lunedì 9 agosto 2010

LA TERZA MANO

Non credo di aver avuto più di 16 anni quando una volta io e tutta la mia famiglia, fummo invitati a cena a casa di una zia, sorella di nostra madre, la quale abitava con il marito e due figli nel quartiere Appio-Tuscolano di Roma.
L’abitazione consisteva in un minuscolo ingresso che dava direttamente nel piccolo soggiorno, poi una camera da letto, avente funzione anche da sala da pranzo per le occasioni in cui erano presenti degli ospiti, un bagno e una cucina.
Il motivo per l’invito di quel giorno non lo ricordo proprio e comunque le nostre visite erano piuttosto ricorrenti. Ricordo però che in quelle occasioni, lo zio era solito approntare personalmente qualcosa di gustoso della sua terra natia: la Puglia. Infatti anche quel giorno aveva preparato un particolare dessert da consumare al termine della cena. Noi tutti, ed io fra questi, ignoravamo di cosa si sarebbe trattato perché lui voleva farci sempre una sorpresa ma intravidi il “piatto speciale” per pura combinazione. Ero stato incaricato dalla zia di aiutare ad apparecchiare la tavola e, mentre mi accingevo a prendere i piatti da portare in tavola che si trovavano nel piano inferiore della credenza in cucina, non mi feci sfuggire l’occasione di dare una sbirciatina alla “specialità”…ma soltanto un’occhiata, niente di più. Accosciato verso il basso stavo appunto prendendo le stoviglie necessarie per tutti quando vidi quello che avrebbe allietato la nostra cena.
Mi venne l’acquolina in bocca.
Mentre ero intento a compiere questo innocente compitino vidi alla mia sinistra un braccio la cui mano ad esso “attaccata” s’infilava nel “piatto speciale” e prelevava una piccola parte di ciò che esso conteneva. Il movimento fu talmente rapido che non ebbi la possibilità di vedere il proprietario di quella mano: la “terza” oltre naturalmente le mie due che tenevano i piatti.
La cena iniziò regolarmente: primo, pietanza, contorno, bevande il tutto in un’atmosfera abbastanza gradevole. Arrivò il momento del “piatto speciale” e lo zio si alzò dal suo posto a tavola è andò tutto allegro in cucina per prenderlo: lui non volle delegare questa mansione ad altri.
Improvvisamente dalla cucina arrivò un’imprecazione piuttosto irata. Affacciandosi nella stanza dove eravamo seduti tutti lui mi indicò con una mano e mi urlò un ordine imperioso:
=Tu vieni qui!
Lo zio, ex fascista marcia su Roma, in cucina con il “piatto speciale” tra le mani, m’indicava l’evidente parte mancante del suo contenuto.
=Chi ti ha dato l’autorizzazione di mettere le mani qui dentro e prendere quello che non dovevi prendere prima degli altri?
Io, anche un po’ terrorizzato poiché conoscevo il suo carattere autoritario e vessatorio sia nei confronti dei propri figli sia verso noi quattro nipoti, arrossii di vergogna e cominciai a farfugliare frasi sconnesse tra le quali tentavo di dire che avevo preso solo piatti e introducevo parole come “terza mano” che ripetei numerose volte suscitando naturalmente ancora più collera nello zio. Quando qualcuno s’intromise per cercare di calmarlo, lo zio ritornò infuriato a tavola insieme con gli altri ma io, invece, rimasi nel soggiorno, al buio, furibondo, quasi con le lacrime agli occhi sia per l’umiliazione subita sia per la rabbia giacché chi aveva commesso il “reato” non ero io.
Dopo una ventina di minuti mi chiamarono mia madre e la zia dicendomi che avevo ragione e che era stato accertato che non ero io il “colpevole” del “misfatto” ma il mio cuginetto di sette anni il quale, molto candidamente ma prudentemente e sottovoce, aveva confessato alla propria madre di essere stato lui a compiere la “prodezza”.
Il despota non mi disse ne “a” ne “b”. Gli altri mi confortarono consolandomi ma l’episodio è stato ricordato per molti anni, ridendoci sopra…
Soltanto io ridevo un po’ meno.
Come potevo dimenticarmi della “terza mano”?

39 commenti:

Armando ha detto...

primoooooooooooo !!!!!!!!!

Armando ha detto...

eccome caro Aldone ritornato fresco fresco dalle vacanze . . . mo prima di ripartire vi lascio un post decisamente estivo ......

Armando ha detto...

leggo e commento . . .

Armando ha detto...

leggo e commento . . .

Armando ha detto...

ahahahahahhahah allora caro Monticiano te lo confesso io appartengo alla categoria della terza mano.

un abbraccio

Armando ha detto...

ops chiedo scusa c'è un leggo e commento di troppo.

un abbraccio pure a tutti gli amici di Aldo

Angelo azzurro ha detto...

Caro Aldo, certi episodi non si possono dimenticare, eh? L'ingiustizia subita rimane come una piccola impronta nella nostra memoria. Per fortuna il colpevole è uscito quasi subito. Condanno senza appello lo zio invece, che non si è scusato per niente con te. Lui ha fatto la peggior figura di tutti!!!

Anonimo ha detto...

In un primo momento ho pensato fosse "la mano" della famiglia Adams!
Normale la reazione dello zio fascistone,ma lo avrai capito più tardi,purtroppo.
Ciao
Cristia'

zefirina ha detto...

quando mia madre frigge le olive ascolane altro che terza mano, ci sono sempre i polipi in agguato, lei si arrabbia moltissimo ma in tutti questi anni non è riuscita mai e poi mai a farci smettere

zefirina ha detto...

anche io per un momento ho pensato ad un racconto alla stephen king

Sandra M. ha detto...

Le ingiustizie subite da ragazzini rimangono come ferite nell'anima.Mi fai venir voglia di raccontarene una mia...avevo 6 anni...
Però (sempre per cercare il lato positivo) se rimangono episodi, e non sono la regola, queste esperienze aiutano a divenatre adulti più attenti nei confonti degli altri. Non credi?

Sarah ha detto...

Maledetti cugini più piccoli! ;)

Susanna ha detto...

Son tremendi, gli zii. Successe una cosa del genere anche a me, quando ero piccina. Solo che nonè mai saltato fuori il vero colpevole. Non solo: io sospetto che il misfatto non sia nemmeno stato compiuto.
Normale che i despoti non si scusino.

Susanna ha detto...

Ma che poi... che dolce era?...

Anonimo ha detto...

Dopo averti trattato in questa maniera e non essersi neppure scusato per lo sbaglio, spero abbia fatto fatica a digerire la sua sorpresa. Odio questi comportamenti da tiranno. Buona vita, Viviana

il monticiano ha detto...

@Armando: Sei o sei stato un bricconcello.
Un abbraccio a te e un saluto ai tuoi.

@Angelo azzurro: E non è stata solo quella la peggior figura, altre purtroppo ce ne sono state.

@dicolamia: Vero, sia prima che dopo,è cambiato radicalmente soltanto prossimo alla sua dipartita.
Ciao.

@zefirina: Però le olive ascolane devono essere rapinate, come si fa a smettere.
Zefiri'stephen king è un re.

@Sandra Maccaferri: Sì però se ad un episodio se ne aggiungono altri
la cosa cambia.
Soltanto dopo molti anni è cambiata.

@Maraptica: Io credo l'abbia fatto in buona fede, ma non è che ne sia sicuro.

@Ibadeth: Allora nel tuo caso è stato anche più crudele la cosa.
Era un qualcosa delle sue parti. In cucina ci sapeva fare.

@Viviana r: Non mi parve all'epoca che l'abbia fatto.
Anch'io ho semre odiato simili comportamenti.
Buona vita anche a te.

Sandra M. ha detto...

Verissimo, Aldo; occorrono anni per recuperare l'autostima.

Pupottina ha detto...

eheheheheheh
gli altri ci ridevano sopra mentre tu ricordavi un momento in cui eri stato accusato pur essendo innocente...
un bel birbante il cuginetto! per fortuna che aveva voluto vantarsi della cosa ed era stato smascherato!

Rosaria ha detto...

Ma cosa c'era in quel piatto?

Che tu ti sia offeso è anche giusto, ma visto che la terza mano confessò il misfatto lo zio doveva chiederti scusa, come minimo, ma i grandi raramente lo fanno.
Un bacione dalla Sardegna ciao fratellone.

Luca and Sabrina ha detto...

A casa di quello zio io non ci sarei più tornata molto volentieri, avrei fatto lo sciopero delle visite fino ad ottenere le sue scuse sentite!
Un abbraccio
Sabrina&Luca

il monticiano ha detto...

@Sandra Maccaferri: Credo che col tempo ci sia riuscito.

@Pupottina: Già ma l'ha fatto soltanto dopo che io avevo patito l'umiliazione.

@rosy: Una specialità della sua terra di Puglia, non ricordo il nome. Comunque neppure una mezza parola di scuse.
Un abbraccio e un saluto da Roma alla sorellina.

@Luca and Sabrina: Purtroppo essendo la moglie sorella di mia madre l'ho dovuta frequentare ugualmente.
Un abbraccio anche a voi.

Carlo ha detto...

... e ci credo che una scena(ta) così, uno non se la scorda!! Mi ricorda mio nonno paterno... non era stato "fascista" (diceva lui) ma comunque era uno che incuteva timore solo se ti guardava e poi, mai una volta che ammettesse un errore!! Se una cosa non l'avevi fatta (vedi la terza mano) comunque avevi potuto pensarla!

Ciao Aldo, mi sono concesso un breve passaggio in rete per lasciare qualche saluto!! Lo faccio anche con te, augurandoti un bel ferragosto!!

Ciao e buona serata!

@enio ha detto...

è un'ingiustizia però, vpo fate così zio perchè son piccolo e pio!I ragazzini, me lo ricordo anch'io non venivano mai creduti e quasi sempre "mazziati"

DIANA. BRUNA ha detto...

Ciao Aldo,
da piccoli e non solo, quando siamo accusati di qualcosa che non abbiamo commesso, proviamo dentro di noi una grande rabbia, perchè, anche se vogliamo fare sentire le nostre ragioni, passiamo per bugiardi e questa è la cosa peggiore.
Sempre avvincenti i tuoi racconti di vita e sempre carichi di significati.
Un abbraccio
Bruna

upupa ha detto...

Che bel quadretto!!!!!!!!!!!!!!!un abbraccio

enzo ha detto...

Quando faccio le patate arrosto, passa sempre qualcuno (Letizia) a "piluccare" dalla teglia, per gola e per gioco. A volte mi strizza l'occhio: mi prende in giro?

chicchina ha detto...

Non sempre è facile spiegare le proprie ragioni,in particolare se chi ti ascolta ha già un'accusa confezionata..
Pazienza,non si scordano certe cose,ma mettiamoci sopra un bel sorriso.
Un saluto carissimo e una pioggia di stelle,cadranno anche questa notte,per i tuoi desideri segreti.
Ciao,Aldo

il monticiano ha detto...

@Carlo: Molte cose in comune quello zio acquisito con tuo nonno.
Auguri anche a te.
Ciao e buonanotte.

@@enio: Quasi sempre mazziati.
Intendiamoci non è che avessero sempre torto gli adulti.

@DIANA BRUNA: Grazie sempre per i tuoi generosi commenti.
Un abbraccione anche a te.

@upupa: Già. non sempre edificante
ma proprio un bel quadretto.
Un abbraccio anche da me.

@il giardino di enzo: Credo proprio di sì, ti dice: anche stavolta te l'ho fatta.

@chicchina: Spero che i miei desideri segreti si avverino. Grazie e buonanotte.

riri ha detto...

Caro Aldo qui si sta d'incanto:-) Niente topless...ma c'èuna spiaggia di nudisti ahahah, ci sono persone che sembrano statue greche:-) Un caro saluto dall'isola dei non famosi,ma sinceri:-)))

il monticiano ha detto...

@riri: Mi aspetto al vostro ritorno un lunghissimo post con tante foto di
statue greche. L'arte antica è stata sempre la mia passione.

@La Mente Persa: Non credo sia lui ma ne girano di terze mani dette "mano morta".

Angelo azzurro ha detto...

passo per un saluto ed un abbraccio. Come si sta a Roma d'agosto? Si riesce a vivere un pò più tranquilli? :O)

Tina ha detto...

Dopo un simile episodio mi sono rifiutata di andare ancora a casa della nonna, ci siamo riviste che di anni ne avevo 18, mi ha fatta incazzare di nuovo e...ho sbattuto la porta in maniera definitiva.

Un abbraccio Aldo e buon ferragosto, arresti finiti da 3 giorni con oggi ;-))

il monticiano ha detto...

@Angelo azzurro: In quanto a tranquillità non credo ci si possa lamentare. C'è molto meno traffico e la temperatura è altalenante.
Anche a te un saluto ed un abbraccio.

@Tina: Sono episodi che ti lasciano con molto amaro in bocca, ma gli ho portato rancore per molti anni e non solo per quello.
Finalmente puoi riprendere in mano le redini del tuo blog.
Un abbraccio anche da me e auguri.

Rosaria ha detto...

Caro fratellone ti auguro un buon Ferragosto bacio

Anna2 ha detto...

Ciao carissimo!!!
Tu...Sei piccolo e nero...è ingiustizia però!!!
Calimero,calimero!!!
Caro mio!!!Ci vuole pazienza...
Penso che tutti da piccoli abbiamo avuto dei torti!!!
Ci si rimane molto male,e... non puoi fare nulla,ma si ricorda sempre quel fatto.
Caro Aldo,Ti auguro un bel ferragosto insieme alla Tua famiglia,e col sole,perchè qui'
oggi piove.
Un grossissimo abbraccio e bacio,
a presto...

Antonella Riviello ha detto...

Leggendo questo post mi torna il ricordo di mia zia e le sue zeppole... ero capace di mangiarne mezzo vassioio ...così calde mi piacevano un sacco e lo facevo "di prima mano" quando lei andava a custodirle nel ripostiglio! Quando il fatto è compiuto da "terza mano" si rimane male e l'essere stato sgridato ingiustamente lo si ricorda sempre.... I tuoi racconti mi lasciano sempre un sorriso...Buon ferragosto a te!

Paola ha detto...

E come dimenticare una situazione così imbarazzante e soprattutto umiliante!!!
Ma dimmi un pò... al cuginetto di sette anni è andato storto il boccone??? hehehehehehehe
Ciao caro Aldone buon Ferragosto... un bacione grosso grosso!!!

il monticiano ha detto...

@rosy: sorellina cara ricambio affettuosamente.

@Anna2: Mi sa che calimero in quell'occasione mi stava proprio bene.
Auguri tanti anche a voi.
Qui a Roma è piovuto oggi, stasera è tornato il caldo.
Un abbraccione grande.

@Antonella: Certo che di "prima mano" è un vantaggio specie se non si viene scoperti.
Grazie e auguri tanti anche a te.

@Paola: No al cuginetto è andato invece tutto liscio:il boccone e il resto.
Auguri e un grande abbraccio anche a te.

biglietti di ieri ha detto...

Condanno lo zio. Primo: non si è scusato con te. Secondo: seppur deturpato il suo dolce non era mica una scultura del Bernini. Terzo: ha fatto la marcia su Roma.