venerdì 6 febbraio 2009

MA CHE MI CHIAMO GIOCONDO?

RICHIESTE
Ormai da oltre dieci anni tutte le mattine, tempo permettendo, faccio la mia bella passeggiata di circa due chilometri come da perentori ordini dei medici.
L’orario antimeridiano, e solo quello, varia secondo le stagioni (esistono ancora?), mentre il tragitto è solitamente lo stesso: una sorta di girotondo per le strade vicino la mia abitazione sfiorando alcuni posti turisticamente molto frequentati. Raramente verso altri luoghi.
Cammin facendo incontro molte persone alcune conosciute ed altre invece sconosciute com’è logico che sia.
Esiste però anche la categoria delle “presunte”…voglio dire persone che io credo di conoscere ed altre che ritengono di conoscere me, per deboli ricordi o per vaghe somiglianze.
Mi è capitato più di una volta.
Per stare in sintonia con il titolo, nel corso di tali passeggiate avvengono incontri particolarmente curiosi accompagnati da richieste dello stesso tipo.
Le richieste normali sono quelle che sono fatte, più frequentemente, da turisti stranieri, anche se usano soltanto la loro lingua, per sapere dov’è la tale strada, il tale luogo, la fermata più vicina di un mezzo di trasporto pubblico. A volte riesco a fammi capire, altre no.
Poi ci sono quelle curiose, a dir poco.
Alcuni esempi:
- incrocio qualche giovane che mi chiede “scusa nonno (?) che mi daresti una sigaretta?” ed io rispondo “non fumo” aggiungendo “mi dispiace” da vero ipocrita in quanto se sono dispiaciuto è perchè ho dovuto smettere di fumare da un decennio, ma appena incrocio una persona che fuma oppure, meglio ancora, lo sta facendo camminandomi davanti, annuso l’aria come un cane da tartufo;
- a volte sono fermato gentilmente da qualche persona la quale mi domanda se conosco via tal dei tali. Io abito in questo rione da 40 anni, so benissimo dove si trova la via richiestami, mi guardo in giro con un sorriso agrodolce e dico “dovrebbe essere da queste parti, ma adesso non ricordo bene…credo che sia la prima o la seconda a destra dopo il semaforo…” poi da perfetto idiota gli do un consiglio “lei faccia una cosa…vede quell’edicola di giornali?…bene, chieda a loro…sono certo che avrà indicazioni più esatte”. Appena fatti alcuni passi nella direzione contraria a quella presa dalla persona avviatasi verso il semaforo, alzo gli occhi e che ti vedo?...la targa della via tal dei tali;
- ogni due o tre giorni al massimo incontro una ragazza dall’apparente età di 30-35 anni vestita con una mise sempre diversa da quella dei giorni precedenti. Siccome la vedo circolare dalle mie parti ormai da parecchi anni, presumo debba abitare nel mio stesso rione, quindi so benissimo dove si fornisce per l’abbigliamento: con una capace borsa nella mano sinistra non omette di visitare accuratamente neppure il più piccolo dei cassonetti per la spazzatura rifornendo così il suo personale guardaroba. La faccenda però che mi scombussola non poco è che ogni volta che la incrocio - e capita spessissimo – mi fa la seguente richiesta “mi dai 50 centesimi per prendere l’autobus” A parte il fatto che un biglietto per bus, tram o metro attualmente costa 1 euro, tre cose mi colpiscono di questa richiesta: 1) prima del cambio della lira in euro mi chiedeva mille lire (la cosa va avanti da parecchio); 2) il suo rapido adeguamento della cifra che richiede, da lire in euro; 3) possibile che io cambio il mio identikit tutte le volte che l’incontro dal momento che rifiuto di darle soldi ormai da tanto tempo essendomi un po’ scocciato?. Ormai m’avrà incontrato mille volte.
- non più tardi di qualche giorno fa dovevo sbrigare una commissione alle poste di Piazza San Silvestro (pagamento bolletta elettricità) e, mentre stavo transitando in Via S,Claudio, una piccola stradina che costeggia la Rinascente e che collega Via del Corso alla piazza suddetta, vicino Palazzo Chigi, vengo fermato molto cortesemente da uno “scricciolo” di signora non più giovane, lineamenti ben delineati, capelli biondo-cenere, che mi fa: =ciao, come stai?-=, io leggermente impappinato rispondo =non c’è male e tu?=, lei: =bene, bene, grazie…ma dove stai andando?=, io =alla posta, devo andare a pagare…=, lei =ma pensa un po’…io proprio di là sto venendo, adesso però devo correre subito a casa altrimenti…Solo che ho fatto tardissimo e dato che devo prendere mio nipote a scuola ho proprio paura di non arrivare in tempo...Mi è venuta in mente una cosa…Non è che per caso mi puoi prestare 30 euro per prendere un taxi, così è sicuro che arrivo proprio all’ora di uscita…poi appena arrivata a casa te li faccio subito avere…che ne dici?= .
Questa valanga di parole che all’inizio mi aveva quasi rimbambito nel momento stesso in cui si è fermata m’ha fatto accendere una lampadina nella testa e allora ho risposto: =ecco cara, l’avrei fatto volentieri ma ho appena i soldi per pagare questa bolletta, altrimenti ben volentieri…=, lei = che peccato…vedrò di arrangiarmi in qualche altro modo…va bene, fa niente, ciao, ci vediamo eh? =
Io, zitto, fra di me “speriamo di no”. A mia memoria, la gentildonna non l’ho mai vista nè conosciuta.
Ieri però mi è capitata una cosa buffa.
Girato l’angolo della via dove abito una signora sui 60 anni, ben vestita, fresca permanentata, con in mano una busta contenente numerosi documenti mi chiede dove si trova la sede di un certo sindacato affermando che ricorda il nome della via, che è poi quella dove io risiedo suddivisa in due tratti dal punto in cui ci troviamo, ma ha dimenticato se sta nel tratto a destra (proprio dove abito io) o in quello a sinistra. La informo con certezza che quel sindacato si trova nel tratto a sinistra in quanto sono passato lì davanti numerose volte e che nel tratto a destra, che mi riguarda, ci sono soltanto scuole, il mio (si fa per dire) fabbricato e un paio di negozi…lo saprò bene no dopo una vita che ci abito?.
La signora, arciconvinta, mi fa “no, no…guardi che si sbaglia, non è la prima volta che ci vengo…giorni fa sono andata a sinistra e non c’è nessun sindacato. Si trova senz’altro a destra” e si avvìa senza dirmi né ao né bao.
Mi chiedo…Ma essendo così sicura perché mai mi ha fatto quella richiesta?

54 commenti:

Anonimo ha detto...

primooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

a monticià se je davi un euro tutte le volte che l'avevi incontrata a stò punto l'avevi fatta ricca! ahahahaha comunque girare per roma è curioso e non ci si annoia!

un abbraccio

Kaishe ha detto...

Buongiorno Aldare'...
A parte alcuni episodi che possono capitare solo a uno speciale come te (è un complimento), lo scorso ottobre ero a Roma con mio figlio e abbiamo deciso di incontrarci con una blogger romana.
Così ci siamo trovati mio figlio ed io e lei con marito e 3 figlie...
Dopo una sosta in un bar abbiamo deciso di andare a Fontana di Trevi solo che, camminando, ci siamo persi di vista... Cioè, io e la mia amica (lo è davvero nonostante ci siamo conosciute in blog) ci siamo attardate a guardare una vetrina e, mentre mio figlio ci aspettava, gli altri hanno continuato a camminare.
Poco male, abbiamo detto, tanto sappiamo che ci troviamo alla Fontana...
Sì, ma dov'è?
La mia amica, romana per matrimonio (20 anni fa) non ci si raccapezzava... finchè mio figlio non ha preso in mano la situazione e ci ha guidate...
Da chi avrà preso visto che io mi perdo ovunque?
Mah...

Buona giornata carissimo Aldo!

Damiano Aliprandi ha detto...

Però quella dei 50 centesimi ha fatto un passaggio dalla lira all'euro onestamente. Mica come i commercianti che hanno raddoppiato tutto.
A monticià quasi quasi na mattina vado a gironzolà da quelle parti e se vedo un signore con la barba bianca che va casualmente alla posta, lo fermo e me farò fa na autografo. Dovesse diventà famoso mo che pubblicherà un libro di racconti. ;)

marina ha detto...

forti queste macchiette, sembra di vederli questi soggetti umani!
ciao monticiano, mi sa che uno di questi giorni ci incontriamo, ho preso a camminare pure io!
marina

Luz ha detto...

La verità è che la signora sessantenne ti voleva abbordare, altro che sindacato!

NADIA ha detto...

HOLAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!
ALDO, ma quanta gente strana dalle tue parti, oddio non è che dove sto io nun ce nè, comunque ce volevano provà co te aldo, la signora 60 enne te voleva rimorchia, quell'altra te voleva frega 30 euri, ma dico esci cor cappello o senza???:)
besito!!!!

il monticiano ha detto...

@ARMANDO PARIS: Le prime volte glieli davo 50 cents. poi però ho capito l'antifona e ho detto basta. Tanto lei, ogni volta che m'incontra, seguita imperterrita a chiedermi: "che me dai 50 centesimi che devo prende il tram?" e se ne va a visitare il prossimo cassonetto.

il monticiano ha detto...

@Kaishe:Evidentemente tuo figlio ha preso dal padre!. Certe facoltà si ereditano solamente per via maschile eheheh!. Però c'è una differenza: voi altri non vivete a Roma, ma che addirittura io, vicino casa, non mi ricordi dove si trova una via nella quale passo tutti i gorni da oltre 40 anni è il colmo del rimbambimento.

il monticiano ha detto...

#l'incarcerato: che faccio, domani quando la rivedo, tanto lo so che la rivedo, le dò l'aumento?
Se mi dovessi incontrare, il che mi farebbe molto piacere, non chiedermi autografi perchè più che famoso, ove dovessi pubblicare qualcosa, io sarei famigeràto.

il monticiano ha detto...

@marina: ma lo sai che da quando mi hai fatto sapere che abitiamo nella stessa zona non faccio altro, quando esco da casa, che guardarmi intorno per incontrare blogger amici. Io forse sono più facile da riconoscere e quindi spero che siano gli altri a fermarmi e chiedermi se sono il monticiano. Sarò felicissmo di rispondere: sì!

il monticiano ha detto...

@Luz: ammiro la tua perspicacia. Anche a me, benchè non abbia i requisiti per essere abbordato, mi era balenata questa idea ma quando le ho detto che si sbagliava sapessi che sguardo mi ha lanciato: da incenerirmi.

il monticiano ha detto...

@NADIA: io col fresco e col freddo esco con la coppola (da buon figlio di siculi) però su quella signora che poteva dare l'impressione di voler rimorchiare il pensiero mi si è tolto subito dalla mente non appena m'ha chiesto i "30 euri" per il fantomatico taxi.

upupa ha detto...

...deve essere veramente interessante camminare per Roma..le mie figlie me lo dicono sempre..invece io insisto nell'andare a camminare fra i campi...è vero che non abito a roma ma.....interessante come caratterizzi i diversi personaggi...rischi di diventare veramente famoso....
sempre vigili

Punzy ha detto...

aldo, tu confermi la mia ipotesi: l'urbe é una fonte infinita di ispirazione

Anonimo ha detto...

Io amo camminare, ma solo in primavera o estate. Il freddo mi priva di tutte le energie, e poi il periodo freddo è quello dove si concentrano gli esami maggiori della mia facoltà. Di solito cammino in disparte da tutto e tutti. In genere le mie visite agli Ipermercati sono:

Idea sull'acquisto-->negozio che vende il prodotto-->pagamento-->uscita.

10 min netti. La troppa gente accalcata mi fa venire i nervi. Io non ho neppure tempo per mille distrazioni, e voi come cavolo fate a stare sempre qui? E che ho 23 anni! Ciò dovrei spaccare il mondo con un grido in do minore. Mah.

Per fortuna la sera viene o vado a trovare la mia ragazza. E quasi sempre si sfocia nel dirci parole, mai cattive ma ci si urla. Sempre. Non centra con le passeggiate. Ma era per completare una giornata magari, tipo. Ciao!

Bastian Cuntrari ha detto...

Rispondo alla domanda che ti sei posto in chiusura e, nel contempo, mi associo a Luz svelando l'arcano: TOGLITI LA PECETTA SULLA FRONTE CON SCRITTO "LIBERO"! MICA SEI UN TAXI!!!

cometa ha detto...

A me piazza Vittorio m'ha sempre sempre dato una gran voglia di fermarmi e guardare lo spettacolo incredibile della gente che passa, che corre, si ferma, gesticola, litiga con se stessa, fa finta di niente, piange, attacca bottone, chiede soldi ecc. ecc. ecc.
E qualche volta l'ho pure fatto, vergognandomi un po'... oggi guardo sempre la gente quando cammino e non sto in ritardo, guardo dal bus le persone nelle auto, guardo dalla bici dentro i negozi rischiando la vita....

P.S.: Lo voglio anch'io l'autografo del "famigerato Monticiano"... anzi: una foto (completa di coppola) con dedica!

il monticiano ha detto...

@upupa: camminare per Roma diventa molto più interessante per me quando incontro persone caratteristiche di per sè, senza ausilio alcuno.
Diventare famoso?
Non ci penso nemmeno e poi non ne ho più il tempo.
Dopo? e che me ne farei?
Non è amarezza questa è soltanto prendere atto della realtà.

Anonimo ha detto...

Sei uno psicologo eccezionale e un narratore sopraffino: rendi vivaci e importanti anche gli episodi più comuni. Condivido con te il piacere (per me non forzato!) delle passeggiate e l'atteggiamento da cane da tartufo.

il monticiano ha detto...

@Punzy: è vero ma io prendo l'ispirazione anche frequentando i blogger amici come te. Ad esempio: perchè mi viene in testa quella canzoncina, non so se la conosci, che cantava la Pavone "datemi un martello, che cosa ne vuoi fare, lo voglio dare in testa..."? Per caso la ricordi?
Mi servirebbe un martello tu ne hai qualcuno in più, troppi martelli ti tolgono spazio.

il monticiano ha detto...

@Le Favà: in quanto ad essere freddoloso non credo ne esista qualcuno più di me, anche se è ferragosto. Purtroppo lo devo fare per ordine dei medici. Riguardo iper o supermercati io mi preparo la listarella prima, entro, acquisto, spero di non trovare fila alla cassa e poi me la dò a gambe...ah! dimenticavo...Dopo aver pagato naturalmente.
Un consiglio: quando tu e la tua ragazza vi vedete anzichè urlare perchè non provate a fare qualcosa di più silenzioso? Tipo ad esempio...ma che lo dico a fare, lo sapete benissimo.

il monticiano ha detto...

@Bastian Cuntrari: purtroppo non lo sono LIBERO, libera è la mia mente che vaga, vaga, altro se vaga.
Ma torniamo al sodo. Sai che mi hai dato un'idea magnifica col fatto del taxi? Mi metto un apparecchio in tasca somigliànte a un tassametro poi, quando qualcuno mi ferma, premo il pulsantino e, al termine del colloquio, faccio io richiesta della somma da pagare.
Che ne dici?

il monticiano ha detto...

@cometa: visto che mondo c'è la fuori? Come un palcoscenico, per me è come andare a teatro, forse meglio perchè non c'è finzione e recitazione. E' tutto reale.
Per quanto riguarda la foto con l'autografo dovrei andare in Sicilia e vedere dove i miei nonni materni e paterni hanno lasciato asino e lupara così, unendoli alla coppola, la foto è più completa.

Bastian Cuntrari ha detto...

... provolone e pure imprenditore!!!
Caspiterina! Non te ne fai scappare una, eh, nonno??? ihihihih...

progvolution ha detto...

certo che ad andare spediti con le cuffie in testa si perdono un sacco di bei incontri...
Sussurri obliqui

il monticiano ha detto...

@emanuela: arrossisco leggendo le tue parole e sono contento che ti piacciono le passeggiate. In quanto al "cane da tartufo" continuo ad annusare ovunque mi capiti di farlo...purtroppo. E sapessi quante volte ci penso!.

il monticiano ha detto...

@Bastian Cuntrari: Se riguardo al "provolone" ormai ho lasciato ogni speranza almeno l'"imprenditore" fammelo fare. Se no che nonno sarei? Adesso il mondo non è più soltanto dei giovani ma anche dei matusa.

il monticiano ha detto...

@progvolution: te ne sei accorto allora?. Camminare sì ma occhi, orecchie e capoccioni spalancati.

Biancamaria ha detto...

meno male che i tipi folcloristici sono tutti in centro,da me in periferia non se ne trovano così...però ci si diverte dai!!!;-))
Buona camminata!

Lara ha detto...

Non vorrei togliere niente ai Romani, ma credo che il Monticiano potrebbe vivere in qualunque altra città e deliziarci ugualmente.
Per me è bellissimo venire a leggere questo blog a fine giornata.
Mi regala qualcosa ...

Ciao Il Monticiano, grazie e a presto :)

il monticiano ha detto...

@Aglaia: Hai perfettamente ragione con certi tipi folcloristici che si incontrano ci si diverte ma...dopo!!!...Perchè lì per lì ti verrebbe voglia di avere un'altra reazione.
Per la buona camminata spero tanto di farmela domani ma con questo tempo piovoso non so se riuscirò a farla.

il monticiano ha detto...

@Lara: Credo proprio di sì, specialmente nella tua città dove sono venuto molte volte, ci sono persone simpaticissime. Lì hanno vissuto due fratelli di mia madre, vi sono nati i loro figli quindi miei cugini, uno dei quali ancora ci abita. Poi ci sono venuto in viaggio di nozze nel lontano 1956 e un mio parente fotografo ci ha fatto un lungo servizio fotografico in quel grande parco di cui non ricordo il nome. Ci sono tornato ancora a seguire la mia squadra del cuore una prima volta da solo ed un'altra insieme a tutta la famiglia. E poi, poi avrei tante altre cose da raccontare ma la pianto quì.
Naturalmente sono contento se riesco a regalare qualche attimo di spensieratezza e di buon umore, se e quando ci riesco.

Rouge ha detto...

Differenza tra Torino e Roma: a parte i tossici che chiedono soldi a tutti qua nessuno chiede niente a nessuno! Riservatezza piemontese (e chi è di fuori si adatta!).

il monticiano ha detto...

@Rouge: D'accordo sulla differenza tra Roma e Torino ma io spero che, se dovessi capitare a Torino (dove sono stato già altre volte) e avessi bisogno di sapere dove si trova la via Tal dei Tali ci sarà pure qualcuno che risponderà alla mia richiesta.

Gianna ha detto...

Monticiano sarei la prima a darti informazioni...e ti regalerei un sorriso.

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Hai la dote di chi conosce l'uomo, di chi si apre alla vita e alle persone.
Hai la grande dote dell'entusiasmo per i dettagli che diventano elementi di vita e per la tecnologia che ti permette di trasferirci le tue esperienze e le tue sensazioni.
Per questo in coro ti diciamo: grazie Monticiano!
La sigaretta non te la offro, non fumo... mi dispiace!!!

zefirina ha detto...

devo dire che il nostro quartiere è veramente "variopinto" , a me (e a molte delle mie amiche) invece ora capita una cosa un po' sgradevole: data la vicinanza con via dei capocci il tasso di "diversamente perbene" che circola nelle vie adiacenti è alto, sono vestite in modo "normale", alcune stazionano all'incrocio fra via urbana e via panisperna (non prendete nota che vi vedo!!!) per cui se ti fermi a parlare con un'amica, ti può anche succedere che ti dicano: ah bionda quanto voi????
e capita pure che qualcuno che voleva semplicemente chiederti un informazione di altro tipo ...poveretto si sia preso una borsettata in faccia ancora prima che proferisse verbo!

il monticiano ha detto...

@stella: Lo so ed il tuo sorriso lo gradirei sempre, comunque e dovunque.

il monticiano ha detto...

@Sabatino Di Giuliano: Mi piacerebbe saper fare molto di più ma devo accontentarmi di quello che ho potuto conoscere in quest'ultimo periodo grazie all'aiuto degli amici blogger.
Per il fumo un modesto piccolo consiglio: non fumare! L'ho fatto per 50 anni e ne ho subito dolorose conseguenze.
Può darsi che a qualcuno non arrechi alcun danno, non abbiamo tutti lo stesso organismo, ma se si evita di fumare è meglio, per tutti.

il monticiano ha detto...

@zefirina: E mò? Che faccio? Da quelle parti, confesso, da ragazzetto qualche volta mi sono trovato a passare di lì "per caso". Però sono secoli ormai che non giro in zona e da quello che mi hai detto è cambiata la situazione e non in meglio.
L'equiparazione dell'abbigliamento di alcune rispetto ad altre crea
non pochi problemi, ti capisco.
Se dovessi passare di là e avessi bisogno di un'informazione, al fine di evitare borsettate di qualunque potenza, la chiederei all'edicolante all'angolo di via Cavour con via Panisperna.

Anonimo ha detto...

@il monticiano

:D La mando qui a leggere. :D

Anonimo ha detto...

Spero tanto di conoscerti
mercoledì....!!
Un abbraccio
Ornella

il monticiano ha detto...

@Tua madre Ornella: Farò di tutto per esserci e, se tu me lo permetterai, per abbracciarti personalmente.

il monticiano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

è bello il mondo di fuori ..bello e reale a non reality!!!
saluti e un abbraccio ..

il monticiano ha detto...

@Andrea: A sentire quello che dicono, per mia fortuna, non vedo reality di nessun tipo, nè in rai nè in quelle altre.
E' perfettamente vero che il mondo reale è molto più interessante.

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Rispondo qui al tuo dubbio se sai comunicare bene...

Altro che se lo sai fare bene
Sei il nostro "muso" Aldo
Nel senso di Musa, ispiratore, con tutto il rispetto.
Sto avendo una disavventura su Ebay che spero termini presto, poi ne parlero' a cosa finita
Ma su tutto c'e' sempre l'apertura al dialogo
Ma forse va bene cosi, non siamo e non dobbiamo essere tutti uguali
Grazio Aldo, caro amico blogger
buona domenica

giulia347 ha detto...

e stato bello leggerti. L'ho fatto tutto d'un fiato. mi ricordi De Crescenzo nella fase "non Rinco..." anch'io parlo con tutti e dico "buongiorno a destra e a manca sorridendo al mondo ogni mattina" Grazie e buona domenica

il monticiano ha detto...

@Sabatino Di Giuliano: Quando scrivo però mi si legge la preoccupazione sul "muso". Il timore di non farmi capire è tanto.
Comunque grazie delle tue parole e delle tue belle foto.
Buona domenica a te ed ai tuoi.

il monticiano ha detto...

@giulia347: Anch'io ho ammirato e ammiro De Crescenzo sia per i suoi film che per i suoi libri e il fatto che io te lo ricordi non può che farmi piacere, però c'è una bella differenza.
Ti ringrazio e ricambio la buona domenica.

il monticiano ha detto...

@La Mente Persa: Mi mancavano le tue torture come mi hai precisato venerdì nel tuo commento al mio.
E meno male!
Però perchè torturi anche il tuo gatto? Lui che c'entra? Forse anche lui ha il suo blog?
A proposito ho inserito la mia "fotina" su ROTTOROTTO. Su quale dei tuoi blog preferisci essere "commentata?"

il monticiano ha detto...

@La Mente Persa:
Sì, hai ragione la gente è strana.

OK per il gatto.

RottoRotto non lo cliccherò più.

aldo.

zefirina ha detto...

mi sa che ti conviene :::
smile