domenica 30 agosto 2009

BIRILLA

Mi piacerebbe molto se questo mio messaggio ti raggiungesse in qualunque luogo tu ti trovi oggi. Vedi, sono passati, credo, circa sedici anni da quando ti ho conosciuto e la mia memoria a quest’ età fa dei brutti scherzi quindi ti chiedo scusa se interpreto in modo inesatto, soggettivo e parziale qualche aspetto della tua vita tra noi (mi sono incluso anch’io nella tua famiglia forse indebitamente).
Tu ricordi vero quando ne sei entrata a farne parte a casa di Fenni, Massimo e della tua “sorellina” Lorenza?…Quartiere Torre Angela!
Eri bellissima sin da allora.
A quei tempi venivo spesso da voi perché ero addetto a fare da baby-sitter alla tua sorellina ed ho potuto così assistere ad alcune delle tue imprese.
Più crescevi e più diventavi bella. Quando con la tua famiglia andasti in vacanza a Capalbio, in quel campeggio e in roulotte tu devi aver trascorso uno tra i più felici periodi della tua vita. Sì perché fu allora che cedesti alle lusinghe di qualcuno dei tuoi corteggiatori e il risultato fu che qualche tempo dopo vennero alla luce cinque piccolini, di colore diverso l’uno dall’altro ma tutti belli come te. Non potevano rimanere con te, ma sono andati a rallegrare altre persone che sono state ben felici di accoglierli.
Poi, tu e i tuoi famigliari vi siete trasferiti in un altro quartiere, Quarto Miglio ed anche lì io, sempre per le stesse mansioni, ti vedevo e ti lasciavi coccolare anche da me. La mia presenza ti era ormai divenuta familiare e diventammo amici. Molte volte abbiamo avuto uno scambio d’idee.
In quel periodo però tu hai fatto venire un grosso spavento ai tuoi perché dal terzo piano dove abitavate, chissà per quale motivo, sei caduta nel cortiletto che circondava la palazzina. Per fortuna te la sei cavata senza un graffio.
Nel ’96-’97, altro trasferimento nel nuovo quartiere Roma 70 ma la tua famiglia si era già arricchita della nascita di un’altra “sorellina”, Laura e per te sono aumentate le coccole.
Devi darmi atto che neppure io te le ho fatte mancare tutte le volte che i tuoi andavano in vacanza e tu venivi a “villeggiare” a casa mia. Certo, la prima volta ne combinasti una grossa perché dal momento che non conoscevi l’ambiente, sin dal mattino del giorno in cui arrivasti da me, ti andasti a nascondere chissà dove. Ancora oggi, dopo tanti anni, non ho ancora scoperto dove ti eri rifugiata.
Per tutto il giorno ti ho cercato in ogni più piccolo posto possibile, niente. Sono persino sceso in strada a vedere se ti eri nascosta chissà dove. Telefonai anche ai tuoi i quali erano già arrivati a destinazione ma, mentre lo facevo, ti vidi spuntare da una stanza in tutta tranquillità e dalla porta mi guardavi come per dirmi “ma che stai facendo? Io sono qui lasciali in pace loro, tranquillizzali”. Da allora però questo episodio non si è più ripetuto. Hai accettato sempre, magari un po’ rassegnata, che ogni anno dovevi sacrificarti, fare a meno dei baci e delle carezze dei tuoi quattro cari e accontentarti di quanto potevo offrirti io. Tu d’altronde sei sempre stata generosa con me perché al calare della sera preferivi venire ad accoccolarti sulle mie ginocchia o, addirittura, se io ero sdraiato in un divano, sul mio torace e volgevi il tuo sguardo verso il programma televisivo.
Hai conservato il tuo carattere dolce, mansueto e tenero anche quando i tuoi hanno portato in casa una fragile piccolissima creatura, Milla! L’accogliesti come se fosse nata da te e la trattasti come una madre deve trattare la propria figlia. Col passare del tempo Milla crebbe e, non avendo il tuo bellissimo carattere, c’è stato qualche piccolo scontro che, però, terminava appena veniva il momento di riposare. Vi ricordo, cara Birilla, te e Milla quasi abbracciate, con lei che ti dormiva nel grembo. Sono certo che quando Milla è volata via tu hai provato un grosso dispiacere e ne hai sentito la mancanza.
Durante le ultime volte che sei venuta a casa mia, sempre in occasione della vacanza dei tuoi, ho potuto notare che quando andavo a dormire, anziché venire ad accoccolarti nel mio letto preferivi un altro posto, ma all’avvicinarsi dell’ora in cui io solitamente mi svegliavo, ti trovavo dinanzi la porta della camera, che peraltro lasciavo aperta, nell’attesa del tuo primo pasto. Te ne stavi lì paziente e silente e mi venivi dietro in cucina dove, insieme, si faceva colazione.
Sin da giovanottello ho avuto la gioia di “convivere” con tre gatte - combinazione tutte femmine -. La prima, Mucci, l’ho trovata piccolissima, accucciata sotto il sedile in cui mi trovavo nel tram che mi riportava nella mia casa natale. Era sì una mite pacioccona, ma un po’ ladruncola (riusciva non so come ad intrufolarsi persino tra gli sportelli superiori della credenza di cucina e mangiarsi tutto ciò che trovava di commestibile) ed anche “libertina”. Era spesso in dolce attesa. E’ scomparsa a causa di una di queste attese. La seconda, Micia, intrufolata in casa da mio figlio dodicenne, raccolta tra le vestigia archeologiche del Colle Oppio, nei pressi della mia abitazione. Aveva quattro atteggiamenti diversi: battagliero con mio figlio, dolce con mia moglie - gliele dava tutte vinte per quanto riguardava il vitto - socievole con me, scontroso con chiunque osasse entrare in casa nostra all’infuori di noi tre (e con lei quattro). Quindici anni è stata con noi poi, quando è venuta a mancare, bè non sono stati momenti piacevoli.
Di te Birilla, affettuosamente chiamata Bibi, che sei la terza, ho cercato di descriverti meglio possibile e forse non ci sono riuscito ma, anche se sei stata con me ad intervalli, non credo riuscirò a dimenticarti.
*******
Ieri, già sofferente da un po’ di tempo, mi è stato detto che delicatamente, serenamente e teneramente, così come era in vita, Birilla ci ha lasciato.
Mi si dirà: in fondo è soltanto una gatta. Già “soltanto” una gatta! Andatelo a raccontare a Fenni, Massimo, Lorenza e Laura ed anche a me, se non dispiace, perché forse a causa della mia veneranda età, quando mi è stata data la triste notizia, ho pianto come se avessi perduto chissà chi.
SCRITTO IL 1°OTTOBRE 2007 IL GIORNO SUCCESSIVO ALLA SCOMPARSA DI BIRILLA

33 commenti:

ELisa ha detto...

... tenero racconto delicato. Hai ragione, i nostri amici non sono "solo", ma e proprio un membro effettivo della famiglia.
Caro Aldo, ti auguro una dolcissimo risveglio, buon domenica con sorriso! Lisa
PS.. quando e il tuo compleanno??

Gianna ha detto...

Mamma mia Aldo, inizialmente pensavo tu parlassi di una bimba...
Capisco il dolore per una perdita di qualcuno che ci ha regalato compagnia ed affetto ...e piangere fa solo bene.
Ora sei ancora triste?
Buona domenica.

Anna ha detto...

Non era soltanto una gatta era un essere vivente! Dillo a me che quando è andato via il pappagallino ho pianto tanto! :(

amatamari© ha detto...

Gran bello scritto, caro Aldo.
Un omaggio a chi con noi condivide il cammino della vita.
Grazie.

la signora in rosso ha detto...

ho riconosciuto i sentimenti che provo ora per la gattina di casa....che ha il potere di rubarmi il cuore!

Roberta ha detto...

Da quando la nostra Chicca ci ha lasciati dopo 16 anni, la nostra casa è un po' più vuota......ciao aldo e grazie per queste belle parole che hai scritto.....roberta.

Luigina ha detto...

Aldo anch'io fin quasi alla fine di quest'altro stupendo racconto di vita vissuta ho creduto che Birilla fosse una ragazza. Non che mi senta sollevata dal fatto che fosse una gattina, ma il tuo modo di parlarne rivela quale intenso legame affettivo ci fosse fra voi e il dolore per la sua scomparsa sia uguale al dolore per quella di un familiare e come, a distanza di due anni, anche il solo pubblicare questo racconto che parla di lei risvegli in te e in chi ti legge tanta commozione.

Rosaria ha detto...

Come stella, anch'io all'inizio ho creduto che parlassi di una bambina.

Sai Aldo, mi sto chiedendo, cosa veramente si prova ad amare queste bestioline.
Non ho mai posseduto ne un cane e ne un gatto.
ma leggendo te e le risposte degli amici, resto un po sorpresa dell'amore che traspare dalle vostre parole...più giusto dire che resto affascinata.

Buona serata, ciao Aldo.

Lara ha detto...

Come non piangere quando uno di questi esserini, tanto più educati e affettuosi di noi umani, se ne va?
Caro Aldo, riconosco il tuo pianto.
Ti abbraccio,
Lara

Anna2 ha detto...

Caro Aldo,
Sei uno scrittore nato,
sai raccontare la Tua esperienza
in modo reale,
mentre leggevo,vivevo e vedevo il
fatto,come immobilizzata,scorrevano le righe,
come mangiarle fino in fondo,
Anch'io all'inizio mi sembrava
che parlassi di una bimba,poi
ho capito che era una micetta,tenera tenera.
Mi spiace molto,la ricorderò...
Sù sù con il morale,anche se Tu
La ricordi sempre con infinito amore.Un caro saluto,
da Anna2.

Francy274 ha detto...

"L'amore segue strade tortuose costeggiate da folti cespugli... chi non le percorre non vedrà mai verdi radure"...
E' un verso che scrissi proprio nel 2007 in una delle mie poesie.
Me lo hai fatto tornare in mente con questo Tuo racconto.
Ciao Aldo

luly ha detto...

Saluti a Birilla che, insieme a tanti altri, ci guarda da lassù ed uno a te, che sei sempre così profondo.
A presto:)

Biancamaria ha detto...

Hai perso eccome "chissà chi" caro Aldo, perchè gli animali entrano nel cuore nè più nè meno delle persone meno pelose e spesso anche in modo più duraturo!!!
un abbraccio forte;-)

zefirina ha detto...

la mia mamma ancora non si è ripresa dalla morte di due delle sue gatte, bianchina si è buttata di sotto (io insisto a dire così) quando mamma era in ospedale per l'operazione al cuore, mi è toccato di andare a riconoscerla dal veterinario dove l'avevano pietosamente portata, e che per fortuna era proprio quello di mia madre, e la sorella nerina è morta sei mesi dopo, avevano 19 anni, ora è rimasta solo pallina, la gatta bianca ...speriamo bene

il monticiano ha detto...

@Poeslandia: Quelli che ho avuto in casa sono stati amici fedelissimi e parte integrante della famiglia. Buona notte a te, cara.
ps. a settembre, ma il giorno l'ho dimenticato.Gli anni però sono 79.

@stella: E' possibile che chi legge possa credere che si tratti di una bambina ma poi...
Molte cose mi fanno essere triste.
Buona notte Stella.

@ANNA: A volte ci affezioniamo a loro anche troppo e quando ci lasciano ne soffriamo.

@amatamari: Hai ragione, ho cercato di fare un omaggio a chi ha condiviso con noi un pezzo del nostro cammino.
Grazie a te.

@la signora in rosso: A volte capita anche quello: che ti rubino una parte del cuore.

@gturs: Ho provato anch'io - e non una sola volta - quel senso di vuoto.
Grazie a te Roberta.

@luigina:Mi sono commosso ancora una volta è vero, ma Birilla era qualcosa di più di una gatta. Almeno per noi.

@rosy: Io ne ho avuto più di uno di gatti gironzolanti per casa e ti assicuro che ti lasciano il segno dentro quando ti lasciano.
Buona notte a te rosy.

@Lara:Anche tu sei del mio stesso parere: quando ti lasciano si soffre.
Ti abbraccio anch'io Lara.

@La Mente Persa: Sono i nostri amici più leali.
Speriamo che il caldo finisca presto così passate da queste parti.

@Anna2: Grazie per le parole gentili che hai usato con me e per Birilla.
Mi farebbe molto piacere leggere qualcosa di te.
Anche da me un caro saluto.

@Francy274: Ed è un bellissimo verso che ho molto apprezzato. Seguita a scrivere così belle poesie.
Ciao Francesca.

@luly: Birilla ricambia i saluti per voi tutti.
A presto luly.

@Aglaia: E ti assicuro che quando entrano nel cuore è molto difficile dimenticarli.
Un abbraccio forte anche da me.

il monticiano ha detto...

@zefirina: Ciao, ci siamo incrociati quando io stavo postando i contro commenti.
Una storia tristissima quella delle tue gattine. Copri con tutto il tuo affetto pallina, ti sentirai meglio anche te.
Bentornata.

Anonimo ha detto...

Bardo, hai finito gli umani?
Tu potresti anche scrivere di un vaso da notte che ne verrebbe fuori una meraviglia.
( PS. me lo hai tenuto nascosto questo...) baci.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

C'è in questo rapporto tra umani e felini, animali fieri e individualisti, qualcosa che richiama inevitabilmente questo comune partecipare alla natura: come al solito, descrivi tutto con la tua grande umanità e maestria.

Damiano Aliprandi ha detto...

Aldo, credimi ma pensavo fosse una donna e alla fine sei riuscito a farmi emozionare per un gatto. Ma non lo dire a Fenni, Massimo, Lorenza e Laura.

Putroppo tu lo sai...

Sei davvero un grande scrittore. E non lo dico giusto per dire...

Licia ha detto...

Ciao Aldare'...
Io ero rimasta che tornavi in settembre quindi adesso mi accingevo a lasciarti un messaggio per domani... e invece c'è un post da leggere.
Ora sbrigo un paio di cose e torno a leggerlo (perchè so già che non posso leggicchiarlo e sciuparlo... merita certamente la migliore attenzione).
Con tanto tanto tanto tanto tanto affetto: A DOPO!

Licia ha detto...

P.S.: mi riconosci anche con l'avatar diverso, vero?
Mi sa pure che è più in tema la foto del mio amato Momore che quella di Kaishe piccola...

il Russo ha detto...

"Sì perché fu allora che cedesti alle lusinghe di qualcuno dei tuoi corteggiatori e il risultato fu che qualche tempo dopo vennero alla luce cinque piccolini, di colore diverso l’uno dall’altro ma tutti belli come te."

Aldo, credimi ma pensavo fosse una donna

AH AH AH AH, lo so: sono pessimo, sono un bastardo, sono imperdonabile, ma perdonami Aldo quando ho letto tutto ciò lo sgomento per la gatta è scomparso e mi sono pisciato dal ridere.
Odiatemi tu ed l'incarcerato, ma era da tempo che non ne leggevo una così grossa, AH AH AH!

il monticiano ha detto...

@ALEPH: Bisogna pure alternare.
Sai che mi hai dato un'idea? Potrei provare a scrivere qualcosa magari su un vaso da giorno.
Era una sorpresina. Ricambio baci.

@Vincenzo Cucinotta: Io ce la metto un po' di buona volntà nello scrivere. Non sempre ci riesco. Comunque grazie.

@l'incarcerato: Non sei stato il solo ma lo scritto m'è venuto così.
Non ne parlerò con loro.
Sul resto del tuo commento stendiamo un velo.

@Licia 1°) e 2°): Vai tranquilla, hai tutto il tempo per leggere.
Credo proprio che il tuo Momore sia proprio in tema.
Ed è bellissimo.
Ti ringrazio e ricambio il tuo affetto.

@il Russo: Per quale motivo dovrei odiarti? Il tuo commento mi ha tirato su di morale un po' abbacchiato 'sti giorni. Io non ho mai odiato nessuno, ma da quando "quelo" sta al chigi non posso fare a meno di odiarlo.

serenella ha detto...

Mai dire: E' solo un gatto o un cane. Fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. Gioiscono con noi, soffrono,comprendono tutto. Non dico più che ai miei cani mancxa solo la parola: sanno farsi capire benissimo. Credo che solo chi vive con gli animali...può comprendere fino in fondo. Buonanotte Aldo.

Angelo azzurro ha detto...

Un tenero ricordo di piacevole lettura. Capisco che la creatura ha ancora un posto nel tuo cuore e questo conferma la tua sensibilità.
Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Un grande bacio Aldo
e grazie di esserci sempre!!

Ti abbraccio
Ornella

il monticiano ha detto...

@serenella: Credo proprio che tu ne sappia più di me riguardo i nostri amici fedeli che sanno senz'altro farsi capire bemissimo.
Buonanotte cara.

@Angelo azzurro: Sia per Birilla che per le altre che ho avuto con me. A volte sento la loro mancanza.
Un caro saluto anche a te.

@Tua madre Ornella: Sarò accanto a voi il più a lungo possibile.
Un abbraccio anche da me.

Pupottina ha detto...

quanta tristezza, ma anche nostalgia, per la giovinezza e per l'amicizia anche se con una gatta... anche io, all'inizio, ero caduta nell'errore che fosse una bambina... eheheheehh, ma il fatto che sia un gatto non sminuisce il rapporto che avete avuto..
buon proseguimento

Antonella Riviello ha detto...

Ho letto il tuo racconto e mi sono immedesimata in te...non ti nego un nodo alla gola! La tua penna viene dal cuore, un grande cuore! Ti capisco perfettamente perchè nel mio cuore non andrà mai via il profondo dolore che mi ha lasciato la mia Chicca, la mia piccola yorkshire volata via 2 anni fa...le ho dedicato il blog e tante altre cose...ma il suo lettino è sempre accanto al mio letto...per me era tutto, il regalo più grande che avessi potuto ricevere...la mia bimba inseparabile...Niente torna più come prima anche se ho altri 3 cani...solo chi ha amato veramente il proprio cane o il proprio gatto ed è stata ricambiato in misura certamente maggiore, può capire...!
Ti auguro di rivederla nei tuoi sogni e ti lascio con l'augurio di giorni sereni....Come sempre grazie per i tuoi squisiti e dolci commenti! Ti abbraccio, Antonella

riri ha detto...

Ciao Aldo, te lo dico anch'io, scrivi veramente bene, fai vivere le tue storie:-) ed è bello.
So cosa significa amare un animaletto, da ragazzina una mia amica aveva il gatto Cozzolino, eravamo quasi due estranei, ma mi aspettava sempre:-) da grande, sono quasi 15 a. che ho Poker, lo amo come fosse un bambino e non mi vergogno di dirlo a te, qui, dove il tuo racconto mi ha fatto provare una grande emozione.
Un cordiale saluto

Samantha Abis ha detto...

Aldo, sei speciale. Sono felice di averti stretto la mano!
Un forte forte Abbraccio e buon settembre!

Antonella Riviello ha detto...

Ciao Aldo, c'è una piccola sorprema per te, un piccolo premio da ritirare al mio link http://stradedilatta.blogspot.com/2009/09/premio-angelo-del-blog.html
Con affetto
Antonella

il monticiano ha detto...

@Pupottina:Tristezza e nostalgia quello che ho provato e che tuttora provo.
Buon proseguimento anche a te.

@Antonella:Birilla era una gatta che si faceva amare. Ancora oggi la ricordiamo.
Ti abbraccio anch'io.

@riri:Si può affermare con certezza
che quando ci si affeziona ad uno di questi animali, perderlo diventa molto triste.
Un salutone al tuo Poker.
E a te un caro saluto.

@Sa: Anch'io lo sono per lo stesso motivo.
Un saluto da "quattro calzini" e da tutta la truppa.
Da me un fortissimo abbraccio.

@Antonella: La sorpresa non è stata piccola ma grande e gradita.
Sto tentando d'inserirlo nel blog.
Un affettuoso saluto e grazie.