giovedì 24 marzo 2011

ED ORA NON SO SE PARTIRE O COMPRARMI UN COMO'

La frase usata per il titolo di questo scritto è apparentemente priva di senso e l'ho prelevata di netto da una delle canzoncine che il noto attore comico e cantautore Renato Rascel portava in scena durante i suoi spettacoli teatrali. Mi è tornata in mente a seguito di quanto mi è capitato.

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Ho partecipato ad un gioco televisivo ed ho vinto un premio che consiste in una vacanza di sette giorni, albergo e viaggio in aereo compresi. Non so come ma ci sono riuscito.
In me però, venuto in possesso del consistente premio, è sorto un amletico dilemma: che ne faccio? Sì perchè il mio problema – e non è il solo – è dovuto al fatto che ho avuto ed ho ancora una paura folle dell'aereo. Per non parlare del dovermi nutrire, a pranzo e a cena, in un menù colmo di cibo a base carnivora.
Informazioni queste che ho ricevuto quando mi è stato consegnato il premio unitamente ad un depliant con tutte le indicazioni e le istruzioni circa località, giorni di partenza andata e ritorno, albergo, sistemazione etc etc.
Però il luogo della vacanza mi attirava non poco: le Isole Barbados!
Mentre mi torturavo riflettendo se andare o meno sognavo quelle Barbados ogni minuto e sospiravo.
Mi venne una splendida idea e telefonai. Mi rispose un responsabile dell'organizzazione di quel premio e gli chiesi – facendo il finto tonto - se c'era un'alternativa nel senso di modificare il viaggio in aereo con un viaggio in mare. Al che mi rispose di avere dei dubbi circa la possibilità di poter fare un viaggio così lungo in nave perché la durata del viaggio stesso probabilmente sarebbe stata come minimo il doppio di quella dell'intera vacanza. Grazie, questo lo sapevo anch'io. Elencando una serie di banali scusa chiesi allora se potevo dare il premio ad un'altra persona. Mi rispose che non ci sarebbero stati problemi e quindi mi informai su chi aveva partecipato a quel gioco televisivo e se era possibile contattarlo. Ottenuta l'informazione venni a sapere che si trattava di un vedovo, sessantenne, appassionato di viaggi esotici. Riuscii a contattarlo e tanto feci e tanto dissi da riuscire convincerlo di vederci il giorno tale, all'ora tale, in un caffé del centro storico. Quando avvenne l'incontro, dopo aver sorbito una bevanda e scambiato quattro chiacchiere gli feci – rifacendomi a "Il Padrino, parte prima" – una proposta che non poteva rifiutare. Per non farla troppo lunga lui accettò – non so se di buon grado o meno – di prendere il mio posto in quel viaggio vacanza alle Barbados in cambio di una cifra a parer mio modesta a quello suo no. In fondo – ma molto in fondo – entrambi raggiungemmo il nostro rispettivo obiettivo: lui le esotiche Barbados io la somma necessaria per comprarmi un comò e quindi veder risolto il dilemma iniziale.
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A questo punto mi sono svegliato e mi sono ricordato del sogno fatto. Il desiderio di avere acquistato – magari anche da un robivecchi - un comò uguale a quello che i miei genitori avevano in casa fino alla loro scomparsa.

31 commenti:

Sarah ha detto...

Non riesco mai a capire quando ci racconti di un sogno e quando di un una cosa reale. A sto punto, o fai sogni da manuale o la tua vita è un sogno ;) No, la verità è una sola, sei bravo tu :) Ciao Aldo!

Francy274 ha detto...

Invidiabile il Tuo riuscire a concludere il sogno... A me capita, quando faccio un bel sogno, di svegliarmi proprio sul più bello. Una rabbia!
Non hai realmente vinto quel viaggio, però Ti sei tolto lo sfizio di comprare quel comò... in sogno :)
Un abbraccio

premio petrolio ha detto...

ma che meraviglia è? Non sarai vincente nella vincita ma nel baratto di sogni non ti batterei mai… i comò, i settemini, le stupende cassettiere tarlate con specchi screziati! :) *********

Luigina ha detto...

Accidenti Aldo ci ero cascata anche questa volta e stavo per sgridarti per aver fatto questo scambio, quando il tuo finale a sorpresa mi ha spiazzato come al solito :) Complimenti per la tua abilità e ti auguro di realizzare presto il tuo sogno. Basta crederci

Ernest ha detto...

i sogni andrebbero tutti scritti come faceva Kerouac!
un saluto aldo

nadiaconsani.blogspot.it ha detto...

Ma Aldo, i tuoi sogni sono romanzi!
Ti immagini se, invece di perdere tempo a cercare un'alternativa, tu fossi partito? Avresti fatto un sogno meraviglioso e scampato il pericolo reale dell'aereo! ;-)))))

Un abbraccio.
Nadia

Unknown ha detto...

E vada per il comò Aldo! Magari ne trovi uno a buon prezzo e puoi anche divertirti a restaurarlo.Di manuali ne trovi a iosa.
Ricordati anche di prendere tre civette,però!
cristiana

riri ha detto...

...un comò è per sempre:-)
Ciao mitico Aldo, racconti sogni che sembrano realtà, realtà che somigliano a sogni, sei un mito.Un abbraccio da una Torino solare:-)

Angelo azzurro ha detto...

Io i sogni me li ricordo raramente, ma un comò credo di non averlo mai sognato! :O)
Scusa se ci scherzo su Aldo, un abbraccio!

Susanna ha detto...

Ma l'hai comprato davvero il comò, alla fine?...

@enio ha detto...

alle Barbados avrei rinunciato pure io, soffro di mal d'aria... in altre parole al solo pensiero di prendere un aereo me la faccio addosso!

Nou ha detto...

Ciao Aldo, ho appena perso uno dei miei commenti cervellotici...forse è meglio così!
Anch'io ti dico che è meglio un comò.
Hai tolto le foto di famiglia? Le trovavo bellissime. Un abbraccio, Nou.

Unknown ha detto...

ma sono sogni che diventano racconti o sono racconti che si sviluppano come fossero sogni? In ogni caso, sarebbero da pubblicare! :D P.S. Certo nel tuo sogno hai ceduto un viaggio in cambio di un oggetto importante dal punto di vista sentimentale ma...credo che solo in un incubo potrei scambiare un viaggio alle Barbados!!!

Carlo ha detto...

... beh, per barattare una settimana alle Barbados con un comò... significa proprio che quello posseduto dai tuoi, aveva per te un valore affettivo immenso!

Ciao Aldo e buona serata!

Al momento, giuro che neanche in sogno avrei "ceduto" un viaggio alle Barbados!! Ma capisco che il "valore affettivo" non è paragonabile!

Per fortuna (rido) non ho di questi problemi... ed al tuo posto, volendo cercare quella particolare madia che usava mia zia per conservare il pane e che, quando la aprivi, sprigionava un profumo di farina e pane fresco... beh, prima andrei alle Barbados e poi, al ritorno, rilassato e ritemprato, me ne andrei a Porta Portese per settimane di seguito, a caccia della "madia" dei miei ricordi! Ho arredato mezza casa a Porta Portese!!!

Ma sappiamo che tu, in fatto di sensibilità, ci batti tutti!!

luly ha detto...

Che sogni che fai!:)
E bravo che te ne ricordi!!:)
Un abbraccio.

Lara ha detto...

Anch'io fino alle ultime righe, credevo fosse successo davvero...
Sei proprio un grande scrittore, caro Aldo!
Dolce notte!
Lara

enzo ha detto...

Ci affezioniamo alle cose di casa, ai loro profumi, alle loro forme. L'altro giorno, con mia madre, rammentavamo una vetrinetta che avevamo in salotto, molto bellina anche se di nessun valore. Credo che mia madre ci tenesse delle caramelle perché quando la aprivo emanava un'odore buonissimo, che ancora ho nel naso.
Ciao Aldo, è venerdì!!!

Paola ha detto...

Perbaccolina ed io che credevo veramente alla vincita... stavo per dirti... ma che fortuna!!! hehehehe
Cmq per il viaggio niente male... ma sono di parte...
Ma l'idea del comò è stupenda... lo trovo un pensiero importante e molto dolce giusto un valore sentimentale che riporta indietro nel tempo... sei proprio mitico!!!
Ciao Aldo caro un abbraccio per augurarti un felice weekend... baciotti!!!

serenella ha detto...

Anch'io avrei scelto il comò, dato il valore affettivo. Al limite, avrei chiesto di fare un viaggio più vicino, tipo sicilia o Santa maria di leuca. Luoghi bellissimi, che si raggiungono facilmente.

Ciao Aldo.

PS: ma come fai a fare sogni così belli?

Zio Scriba ha detto...

Oltre al tuo sempre interessante post, mi sono appena ri-goduto la strepitosa lettera di Totò e Peppino. Grazie! :)

Adriano Maini ha detto...

Se ho inteso bene hai anche sognato di essere vegetariano: di questo passo potresti raccontarci di qualche tuo onirico viaggio nel misterioso Oriente!

Luca and Sabrina ha detto...

Delizioso questo racconto e magari la parte del comò potrebbe anche avverarsi, hai provato a girare i robivecchi del quartiere, sai mai che fosse un sogno premonitore!
Bacioni
Sabrina&Luca

Ambra ha detto...

Sei unico!! I tuoi post amletici sono sempre olremodo divertenti.

chicchina ha detto...

Ti auguro di trovare quel comòanche se penso che è meglio continuare a desiderarlo,tenendo così vivo il ricordo per quello che rappresentava.Belli i sogni,come li racconti tu,con sorpresa finale.Un saluto carissimo e buon fine settimana.

Nils ha detto...

geniale come sempre :)

Gianna ha detto...

Alle Barbados mio figlio è andato in viaggio di nozze...
Paura di volare?
L'avevo pure io Aldo...poi con un viaggetto a Roma mi è passata.
Sogno che la dice lunga...

Paolo Falconi ha detto...

Anche se solo in sogno
alla fine della fiera
sempre di un viaggio trattasi:

viaggio nella memoria
di giorni sereni (lo testimonia il desiderio di rievocazione di cui il comò è fonte)

Forza Roma Monticià

riri ha detto...

Ciao Aldo buon fine settimana, sei sempre il benvenuto sul blog delle ricette, in effetti siamo quasi tutte donne..un caro saluto.

Alberto ha detto...

Però di' la verità, se avessi avuto la possibilità di andare in nave altroché comò.

Rosaria ha detto...

Avevo capito che c'era il finale a sorpresa e sai perchè?
Non sei il tipo da speculare
No mitico Aldo
Comunque sei un grande!
Non conoscevo la battuta di Rascel
e tu su una battuta hai creato un racconto
Sei doppiamente mitico!
Buona domenica uomo delle sorprese.

Tina ha detto...

Finirò con il leggere le due righe finali dei tuoi post per evitare di soffocare causa fumo di sigaretta che va di traverso per la risata improvvisa ;-))