giovedì 20 ottobre 2011

IL FURBASTRO

Tra la fine del 1949 e l'inizio del 1950 un commerciante romano in vista del Giubileo di quell'anno
pensò bene di ampliare il proprio negozio di abbigliamento aggiungendo, oltre al reparto femminile anche uno più piccolo per quello maschile. Aveva previsto, giustamente, che l'enorme afflusso di pellegrini e turisti a Roma, gli avrebbe consentito di fare ottimi guadagni e, per l'occasione, oltre alle due commesse che già lavoravano nel suo negozio, ne aveva assunto altre due, più giovani. Assunse anche un uomo pratico del ramo per il reparto maschile ed anche per agire come una sorta di direttore.
Il "direttore" assunto aveva trentadue anni, di statura media e di aspetto comune, non poteva effettivamente definirsi un bel ragazzo ma neppure brutto. Scapolo, sempre elegante, attirava soprattutto la clientela femminile poiché ciò che lo faceva apparire abbastanza piacevole era il suo carattere, il suo modo di agire e quello di essere oltre che un discreto parlatore anche un attento ascoltatore.
A volte si compiaceva del suo savoir faire quando soprattutto riusciva a raggiungere quanto si era prefisso.
Con il trascorrere dei giorni il proprietario si sentiva abbastanza soddisfatto di come procedevano le cose nel suo negozio sia dal punto di vista commerciale sia da quello della perfetta armonia che regnava tra il personale.
Il "direttore" se la cavava egregiamente nei rapporti con le colleghe sulle quali, quelle più giovani, una biondo-cenere e l'altra bruna, aveva già messo gli occhi.
Il problema era quello di quale scegliere per le "manovre di accerchiamento" poiché entrambe non avevano nessun pari età con il quale mantenere alcun tipo di rapporto, erano molto carine se non di più e apparentemente disponibili almeno per un primo approccio.
Studiò un piano, apparentemente molto semplice. Doveva accompagnarle alla loro casa, una alla volta naturalmente e quindi, prima qualche parolina per conoscere meglio i loro caratteri e le loro personalità poi man mano comprendere chi avrebbe gradito le sue avances. Lo scopo era quello di sapere chi delle due si sarebbe lasciata convincere ad avere con lui una relazione breve o di più lunga durata. Per questo, almeno per il momento, non si era posto il problema.
Come prima volta, una sera, dopo che erano usciti tutti dal lavoro si avvicinò alla bionda e, con molta circospezione, si autoinvitò per accompagnarla e si accorse che lei gradiva questo suo interessamento. Ripeterono la passeggiata insieme ancora altre volte e tutto procedeva abbastanza bene ma non come lui avrebbe desiderato. Sempre pregandola di mantenere il "segreto" seguitarono a vedersi frequentandosi però ancora platonicamente.
Lui allora decise di procedere con la bruna adottando lo stesso metodo. Volendo seguitare a vedere anche la bionda calendarizzò le serate in questa maniera: il lunedì assegnò il turno alla bionda mentre alla bruna assegnò quello del sabato.
Una sera, era un lunedi, aveva dato appuntamento alla bionda davanti ad un bar che frequentava tutte le volte in cui si incontrava con le sue due giovani colleghe, abbastanza lontano dal negozio in cui lavoravano, ma erano le 21 passate e la bionda non si vedeva. Dopo circa dieci minuti lei arrivò ma non era sola, insieme a lei c'era anche la bruna. Entrambe avevavo stampato sulla bocca un sorriso beffardo e, andandogli incontro, la bionda lo apostrofò così
= direttore dei miei stivali ti vogliamo dire in coro che sei uno sciocco presuntuoso e che hai commesso dei grossi errori uno dei quali è quello, piuttosto infantile, di usare le stesse identiche parole e le identiche frasi ad entrambe. È bastato raccontarci quello che ci hai detto allorquando ci vedevamo con te, sia pure a giornate alterne, per capire che credevi di fare il furbo con noi ma sei soltanto un maldestro furbastro. Buona nottata" e se ne andarono lasciandolo a bocca aperta.
La mattina del lunedi successivo lui telefonò al proprietario del negozio nel quale lavorava e gli disse che doveva partire quel giorno stesso per raggiungere il proprio fratello in Australia.

21 commenti:

riri ha detto...

Hai capito il tipo? Certi uomini non si smentiscono mai, agiscono con l'istinto del predatore...
Delizioso aneddoto, un bacio Alduccio e buona giornata con un sorriso:-)

Ernest ha detto...

Eh beccato!
un saluto Aldo

Unknown ha detto...

Secondo me, quello voleva tenere il piede in due scarpe, non limitarsi a scegliere. Ci sono quelli a cui piace barcamenarsi tra più donne.
Buonissima giornata caro Aldo
Cristiana

Tina ha detto...

Succede ancora Aldo e non pensare che sia prerogativa maschile, certo, farlo con le colleghe di lavoro e in un ambiente così ristretto nei numeri non è una "furbata", direi il
contrario;-))

Un abbraccio Aldo;-))

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

Ne conosco qualcuno eheheheh.
Certi uomini sono così, ma oggi ho saputo anche di donne che fanno di peggio...(o di meglio ahahaha, secondo qualcuno.)
ciaoo Aldo e buona giornata

Adriano Maini ha detto...

Diversamente da te, quel tipo non conosceva proprio le donne!

Greis ha detto...

Alla Alberto Sordi:
- A diretto'? Prrrrrrrrrrrr!!!

Si vede che erano altri tempi..ora quelle regazze lo avrebbero riempito di parolacce, altro che furbastro!

Baci

Luz ha detto...

'sti ometti anni '50!!!!!

Susanna ha detto...

Ah, ci senti o sei sordo?
Un bell'esempio di solidarietà femminile...ma credo poco diffuso: magari in altri frangenti le due tipe si sarebbero prese a capelli contendendosi il misero tapinello...

Paolo Falconi ha detto...

E' l'autocompiacimento e la troppa ingordigia che lo ha fregato:-)

chi troppo volle nulla strinse
e pure il lavoro ci rimise ...

triste storia per chi ci passò, leggendo, chiosa e secco dice:
prego,no coment ^_^

sul lavoro, quasi quasi ... meglio aver fama di vegetariano:-)
whau ...ciao pazzeee!!

alla fine facendo appello e leva allo spirito delle crocerossina, congenito in ogni donna, chissà che non si finisca per provare prima la bionda e poi per non ricadere nel vizietto, anche la mora ... solo per amor della Vita e del retto sentiero che nostro Signore ci ha insegnato O:-)
sia ben chiaro!

Enrico Bo ha detto...

Le donne sono tremende già una per volta, pensare di giocare contro due è battaglia persa in partenza.

zefirina ha detto...

che toste le due tipe però

Rosaria ha detto...

La butto così...mica eri tu?
Ma poi un pensiero mi sovviene...tu sei troppo accorto ma la giovane età ci tradisce.

Il "furbastro" Ha avuto quello che meritava...

Un bacio Aldo con affetto

Ciao e buona giornata

Ambra ha detto...

Non solo presuntuoso e arrogante, ma anche pavido! Senza il coraggio di affrontare l'imbarazzante situazione da lui stesso creata

Nou ha detto...

Omuncolo!, meglio che se ne sia andato: uno di meno!

Ciao Aldì sono sempre piacevoli i tuoi racconti.

Un abbraccio, Nou

mod ha detto...

marò aldo...:-) belle cose che racconti!

love, mod

luly ha detto...

Che uomini!!! Aldo caro, un abbraccio:)

paroleperaria ha detto...

A me è successa una cosa analoga qualche tempo fa, io bionda e l'altr a bruna... risultato: duplice e stereofonico vaff. per il galletto in questione!
Bell'aneddoto... è una storia vera?

chicchina ha detto...

Certi giovanotti credono di essere furbi,anzi intelligenti,ma le ragazze..e sì,hanno sempre una marcia in più.
Ciao Aldo,sono passata a leggere qualcosa da te e mi sono subito sentita a casa.Mi è piaciuta anche la descrizione,molto colorata e colorita del tuo abbigliamento attuale.E fai bene a vestire come ti piace,dobbiamo sentircicomodi,no?.Un cordiale abbraccio

Alberto ha detto...

Chissà che faccia il bellimbusto davanti alle due signorine che lo sbeffeggiavano. Proprio un bellimbusto.

Sandra M. ha detto...

Eh ce ne sono di 'sti marpioni!O , almeno, pensano d'essere furbi, scaltri.
Che figura di emme!