lunedì 21 novembre 2011

DELIZIE CONDOMINIALI

1) L'UNIONE FA LA FORZA

(scritto già pubblicato l'1/10/2011 nel blog IL CONDOMINIO – "rosy-soloprova.blogspot.com")

Nel tardo pomeriggio di ieri nel condominio dove abito come inquilino da oltre 43 anni, è accaduto un episodio che vale la pena raccontare.L'assistente di mia moglie invalida, una signora rumena, mi dice che da qualche ora sente dei colpi al di là del muro del soggiorno che confina con l'appartamento di proprietà di un condomino di circa novant'anni che conosco da quando venni qui ad abitare. Cerco di tranquillizzarla dicendole che probabilmente stanno eseguendo alcuni lavori per cui quei rumori si sentono anche da noi. Non più tardi di un'ora dopo mi dice che quei colpi si ripetono troppo spesso e che risuonano come una specie di alfabeto morse, sembra che vogliano dire qualcosa. Mi metto anch'io ad ascoltare ed in effetti la signora non ha tutti i torti. Non conosco il numero telefonico di questo condomino il quale tra parentesi vive da solo aiutato quasi tutti i giorni da una delle sue figlie che si alternano e da una signora vicina di casa, anche lei condomina. Informo l'amministratore-condomino, gli spiego quello che sta succedendo, lui cerca di informarsi telefonicamente ma nessuno gli risponde. Chiama allora un altro condomino che abita vicino e gli chiede di accertarsi cosa sta succedendo. In breve i due condomini vicini del novantenne entrano in casa sua e lo trovano nella vasca da bagno dove era scivolato nel primo pomeriggio con il bastone da passeggio accanto con il quale aveva cercato di chiedere aiuto per alcune ore. Lo mettono a letto, telefonano alle figlie le quali si precipitano e constatano che fortunatamente il loro papà, anche se un po' acciaccato e impaurito, si sta riprendendo. La catena condominiale creatasi tra più persone è servita a qualcosa.

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2) Inediti aggiornamenti post 1/10:

Da qualche giorno il novantenne uscito dall'ospedale, è assistito 24 ore su 24 da una giovane signora indiana che parla benissimo l'italiano e che già conoscevo perchè aveva assistito in precedenza un altro anziano, poi deceduto, che confinava guarda caso con il novantenne.Il cortile del condominio dove abito è amplissimo circondato da 92 unità immobiliari suddivise in quattro scale. Ha una forma quadrata soltanto per tre lati poiché il quarto lato è molto più ridotto. Le finestre che si affacciano sul cortile medesimo offrono a volte uno spettacolo curioso. Intanto occorre precisare che non è di proprietà condominiale ma di una società commerciale il cui dirigente-proprietario è "da prendere con le molle" in quanto tra lui e il condominio "non corre buon sangue". Siamo e non da poco, perennemente in causa per vari motivi uno dei quali è che ha vietato a tutti di stendere il bucato dalle finestre che affacciano appunto su questo strano cortile interno. Qualche anno fa ha fatto causa a due o tre condomini che avevano stesso la biancheria, vincendo. Uno dei perdenti è proprio il novantenne di cui sopra il quale ha dovuto sborsare a quell'epoca, dieci milioni di lire. Da allora quasi tutti adottano una tattica: stendono di notte o nei giorni festivi quando la società chiude i battenti. Oppure, come si fa da me, stendono dentro casa. Raro che qualcuno vada a stendere nella terrazza condominiale, sopra il settimo piano. Lui afferma che il divieto è necessario per il "decoro" della sua proprietà!?!?!?

3) Alcune domande:

a) Perché una coppia di giovani occupanti un appartamento al mio stesso piano, il primo, poco lontano dalle mie finestre sul cortile, quest'estate, in costume ADAMitico ed EVitico si sedevano sul davanzale di una delle loro finestre aperte sul cortile? Forse soffrivano troppo il caldo o che?

b) Perché sempre tre finestre sul cortile al mio stesso piano ma di un'altra scala, in tutte le stagioni sono sbarrate da cancellate in ferro battuto a balconcino, dietro le quali si trovano tende marrone chiaro che oscurano tutto l'interno ma che durante quasi tutta la giornata, notte inclusa, lasciano filtrare un poco di illuminazione elettrica? È una bisca clandestina o che altro?

c)Perché al settimo e penultimo piano soltanto la piccola finestra del bagno di un appartamento di un'altra scala è sbarrata da un'inferriata mentre le altre finestre dello stesso appartamento sono senza alcuna inferriata? Paura di un furto a quel piano e con l'accesso impedito solo dal bagno?

PERCHÈ NON MI FACCIO I FATTI MIEI???


24 commenti:

NêZ ha detto...

I condomìni sono la quintessenza del genere umano, un osservatorio di tutto rispetto ed è impossibile farsi i fatti propri... Menomale per il signore novantenne. Buongiorno Monticiano!

Cri ha detto...

Farsi i fatti propri, per una persona acuta e curiosa della vita e degli uomini, è impossibile...

... L'importante è non finire nei guai come James Stewart ne La finestra sul cortile di Hitchcock! :D

luly ha detto...

Ma lo sai che se tu decidi di farti i fatti tuoi, quelli che ti facevi prima se li fa qualcun'altro?!? Tanto vale che te li faccia tu, no?
Sono contorta, stamattina:)
Bacini.

Paola ha detto...

Chissà che paura s'è preso il novantenne... fortunatamente si è ripreso :-)
Un condominio è fonte di "fatti" volontari e occasionali... ma sempre fonte di critiche e interrogativi... meglio soprassedere... hehehehehe
Ciao Aldo caro buon inizio settimana con un bacino!!!

Unknown ha detto...

Il tuo, più che un condominio, mi sembra una cittadella e forse avrebbe bisogno di tutte le strutture per necessarie per dirigere il "traffico".
Diciamo che un osservatore come te non si annoia ed è del tutto naturale commentare i vari accadimenti.Ciao Aldissimo!
Cristiana

riri ha detto...

La domanda sorge spontanea, ma ci somigliamo in questo, non ci facciamo i fati nostri (per modo di dire) perchè siamo curiosi..e poi non avremmo lo spunto per scrivere queste belle e misteriose cose.
Il mio condominio è un covo di ribelli (ma moderati), sorgono bandiere no-tav che apprezzo, pochi bisbigli per le scale, tranne un condomino di cui non faccio il nome ,che andando a pranzo dalla suocera al piano di sopra, fa un baccano per le scale, a qualsiasi ora,parla ad alto volume con la figia petomane ed è un pò "diversamente educato":-) Per ulteriori dettagli rimando alla prox.Baci, sorrisi, un pò di nebbia e temperatura audace (per chi esce):-))
La partita è andata benino,un pareggio, anche se.....

Enrico Bo ha detto...

Croci e delizie del condominio, una categoria kantiana dell'esistere. Comunque anche se i vicini stando in costume adamitico non è poi la casa peggiore da vedere.

Zio Scriba ha detto...

ODIO chi confonde il concetto di decoro con lo stendere i panni ad asciugare: primo è una necessità, secondo è per definizione roba PULITA, terzo lo si può pure considerare un colorato abbellimento. O è forse la presenza di MUTANDE (orrore orrore!) a mandare in affanno certi cervelli?
Penna piacevole e capace di far pensare, la tua, caro Aldo! :)
Un saluto affettuso.

Sandra M. ha detto...

Affacciarsi alla finestra è meglio che andare al cinema, lì da te. Ho pensato al anch'io al film di Hitchcock...

Susanna ha detto...

L'ultimo quesito mi sembra epocale.
E comunque, mi pare che il tuo condominio sia un paradiso rispetto a quello dove abita mia madre e dove, sino al 1995, ho vissuto anch'io. ALIEN.

Lagos ha detto...

Aldo, ma tu non sai che piacere, l'altro sabato, salutarti al telefono da Rosy. Mancavi solo tu, a tavola con noi! Tu sei troppo forte, ed io ti voglio bene.
Un abbraccio sincero e affettuoso.
Sandra

Pupottina ha detto...

stupendi questi tuoi racconti, anche rivisti e aggiornati...
è difficile farsi i fatti propri... e molto spesso sono gli altri a coinvolgerci...
^_________^

Ambra ha detto...

Consolante questo romanzo condominiale con la sua catena di solidarietà ed al tempo stesso divertente per quelle domande nate da osservazioni metodiche e curiose della vita del vicinato. Ma chi non lo farebbe?

Ernest ha detto...

Io di condominio non ne voglio parlare per un po'... l'ultima assemblea è iniziata alle 20.30 ed è finita alle 1.30.
No comment!

Nou ha detto...

Ho vissuto per 28 anni d'amore e d'accordo con i condomini. Ora si sono espressi contrari al transito sulla scala della mia Sophia, perché il cane sporca e porta le malattie. Da quando ho saputo la novità, mi faccio più frequenti andirivieni dalle scale e così per esempio ho notato la scia del sacchetto dell'umido gocciolante proprio da quel condomino che è il primo a lamentarsi. Lo so che la colpa viene soprattutto da sua moglie, una mia ex collega di lavoro: antisociale in ufficio e antisociale nel condominio. Ora, al loro primo "Bah!", risponderò con dei latrati che non se li immaginano neppure! Ci tengo a precisare che badiamo bene a che il cane non sporchi le scale, purtroppo perde qualche pelo color miele che si nota sulla pavimentazione scura e, a parte le necessarie cure del manto, non so come altro fare se non trasferirmi in una casa di campagna. Odio i rompiscatole!

Ciao Aldo, mi piacerebbe avere un condomino come te che non mi lascerebbe macerare nel bagno :)

Baci, Nou.

Adriano Maini ha detto...

Meno male per quel povero signore che ha rischiato veramente tanto. Per il resto, i condomini vanno in genere male, ma il tuo deve avere tanti problemi in più proprio per via della proprietà tipicamente commerciale.

zefirina ha detto...

io per fortuna ho un buon rapporto con tutti i condomini eccetto una che guarda caso è mia cognata, ma lei è proprio....vabbè lassiam perder

Carlo ha detto...

Ciao Aldo e buona giornata. Il tuo non è un condominio ma un paese! Come ogni piccolo paese, immagino ci sia gente strana ed accadano fatti altrettanto strani. Certo che il 90enne ha avuto una bella presenza di spirito, nonostante tutto! Ammirevole anche la "risposta" del condominio... in genere, viviamo in un mondo dove è imperativo farsi gl affari propri!

Credo che le risposte ce le dovrai dare tu: indaga e poi facci sapere.

Greis ha detto...

Monticia'..'na minaccia e 'na promessa...
Trovame er titolo..e annamo, no? :P

Greis ha detto...

Ah..poi ripasso a leggere e commentare il post heheh!
Baci

DIANA. BRUNA ha detto...

Ciao caro Aldo,
è difficile ad un occhio attento ed osservatore come il tuo (che è proprio delle persone intelligenti) possa sfuggire qualcosa.
Ma poi perchè dovresti farti i fatti tuoi? Se tu te li facessi non saresti qui a raccontarci questi spaccati di vita di tutti i giorni, che la maggior parte delle persone vive, ma che non ha la tua stessa capacità di raccontarli.
Certo che vivere nei condomini se ne vedono di belle!!!
Un abbraccio stretto
Bruna

Alberto ha detto...

Ce n'è abbastanza, con le tue osservazioni, per iniziare a scrivere un giallo.

Rosaria ha detto...

Caro Aldo il condominio è una famiglia
impossibile farsi i fatti propri
come si fa?

Anche da me cìè il garagista sotto che ogni tanto sale e detta legge c'è sempre qualcosa che non gli va bene.

Comunque senza di loro che vita sarebbe?
I condomini ha ragione Nez sono la quinta essenza del genere umano..

Al novantenne gli è andata bene pensa se fosse stato ad abitare in un posto isolato...tranne i dieci milioni dati in passato alla società di cui parli...dieci milioni? Azzò che aveva fatto di tanto grave?

chicchina ha detto...

Mamma mia,ALDO!92 unità sono un piccolo quartiere,quasi,e farsi i fatti propri è una vera impresa:poi ci sei da tanti anni che di molti conosci quasi tutto.Sono i nuovi che creano curiosità.Mi ha impressionato il primo episodio,e ogni giorno di più mi terrorizza la solitudine.
Ti auguro una serena giornatas e a rileggerci presto.Ciao