Tempo fa
descrissi uno degli incontri che quotidianamente facevo nel corso del
mio giro mattutino per le strade del rione dove abito. Si trattava
dell'incontro con una signora o signorina – ancora non ho chiesto
informazioni e non ne chiedo – intorno ai 40 anni, bionda forse
ossigenata, piccolina, grassottella, ad ogni modo di piacevole
aspetto, con al guinzaglio un magnifico e atletico cane lupo a
passeggio per le necessità di quest'ultimo. All'epoca, questo
bellissimo animale definito dalla signora "il bimbo" aveva
circa 4 anni ed era vivacissimo con una gran voglia di giocare. Data
la vicinanza delle nostre rispettive abitazioni ci siamo naturalmente
incontrati parecchie volte sempre salutandoci cordialmente e
scambiandoci reciprocamente qualche frase di circostanza, mentre
osservavo che il "bimbo" cresceva a vista d'occhio. Questa
mattina ho assistito ad un incontro particolare, sempre con quella
signora col lupacchiotto al guinzaglio: attualmente ha superato
quegli anni. Lei faticava enormemente a tenere il suo cane il quale
"incacchiato" di brutto, abbaiava a più non posso contro
un altro cane non so di che razza, anche lui al guinzaglio tenuto da
una ragazza. Non c'era verso di trattenerli, le due facevano sforzi
enormi per cercare di allontanarsi dal posto dove si stava
verificando lo scontro, poi finalmente la ragazza ci è riuscita e si
è avviata in tutt'altra direzione. Con molta prudenza mi sono
avvicinato alla signora bionda la quale, tenendo con tutta la sua
forza il guinzaglio del suo lupacchiotto che voleva lanciarsi
all'inseguimento dell'altro cane della ragazza, mi dice:
= Ha
visto che fa? = Vedo che è un po' nervosetto stamattina...= Ma no.
Sapesse quanto è buono, un agnellino = Non si direbbe... = Scherza?
Ha notato come si comporta con i bambini? = Sì, dalla mia finestra.
Quando passate nei pressi della scuola tanti bambini vi vengono
incontro... = Ha visto? Lui si accuccia in terra e da loro si fa fare
tutto: carezze, lisciatine sul pelo, si lascia prendere per la coda e
si fa persino baciare dai più coraggiosi. Pensi che si ricorda
perfettamente sia le ore di entrata e di uscita dei bambini dalla
scuola sia la strada che facciamo per passarci accanto. Capisco che è
facile dato che facciamo questo tragitto tutti i giorni e anche due
volte al giorno, però mi fa tanta tenerezza il suo comportamento. =
Chissà invece come si comporta con i gatti... = Con i gatti? Quelli
sono come degli amici. Dove abito ce ne sono due o tre e quando a
volte li incontriamo si guardano come per salutarsi e si passa oltre.
= Veramente?= Almeno è la mia impressione. La vuole sapere un'altra
cosa? = Dica, dica..= Non abbaia alle femmine... = Parla di cani
femmina vero? = Sì, sì...le annusa un po', le squadra, scodinzola
per qualche secondo e sta zitto e quieto. Vorrei capire il motivo per
cui Achille... = E chi è Achille? = Lui, il mio bambinone...non le
ho mai detto che si chiama Achille? = Ma chi, il lupacchiotto? =
Sicuro. Lui è il mio Achillone. Vorrei sapere perché ce l'ha con i
cani maschi = Lo so io il perché, è l'ira di Achille che non vuole
rivali. = Già, non ci avevo pensato... Adesso devo andare. La saluto
e arrivederci alla prossima... = Certamente...arrivederci.=
Curioso, né io e neppure la bionda signora sappiamo
quali sono i nostri rispettivi nomi però conosco il nome del
lupacchiotto: Achille!
14 commenti:
Adoro i lupacchiotti e Achille me lo immagino grazie alla tua descrizione. Buona settimana
Cara Aldo. veramente una bella storia, reale o non e molto bella.
Nel piano sottostante abita una anziana signora sui 80 anni la vedo tutte le mattine che fa passeggiare
un bel pastore tedesco, è una meraviglia,qui il giardino è grande e vedere lei che lancia una polla e lui la rincorre e gli la porta, tutto felice.
Ciao e buona settimana, amico.
Tomaso
Io me lo vedo Achille col pelo ritto sulla schiena che difende il suo territorio.
Buona giornata,caro Aldo!
Cristià
In effetti mai nome fu più appropriato. Sicuramente l'altro cane che suscitava l'ira di Achille si chiamava Agamennone. L'hai mai saputo?
Capita spesso , quando si ha un cane, di iniziare una conversazione ma di non presentarsi( Anch'io ne avevo uno). Un caro saluto, Aldo!
Bravo Achille che sa difendere il proprio territorio.
Ma tenero con i bambini.
Tenero come te Alduccio che ci racconti con tanta passione i tuoi incontri.
Ti abbraccio ciao!
Ma Achille si scaglia anche contro i maschi umani?
Per alcuni ci vorrebbe.
Abbraccio.
Che bello questo Achillone che sa bene cosa vuole e quello che gli spetta :)
Sono felice che tu abbia ricominciato con le tue passeggiate, da cui trai spunto di tanti bei racconti.
Sono uscita anch'io oggi, dopo una settimana di "domiciliari" per influenza stagionale. S'è visto il sole, oggi, e un tramonto spettacolare di un rosso acceso che ha infiammato tutto il cielo fra gli alberi e le case dei miei vicini dirimpettai: ci voleva dopo giorni e giorni di pioggia e grigiore!
Un abbraccio
Nou
eh però Achille!
un saluto Aldo
Allora meglio non incorrere nell'ira di Achille! La tua simpatica signora bionda potrebbe non riuscire a tenere sotto controllo la situazione. ;)
io non ho mai voluto un cane in casa troppo impegnativo sopratutto per l'esplicazione dei bisogni fisiologici... non sò poi se ad una certa età gli si ingrossa pure la prostata...
Beh, la signora lo chiama anche "il suo bimbo"... Anche questo è curioso, non ti sembra?
(Ed è anche curioso chiamare un cane Achille... Forse la signorina è appassionata di Omero? Non si direbbe, tra l'altro, se sei stato tu a doverle aprire gli occhi sull'ira di Achille... :D )
Beh, i maschi tendono sempre a prevalere uno sull'altro, anche quelli umani... Ho ereditato un vecchio gatto bianco, da una signora che è morta, e il mio micio sedicenne, Martino, non lo sopporta. Quando si vedono scoppia la rissa felina...
i cani sono sempre in guerra con i loro simili, proprio come un'altra specie apparentemente più evoluta...
Un caro saluto. robi
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