Accade
talvolta nei luoghi più impensati di captare, senza volerlo, alcune
frasi dette ad alta voce da chiunque si trovi a camminare o sostare
casualmente accanto a me. Probabilmente è un difetto il mio poiché,
come se usassi qualche marchingegno per intercettare, va tanto di
moda adesso, registro anche brevi dialoghi oltre che brevissime
frasi. Soltanto mentalmente per fortuna. Poi però dimentico tutto
con facilità.Mi stupiscono però alcune frasi che mi rimangono in
mente. Ne cito soltanto qualcuna.
Giorni fa
ero in un centro commerciale e accanto allo scaffale-frigo dove mi
ero fermato per un litro di latte e un panino di burro che stavo
scegliendo, sostavano tre persone che conversavano ad alta voce: una
bella giovane abbastanza florida con tanto di camice d'ordinanza,
una signora di mezza età ed un signore molto alto piuttosto anziano
anche loro con camici dello stesso tipo senz'altro dipendenti di quel
Centro:
=La
florida: "...e poi sapete che c'è? Io lavoro perché col
mio compagno andiamo a vivere da soli e quindi dovremo sostenere
notevoli spese..." =La mezza età: "...ma i
genitori non vi aiutano?" =L'anziano:
"...specialmente i tuoi che mi hai fatto conoscere e che
adori?" =La florida: "...altroché,
soprattutto loro. Da quando poi mi hanno detto che mi hanno adottato
- io avevo appena due anni - il mio affetto è aumentato, ma..."
Per
discrezione mi allontano rapidamente, ma queste poche frasi dette
tranquillamente e senza alcun timore per la propria privacy averle
ascoltate dalla voce della giovane mi ha fatto molto piacere. Stavo
quasi congratulandomi con lei. Viva la faccia della sincerità.
*******
Un paio di
giorni fa esco da casa piuttosto presto e per arrivare alla fermata
del bus devo percorrere un breve tratto di marciapiede sul quale, per
il momento, transito soltanto io.Appena voltato l'angolo, sempre sul
marciapiede, c'è uno di quei cassonetti piuttosto ingombranti, di
colore giallo, che vengono utilizzati per la raccolta di abiti,
scarpe e accessori usati e c'è anche un albero per cui si crea
soltanto un piccolo spazio per poter andare oltre. Sto per farlo
quando sento dietro di me qualcuno che, mormorando chissà cosa,
cerca di passare anche lui. Divincolandosi come un'anguilla, questo
tale - si tratta di un uomo intorno ai sessanta, capelli
bianchissimi, magro come un chiodo, ben vestito, senza nulla in mano
e neppure a tracolla -dice a voce alta "Bell'anima, perché
non stai sottoterra?" Mi viene spontaneo voltarmi per sapere
a chi è rivolta quella frase e incrocio lo sguardo del tale. Su quel
tratto di marciapiede ci siamo soltanto noi due. Prudentemente
allungo il passo senza voltarmi neppure per un attimo e, velocemente,
per quello che mi consente l'età, mi allontano.
Chi era,
che faceva, che voleva costui? E poi...ce l'aveva con me? Mah!
*******
La mia
abitazione si trova al primo piano di un fabbricato confinante con
una scuola comunale comprendente asilo, materna ed elementari
frequentata per una gran parte da bambini cinesi, indiani, magrebini,
pakistani e del bangladesh. Ieri, alle 16:30, orario di uscita degli
alunni, stavo aprendo la finestra della mia camera quando sento
delle voci. Guardo in strada e vedo una giovane donna cinese che
cammina con accanto un ragazzino di sette od otto anni pure lui
cinese il quale, quasi gridando, dice:
="A
ma' e mo m'hai rotto le scatole..."
="ç#[#çç§#ç
" (idioma cinese ? Forse)
="No,
no e no...adesso devo d'anna' da Limang e..."
="]秧##["
( idioma cinese? Chissà)
="Bonanotte
ma'. Quante vorte te devo da di' che li compiti li faccio stasera,
dopo magnato?..."
Ho chiuso
la finestra cercando di fare meno rumore possibile per non disturbare
il dialogo.
12 commenti:
quel figlio di cui hai registrato l'ultimo dialogo è il classico fregnone che quasi certamente non farà grandi cose nella sua vita e dovrà arrangiarsi d'espedienti...
Alduccio,gli occhi si possono chiudere ma le orecchie no e molte volta siamo testimoni di parole volanti e mentre sentiamo facciamo la faccia distratta ma quelli che parlano non si accorgono di noi e ne del nostro imbarazzo.
Buone passeggiate e buono ascolto.
Ciao, abbraccione da una Caserta che piove sempre.
E' che quando uno c'ha le antenne, come te o me, ed è un vivacissimo curioso della gente, proprio non può fare a meno di captare...
... E poi di rifletterci su. Magari le conclusioni a cui perveniamo saranno diverse; ma a tutti e due, ci scommetto, si mette in moto il cervello... E finché si gira così si è vivi, vivi al massimo grado, e amanti della vita, nel bene e nel male.
Un bacione :***************
Una volta partecipai a un laboratorio di scrittura con Laura Curino e come "compito per casa" avevamo quello di andare in giro muniti di block notes, proprio per annotare brandelli di frasi colti casualmente in giro.
Quelle parole prese al volte hanno una freschezza e un'espressività eccezionale!
Eccezionali come te... ciao Aldo!
La festa dell'Insignificanza/ Milan Kundera
Certo che il secondo episodio è un pò inquietante. Hai fatto bene ad allontanarti...Un abbraccio e buon fine settimana
Caro Aldo, mi sarebbe piaciuto assistere al dialogo della mamma e bimbo cinesi:)
Anche a me piaciono tanto questi brandelli di dialogo che danno l'idea della vita così comune e altrettanto sfaccettata.
E' bello saper ascoltare come fai tu.
La giornata di oggi, così piena di sole, mi ha ridonato un po' di vigore e, naturalmente ho ricominciato a pulire casa (non troppo) dopo i giorni di riposo forzato. Il tramonto si è appena concluso, splendido come sempre al termine di una giornata invernale soleggiata. Il CD di "La Moldava" anche ha completato i giri e mi sento di meritarmi ora il giusto riposo della sera concentrando i miei pensieri sugli amici e sulle cose belle che vivrò domani in cui vedrò le nipotine e tutta la famiglia unita.
Grazie per questi tre episodi, raccontati con la tua innata maestria che li rende accativanti.
Un abbraccio
Nou
Io passo molto del mio tempo sui mezzi pubblici.
E ti assicuro Aldo che a volte con tutto quel vociare a volte insulso e maleducato che si sovrappone, la cosa migliore è perdersi nella propria musica preferita. Oppure in una buona lettura.
Abbraccio della sera.
Hehehehehe... il fatto è che anche non volendo... se le orecchie funzionano bene... i dialoghi vengono captati!!!
Comunque simpatiche tutte e tre... da morire il bimbo cinese... :-)
Ciao Aldo caro un abbraccione!!!
ahaah tutte tu li becchi!
anche io ho questo tipo di antenne sensibili, uno potrebbe fare uno studio sociologico sui discorsi che sente
Questi frammenti di dialogo sono tremendi e non possono che dare la stura nella mente a congetture di ogni genere. Sono come piccolissimi flash sulla vita di altri, che solo raramente riescono ad illuminare in pieno una storia.
La prima è struggente, la seconda inquietante, la terza spassosa (ma pure inquietante e struggente... :D)
Questi tre pezzi dimostrano che in te c'è uno scrittore, perché uno scrittore è (anche) una formidabile ricetrasmittente di ciò che accade nella vita e nel mondo.
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