venerdì 13 febbraio 2009

SDRAIARSI SU DI UN DIVANO

IL NUMERO
A me piace ogni numero dispari da 1 in poi, all’infinito. Quello pari no! Perché? E chi lo sa? La verità è che tutti i numeri mi sono stati sempre un po’ antipatici…parlo di quelli studiati a scuola, logicamente. I primi anni non è che andavo proprio tanto male…mi davano fastidio i problemi tipo “La mamma va dal fruttivendolo a comprare due chili di patate, un chilo di pomodori e mezzo chilo di cipolle; se ha pagato con…tot… monete da 50 e ha speso…tot…quanto le resta in borsetta?”… domandatelo a lei, mi dicevo. Oppure quell’altro “Ci sono due treni…uno parte da…a cento chilometri l’ora, l’altro parte da…a tot chilometri l’ora, quanto…?” ... informatevi alle ferrovie, no? Pensavo mi andasse in tilt il cervello. Ho avuto sin da allora una forma d’idiosincrasia per la matematica che ho mollato non appena ho potuto farlo. Tutto ciò è durato sin dalla frequentazione di scuole d’ogni ordine e grado, per oltre trent’anni. Ricordo che anche al lavoro, quando capitava qualcosa che aveva a che fare con i numeri, specialmente con le frazioni, demandavo e ricorrevo sempre all’ausilio di qualcun altro. Un giorno, improvvisamente, non ricordo certo la data esatta, tutto è cambiato. Non che abbia improvvisamente cominciato a risolvere problemi algebrici o d’alta matematica ma ho sentito di nutrire per i numeri un certo affetto in considerazione dell’effetto che fanno su di me. Direi quasi terapeutico (od ossessivo?). In moltissime occasioni dovendo stare fermo per una certa situazione, il mio divertimento consiste nel fatto di contare e ricontare più volte le cose, gli oggetti o addirittura le persone che ho davanti gli occhi. Poi faccio le operazioni, solo quelle del periodo della prima infanzia, intendiamoci: addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione, punto e basta. Cito qualche esempio: in qualunque sala d’attesa ci sono ovviamente persone in attesa. Allora comincio a contare: quanti uomini?…quante donne?…quanti giovani?…quanti anziani?…In quest’ultima categoria risalta la maggioranza delle vedove sui vedovi, direi all’incirca, il 75% contro il 25% (che pacchia per quest’ultimi!). Poi passo ai lampadari e alle lampadine, al mobilio, ai ninnoli, ai quadri ecc., senza tralasciare il conteggio di scalini in presenza di eventuali scale per accedere a quei luoghi. Camminando in strada conto quante macchine italiane rispetto a quelle straniere e di queste quante di una certa marca e quante di un’altra, sia circolanti che parcheggiate. Se sto aspettando un bus di linea ad una fermata, allora enumero quanti bus della linea che m’interessa passano nel senso di marcia opposto al mio e noto sempre che quello che serve a me è in netta minoranza, direi uno su tre ( e quindi in ritardo). Quando controllo le cifre elencate in un qualsiasi scontrino del mercato, del supermercato o di un negozio presso i quali ho proceduto all’acquisto di più cose, mi diverto a tirare le somme con vari metodi (senza l’ausilio di calcolatrice) a gruppi di due, di tre e via dicendo…Capita anche che il mio totale non combaci con quello dello scontrino (naturalmente poi mi rendo conto che la colpa è mia) e allora rifaccio l’operazione anche due o tre volte, così per diletto, e mi ci faccio una risata sopra.
Devo però confessare che ho un mio numero preferito anzi il NUMERO preferito: il 7! Non so spiegarne il motivo ma quando sono dietro a compiere alcune azioni tipo, ad esempio, l’uso quotidiano per esercizio fisico della cyclette, ogni 7 pedalate eseguo 7 movimenti con le dita delle mani per sgranchirle meglio.
Confessione per confessione ho una profonda avversione per il diciassette che,personalmente, non ritengo sia un numero ma una iattura tipo il passare sotto una scala a pioli (cambiare il percorso), lasciare che un gatto nero ti attraversi la strada (in questo caso quale sarebbe il rimedio:fucilarlo?), incrociare il passaggio di un’ambulanza o di un carro funebre (fare gli opportuni gesti scaramantici), anticipare la sera prima il cambio della data del giorno seguente nel calendario sulla scrivania (attendere almeno le 7 a.m. del giorno successivo). Mi capita a volte quando leggo un giornale, un libro o una rivista di dover sospendere la lettura per un motivo qualsiasi ma se mi trovo davanti alla pagina diciassette faccio del tutto per leggere ancora almeno altre quattro o cinque pagine e così pure davanti alle pagine successive quando il risultato della somma, della differenza, del prodotto(questo è un po’ difficile) o del quoziente delle due o più cifre della pagina della pubblicazione che sto leggendo diventa diciassette o quando ancora, se si tratta di un libro che sto leggendo, arrivo alla pagina 100 diciassette, 200 diciassette e così via via per quelle che seguono.
Al sorgere dell’alba del giorno venerdì diciassette di ogni mese di ciascun anno io EMIGRO, se non con il corpo almeno con la mente, tra gli amici aborigeni dell’Amazzonia dove, spero, non è vigente il calendario gregoriano entrato in vigore il 4/10/1582 con la riforma di Gregorio XIII (così parlò Za…nichelli editando il vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli).
Tutte idiozie, stupide superstizioni che lasciano il tempo che trovano e che non hanno alcun concreto riscontro nella realtà…ma vallo a dire ad un capoccione come me. E poi io mi diverto ad “operare”!
Affronto tutto questo in modo paranoico?…sono completamente d’accordo. Ho bisogno di andare a sdraiarmi sul divano di un analista, di uno psicologo, di uno psichiatra?…ci vado subito!…però mi occorre l’indirizzo. Ad esempio: via tal dei tali numero…attenzione però…deve essere al civico NUMERO 7 meglio ancora se lo studio si trova all’interno NUMERO 7. Se vado all’indirizzo fornitomi e accanto al portone dove devo entrare c’è il diciassette…regolarmente me ne torno indietro! Cordiali saluti.

54 commenti:

Biancamaria ha detto...

bisognerà fare attenzione a che numero di commento si appartiene e fare opportuni salti per evitarti lo stress del dicia...no nemmeno te lo scrivo dai!!;-D
bè stanotte sono il primo credo e quindi tutto ok no?
sogni sereni!e conta le pecore;-))

il monticiano ha detto...

@Aglaia: Senza contare le poche righe di presentazione del mio primo giorno di scuola tra i blogger che risale al 18 dicembre u.s., indovina un po' che numero ha questo post? Bene, l'hai detto. Io comunque procedo imperterrito e me ne vado a contare le pecore. Un paio per volta però onde evitare il nemico.

Andrea De Luca ha detto...

il monticiano il tuo blog è davvero bello! ti andrebbe uno scambio link? fammi sapere! a presto!

Damiano Aliprandi ha detto...

Per fortuna sono il commento numero 5!! Io con i numeri sto messo male quanto te, ma lo sai che ho paura di non riuscire a fare più le frazioni e addirittura le divisioni a due cifre?

ps ogni giorno scrivi sempre meglio, comincia a scrivere un libro che tanto i fan non ti mancano ;)

Anna ha detto...

Ma sei ancora a piede libero??? Azzarola sei più fissato di mia mamma!!!! ahahahhahahhaha cmq abbiamo molte cose in comune:
odio la matematica e uguale a scuola i problemi erano "drammi" altro che. Mi piacciono i num. dispari come te, e conto tutto per strada. Per quanto riguarda il 17 lo considero il mio numero fortunato quindi qua non siamo in sintonia, ma va bene lo stesso. Resta il fatto che terrò presente di farti internare giorno 7 ahahahhahahahhahaha!

il monticiano ha detto...

@Andrew: Intanto benvenuto! Lo scambio di link mi va benissimo, anche se tra di noi c'è una "tonnellata" di anni di differenza -55- e se riesco a farmi entrare in questa mia testa di capra (l'affettuoso appellativo non è farina del mio sacco)il vero significato della parola "link". Nel frattempo sai che c'è? Ti inserisco nel mio Elenco Blog Personale e in quello dei Blogger Amici. A rileggerci presto.

@La Mente Persa: Finalmente ho capito il perchè del tuo "vezzeggiatìvo": ti sei smarrita trafficando tra i numeri. Eh! cara mia come ti capisco. Ti faccio i miei auguri perchè la tua speranza, prima o poi, diventi realtà.

@l'incarcerato: frazioni e divisioni a due cifre??? Ma che ròba sono? Spero di non incontrarle mentre scrivo.
Mi dispiace per i fan ma scrivere libri non "me passa manco pe' 'a capa". Già faccio 'na faticàta a mettere giù 'ste quattro parole.
Grazie comunque per il gentile invito.

NADIA ha detto...

Hola sono il numero 8!!
Buongiorno ma come sei superstizioso Aldo, eheheh!!!
Non ho numeri preferiti, il 17 è nato mio figlio Matteo (na'meraviglia) e anche mio fratello quindi sinceramente non mi sconvolge, il mio gatto(nero) si chiama Jack, ma con una cosa tocco ferro er carro funebre azz, quello si!!!
ma pure le suore ahahahahaha!!!
besito!!!

serenella ha detto...

Intanto...grazie per il bellissimo commento che hai scritto da me. Quella persona non ha compreso allora.... ora è troppo tardi. Per quanto riguarda il tuo rapporto con i numeri, devo affermare che anche a me piacciono i numeri dispari e, in particolare, 7-9-11. Non so perchè. Non ho un buon rapporto con i numeri: preferisco le parole, quelle scritte,
colorate, riflessive, dolci, di ogni formato. Non a caso insegno italiano.

Anonimo ha detto...

Io amo la matematica. infatti studio Ingegneria Chimica e la matematica è il mio pane quotidiano.

Non ho superstizioni vere e proprie. Alla fine non credo nemmeno nella sfortuna, e quindi nemmeno alla fortuna. Credo solo nelle "botte di c..o". Che è tutt'altra cosa.

Bel post. Ciao!

zefirina ha detto...

non ci crederai ma il mio numero preferito è il 7, ricorre in molte cose, nell'anno di nascita, nel conto corrente bancario ce ne sono addirittura 3, nel pin del bancomat pure

un altro numero fortunato è il 13, sono nata un 13 e se me lo gioco vinco sempre qualcosa

io invece di contare cerco parole, se sono proprio in astinenza mi attacco pure ai bugiardini delle medicine

upupa ha detto...

....caro monticiano...anche a me i numeri non piacciono tanto...ma...ci devo fare i conyti..un saluto

Angelo azzurro ha detto...

I numeri, brrrr! Siamo troppo dipendenti da loro per sfortuna!

il monticiano ha detto...

@ANNA: in realtà sono stato appena rilasciato ma mi trovo agli arresti domiciliari in un hotel 5 stelle, suite con tanto di piscina, idromassaggio e vista sul Lungotevere."Quel numero" che hai citato so che molti dicono che porti fortuna, altri dicono il 13.
Io sto sempre col 7 quindi mi raccomando: per il mio internamento assicurati che avvenga il giorno 7 del 7°mese non importa di quale anno. Un abbraccio per la tua mamma: come la capisco.

@NADIA: Non te lo credevi eh! Sai che c'è? Quel numero a qualcuno porta bene ad altri no. Io per non sbagliare cerco di evitarlo il più possibile. Però qualche brutto ricordo lo devo avere al riguardo. Cercherò di fare mente locale, poi ti racconto.

@serenella: il commento lo meritavi tutto ed anche di più.
Chiuso l'argomento riguardo quella persona.
Sui numeri la pensiamo allo stesso modo. L'unica materia nella quale riportavo i voti migliori era l'italiano e, guarda la combinazione, anche mio figlio e così pure la sua prima figlia, mia nipote. Almeno questo gène l'abbiamo comune. Io purtroppo molte regole le ho dimenticate. Già che siamo in argomento e tu insegni italiano quando ti capita di leggere qualche mio post e trovi strafalcioni fammelo sapere almeno evìto brutte figure.
Il mio terrore sono i congiuntivi.

il monticiano ha detto...

@La Mente Persa: a parte l'invito che gradisco, visito sempre il tuo blog anche se, come molti altri, non lascio un commento ma non per pigrizia soltanto per evitare di dire sciocchezze. Tra poco vado.

@Le Favà: l'avevo capito che sei una specie di "Archimede pitagorico". Scherzo. Per la verità comprendo benissimo il fascino della matematica ma purtroppo a me non ha mai affascinato. Sulla fortuna e la sfortuna avrei qualcosa da dire. Ad esempio "botte di c..o" non me ne sono mai capitate. Botte da orbi, nel senso metaforico, quelle sì altroché.

il monticiano ha detto...

@zefirina: Finalmente! aver compagni...nei numeri è già molto. Ad esempio il 7 ed anche il 13 che anch'io considero un numero fortunato e che porti fortuna. A te è capitato a me no anche perchè non gioco mai a nessun tipo di lotteria, gratta e vinci, lotto,totocalcio e simili. In quanto alle parole sono d'accordo con te ma su "i bugiardini" ho molte perplessità e sì che ne ho visti e ne vedo in quantità industriali ma appena finito di dargli una prima occhiata preferisco mollarli.

@upupa: non t'invidio proprio specie se non ti piacciono. Fai l'indifferente con loro, digli che non hai alcun timore e che non li consideri proprio. Hai visto mai ti vengono incontro e ti
rendono la vita più semplice?.

@Angelo azzurro: ti vengono i brividi vero?. Anche a me, specialmente perchè dobbiamo fare i conti proprio con loro.Sono stati sempre un problema per me sotto parecchi punti di vista.
Io non sarò simpatico a loro e a me fanno antipatia, così siamo pari.

Anonimo ha detto...

@il monticiano:

ahahah. Allora siamo in due! Ecco, diciamo che se anche ho sfortuna, posso sorridere amaramente, ma sorridere (il concetto è poter sorridere non il come lo fai.). Se pensi che alla fine c'è chi veramente sta peggio di te (e ce ne sono) allora sei fortunato. Magari quello di fronte a te è più fortunato. Pazienza. Mica devo vivere con la condizione: " e si ma lui?". E bada bene (spero di poterti dare del tu come lo darei ad una persona che conosco bene)non è moralismo o altro, è proprio pensiero mio di vita, ognuno ha i suoi momenti da "cavolo che schifo di vita, se solo fossi, se solo potessi", ma sono personali, a volte durano il tempo di quel pensiero, ma poi, spariscono. Se si vive con il magone (dicasi blocco emozionale) si vive peggio di quel che è effettivamente.

Pensiero contorto, e scusa se sono andato fuori contesto.

Ciao.

Lara ha detto...

Ma ciao!
Allora siamo in parecchi ad amare il n. 7, ad avere il panico da 17 e a non aver sopportato i problemi sui treni (quelli della mamma e del fruttivendolo li tolleravo).
Io guardo sempre, prima di rispondere ad un commento se è il diciassettesimo, se lo è, salto ...a meno che non sia sul mio blog, lì è più difficile eh eh!
Ciao caro Monticiano, notte serena :)

Gabryella Costa Fdd ha detto...

In Topic:
leggi leggi,finisci non dico per conoscere le persone(le quali non si conoscono mai abbastanza)ma se non altro a trovare punti d'incontro-
Premesso che io ero ossessionata da piccola dalla stessa "malattia"pero' i miei numeri erano e dovevano essere pari-persino camminando e contando le mattonelle del pavimento dovevano essere in procedura di due x due-Se per caso ne mancava una diventava na tragedia e facevo a ritroso tutta la strada fin a trovarne una soluzione paritaria,eh,eh, ora è passata sta' mani ma l'amore per il 7 rimane eccome,daltronde è quasi un'ossessione nata sotto il segno della bilancia 7° segno zodiacale nel giorno del suo quarto multiplo
(28, seppur festeggio quasi sempre il 29 ..onomastico)mi trovo e mi ritrovo sempre il suo numero o il suo finale o i suoi multipli in ogni dove compresi i Doc. di varia natura nonchè targhe di macchina etc etc..insomma un'altra comune accomunante :-)

Out Topic
hey Monty,non so' com'è ma su di te NON avevo dubbi...e grazie di essere cosi,ce ne fossero..anzi no,fossero tutti cosi saremmo a cavallo! besitos mas-Gabrybabelle

Gabryella Costa Fdd ha detto...

azzzz,Monty,se togli le tue risposte,il mio è il n.17 orco can,come vedi l'ossessione ritorna
metto il 18° tiè!!

il monticiano ha detto...

@Le Favà: Spero di non uscire dai binari relativamente al tuo commento ma, non so il perchè, mi tornano in mente due battute della commedia "A che servono questi quattrini" di Eduardo De Filippo quando il protagonista principale, cioè lo stesso Eduardo, consiglia al suo giovane "allievo-seguace" in caso di avvenimenti apparentemente negativi, di
mettersi davanti uno specchio e di declamare alternativamente queste due frasi " chi ti dice che sia una disgrazia?" e,subito dopo,
"chi ti dice che non sia una fortuna?" precedendo entrambe le frasi con "a me nun me passa manco pe' 'a capa".

@Lara: Sto facendo salti (diciamo così) di gioia nel sapere che anche tu ami il 7 e non altrettanto il 17. Cerco di evitare quest'ultimo numero con la massima cura. Il problema sul treno era veramente una rottura, quella sul fruttivendolo un po' meno, forse.
Ciao e notte serena anche a te.

il monticiano ha detto...

@gabrybabelle 1^ e 2^: Ecco vedi, se uno come me inizia la giornata con due commenti così confortanti per quello che ha sempre ritenuto essere uno strano comportamento non si sente più solo ma fa salti di gioia.
Sul conteggio delle mattonelle credevo di essere l'unico ad avere un diritto inalienàbile su tale operazione ed invece trovo te.
Va bene...ti sia concesso!.

Anonimo ha detto...

bhe che dire anche io ho un'avversione per i numeri! in matematica ero una pippa e se devo fare 1 + 1 prendo la calcolatrice! eppure caso strano nella vita faccio un lavoro che ha a che fare con i numeri! ahahahahah comunque per parlare del diciassette devo dire che a me porta fortuna! caso strano è il 13 a portarmi sfortuna e per un superstizioso come me la cosa è grave anzi direi da manicomio! se avete uno psicologo anche per me ve ne sarei grato! ahahahahahahahahah

caro sor monticiano detto ciò ti do un abbraccio affettuoso! saluti da me e signora

Samantha Abis ha detto...

Mamma mia Aldo, quanto mi hai fatto ridere, sei troppo simpatico! :))))
Un abbraccio e buona domenica,
Sa.

serenella ha detto...

Hai pensato che si potrebbero contare le mattonelle del bagno e quando sei daldottore in lunga attesa. Da un po' tanto, pero', preferisco portare dei libri, perchè la mia aria assorta sul pavimento, suscitava non poche perplessità nei presenti. Monticiano, sono contentissima che tu abbia sistemato la tua fotina sul mio blog " e c'ra un tempo sognato"...ma è ancora in creazione. Potresti metterla su " Maramè"? Grazie. Mi dici degli errori di ortografia. Scherzi, naturalmente. E pure io. Un simpatico abbraccio.

raccontando ha detto...

Caro Monticiano,
confessa, quando sei seduto in quel posto che non si dovrebbe dire, hai mai cercato, nei disegni delle mattonelle, figure, volti o altro ancora? Io lo faccio sempre, e trovo sempre qualche immagine nuova anche se le mattonelle sono li da 15 anni.
Quando era ragazzo camminavo senza mai calpestare la congiunzione dei grossi lastroni di porfido che pavimentavano un tratto di strada del mio paese, e facevo la somma dei numeri delle targhe perchè se dava un certo numero voleva dire che la ragazza che ti interessava ti avrebbe detto si. Beata illusione!!

Grazie per le tue visite, almeno so che qualcuno legge quello che scrivo.

il monticiano ha detto...

@ARMANDO PARIS: Avrai notato anche te che molti schifano il 13 ed amano il...che numero è? non lo voglio neppure nominare.
Ho l'impressione che sulla matematica siamo in parecchi come te e me malgrado sia una materia affascinante. Salutone a Lorenzo e alla mamma.

@Sa: sono contento che ti abbia fatto ridere perchè il post non lo volevo mettere sul blog poi mi sono detto: io ho questo problemino chissà se altri lo avranno uguale.
Ho fatto un giretto sul tuo blog e ho letto che ti piace la musica di Goran Bregovic: lo stesso per mio figlio,la sua famiglia e per me.
Un abbraccio.


@serenella: Ci sono dei momenti che a me viene da ridere per questo mio "pallino" ma è più forte di me. E più passa il tempo più faccio esercizi. Ma dico io non potevo fare così ai tempi della scuola?
Credo di aver sistemato la 2^fotina. Con simpatia, ciao.

@ricordandomi: sai invece cosa succede a me lì?
Mi tornano in mente ricordi, parole e frasi che poi racconto.
Sembra una fonte d'ispirazione.
Mi pare che sui numeri abbiamo un po' tutti alcuni "pallini".
Non sanno quello che si perdono non passando dal tuo blog.

DolceBuba ha detto...

ciao, mi ha parlato di te Lupo42... finalmente riesco a trovare un po' di tempo per passare a trovarti.... complimenti verrò a leggerti spesso. A presto

Samantha Abis ha detto...

Si Aldo io adoro Bregovich, vorrei solo capire tanto i suoi testi, per metterli in parole come aggiunta a qualche mio dipinto su tela...ma non trovo nulla!


Quindi tu quando vai a fare una passeggiata, preferisci dire: vado a fare 7 passi? mamma quanto mi hai fatto ridere stamattina, e poi...mi hai ricordato il mio dolce nonnino, che come te usava contare tutto...
:)
Buona serata
Sa

Samantha Abis ha detto...

senz'accaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
:)

Barbara ha detto...

Passo qui dopo giri tortuosi...ora mi viene voglia di contare quanti passaggi abbia fatto per arrivare al tuo blog. Forse aveva ragione il buon Pitagora nel dire che il numero è la realtà prima, primordiale, ciò da cui il mondo fenomenico in cui viviamo può essere ricondotto e ridotto. Forse sono solo lemmi per una traduzione...chissà... Tornerò.

il monticiano ha detto...

@Buba: Ciao, sei la benvenuta.Mi fa piacere inserirti nell'elenco dei blogger amici. Passa a trovarmi quando vuoi. Solo che questa volta sei capitata male nel senso che questo post non va troppo d'accordo con la tua professione (io e la matematica siamo sempre stati due nemici acerrimi). Viceversa ci accomuna la passione per i thriller. Io soprattutto dei legal thriller (Grisham etc.). Il bellissimo Merlino è il tuo gatto? Un saluto.

@Sa: ma che mi combini? L'emozione di parlare di Bregovic ti fa andare nel pallone? Non preoccuparti, va bene così.
Sai che mi hai dato un'idea? Da domani quando esco da casa e mi chiedono: dove vai?. Io rispondo subito: a fare 7 passi. Grazie del suggerimento. Intanto io continuo a contare tutto.

il monticiano ha detto...

@Barbara: Intanto mi pare giusto dirti che sei la benvenuta. Quanto poi al fatto che tornerai, benissimo, come dire? qui la "porta" è sempre aperta e gli ospiti sono graditi.
Con i numeri ho sempre avuto problemi, Pitagora non me ne voglia, e non li ho mai amati molto specialmente se mi dovevo servire di loro per fare operazioni o risolvere problemi. Come ho già scritto nel mio post ho una predilezione per i numeri dispari e per il numero 7 ma non so spiegarne il perchè. Se vuoi, a rileggerci presto.

rom ha detto...

Ciao, monticiano. Scoprii che si chiamano monticiani quelli che abitano a Montecompatri quando ci ho abitato tre anni, a Montecompatri, esiliato da Roma per avere la testa dura, che può essere anche un vantaggio: per esempio, mi hanno più volte raccontato che io - io? - ancora in giro nel girello, ieri - era ieri? - mi avventurai al di là della porta di casa rimasta aperta e dal pianerottolo arrivai fino al piano terra a palla roteante e rimbalzante, con mia madre sul pianerottolo che era arrivata troppo tardi per fermarmi e una zia che era accorsa alle urla di mia madre e stava di sotto al piano terra a braccia aperte come avesse potuto fare qualcosa per me oltre a raccogliermi quando arrivai ai suoi piedi - pare che, denudato e steso su un letto, all'esame angosciato dei loro occhi e delle loro mani sorridevo contento. Illeso, dicono. Ma questo volevo dirti: sono tornato in quella casa, una fattoria nella campagna romana. I gradini sono 17. Tu dirai: lo vedi? Va bene: ma hai ragione solo in parte. Per altra parte, pare che non mi successe niente, che quel numero non mi portò male. O erano le braccia aperte di mia zia e quelle tese a trattenernmi di mia madre da sopra, che svilupparono una corrente di invisibile energia che si interpose tra il mio corpo e la dura pietra degli alti 17 gradini?
C'è poi l'ipotesi della testa dura, a cui tendo ad aderire.
E un'altra cosa volevo dirti. Questa è più delicata, e sono stato in dubbio se dirtela oppure no, nonostante la tua innegabile esperienza della vita. Ti chiedo perciò preventivamente scusa nel caso dovessi darti una informazione che avresti preferito non avere. E' questa: gli studi degli psicoterapeuti, sia medici che psicologi, e degli psichiatri, hanno quasi tutti - la percentuale esatta non la so, ma se vuoi posso informarmi meglio - il numero civico 17. Tu, comunque, curioso come sei e testa dura come dici, penso che se ti capita ci vai. Nel caso, posso consigliarti un doppio cuscino di madre e zia, uno sopra e uno sotto la testa? Anche due amici fidati, due donne amate, figli amati, non so, però prendi le tue precauzioni, non si sa mai, anche se secondo me basta la testa dura.
:-)

il monticiano ha detto...

@rom: benvenuto. Tra poco andrò ad inserirti nell'elenco dei blogger amici. Il mio nickname"monticiano" deriva dal fatto che sono nato a Roma, Rione Monti il primo di questa città, nell'anno di grazia 1930 d.c. Però hai ragione, ma l'avevo dimenticato, si chiamano così quelli che abitano a Montecompatri. E pensare che ci ho abitato per oltre un anno (1981-82)
anch'io esiliato da Roma per motivi diversi dal tuo. Circa l'episodio che t'è capitato lì, probabilmente è stata una concomitanza di cose a salvarti: le braccia di tua madre e di tua zia e la tua testa dura. A te allora quel numero non ti scuce un baffo. Hai fatto benissimo a passarmi quell'informazione sul numero civico degli studi di quei professionisti. Girerò molto alla larga (anche dal tuo!) e lascerò ad altri la mia curiosità. Accetto e gradisco tutti i consigli poi però metterò in funzione la mia capatosta.
I tuoi post sono per lo più bellissime foto. E' un tuo hobby?
Io non ne sarei mai capace.
A rileggerci presto.

il monticiano ha detto...
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progvolution ha detto...

Numero dispari per sempre anche per me ma deve essere il NUMERO 3!
Sussurri obliqui

rom ha detto...

Allora abbiamo abitato nello stesso paese per un anno: io ci sono stato dal 1981 al 1983, in una casupola nella parte antica.

Per le foto, ho provato a dire che non è proprio un hobby in un post di parole il 23 gennaio scorso, se ti va.

Ciao!

Anonimo ha detto...

Anche io sono abbastanza superstiziosa! il 17.... lo caverei del tutto!! Ciao!

amatamari© ha detto...

Stare in un mondo di numeri può essere rinfrancante - la matematica non è una opinione, dicono - e può anche essere uno svago nei momenti di noia; inoltre i numeri paiono avere un potere - l'antica Kabbalah ne è forse la testimonianza più alta.
Dunque tutto bene?
Pare di no, e si può restare imprigionati dalla mente che numericamente ordina e classifica ed il potere della superstizione.
Quello che inizialmente era utile diventa nel tempo un impedimento, un pò come sognare una realtà irrealizzabile.
Ciao

il monticiano ha detto...

@progvolution: Il numero 3 è quello perfetto se non sbaglio. Bene. Me è una scelta casuale o cercata?

@rom: ho abitato in un piccolo appartamento di un fabbricato sito in quella via(non ricordo il nome) che si diparte dalla piazza principale, costeggia il palazzo comunale, la cantina sociale e si percorre, per giungere a destinazione,per circa 200 metri. Ho bei ricordi di quel periodo anche perchè ho fatto amicizia con molte persone lì residenti.
Sono passato dal tuo blog per vedere il post del 23 gennaio e, oltre ad aver visto numerose foto
di ciò che ci offre la natura che ci circonda credo di aver capito che l'ammirazione e i complimenti che magari sorgono spontanei in chi ti legge e osserva le tue foto, non sono cose che maggiormente contano per te. Credo tu scatti le tue foto con occhi poetici. Io, ripeto, non sono alla tua altezza.

@Desy: Ecco finalmente un'altra dolce persona che svicola dai numeri pari ma soprattutto da quel numero. Ricordo che in certi alberghi la stanza successiva a quella col numero 15 era contrassegnata dal numero 16 bis. Avranno avuto paura che non sarebbe mai stata occupata.

@amatamari: Ho cercato più volte di cambiare il mio atteggiamento verso quell'essere così superstizioso ma per quanti sforzi abbia fatto non ci sono mai riuscito.
E' pure vero però che non credo affatto nella càbala.

Kaishe ha detto...

Aldarè... lo faccio pure io.
Ho cominciato a farlo quando ho deciso che avrei fatto giocar miei figli con i numeri perchè non ne avessero seoggezione... e ho continuato a farlo perchè mi piace e mi occupa i tempi dell'annoiamento.

Una cosa che mi fa sempre specie è quando "conti" le dita di una mano e il conto non torna.
Mi spiego, per non sembrare pazza.

Se, tenendo le mani in tasca o comunque non visibili, tu ti metti a contarle le dita operando una piccola pressione di un dito per volta in sequenza, io non so perchè, ma talvolta probabilmente nel movimento che diventa automatico, probabilmente un dito lo "premi" 2 volte e così ti risultano 6 dita per mano...

O forse risultano solo a me...

Ora li conto, per sicurezza!

Ciao carissimo!!!

NADIA ha detto...

HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Alduccio buongiorno tanto lo sò che oggi te sbellichi dalle risate perchè amo preso 3 pappine! AZZ!!
e come me' rode!!
Buona giornata!!!
Ci becchiamo su facebook!!
hasta siempre!!!

cometa ha detto...

Caro Aldo, ti faccio presente che domani è il 17!
Mi fa un po' strano che tutti questi tuoi lettori condividano con te questa mania dei numeri, io non ci ho mai pensato...
Però, se mi chiedono di dire il primo numero che mi viene in testa, è sempre l'8, il giorno in cui sono nato. Perciò, 8 forever!
ciao, cometa

Anonimo ha detto...

Anche io conto di tutto, ma non sono ossessionata come te da certi numeri, forse perché insegno matematica alle elementari. Prometto di non assegnare mai ai miei alunni un problema sui treni, è già qualcosa, no?

Punzy ha detto...

Io amo il numero due

non so perche', lo amo proprio

il monticiano ha detto...

@Kaishe: come ti capisco! Con questo freddo poi non ne parliamo! Quando esco e c'è poco sole sto sempre con le mani in tasca ed anche a me capita la stessa cosa. Che può apparire buffa ma non lo è più se ti sembra che ti manchi un dito. Ciao e un saluto ai tuoi figli.


@NADIA: ma che avete perso ieri?
Strano, non me ne sono accorto. Forse perchè quelli che abitano di sopra la pensano come te e ieri c'è stato un silenzio di tomba, al contrario di quando vincete. Hai notato noi quanto siamo stati bravi? In 5 giornate siamo riusciti a perdere 14 punti!
Meno male che sono andato su facebook e ti ho trovato anche lì.
Inseparabilmente, da bravi cugini, ti saluto.

@cometa: forse perchè questi lettori che condividono questa manìa sono dei sognatori che sperano, mentre dormono, che qualcuno gli sussurri qualche numero per un terno, una quaterna o meglio ancora una cinquina. Io pure sogno mai però numeri da giocare al lotto.
Domani per me è 16 bis e comunque non è venerdì, altrimenti emigravo.
Ti piace l'8? e a me il 7! A ciascuno il suo. Ciao.

@emanuela: come insegnante di matematica non ne sei ossessionata forse perchè ne hai abbastanza di numeri.
Per favore continua così, niente problemi sui treni.
Non è solo "qualcosa" è "tutto".
Io ancora soffro.

@Punzy:eh!eh!birboncè...
ma tu lo sai il perchè
perchè il numero uno sei te
e il numero due chi è?
colui che sta accanto a te!

Anna ha detto...

BASTA CON LA VIOLENZA! NOI DONNE DOBBIAMO REAGIRE NON SUBIRE!

Fate passare questo messaggio!

il monticiano ha detto...

@ANNA: è banale e superfluo offrirvi tutta la mia solidarietà. Faccio girare il messaggio.

Biancamaria ha detto...

passo per un saluto e lascio anche un sorriso,buon inizio settimana Aldo:-)

Sabatino Di Giuliano ha detto...

io sono nato il 13.
il 13 luglio
amo il 13
ma perche' usiamo i numeri?
possiamo usare le lettere!
E si che nel sistema esadecimale si usano le lettere dalla A alla F...
ciao monticiano...
ah venerdi 17 novembre di un bel po' di anni fa: l'unico 8 allo scritto di francese, non riusciva mai a raggiungere il 5...

serenella ha detto...

Sono le 22.51. Ti garbano questi numeri per augurarti una serena notte? Il totale è 10! Ma io preferisco, come te, i numeri dispari. Buonanotte.

il monticiano ha detto...

@Aglaia: Gradisco molto entrambi sia il saluto che il sorriso immagino luminoso.
Buona notte anche a te.

@Sabatino Di Giuliano:meno male, un'altro che ama il 13, per forza sei nato il 13 luglio...un momento ma luglio non è il settimo mese dell'anno?...allora 13 più 7 uguale 20: numero pari ma non importa.
Ma dimmi un po'non bastano i numeri? Adesso ci mettiamo a giocare anche con le lettere? E no, riposiamoci un po'. Hai preso 8 in francese? Beato te...io a quel numero non ci sono mai arrivato. Pazienza.

@serenella: va benissimo l'augurio per una notte serena che contraccàmbio volentieri però m'hai tolto il gusto di sommare i numeri dell'ora perchè mentre lo stavo facendo ho letto subito dopo il risultato. Va bene uguale anche se entrambi preferiamo i numeri dispari.

giorgio ha detto...

Tu forse non lo sapevi, ma senti cosa dice l'I King, antico libro sapienziale, del numero sette:
"Il sette è il numero della luce giovane, che nasce dal fatto che il sei, numero delle grandi tenebre, si accresce di uno. Con ciò l'arresto comincia a muoversi".
Il sette è quindi simbolicamente il numero della vita che ricomincia dopo che è finito un ciclo.
Ti ricordo i sette cavalieri dell'apocalisse e le sette stelle dell'orsa maggiore, i sette nani, i sette peccati capitali, i sette colli di Roma, ecc.
Un abbraccio, Giorgio.

il monticiano ha detto...

@giorgio: ecco spiegato il perchè a me piace il numero 7 !!!
Sono d'accordo su tutti gli altri sette compresi i colli di Roma (io sto al 1°) ma i cavalieri dell'Apocalisse non sono stati sempre quattro? Io questo sapevo. Forse nel frattempo se ne aggiunto qualcuno di quelli che frequentano montecitorio.