lunedì 21 settembre 2009

quarta puntata de L'ANNIVERSARIO

“Ti capisco, anch’io quando l’ho saputo ho tentennato un po’ poi però ho pensato alla felicità
che può dare la nascita di una creatura ed ho gioito ma non per molto”
“Che vuoi dire?”
“Da questi accertamenti è venuto fuori anche un altro risultato, non lo definirei buono, anzi”
“Luciana, guardami, non mi tenere così in ansia”
“Il fatto è che…ho anche un tumore abbastanza diffuso”
“Non può essere, una persona come te non può…”
“Sono una persona come tante altre alle quali è arrivato questo stesso regalo”
“Come puoi usare dell’ironia anche in questi frangenti? Ma ti rendi conto? No, no, dobbiamo subito risolvere il tuo problema che è il più importante, trovare al più presto una qualsiasi cura realmente efficace che possa…”
“La cura in realtà ci sarebbe ma le conseguenze e gli effetti collaterali che ne derivano nonché l’incertezza di un risultato favorevole mi hanno fatto prendere una decisione irrevocabile: non intendo sottopormi ad alcun tipo di cura, chemioterapia o altro”
“Ma come fai a ragionare così, ti rendi conto a quale rischio vai incontro?”
“E tu hai idea di quale rischio corre chi deve nascere? Anzi questo sì che non è incerto perché la cura che dovrei fare farebbe solo danni al nascituro”
“Allora per quest’altro problema ricorreremo a…”
“Non lo devi neppure pensare: io sono l’unica proprietaria del mio corpo ed anche di quanto,
sì, anche di quanto esso contiene”
“Non sei un recipiente, sei la mia Luciana, l’unica persona che non posso permettermi di perdere”
“Potrebbe non accadere”
“Ascoltami Luciana, tu non puoi decidere da sola: piuttosto dimmi chi è al corrente di questa tua
condizione?”
“Nessuno: ho preferito parlarne prima con te ma sembra che non sei d’accordo su quanto io ho già deciso”
“E’ vero ed è impossibile per me accettare una tale decisione. Perché non ne parli con Mimma ma anche con i tuoi genitori?”
“Te li raccomando i miei genitori: vedrai come reagiranno quando sapranno di noi e della nostra
bambina”
“Sai già che è una bambina?”
“Sì, e gode ottima salute”
“Ma perché mi hai tenuto all’oscuro per tutto questo tempo?”
“Volevo essere più che certa su entrambe le “novità”: sia sulla bambina sia sul seguito”
La discussione tra i due si protrasse a lungo ma Luciana era irremovibile ed Armando in preda alla disperazione; la implorò a lungo ma lei non volle dargli retta. Alla fine promise però che ne avrebbe parlato sia con Mimma che con i propri genitori ma disse ad Armando di stare molto in guardia perchè il padre avrebbe reagito molto male. Si lasciarono salutandosi tre le lacrime ma promisero a se stessi che comunque avrebbero continuato a lottare per loro e per la bambina.
Appena una settimana dopo quella triste serata Armando - che non aveva avuto più notizie né dagli amici Roberto e Mimma né tanto meno da Luciana - si trovava nella sua aula all’Università ed era in procinto di iniziare la lezione quando si presentarono alla porta due ufficiali dei carabinieri che gli chiesero di unirsi a loro per un colloquio al Viminale: lui intuì subito di cosa si trattava.
I suoi studenti, numerosi come al solito, cominciarono a rumoreggiare e stavano lasciando i loro posti ma Armando lì fermò perentoriamente dicendo loro di tranquillizzarsi perché questa volta si trattava di una faccenda personale e che le questioni politiche non c’entravano nulla.
Impiegarono poco meno di trenta minuti per arrivare a destinazione; venne introdotto nello studio del Capo dell’Ufficio Politico che era per l’appunto il padre di Luciana il quale, fissandolo negli occhi con uno sguardo feroce si rivolse ad Armando dicendogli:
“Come vede, egregio professore, stiamo parlando a quattr’occhi solo noi due ma si rende conto di avere sputtanato me e la mia famiglia? Lo capisce questo vero? Perché si dovrà anche rendere conto che io cercherò di rovinare la sua vita per sempre!”
“Io e Luciana ci amiamo e…”
“Tu, lurido bastardo, non ti permettere di nominare mia figlia! Per te non esiste, capito? Non devi neppure cercare di avvicinarti a lei e sai benissimo il perché: l’hai abbindolata, l’hai plagiata così come hai fatto e continui a fare con gli studenti che credono a tutte le panzane che tu cerchi di fargli entrare nelle loro zucche vuote”
“Lei non si può permettere con me questo suo modo di agire!”
“Io ti rovino, pezzo d’imbecille, lo vuoi capire si o no?”
“Io non ho commesso alcun reato”
“Il fatto che sei sposato, tra l’altro con una che non sta a posto con la testa, non ti dice nulla?”
“Lei non può parlare così di mia moglie”
“Ah già tua moglie…E tu e la tua mogliettina lo sapete cos’è l’adulterio? Lo sapete?”
“Lei cerca solo vendetta invece di cercare di salvare sua figlia e la bambina”
“Tu non puoi dirmi quello che devo o non devo fare: non ti è permesso neppure di pensare a loro perché da oggi tu avrai ben altro a cui pensare. Capisci quello che ti dico? Parolaio dei miei…”
“Sì ed è inutile che aggiunga altro: prenderò le mie decisioni”
“Tu puoi decidere soltanto di sparire dalla faccia della terra, questa sì che è una saggia decisione! Per adesso devi sparire dalla mia presenza! Capitano? Venga, ecco lo accompagni pure fuori dal Ministero l’illustre professore può rientrare al lavoro perché deve stare molto attento alle sue attività. Lo ha capito benissimo, vero professore? Stia molto attento!”
Finalmente terminato quel colloquio infernale Armando ritornò all’Università perché temeva che ai suoi studenti potesse essere venuta qualche balzana idea e non voleva in nessun
modo che altri fossero coinvolti e far prendere una brutta piega alla sua attuale situazione.
Passarono settimane, persino qualche mese ma lui non riuscì ad avere nessun tipo di informazione. Si era accorto peraltro di avere il telefono sotto controllo e di essere sorvegliato.
Voleva sapere dove si trovava Luciana e soprattutto come stava perché, secondo i calcoli che lei aveva fatto, doveva essere già arrivato il momento del parto.
Dopo una decina di giorni di settembre, una mattina mentre stava andando verso l’Università
venne avvicinato da uno studente del suo corso il quale, fingendo di parlare della imminente nuova lezione, gli disse sussurrando che doveva entrare nella vicina cabina telefonica, fingere di dover fare una telefonata e attendere invece lo squillo di chiamata.
Armando comprese subito che doveva trattarsi di Luciana; con tono scherzoso invitò lo studente ad avviarsi in aula ed entrò subito nella cabina poco distante. Finse di cercare un numero telefonico nella propria agendina ma appena suonò il telefono prese il ricevitore e se lo portò all’orecchio… Era Roberto!
“Ascoltami, non parlare: la nostra amica mi ha detto che è meglio tornare subito a casa!”
Il telefono venne riattaccato e lui, ritenendo di aver ben recepito il messaggio, invece di andare all’Università, tornò indietro nel suo appartamento.
Aperta la porta vide Giovanna, sua suocera, venirgli incontro con una busta in mano, l’aprì e vi trovò un foglio, lo lesse e sentì che il mondo gli stava crollando addosso.
Senza firma, scritto a macchina, il contenuto di quel foglio lo informava dove era ricoverata
Luciana che - ormai era in fin di vita - comunque aveva dato alla luce una bambina alla quale aveva dato il nome Antonella e desiderava rivederlo un’ultima volta.
Armando informò Giovanna che doveva assentarsi per un paio di giorni, la pregò di badare bene a Gabriella e di non farle mancare nulla, chiamò un taxi e si fece portare dove sperava di arrivare in tempo per rivedere Luciana.
Giunto a destinazione, davanti la camera dove presumibilmente era ricoverata, c’erano i genitori e Mimma la quale - senza dire una parola - gli aprì la porta e lo fece entrare.
(fine della quarta puntata)

22 commenti:

serenella ha detto...

Che tristezza, Aldo. Inizio la giornata con una infinita tristezza, poichè il tuo racconto mi ricorda che queste situazioni non sono pura fantasia.

Kaishe ha detto...

Aldare'... ma che evoluzione tristissima.
Lo so che è solo un racconto, ma è pur vero che sono cose che possono accadere.
Anzi, io conosco i protagonisti di una vicenda simile.
Il ragazzo adesso ha 23 anni e la sua mamma ha avuto la grazia di poterlo crescere fino a 15 anni nonostante ogni infausta previsione...

Pupottina ha detto...

che tristezza! arrivo fra le prime a leggere, dopo aver ricapitolato la storia che con il weekend impegnato avevo perso dalla mente...
che storia triste! incinta e con un tumore.... sono cose a cui non si vuole pensare, ma noi donne pur di dare la vita accetteremmo anche situazioni di questo genere... è nata una bambina, Antonella, ma Luciana è ancora viva o no? lo so, dovrò aspettare la prossima puntata...
buon inizio settimana

Francy274 ha detto...

Accidenti, ma è una tragedia nella tragedia..Mi vengono i brividi perchè cose simili accadono davvero, madri gravemente ammalate che portano a termine la gravidanza rifiutando di curarsi.
A questo punto però vorrei che Armando ottenesse l'affidamento della bambina...la vedo dura, però! :((

riri ha detto...

Sempre più intrigante, caro Aldo, in attesa ti invio un saluto cordiale da una città sotto la pioggia ormai da ieri, saranno ben contenti gli amici contadini:-)

Gianna ha detto...

Sono rattristata anch'io...
Buon inizio settimana, caro Aldo

Anna2 ha detto...

Caro Aldo,
il fatto è più complicato del previsto,era troppo bello se andava tutto liscio.Lo zampino del diavolo non doveva arrivare e rovinare la vita di due innamorati.
Anche se amanti...
I genitori di Luciana(specie il padre,perchè della madre non c'è riferimento)E' fetente.
Ora che ha risolto...per nove mesi
ha lasciato la figlia soffrire in silenzio,e sà che non potrà vedere sua figlia crescere...
Che malvagità ed egoismo improprio.
Pensa,che immaginavo a qual'cosa
di simile,(della brutta notizia)
ma sono ottimista,e ho cancellato
dalla mente il fattaccio...
Leggerò il seguito...
a presto,un saluto e un abbraccio
da Anna2 ciao ciao.

il monticiano ha detto...

@serenella: Infatti certi spunti li prendo dalla realtà.

@Kaishe: Lo so, sono cose che accadono, sembrano irreali e invece...
L'episodio che citi ne è la dimostrazione.

@Pupottina: Voi donne siete meravigliose, lo dico sempre io.
Buon inizio settimana anche a te.

@Francy274: Armando lo spera. Almeno quello.

@riri: Un cordiale saluto anche da me. Come vedi serve pure la pioggia
dopo un'estate rovente.

@stella: La tristezza fa parte della vita.
Buoninizio settimana anche a te.

@Anna2: Un personaggio antipatico e
fetente come dici tu ci voleva no?
Ti saluto e ti abbraccio anch'io.

Angelo azzurro ha detto...

Caro Aldo, hai pensato un mix esplosivo di situzioni tragiche. Ma qualcosa di positivo uscirà da questa storia?

zefirina ha detto...

si aldo per favore virala in positivo che oggi piove pure

aleph ha detto...

mammamia! cosa ti è venuto in mente di introdurre una cosa così ansiogena.

Rosaria ha detto...

Aldo, adesso ritorno da fare la nonna, non mi aspettavo nella tua storia una virata tanto triste.
Dai aggiustala e dalle un bel finale.
Un bacione,da nonna stanca.

Anonimo ha detto...

Aldo,
ti abbraccio e ti mando un grandissimo bacio!!
Ornella

Paola ha detto...

Perbacco!!!
Di una tristezza senza eguali!!!
Ma poveri che destino infausto!!!
Spero che il seguito prenda una svolta... mah!!!
Ciao caro Aldo mi son fatta 3 puntate tutte di seguito... bello però non sono stata con l'ansia... hehehehe... però ci piombo ora... ecco!!!
Buona serata ti abbraccio ... bacioni

il monticiano ha detto...

@Angelo azzurro: Non rimane che leggere il seguito per saperlo.

@zefirina: E' vero, piove e queste giornate così mettono tristezza.
Però a questo punto il percorso originario del racconto non può virare.

@aleph: Per cercare di dare un certo tono al racconto.

@rosy: Ormai il dado è tratto cara rosy nonna stanca.
Un abbraccio.

@Tua madre Ornella: Grato dei tuoi affettuosi saluti.

@Paola: Spero che l'ansia cessi con il seguito.
Buona notte con un mio grande abbraccio.

Anna ha detto...

Mamma mia Aldarè e che caspita!!!! Ma una cosa liscia mai eh?! Tu ce l'hai con le donne ammettilo!!!!! UFF!!!! :(

desaparecida ha detto...

ma almeno un pochetto di luce?

Un abbraccio

il cuoco ha detto...

Aldoooo Mi assento un mesetto e tu mi tiri fuori un'altra storia da strapplacrime e cosi reale?
Ciao

Nicole ha detto...

non c'è fondo nemmeno al peggio in questa vita...di conseguenza sei realista.

Triste, ma vero...tu sempre bravo.

jasna ha detto...

complimenti! ma esistono veramente queste storie? questi meschini individui che non rispettano neanche il proprio sangue... e la vita. prevale il coraggio di una donna che capisce la grande responsabilità e l'amore che ha dentro di se....una vita nuova mentre la sua si sta spegnendo. buona serata caro Aldo.

Anonimo ha detto...

Vedo che ancora non e alla fine e quindi mi astengo ancora dal leggerlo. Mi fa piacere che il mio post ti abbia dato delle delucidazioni a riguardo della tv. Un abbraccio, Viviana

il monticiano ha detto...

@ANNA: Annare' io le donne l'adoro, le ammiro e le invidio perché sono meglio di me, poco ma sicuro. Poi capitano cose che non dovrebbero capitare.

@desaparecida: Speriamo di sì.
Anche da me un abbraccio.

@La Mente Persa: Appunto, capita pure che di positivo ce ne sia poco.

@il cuoco: Questo scritto mi è nato così nella mente, si vede che avevo la luna storta.
Ciao e bentornato.

@Nicole: Ho cercato soprattutto di avvicinarmi a una realtà che c'è ed è inutile negarlo.

@Jasna: Hai messo in risalto i punti più saliènti di questo scritto.
Buona notte a te cara Jasna.

@Viviana r: Fai bene ad agire come meglio credi.
Un abbraccio anche a te.