lunedì 11 ottobre 2010

OSPITE PER SETTE NOTTI E SETTE GIORNI

PRIMA DI OGNI COSA I MIEI PIU' CALOROSI RINGRAZIAMENTI A TUTTI I BLOGNAUTI AMICI PER I LORO "COMMENTI" AFFETTUOSI, ALLEGRI, GENEROSI, DI SOLIDARIETA', SARDONICI, SCHERZOSI, SINCERI.
Tutto iniziò lunedì 4 ottobre c.c. alle ore 23:50 mentre ero seduto davanti al mio pc-Pasquale. Sentii un dolore al petto piuttosto diffuso, non troppo intenso ma che avevo già conosciuto in altre
precedenti occasioni. Con molta cautela, bussai alla camera dell'assistente familiare di mia moglie, telefonai a mio figlio il quale s'incaricò di chiamare l'ambulanza del 118. Mezz'ora dopo entravano in camera mia sei persone: un medico con tanto di apparecchio per l'ECG portatile, un assistente, due barellieri, mia nuora e mio figlio. Dopo avermi fatto mettere sotto la lingua una pillola Carvasin
diede l'ordine di portarmi all'ospedale. Giunti al Pronto Soccorso, subito altro ECG, due prelievi con tanto di installazione sulle braccia di due ram-valvola-farfalla utili per futuri prelievi ed altri usi nonché una dozzina di elettrodi sparsi per il torace debitamente pre-depilato. Martedì 5 ottobre alle ore 3:00 a.m. mentre cercavo inutilmente di dormire sistemato com'ero in quella stretta barella, mio figlio e mia nuora mi salutarono abbracciandomi e informandomi che poco dopo gli infermieri mi avrebbero portato al Pronto Soccorso Cardiologico il che avvenne invece alle 6:30 a.m. previo mio trasferimento dalla barella del 118 che i barellieri erano venuti a reclamare, ad una barella del P.S.C.
poco più ampia ma durissima. Nella saletta di questo P.S.C. oltre a cinque pazienti nelle loro rispettive barelle erano presenti quattro infermieri: tre donne ed un uomo, oltre ad una cardiologa – brunetta, giovane, capelli neri, occhiali, di una efficienza strabiliante. Dirigeva il caotico traffico di pazienti, personale, tre telefoni e non so più che altro. Lei cercava disperatamente di sapere in quali reparti ci fossero posti disponibili. Alle 15:00 eravamo rimasti in due, io e un uomo di bell'aspetto, distinto, abbronzatisimo, poco sopra i quarant'anni. Lui ingannava il tempo telefonando con il suo cellulare malgrado l'invito a non farlo da parte della dottoressa. In più, quando notava che non c'era nessuno che l'osservava si accendeva tranquillamente qualche sigaretta. Io ne contai tre. Mezz'ora dopo l'infermiere mi disse di spogliarmi e di rimanere nudo poiché il posto per me era stato trovato presso il reparto di Cardiologia Unità Intensiva e lì si doveva stare senza vestiti ma sotto le coperte.
Mi collocarono in una stanza singola con tanto di monitor al quale mi avevavo collegato per il controllo, 24 ore su 24, di frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Un paio di prelievi e poi un medico con un apparecchio per eseguire su di me un Ecocardiogramma che durò a lungo e fu molto accurato.Al termine la sentenza fu che avevo avuto un"infartino" e che l'indomani avrei dovuto sottopormi ad un piccolo – per lui - intervento di coronografia. Mi raccomandò di non cenare quella sera e di non fare colazione l'indomani mattina poichè sarei dovuto entrare in sala operatoria alle 8:30 a.m. Informai il medico che non avevo fatto colazione quel giorno e neppure pranzato. Meglio così, affermo lui. Mah! Mercoledi mattina 6 ottobre, alle ore 8:30 precise ero prontissimo ma trascorrevano le ore e nesuna chiamata arrivava dalla sala operatoria. Alle 15:30 debitamente sollecitati i chirurghi finalmente chiamarono e venni portato in barella da loro. All'ingresso della sala operatoria era schierato un discreto numero di infermieri, assistenti e chirughi i quali mi stavano effettuando le prime operazioni quando una di loro disse ad alta voce che si doveva sospendere il mio intervento in quanto stava per arrivare "un infarto urgente e in pericolo". Si fece ritorno all'unità intensiva in quanto il mio intervento si sarebbe sicuramente effettuato l'indomani 7 ottobre, giovedì, di primissimo mattino. Quella sera potevo cenare ma l'indomani niente colazione.
Alle 8:30 a.m.di quel 7 ottobre mi anestetizzarono localmente poichè la coronografia si esegue partendo con cateteri dall'inguine alla ricerca del by-pass che non funzionava. Osservando attraverso i monitor mi dicono che avevo avuto un "infartello". Dopo oltre un'ora, ben stretto in una specie di cintura di castità, quasi incollatami attorno il bassissimo ventre ed anche più giù, mi riportarono nella mia stanza. Alcune utili ed obbligatorie raccomandazioni mi vennero fatte: dovevo giacere con la gamba destra sempre distesa e ferma, la cintura di castità potevo farmela togliere solo l'indomani mattina e per quel giorno non potevo pranzare. Se ne sarebbe parlato la sera a cena. Verso le 22:00 per decisione di non so chi venni trasferito in una stanza dell'unità sub-intensiva, praticamente come se fossi stato premiato per il miglioramente delle mie condizioni. Appena misi piede – pardon - le ruote della barella nella mia nuova destinazione malgrado l'oscurità riuscii ad accorgermi che nella stanza di quattro letti, tolto il mio che era libero, gli altri tre erano occupati da donne. Sperai che nessun suggerimento fosse giunto dall'esterno. Dalla notte del 4 ottobre non m'era ancora riuscito di fare una dormitina e neppure di chiudere un occhio. Proprio per questo fatto mi accorsi che passata la mezzanotte una delle pazienti decise di recarsi altrove tra il pianto dei suoi due figli. Alle prime ore del mattino di venerdì 8 ottobre mi viene tolta la cintura di castità ed inizio una regolare vita ospedaliera tra prelievi, flebo, medicinali vari e conversazione con le amabili altre pazienti. Nel pomeriggio si aggiunge alla nostra comitiva un mio quasi coetaneo ottantunenne il quale fa i capricci perché non vuole stare in una stanza mista, poi si lascia convincere ed entra a far parte del nostro gruppo di chiacchieroni.
Oggi lunedì 11 ottobre il medico consulta la mia cartella clinica, mi che dice che posso uscire e che ho avuto un "infarto". Da infartino, a infartello e quindi a infarto. Mah! Dopo un'ora mi viene consegnata la relazione di dimissione, con molti suggerimenti terapeutici e una lunga lista di nuovi e vecchi medicinali.
Viene a prendermi mio figlio, saluto con abbracci e baci "le colleghe e il collega" e me ne torno a casa dal mio pc-Pasquale.

46 commenti:

Primo Estinto ha detto...

Bentornato,hai molto lavoro da sbrigare...gli amici blogger hanno commentato la cronaca nera,la cronaca politica,la cronoca esistenziale,la cronaca erotica.

Punzy ha detto...

bentornato aldo, un abbraccio di cuore anche da parte del perfido!!!

Rouge ha detto...

Bentornato.

Annarita ha detto...

Bentornato, Aldo! Sei una forza. Lo ripeto.
Sono felicissima di rileggerti.

Un abbraccio.
annarita

fabio ha detto...

Non sapevo della tua vacanza. L'importante è che non sia stato un "infartone" . Lo hanno trovato il bandolo della matasssa, vero?
ciao

Francy274 ha detto...

Ben Tornato Aldo.
Una carezza al Tuo grande cuore.
Un abbraccio.

Carlo ha detto...

Ciao Aldo!! Bentornato!! Sono senza parole! Ero convinto fosse un semplice controllo... ma tu, con la tua solita ironia, hai raccontato ben altro! Dovrei essere io ad infondere "forza" a te... e invece, sei tu che ne trasmetti a me!! Cuore matto!!

Sono contento che sia tornato al tuo PC-Pasquale. Sono molto contento. Consentimi un forte abbraccio virtuale.

Ti auguro una settimana serena, Aldo! Ciao.

Adriano Maini ha detto...

Ciao, Aldo! Non hai idea di quanto sia felice di ritrovarti all'opera, perché vorrà pur dire che stai decisamente meglio. A presto!

la Volpe ha detto...

un abbraccio fortissimo!!!!! rileggerti è un grandissimo piacere!

luly ha detto...

Bentornato Aldo caro.
Ho pensato a te più volte in questi giorni.....sono contenta tu sia a casa. Un forte abbraccio da parte nostra!

Ellys...o meglio Martina ha detto...

Sono felice che sia andato bene, bentornato caro Aldo...adesso per festeggiare mi scrivi una bella storia d'amore, come solo tu sai fare?

upupa ha detto...

infartino...infartello...l'importanteè che tu l'abbia sconfitto!!!!!!!
un abbraccio

Anonimo ha detto...

BENTORNATO ALDO!!!
Sono così felice di rileggerti... mi sa che non è stato tutto così "scorrevole" come il tuo racconto! Ma tu sopra quel cuore splendido hai la pellaccia dura, vero???
TI ABBRACCIO!!!

Nou ha detto...

Ciao Aldo, bentornato! Sono molto felice di saperti a casa.
Un bacio, Nou.

Rosaria ha detto...

Bentornto fratellone
Adesso come già ti ho detto riposati
Abbiamo apprezzato questo tuo post con tutti i dettagli.
Ma ora devi stare un po' tranquillo Mi raccomando a te "pasquale" fa un po' di sciopero...

Ti abbraccio forte e son contenta di averti letto.
Ma non darti pensiero di rispondermi
Un bacione forte
ma proprio forte
Notte serena

Tina ha detto...

Bentornato a casa Aldo, per casa intendo non solo via Della Polveriera,ma casa nostra, questa casa da dove trasmetti racconti di vita normale.
Uno smak gigante. ;-))

Gianna ha detto...

Aldo sei grandeeee!
Bentornatooooooooooooooooo!
Baci

desaparecida ha detto...

ecco meno male che sei tornato che io pasquale e gli altri stavamo per organizzare il tuo rapimento.
...che il tuo posto è qua con noi..no là!
vasuni,vasuni assai! :D

Susanna ha detto...

Mi aspettavo che alla fine ti dicessero che avevi avuto un infartuccio... Bentornato, Aldo, riguardati!

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

Va dove ti porta il cuore insomma...

E sto cuore t'ha portato nel bel mezzo di un'avventura degna di Indiana Jones!

Bentornato ALDO!

DIANA. BRUNA ha detto...

Aldoooooooooo,
come sono felice che sei ritornato.
Il tuo cuore sa che ti vogliamo bene e allora per contraccambiare, a volte batte più forte del dovere perchè siamo in tanti da accontentare...
Ti mando tanti baci con lo schiocco, ma lo schiocco così forte che sembreranno fuochi artificiali.
Bruna

ex-dani ha detto...

Bentornato caro Aldo, al tuo Pasquale ed alla casa dolce casa... un bacione^^^

Unknown ha detto...

E se,per non fare una figura del piffero, ti abbiano taciuto che non hai avuto un bel niente ?
L'importante è che tu sia a casa,circondato dai tuoi amici blognauti.
Un abbraccio
Cristiana

Enrico Bo ha detto...

Accidenti, quando ti ritrovi un pallino nell'ala, è sempre una grana, quello che conta però è raccontarlo agli amici e a chi ti vuole bene. Aspettiamo tutti più dettagliati racconti dei momenti topici.Dacci dentro che qui il lavoro non manca.

Luigina ha detto...

@ Bentornato Aldo! Pure in ospedale fai stragi di... cuori. Sai che lo stesso giorno pure io ho avuto una fitta al petto, ma circoscritta. Sarà stata telepatia? Mi auguro che ti abbiano fatto bene la revisione. Ti abbraccio forte

Greis ha detto...

Caspita, Aldo..mica avevo capito..
Pensavo fossi andato in ospedale per un controllo di routine..e INVECE...
Ma a quante ettese ti hanno sottoposto?
I nostri ospedali sono anche efficienti, ma CON CALMA...c'è mica fretta!
L'importante è che ora sia passato e che tu torni presto a STARE BENE!

Un abbraccio fortissimo :)

Chica ha detto...

sei il paziente più PAZIENTE che io conosca!!!
B E N T O R N A T O!!!!!!!!!!!!!

e mò basta con infartini,infartelli, infartucoli!!!

enzo ha detto...

Come sempre ultimo, mi aggiungo al coro degli estimatori: ben tornato Aldo, ci mancava la tua bellezza.
A presto

@enio ha detto...

il momento più brutto, quando sei in "intensiva" e che ti dicono: se supererai la notte puoi ritenerti fuori pericolo!!! A me poi trovarono anche la valvola aortica difettosa e allora furono rogne. Ne sono venuto fuori alla grande, non fumo, non bevo e mi controllo il PT ogni 15 giorni e prendo, a vita, il coumadin! Auguri caro Aldo, l'importante è venirne fuori, perchè quando si entra in ospedale si sa come si entra e quando si entra ma non si sà come e quando si esce....

zefirina ha detto...

oh che sollievo sei tornato, comunque te andata bene visto che sei finito in corsia con delle "donzelle"
;-)

Bastian Cuntrari ha detto...

Non credo a una parola di quello che hai scritto: sei stato ar gabbio perché hai pizzicato er culo a 'na monaca, zozzo!!!

Bentornato, Monty!!!

Sarah ha detto...

Bentornato caro! Ci sei mancato! :)

Anonimo ha detto...

Caro Bardo, che dettagliato angosciante racconto. Per una con la fobia da camice bianco è una terapia d'urto la tua compostezza. Sono contenta che l'infartelloinprogress sia stato fregato dalla tua pellaccia dura. Mo sta calmo, curate e no te magnà de tutto...

Alberto ha detto...

Bentornato anche da parte mia.

Nicole ha detto...

Vedi di riguardarti...Io senza il mio Aldo mi sentirei persa...Quindi ti soffio un po' della mia forza, che io posso farne a meno ancora.
Sei un leone, continua a lottare e stai sereno. La potenza del bene è enorme e tanti te ne vogliamo...Rimettiti e non affaticarti inutilmente.
Oggi non ho potuto ma domani ricomincio la mia terapia telefonica...devo ricordartelo che sei troppo importante e non solo per me, per la tua bellissima famiglia ovviamente e te stesso soprattutto.

Ti voglio un mondo di bene e non commuoverti ora che non ti giova o mi incazzo uff!

riri ha detto...

Caro Aldo per un errore è svanito il commento, va buò..
Intanto devo dirti che il racconto dettagliato che hai fatto mi ha creato tante emozioni, dalla rabbia, attesa,impotenza,ansia che comprendo anche in chi aspetta in questi orrendi posti. La cosa gradevole è stata quella di trovare delle signore (bè, te lo posso dire, dopo un'opportuna mia telefonata a chi di dovere:-))), vedi che gli amici servono? Scusa il ritardo con cui ti scrivo, ma tra incombenze,influenze ed emergenze sono stata presa in una spirale dove ho coinvolto ohibò..(direbbe Totò) anche my boss. Entrambi + gli amici dell'isola ti abbracciamo e speriamo un giorno di mangiare insieme una bella coda alla vaccinara:-) Ciao, a riri-sentirci.

Carlo ha detto...

Ciao Aldo e buona giornata... eppure, se ti stai guardando attorno e, soprattutto, se stai ammirando ciò che ci circonda... ti sei "fermato" anche tu, nel senso che intendo io!! Anzi, per quel poco che ti conosco, tu non avevi neanche bisogno del mio invito. Credo che già da molto hai dimostrato di essere una persona particolarmente attenta al mondo che ti circonda e riflessiva in modo particolare.

Tutto bene, Aldo? Immagino sarai convalescente!! Forza... buona giornata a te!

Simo ha detto...

Ritorno oggi anche io, a causa di un periodo di super lavoro, e guarda che cosa leggo...
A parte il disgusto nel constatare che la sanità fa schifo, e che ci siamo ormai abituati e neanche ci ribelliamo più, mi dispiace tanto per te, per il tuo "infartuccio"...ma l'importante è che tu sia ritornato operativo come prima, anzi con qualcosa in più da raccontare e sul quale...amaramente, ridere. Hai visto il film "Questione di cuore" con quel fantastico Antonio Albanese? Me l'hai fatto ritornare in mente! http://trovacinema.repubblica.it/film/questione-di-cuore/370986
Beh, ti saluto con un abbraccio e con un sincero affetto.

Angelo azzurro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Angelo azzurro ha detto...

Un abbraccio forte e non farci più di questi scherzi, eh!

Ernest ha detto...

bentornatooooooooooooooooooooooooo!
un abbraccio

Gianna ha detto...

Finalmente Pasquale mi ha aperto la porta...entro e ti abbraccio subito!

Anonimo ha detto...

il tuo pc si chiama Pasquale?

Ambra ha detto...

Sei proprio bravo Aldo. Il tuo modo leggero e un po' ironico di raccontare la vita d'ospedale non può nascondere che per te non deve essere stato affatto piacevole vivere questa ennesima (mi pare) esperienza ospedaliera. Vissuta con molta forza e molta dignità.

Samantha Abis ha detto...

E' stato bello averti conosciuto ed'è bello averti nei tuoi racconti e nelle tue parole...e avere la sicurezza che ti avremo ancora tanto, roccia!
ti abbraccioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!

Sandra M. ha detto...

Bentornato Aldo, scusa il ritardo...
Insomma, infartino, infartello, infartelinno , infartelluccio...una bella e fervida fantasia là all'ospedale.
Quel tuo cuore pazzerello è di nuovo a casa. Bene.