lunedì 17 gennaio 2011

L'ULTIMA CIFRA E' SBAGLIATA

= Sii?
= Pronto? Finalmente la trovo dottore...
= Scusi signora non ho capito...
= Ho telefonato ieri ed ho parlato con la sua segretaria...
= Signora io...
= La sua segretaria m'ha detto che...Ma lei è il dottor Florentini?
= No, non lo sono e...
= È il collega del dottore?
= No signora non sono il collega del...
= Allora chi è lei? Un paziente?
= No però sono paziente con lei...
= Che vuol dire?
= Voglio, anzi, vorrei dire se lei mi concede un attimo di pausa, che il dottor Florentini qui non c'è...
= Ha trasferito lo studio?
= Questo non lo so, io sto qui da circa quaranta anni e non c'è mai stato nessuno studio di dottore...
= Allora devo aver sbagliato numero...
= Credo proprio di sì, lei che numero ha fatto?
= Il xxxxxxx9...
= Siamo alle solite...
= Perché?
= Semplice. Ricevo numerose telefonate di altre persone che formano il numero che lei mi ha citato credendo di parlare con il dottor come si chiama mentre invece si sbagliano commettendo tutti il medesimo errore e cioè che quel numero è il mio mentre quello del dottore è quasi uguale meno l'ultima cifra che è zero e non nove...
= Oh! Quanto mi dispiace, mi scusi tanto. Il fatto è che ho urgenza di parlare con.......
Malgrado avessi tentato di salutarla cortesemente mi pregò di darle ascolto per qualche minuto. Io acconsentii e lei, con molta naturalezza, iniziò a parlare. Mi raccontò una parte della sua vita, volle dirmi come si chiamava, quale era la sua età – la metà dei miei settanta anni – dove abitava, cosa faceva e per ultimo mi chiese se potevamo vederci "visto che lei è stato così gentile con me".
Volevo rispondere negativamente poi prevalse la curiosità e fissammo un appuntamento per il giorno successivo – mercoledi – alle 19.00, al Gianicolo, ai piedi della statua di Garibaldi. Si rese necessario precisare, per poterci riconoscere, come ci saremmo vestiti e, parzialmente, il nostro reciproco aspetto. Ebbi l'impressione di stare recitando come in un film.
Fu proprio dalle ore 19.00 di quel fatidico mercoledì al Gianicolo che, testimone Garibaldi - sia pure di bronzo - ebbe inizio la nostra incredibile storia. La mia e quella di Dafne, un nome mitologico. Qualche tempo dopo a seguito di una mia domanda, mi disse che era stato il padre a chiamarla così al momento della nascita. L'ispirazione gli era venuta visitando la Galleria Borghese a Roma e ammirando la scultura del Bernini raffigurante il gruppo marmoreo Apollo e Dafne. Ed aveva fatto bene perché quando quel famoso mercoledì di marzo vidi per la prima volta la Dafne in carne ed ossa rimasi quasi senza parole. Molto ma molto attraente mentre io non sono mai stato un Apollo. Il giorno del primo incontro fra noi due il più imbarazzato – ed anche imbambolato – ero io. Ci presentammo - per poco non lo feci balbettando – e ci sedemmo su di una panchina dalla quale si poteva ammirare il panorama di Roma alle prime luci della sera. Non so se fu questa vista o la mitezza della serata a spingere entrambi a raccontarci quasi tutto di noi. Lei era sposata e nessun figlio perché non avrebbe mai potuto averne. Questo fatto le aveva causato una forte depressione per cui da qualche anno, due volte la settimana, si recava nello studio di quel dottore – psicologo mi precisò – per seguire una terapia. I rapporti col proprio marito si erano purtroppo deteriorati ma continuavano a convivere perchè nessuno di loro due voleva divorziare né adottare bambini. Ormai erano solo amici ed ognuno di loro viveva una propria vita. Non le chiesi il perché di questa loro strana decisione. Non volevo intromettermi oltre. Di fronte a queste confidenze così delicate e personali rimasi un po' perplesso e glielo feci notare, ma a lei questo non importava. Anche se non sapeva spiegarselo sentiva che poteva mettermi al corrente di ogni cosa. Le dissi allora che tutto ciò poteva avere una sua logica spiegazione derivante dal fatto che, data la mia età, potevo essere suo padre o forse anche suo nonno. Dafne mi guardò e mi pregò di non dire sciocchezze spiegandomi il perché. Mi disse molto chiaramente che da quando ci eravamo seduti, circa tre ore prima, lei non aveva guardato il mio aspetto, se ne era "fregata" per usare le sue parole. Mi aveva soltanto ascoltato e scrutato dentro. E questo le era bastato.
Quando dopo poco ci salutammo, ci abbracciammo a lungo senza alcuna esitazione.
Seguitammo a vivere ancora questa incredibile storia per alleviare le nostre rispettive solitudini.

49 commenti:

Gianna ha detto...

Benedetta l'ultima cifra!!!
Incontro memorabile.

riri ha detto...

Caro Aldo, da dottore mancato a psicologo nato:-)Un incontro interessante che intrecciò due destini ed il seguito? Ce lo racconterai? Immagino una giovane donna in cerca di una spalla su cui riposare, un matrimonio fallito e nessuna voglia di rinverdirlo pare..a questo punto la domanda sorge spontanea:Aldo si era innamorata di te, del tuo ascolto, perchè, credimi, e te lo dco in quanto donna "navigata", la cosa più bella che possa succederci è quella di trovare un uomo che sappia ascoltare, non sentire..ma questa è un'altra storia:-)Un abbraccio e buon inizio settimana, qui -3 brrrr

enzo ha detto...

Certo che quella povera ragazza non la ascoltava davvero nessuno!
E fortuna volle che incontrasse te, all'altro capo del telefono.
Sai, di questi tempi al telefono si rischia di capitare nei giri sbagliati, in strane feste, con minorenni e vari magnaccia :))

Zio Scriba ha detto...

Questa fatale casualità del numero sbagliato mi ha ricordato il primo Paul Auster... Bella storia, Aldo.

Unknown ha detto...

Aldo, non puoi lasciarci così,pervasi dalla curiosità di sapere...
Un signore come te non può che aver vissuto una storia delicata e queste abbiamo bisogno di conoscere.
Cristiana

bussola ha detto...

bellissime come al solito le tue storie... sono piccoli e preziosi incontri di vita che come sempre arricchiscono

Tina ha detto...

Caffè, sigaretta, lettura dei giornali e dopo la tossicità della carta stampata un giro per risollevare l'umore.

Con te non fallisco mai, questa storia è delicata...perdura?
Un abbraccio Aldo, buona giornata

Luigina ha detto...

A volte sbagliare l'ultima cifra provoca grossi guai:), ma se questa volta ha riempito due solitudini è stata davvero una provvidenziale coincidenza;)

Enrico Bo ha detto...

come sempre meglioun buon amico che lo psicologo!!!!

Nou ha detto...

Questa volta ho l'impressione che la timidezza non l'avrà vinta!
Ciao Aldo, aspetto il seguito inviandoti un grande abbraccio.

Ernest ha detto...

grande aldo!
un saluto

❤ Bida ❤ ha detto...

Visto gli esorbitanti costi stavo meditando MOLTO seriamente di far staccare il telefono di casa, e tenere solo il cell, ma dopo questo MERAVIGLIOSO racconto, ci ho ripensato.
Tutti vorremmo "subire" un simile errore...
SPERIAMO...

luly ha detto...

Aldo un bacio e viva i tuoi racconti!:)

zefirina ha detto...

è vero e lo posso testimoniare: parlare con te è ..impagabile

Sarah ha detto...

L'hai mandati i fiori al dottore si?! ;)

Adriano Maini ha detto...

Te l'avevo già detto altre volte che non la conti giusta! Ma, nonostante la mia curiosità pari se non superiore a quella degli altri gentili commentatori, mi limiterò ad elogiare la scelta del Gianicolo come luogo dell'appuntamento: un posto più romantico a Roma é difficile rinvenirlo! P.S. Mi hai fatto tornare in mente quando nel distretto telefonico non c'era obbligo di prefisso: esisteva un numero che era più o meno 33392, bersaglio, chissà perché specie di notte, di chi cercava sbadatamente di chiamare la Francia, che invece presupponeva e presuppone ancora uno 0033...

Ambra ha detto...

Ma quando c'è stato questo incontro? E come si è evoluto? Parli di amicizia, ma dura ancora?

Carlo ha detto...

Ciao Aldo e buon inizio di settimana.

Sono talmente contento di aver letto questa storia che mi auguro possa capitare anche a me!!

La metà di 52... mi va di lusso! E' vero, sto sognando ad occhi aperti ma i tuoi racconti, fanno anche di questi scherzi!!

Però, spero proprio che non sia un altro sogno oppure non vinca la timidezza, come quell'altro racconto di un incontro in treno!

Sono d'accordo con chi lo ha già affermato: un uomo che sa ascoltare, apre molti "cuori" e se sei tu il personaggio del racconto, beh... non avevo dubbi!!

Dimmi che sei tu... saresti il mio mito!!!! (rido!!!)

Ciao Aldo e buona serata a te!!

Insana ha detto...

Bello

bjs
Insana

Susanna ha detto...

Ma... era stato un errore o ti aveva proprio puntato?

Angelo azzurro ha detto...

Ciao Aldo, passo per un saluto caro

Unknown ha detto...

bellissimo anche questo racconto, ma io non sono curiosa sul seguito, vorrei solo sapè, ma ve lo siete preso un gelato? ;-) un abbraccio, caro Aldarè!!!!

il monticiano ha detto...

@Stella:Per una volta sì, le altre invece soltanto errori.

@riri: Lì da voi è -3brrr, qui invece la temperatura non è così bassa però io sono freddoloso e le tue parole mi hanno riscaldato.
Grazie e un abbraccione a voi.

@il giardino di enzo: Il telefono a volte non è così benevolo e possono capitare cose sgradevoli.

@Zio Scriba: Un paragone che mi spaventa, sei troppo generoso, grazie comunque.

@cristiana2011: Se si potesse lo farei volentieri ma purtroppo...

@bussola: Gentile e generosa, sono naturalmente contento che ti sia piaciuta. Grazie.

@Tina: Vorrei anch'io caffé e sigaretta e invece sento solo il loro profumo. Perdurare?
Un abbraccio e buona giornata anche a te.

@Luigina: Proprio così, una bella coincidenza.

il monticiano ha detto...

@enrico: Mi dispiace per la categoria ma in effetti può andare così.

@Nounours(e): Speranza o dolce promessa?
Un abbraccione anche a te.

@Ernest: Grazie caro amico un salutone anche a te.

@Bida: Ed io ti faccio i miei migliori auguri perché la tua speranza diventi realtà.

@Lucrezia: Viva i tuoi e gli altri commenti.
Un abbraccione.

@zefirina: I testimoni della difesa sono sempre benvenuti.

@Maraptica: Ancora no ma ci sto pensando.

il monticiano ha detto...

@Adriano Maini: Hai ragione, forse il più bel panorama di Romache si possa ammirare.
Il guaio di questi facili errori capita quando avviene di notte.

@Ambra: Il primo incontro c'è stato undici anni fa, due giorni prima che arrivasse la primavera.
Grazie anche a te cara curiosona.

@Carlo: Alla tua età possono capitare anche incontri migliori.
Ti ringrazio delle tue gentili e generose parole.
Ciao Carlo e buona giornata.

@Insana: Molte grazie e bjs.

@Ibadeth: Soltanto un errore, non l'avevo mai né vista né sentita.

@Angelo azzurro: Ed io ti ringrazio molto. Un abbraccione.

@AlessandraLace: Alessa' la serata
era troppo fresca e poi non ne abbiamo avuta l'opportunità.
Un abbraccione.

Punzy ha detto...

per un errore..nasce un amore..

:)

Francy274 ha detto...

Eccomi qua a recuperare nella lettura dei Tuoi post.
LeggendoTi mi sono rilassata, ne avevo bisogno :)
Bello questo della cifra sbagliata, hai sottolineato un aspetto carente in questa società malata, la capacità di ascoltare l'altro.
Ciao Aldo e perdonami se tardo a farTi visita :)

Paola ha detto...

Ma tu guarda... alle volte per una semplice cifra... come cambia la vita... eh???
Direi che è stato un incontro provvidenziale per due cuori solitari :-)))
Ciao caro Aldo sempre bellissime e d'effetto le tue storie... un abbraccio per lasciarti una dolce notte... bacino!!!

il monticiano ha detto...

@Punzy: Grazie per il verso poetico.

@Francy274: E poi non ci vuole molto ad essere capaci di ascoltare gli altri.
Ciao Francy, non preoccuparti sei più che perdonata.

@Paola: Sono cose che cspitano e che sono anche difficili da immaginare.
Grazie cara, un abbraccione a te e buona giornata.

Achab ha detto...

Ciao Aldo,non ho parole,quello che ho letto è veramente bello e unico,
mi piace come è descritto tutto,bella storia,grazie per le emozioni.
Buona serata Aldo.

la Volpe ha detto...

bel racconto... sei proprio un affabulatore nato!

Sandra M. ha detto...

Questi tuoi mini racconti andrebbero raccolti e pubblicati.

ica ha detto...

wow!!!!
che storia!!!! comunque non è vero che ci vuole poco ad ascoltare, oppure...dipende! ascoltare si puo' anche ascoltare ma la differenza la fa come sai ascoltare se con le orecchie o col cuore, evidentemente tu lo facevi col cuore e la tua amica percepiva questo e si apriva a te! bellissima cosa!!! non è micca poco!!
un bacio...

il monticiano ha detto...

@achab: Ti ringrazio, sei molto gentile e generoso.
Buona giornata achab.

@la Volpe: Ringrazio anche te, per la generosità.

@Sandra: Mi basta che piacciono a chi ha la bontà di passare qui a leggerli. Ad ogni modo grazie.

@ica: Sarebbe molto bello che tutti ascoltasse così il prossimo
Un abbraccione.

Alberto ha detto...

Io ne ho uno quasi uguale a quello di una pizzeria (il mio finisce 89 e quello della pizzeria 79). Non ti dico. Qualche giorno faccio finta di essere la pizzeria.

Alberto ha detto...

Aldo, svuota questa casella di posta, aldo.accardo30@alice.it, perché il messaggio di errore dice: mailbox full.

Nicole ha detto...

ha ragiore riri...sentirsi ascoltate è la cosa più gratificante che possa succederti.Una coperta che ti avvolge e ti scalda...e tu sai farlo davvero bene. Tante volte sei stato anche la mia di coperta.

Rosaria ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Rosaria ha detto...

Inizio con una battuta
Garibaldi non ha unito solo l'Italia
a quanto pare e la tua storia lo conferma.

Incontro molto strano, ma affascinante! Dafne, solo il nome è tutto un programma.
Poi mi sa che Apollo e solo un pollo in confronto a te.

Per carità Apollo sarà anche bello fuori ma lo sei dentro e sei un mago, un'incantatore, sei una poesia, sei il massimo del massimo!

Mi sono avvinta al tuo post e ho letto tutto d'un fiato
Tu ci regali delle visioni le quali ci fanno sognare che una cosa del genere possa succedere a tutti noi...
Peccato che non mi chiamo Dafne e non so dove sta la statua di Garibaldi.
Ma conosco te e Dafne AVEVA RAGIONE!
Tu sei una persona bellissima dentro e fuori.

Grazie, Aldo è sempre un piacere venire da te me ne vado ricaricata.

Un abbraccione e sogni d'oro

Unknown ha detto...

un esempio di come da un errore possa nascere qualcosa di speciale!

il monticiano ha detto...

@Alberto: Quello dei numeri quasi uguali a volte offrono pure motivi per divertirsi.
Grazie per l'iunformazione sulla casella. adesso è svuotata.
Così mi sembra.

@Nicole: Io credo che anche se non si è di marca si possa far bene il compito di avvolgere e scaldare.

@rosy: Garibaldi lì al Gianicolo è stato un bravissimo testimone e
sorrideva compiaciuto anche se era soltanto un monumeto a cavallo.
Grazie di tutto, un abbraccione e buona giornata.

@TuristadiMestiere: A volte ci si meraviglia di certi accadimenti.

elena ha detto...

una storia bella e romantica... da film come hai detto tu. e poi dafne e apollo... per me è la sculura più bella in assoluto, il suo dinamismo mi fa restare lì immobile a fissarla senza parole.... come lui con lei! :)

Carlo ha detto...

Ciao Aldo, un saluto e sereno fine settimana a te!!

il monticiano ha detto...

@elena: E di scultura tu te ne devi intendere per quanto io ne sappia.
Grazie.

@Carlo: Grazie caro amico, auguri anche a te.

Rosaria ha detto...

Buon fine settimana Alduccio
Lunedì stiamo a due passi.
Ciao bacio

franz90 ha detto...

Ti stai specializzando in questi raccontini di storie nate dal nulla, eppure piene di tanto fascino. sai anche usare il linguaggio facendo nascere interesse e curiosità. Bravo, giovanotto, farai strada, davvero!

il monticiano ha detto...

@rosy: Grazie e ti auguro di cuore che lunedì vada tutto bene.
Ciao un abbraccione.

@franz90: Grazie, spero tanto di migliorare invecchiando.

riri ha detto...

Solo un caro saluto da tutti noi:-)

il monticiano ha detto...

@La Mente Persa: Grazie, mi auguro che sia così.

@riri: Grazie, ricambio di cuore e fate una carezzona a Poker.