aldo belloooooooooooooooooooooooo....come stai?? si stai bene lo vedo da come scrivi ^_^
bella vacanza poco ripossante ma alternativa!!!
un abbraccio grandeeeeeeeeeeee e mils besitosssssssssssssss

Annarita ha detto...

Ciao, Aldo. Come al solito sei bravissimo a raccontare, con sottile ironia e garbo, spaccati di vita vissuta.

Mi dispaice non riuscire a passare da te con più frequenza, ma ogni volta che mi ritrovo nel tuo angolo di web mi sento a mio agio e vado via più leggera.

Grazie.
Bacione e buona domenica.
annarita

il monticiano ha detto...

@NADIA: Hola Nadiolita, tu chiamale pure vacanze alternative ma sapessi
che stanchezza altro che riposo.
Un grande abbraccio anche a te e besito.

@Annarita: Grazie,come al solito sei gentile e generosa.
Un forte abbraccio e buonanotte.

Anna2 ha detto...

Ciao carissimo!!!
Bellissima la Tua avventura in villa,povera Micetta sola sola in quella mansarda!!!
E' stata un pò faticosa quella vacanza,con tutti quegl'impegni!!!
Penso che il più felice sia stato Tuo figlio,che ha goduto di tutte
le agiatezze della villa.
Proprio una bella esperienza,e come sempre,raccontato,come averlo vissuto.
Caro,una felice domenica a Te e famiglia.
Un abbraccio con affetto,ed un bacio dalla tua amica Anna2.

Insana ha detto...

Boas ferias rss

bjs
Insana

il monticiano ha detto...

@Anna2: In effetti anche Micetta non vedeva l'ora di tornarsene a casa, come me.
Certo mio figlio era il meno contento di tutti, lui sì che si era fatto una bella vacanza.
Ciao, buonanotte e un abbraccione.

@Insana: Grazie della visita.
Un abbraccio.

Tina ha detto...

Già...che fine hanno fatto gli abitanti del pollaio?

Mi piacciono i racconti delle vacanze altrui, mi portano a rivedere le mie, mi sono sempre rifiutata di fare vacanze ad alta quota, detesto il freddo e vivo bene alla stregua di una lucertola, al sole, anche con 40°.