Oggi è domenica 12 agosto e sono le otto di mattina.
Percepisco che la temperatura mi confà e allora decido di uscire da casa dopo un periodo di quarantena - magari esagero però quindici giorni sono sicuri – che ho dovuto osservare standomene rinchiuso tra quattro mura sia per il caldo eccessivo sia per una leggera indisposizione poi risoltasi.
Passeggio lentamente sul marciapiede di destra della mia strada di casa che costeggia l'Istituto Tecnico Industriale Galilei con ingresso in via Conte Verde appena girato l'angolo.
Ricordo che nel 1944, durante la "liberazione" di Roma l'Istituto era stato occupato dai soldati americani i quali, quando era loro concesso il riposo, lo trascorrevano nel breve tratto di Via Luigi Pianciani proprio di fronte l'Istituto medesimo, che avevano adibito a campodi baseball.
Torniamo ad oggi. La temperatura è buona, tira anche il classico e fresco venticello di Roma, giro l'angolo di Via Conte Verde, traverso e inizio il breve tratto di una Via Pianciani insolitamente vuota
appena quattro o cinque auto parcheggiate sul lato sinistro della via mentre a destra il deserto! Sul lato destro affacciano l'Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell'Istruzione, ex Provveditorato agli Studi; gli uffici dell'A.N.A.S. e quelli della Regione Lazio Agenzia Agricoltura Caccia e Pesca quindi, tolto il periodo ferragostano, di solito è affollato e frequentatissimo. Nel lato opposto alcune abitazioni ed un piccolo albergo credo a tre stelle non di più. Preciso che il largo marciapiede dove si trovano gli Uffici appena descritti è interamente coperto da una grata metallica a copertura ritengo di locali adibiti a vari usi, mentre quello a sinistra è stretto e coperto dai classici sanpietrini.
La via, oggi domenica ante ferragosto, è "felicemente" deserta ed io mi avvio verso il vicinissimo supermercato quando ad un tratto dall'alberghetto esce una stangona in minigonna che si mette a fotografare l'esterno e l'insegna dell'albergo stesso mentre da una macchina parcheggiata lì davanti esce uno stangone in calzoncini che si avvicina alla ragazza. Entrambi giovanissimi. Mentre passo sul marciapiede opposto, quello destro con la grata, sbircio la targa dell'auto e noto che è italiana,
Credevo fossero turisti nordeuropei. Giunto nei pressi i due mi danno un'occhiata ed io penso che se mi chiedono di far loro una foto sono fritto perché non ne capisco un'acca. Invece per mia fortuna niente. Seguito a camminare, sento che mi stanno sorpassando sullo stesso marciapiede che percorro io e, fatto qualche passo, una qualche folata di vento proveniente dalla rete metallica solleva la leggerissima minigonna della stangona la quale si volta e S O R R I D E N D O M I si tiene bassa la mini con il braccio destro. Mi sorride anche lo stangone! Ma che vor di'? Ad ogni modo ce ne fossero di incontri così tutti i giorni. Chissà perchè mi è tornata in mente la scena di Marilyn Monroe nel film "Quando la moglie è in vacanza".
Sto per giungere a destinazione ma il supermercato nei giorni festivi apre alle 8.30 e allora mi metto all'ombra di un alberello poco distante.
Appena qualche minuto dopo una persona anziana, credo di qualche anno meno di me, capelli bianchissimi, mi passa vicino e, camminando, mi guarda e mi chiede =dov'è il locale di......?.= senza dire di che cosa e, senza fermarsi, si allontana lentamente. Sono rimasto basito. Non ho capito che voleva sapere e quindi non ho potuto rispondere.
Quando sono entrato al supermercato mi sono chiesto se per caso mi avesse beccato in pieno qualche colpo di sole.
Eppure non mi sono inventato nulla, niente fantasia solo realtà e ho voluto descrivere tutto subito.
22 commenti:
Ciao carissimo!!!
che piacere rileggerTi dopo parecchio tempo...
Scusami,ma abbiamo avuto un lutto...ed ora dobbiamo elaborarlo.
Sento che Hai avuto un periodo di malessere,spero tanto sia da poco.
A presto...
Un abbraccio forte forte ed un bacio grosso grosso.
Sono andato su google earth e mi sono guardato tutto il tragitto,
ho visto anche il nome dell'albergo
e. non sono sicuro, ho visto anche la stangona, anzi si, l'ho vista, giuro che l'ho vista.
Ciao e grazie.
Quel tuo quartiere è una miniera d'oro per te scrittore, Aldo mio.
Buon Ferragosto e abbi cura di te. Pare che sia in arrivo "Caligola" o come diavolo si chiama...speriamo finisca in fretta.Un abbraccio.
Un altro intrigante racconto dei tuoi! Buon Ferragosto!
Le tue cronache mi fanno passeggiare insieme a te, mi fanno sentire lì in presa diretta.
Un abbraccio Aldo
Ciao Nou
di gente strana in questo quartiere ne gira molta ....
il caldo non fa che aumentare il tasso di follia :-)
e lassala annà sta gonna, ecche male c'è!
e lassala annà sta gonna, ecche male c'è!
eheh... noi stangoni veniamo facilmente scambiati per nordeuropei... è sempre piacevole passeggiare per Roma in tua compagnia... :-))
Anche io, riguardo al sorriso dello stangone, mi sarei preoccupato!!
Ariciao, Aldo. Ti do atto che in centro, sai dove lavoro io, in questo periodo sta diventando una "distrazione" continua. Le turiste, soprattutto quelle nordiche e non abituate al nostro caldo, si "alleggeriscono" a tal punto da essere uno spettacolo meraviglioso. Come, ancora, effettivamente in quest'ultima settimana Roma si è svuotata. Credo che per chi, come me, affronta quotidianamente il caos del traffico della città, questo sia il momento più bello... se non fosse per il caldo! Certo che quella signora che ha lasciato la domanda a metà è un po inquietante! Magari, avrà visto quello che cercava e non ha finito di chiedere!!
Ciao Aldo, buona serata a te.
gli occhi te cadono sempre sulle stangone, eh?! ma l'hai scampata bella con lo stangone!ma non me l'hai raccontata giusta...spero davvero che tu stia bene veramente. ti abbraccio
Cose che succedono a Rpoma, e che sai descrivere con arguzia,un tocco di ironia e, mi sembra, un pizzico piccolissimo di malinconia.
Buon Ferragosto, Costantino.
Quest'anno a Roma le ragazze hanno dimenticato la gonna, nevvero? Pare un raduno di seguaci dei minishort. Non so se ricordi la pubblicità scandalo dei Jesus "chi mi ama mi segua"... Ecco, tu quello dovevi fare :)
(E oggi, dopo tanta afa e tanto tuonare, finalmente ha piovuto! Un attimo di refrigerio! :D )
mah...da un po di tempo dico che la gente è tutta matta...non tutta per fortuna, ma tanta sììì.
ciaooo
caro Aldo,
quello che hai descritto è l'agosto che nella mia Torino non si vive più da parecchi anni.
Il tuo racconto mi ha ricordato quelle antiche atmosfere di insolito silenzio rotto solamente dal rumore dei miei passi.
E che invidia per quel "venticello de roma" che offre maliziosi spettacoli in diretta.
Ciao Aldo, goditi questa breve quiete e trasmettila anche a noi attraverso i tuoi bellissimi racconti. robi
ehhhhhhh se tu fossi stato nel deserto avresti avuto le allucinazioni ma di questi tempi, intorno al ferragosto, simili scenette capino spesso anche da noi...
Non conosco Roma,è grave,lo so,ma alcune strade sì,le descrivi così bene che, se non faccio attenzione,vado a sbattere contro qualche stangona anch'io,o stangone..
Spero tu stia bene,adesso,Aldo,così ci puoi raccontare di questa magnifica città.Abbraccio.
Ho trovato alcuni tuoi commenti in due blog che stavo leggendo e mi sono permesso di passare di qua e credo di essere stato fortunato perchè per me che sono un lettore di blog è stato come mettere le mani nella marmellata. Mi sono piaciuti tre/quattro racconti. In questo debbo dire che ho capito che andare a fare la spesa la mattina presto ha degli svantaggi ma anche molti lati positivi.
Bon le 15 Aout (Assomption)
Pierrot
Non credo sia stato un colpo di sole, credo che nelle capitali circoli di tutto di più...
Ciao Aldo,spero sia passato del tutto il malessere e che non si faccia più vedere quel vile!
Ritorna il caldo, mi raccomando con le tue uscite esplorative sempre così curiose. Ci sarà tempo con il fresco anche per quelle. Un abbraccio forte
Logico che tu non sia un esperto fotografo, tu scatti con gli occhi le immagini e l'esperta favella ci mette le didascalie.
Ciao Aldù
Cristiana
Ora stai bene??? Spero tanto di si...un abbraccio
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