giovedì 19 marzo 2015

TRE DOMANDE

La prima domanda che mi faccio quando esco per una breve passeggiata mattutina, è semplice semplice. La mia uscita da casa varia secondo la situazione meteorologica, non quella mia perché non sempre tende al bello, parlo del tempo che fa.
Ecco quindi la prima domanda che rivolgo a chi fa le previsioni: ma è possibile che ogni canale televisivo dice la sua che poi è sempre diversa l’una dall’altra? Mettiamo da parte, per carità di patria le previsioni a lungo termine, il fatto è che non azzeccano nemmeno quelle del giorno dopo. Lo so è una storia vecchia detta e ridetta ma per carità astenetevi dal farle ‘ste previsioni. Mi complicano la vita poiché la sera mi preparo un certo abbigliamento per l’indomani ed è molto facile che non sia quello adatto.
La seconda domanda concerne i quadrupedi amici degli esseri umani. A questo proposito mi capita spesso di assistere a degli episodi veri. Cito il più recente. Molto spesso incrocio una signora non più giovane, ben vestita, dal fare distinto, quasi aristocratico, che esce dal portone del fabbricato dove abita, a poche centinaia di metri da quello dove abito io, sempre alla stessa ora del mattino. La particolarità di quest’incontro da cui la domanda, è la seguente. La gentildonna in questione porta con sé, al guinzaglio, tre cani differenti l’uno dall’altro, e non sto parlando se maschi o femmine ma solo delle loro diverse proporzioni, minuscola, media, grossa e della varietà dei loro antenati. Ieri si è verificato qualcosa che mi ha incuriosito e che non ho potuto fare a meno di notare. Insieme a questa signora, lei davanti io leggermente più indietro, abbiamo fatto lo stesso percorso fino al cancello del parco di Piazza Vittorio. Proprio al centro dell’accesso al parco era tranquillamente disteso sulle sue quattro zampe un felino (gatto o gatta?) di mia vecchia conoscenza: il protagonista principale di una simpatica scena alla quale ebbi modo di assistere nel febbraio di quest’anno, sempre in questo parco. Ho avuto la netta impressione che il gatto/a (?) stava come in attesa dell’arrivo di quei tre cani giacché non appena varcato il cancello del parco la signora ha tolto loro il guinzaglio e, tutti insieme in compagnia del micio/a (?), calmi e tranquilli se ne sono andati passeggiando nell’ampio spazio erboso loro riservato. Credo si siano persino scambiati un loro reciproco saluto di buongiorno. Quando però la gentildonna ha iniziato a tirar fuori da una busta di plastica qualcosa avviandosi quindi verso un lato dello spazio erboso dove era accoccolato un altro felino/a (?) il “compare” (o “la comare”) dei tre cani ha lasciato la loro compagnia ed ha pensato bene di accodarsi alla signora. Era arrivata la colazione! Be’…ma allora l’attesa era per l’”accoglienza” o per il cibo in arrivo?
L’ultima domanda per quel giorno l’avrei voluta rivolgere ad una persona, una giovane donna, molto probabilmente dell’Europa dell’Est, una ragazzona alta, piuttosto formosa, priva di trucco, capelli biondi, occhi azzurri ma arrossati per via che mentre camminava, da sola, senza nessuno accanto, piangeva senza alcun ritegno. L’ho incrociata, insieme con altre persone, lei camminando in un senso io invece al contrario. Non le ho chiesto il perché del suo pianto ma ho pensato di non farlo per non intromettermi in una situazione molto privata. Ho agito bene?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente hai agito bene. Forse una mano sulla spalla. Non sò. Le previsioni meglio lasciarle perdere eh ... bello l'incontro al parco. Penso che il felino o la felina aspettasse la pappa ma anche quella compagnia Universale meglio nota come Amicizia Incondizionata che noi spesso dimentichiamo.
Felice serata
Un saluto!!**
Paolo

Fioredimaggio ha detto...

bellissimi incontri al mattino :) Alla ragazza in lacrime si, potevi chiederle che stava succedendo..io l'avrei fatto. Esco anche io tutte le mattine per una camminata veloce di quasi un'ora..da quando sono a dieta ed ho dceciso di riprendermi la vita in mano mi sta facendo benissimo: sia fisicamente che moralmente. E poi ammiro il trasformarsi delle stagioni, riscopro i profumi ed i colori. A presto

Tomaso ha detto...

Caro Aldo lo spirito di aiutare il prossimo tu ce l'ai nel sangue, e di questo fai molto bene.
Capita anche qui di vedere che anno diversi cani al guinzaglio sono delle persone che vengono pagate per questo sono delle pensioni per cani giornalieri, chi lavora e non può farle fare la passeggiata ricorrono a questo sistema, è un modo di lavoro pure questo.
ciao e buona serata caro Aldo.
Tomaso

Mariella ha detto...

Io non avrei resistito Aldo. Le avrei chiesto...
Un abbraccio.

Rosaria ha detto...


Caro Alduccio, eccomi qui a leggerti e rispondo alle tue domande.

1)domanda
Essendo molto metereopatica, credo più al mio fisico, che non sbaglia mai. Un piccolo annedoto..Anni fa era una giornata bellissima, dissi a mio marito, il tempo sta cambiando.
Angelo mi guardò..come per dire...ma che dici?
In serata, all'improvviso, vento e pioggia. Il mio fisico è un barometro perfetto e ora, ancora di più.

La seconda domanda..che dirti Alduccio, io penso che l'accoglienza del felino va a pari passi con l'interesse della colazione, fa l'utile e il dilettevole.Chiamalo scemo!


Terza domanda
Forse, io mi sarei fermata a porgerle un fazzolettino.
Questo si. Credo che l'avrei fatto.
Ma tu hai agito bene, per un uomo è sempre più difficile avvicinare una sconosciuta che piange. Credo.

Ti auguro una serena notte!
Ti abbraccio!

A proposito
Auguroni per la festa del papà!
Anche se in ritardo. Meglio tardi che mai!

chicchina ha detto...

Ma chi lo dice che non esiste amicizia fra cani e gatti?certo,la speranza di qualche bocconcino prelibato aiuta a superare qualche remora...Io avrei incoraggiato la ragazza a parlare,spesso si cerca una spalla su cui appoggiarsi..
Ciao Aldo.ed auguri,so che sei un ottimo padre ma anche un nonno specialissimo.

paroleperaria ha detto...

Ci sono stati periodi in cui mi capitava spesso di piangere in mezzo alla strada. Non ricordo di essere mai stata fermata, ma forse non mi sarei dispiaciuta...
Non mi pare mi sia capitato il contrario, quindi non so se avrei fermato qualcuno che piange... è difficile dirlo.

Costantino ha detto...

Ho visto qualche volta in vita mia piangere per strada,donne,uomini, bambini...
Mi sono spesso interrogato sul perché, ma non ho mai osato fermarmi a chiedere il motivo.

Sarah ha detto...

Le previsioni sono tutt'altro che affidabili, e mi piace scoprirlo da me il tempo che verrà... come la giornata, e il suo verso :) Mi piacciono le persone con un cuore grande, sono quelle a cui la vita non scivola addosso ma, entra dentro. Ciao Aldo, un caro saluto