martedì 29 settembre 2009

ottava ed ultima puntata de L'ANNIVERSARIO

“Certo, finalmente sono riusciti a coronare quello che era il loro sogno. E Mimma?”
“Lei sta ancora a casa con me: te la ricordi casa mia vero? Me l’hanno lasciata i nonni e noi non
abbiamo voluto venderla anche se è così grande per me e per Mimma: lei benché abbia più di ottant’anni riesce a tenerla linda e pinta come quando era più giovane”
“Mimma! Tu non hai idea di quanto sia stata d’aiuto a me ed a tua madre, grazie a lei ed anche a Roberto, il tuo padrino, abbiamo potuto trascorrere i più bei momenti della nostra vita”
“In uno dei quali naturalmente sono spuntata io”
“E’stato un crudele destino il nostro, prima la gioia per la tua venuta al mondo poi il tremendo dolore per la scomparsa di tua madre”
“Che cosa ricordi di lei?”
“Tutto, ogni minima cosa: la sua bellezza, la sua dolcezza specie nei momenti più intimi, la sua
testardaggine nel volerti far nascere ad ogni costo anche sapendo che rischiava la morte, come poi è successo. Era anche un’ottima pianista. Lo suoni anche tu il pianoforte?”
“No, ho tentato con qualche lezione ma evidentemente non faceva per me. Comunque si trova sempre a casa, non abbiamo mai voluto disfarcene”
“Nel salone accanto la finestra vero?”
“Sì, te ne ricordi ancora?”
“L’ho visto il primo giorno che ho conosciuto tua madre ed accanto al quale abbiamo avuto la prima lunga conversazione della nostra vita ma, adesso, posso esaudire il mio desiderio più grande e a lungo sognato?”
“Quale?”
“Vorrei abbracciarti, soltanto se tu credi di…”
Antonella, sorpresa, ebbe un breve momento d’indecisione ma poi si tuffò piangendo nelle braccia di suo padre. Trascorsero alcuni momenti così, l’uno abbracciato all’altra, singhiozzando e cercando di dirsi tutto in quel breve lasso di tempo. Dopo un po’, con grande sforzo, si ricomposero e ripresero a parlarsi più tranquillamente
“Poco fa mi hai sventolato davanti agli occhi una tessera della polizia ma che vuol dire?”
“Vuol dire che la mia professione è quella di ispettore di polizia, no “ispettrice” eh!”
“Hai ereditato da tuo nonno la volontà di fare questo lavoro?”
“No, invece pensa che prima avevo scelto di iscrivermi in Università alla facoltà di filosofia,come te e poi, pensando che mi poteva tornare più utile, sono passata a giurisprudenza e quindi a fare la poliziotta e così fare di tutto per riuscire a trovarti.”
“Brava, un po’ di testardaggine come tua madre ti è stata utile. Ti sei sposata, fidanzata?”
“No, no, niente di tutto questo”
“Ti incontri con qualcuno?”
“Veramente mi scontro con qualcuno”
“Che significa?”
“Beh sarebbe una lunga storia ma te la riassumo: lui, si chiama Luca, è purtroppo un ottimo avvocato penalista e sta dall’altra parte della barricata perché io contribuisco ad acciuffare alcuni delinquenti e lui riesce a farli uscire di galera difendendoli in Tribunale. E’ talmente bravo che per quanti clienti è riuscito a procurarsi non abbiamo molto tempo da trascorrere insieme”
“Ah ma allora hai incontrato un “qualcuno” !”
“Beh come si può dire? Qualche volta cerchiamo di coesistere e qualche volta, per cause di lavoro, litighiamo: ha qualche anno più di me e riconosco che è un bell’uomo con molti pregi ma ha anche dei difettucci”
“Non possiamo essere perfetti”
“Certamente no e comunque Luca fa del suo meglio per correggerli ed in realtà sono io ad essere
forse un po’ troppo esigente: te lo farò conoscere”
“Mi farà senz’altro piacere”
“Anzi, facciamo così: chiederò a Mimma di preparare una cena per …giovedì prossimo. Va bene per te? Così rivedrai Mimma e farò venire anche Luca, insieme quei due faranno salti di gioia”
“D’accordo per giovedì sera”
“Adesso scusami un momento che debbo dire qualcosa ai due miei colleghi che stanno qui sotto
davanti il tuo portone”
“E’ la tua squadra?”
“Sì, lavoriamo insieme da parecchio tempo ma sono due giovani di ventitre e ventiquattro anni”
“Devono essere speciali per poter andare d’accordo con te”
“Già, tu hai fatto in fretta a capire che soggetto sono”
“Perché per molti versi assomigli a tua madre”
“La stessa opinione di Roberto e Mimma. Pronto Esposito? Bordarin? Pronto? Che fate, dormite?”
“Nient’affatto, studiavamo la situazion”
“Anche Esposito, oppure lui sta studiando in una situazione più comoda, magari col sedile reclinato?”
“Ma quando mai ispetto’! Io stongo cà co l’uocchie aperte e vigilo”
“Va bene, d’accordo, potete pure tornare in Commissariato: io vi raggiungo più tardi e dite al
capo che gli farò un dettagliato rapporto”
“Servo vostro ispetto’, stateve buono, ma al passero ci potete pensare da sola?”
“Tranquilli, tutto a posto, penso che il passero non sia più solitario. Ci vediamo dopo”
“Antonella? Cè un piccolo bar qui vicino che fa un ottimo caffè, vuoi venire anche tu?”
“Senz’altro papà. Oh, mi è uscito spontaneo e non so come!”
“Mi hai reso enormemente felice, questa è la seconda volta nella mia vita che sento quella parola, mi manca da troppo tempo, da quando - come saprai - mio figlio aveva imparato a dirla da poco tempo e poi, invece…”
“Sì, Mimma me l’ha detto, mi ha parlato del tuo bambino, dell’incidente ed anche di tua moglie,
ma io quella parola non l’ho potuta mai usare ed è stato come se volessi colmare un vuoto”
“Non mi dispiacerebbe se lo facessi di nuovo. Adesso andiamo”
Quel giovedì sera l’incontro tra Mimma ed Armando fu commovente fino alle lacrime e soltanto
dopo un bel po’ di tempo Luciana riuscì a presentare al padre l’avvocato Luca il quale, cercando
di risollevare il morale di tutti, disse:
“Oh ecco finalmente il mio caro suocero misterioso”
“Alt Luca, ascoltami bene, tu sei riuscito a commettere tre grossi errori in una così brevissima
frase: primo non c’è niente di tuo, secondo non è ancora tuo suocero e terzo non è misterioro
ma è il mio papà e si chiama Armando”
“Posso almeno salutarlo Professor Armando e chiedergli se vuole diventare mio suocero?”
“Non dipende da me, devi chiederlo a lei, per ora preferisco che tu mi chiami soltanto Armando”
“Visto Antonella? Tra uomini ci si comprende al volo”
“Luca adesso piantala e andiamo a tavola altrimenti Mimma ci lincia”
La cena, interminabile per vari motivi, fu il trionfo dell’arte culinaria di Mimma e lei si sentiva ammirata come una regina; poco prima di mezzanotte giunse il momento del commiato: Luca fu il primo a scusarsi ma fattosi così tardi lui confessò - punzecchiato da Antonella - di essere stanchissimo sia per le udienze in Tribunale sia per i numerosi clienti che aveva dovuto ricevere in studio.
Poi toccò ad Armando che volle ancora abbracciare Mimma ed Antonella ma quando stava per uscire la figlia lo fermò e gli disse:
“Papà, in questi giorni io e Mimma abbiamo parlato a lungo di te ed abbiamo pensato, insieme, di chiederti se ti andava di venire a vivere con noi: aspetta, aspetta, non rispondere subito. Qui, lo
sai, c’è molto spazio vuoto: avresti la tua camera e la tua libertà di accogliere gli studenti che vuoi nello studio che era di mio nonno”
“Se vengo a stare qui da voi, e non lo escludo del tutto, non desidero lavorare nello studio di una
persona che, mi dispiace per lui e che riposi in pace ovunque si trovi, non è stato un padre degno di tua madre né un uomo per il quale avere rispetto. Non voglio scendere in dettagli ma se mi torna in mente soltanto il pensiero della scenata che mi impose un maledetto giorno prima che tua madre ci lasciasse…Beh credimi, diventerei una belva furiosa!”
“Ho conosciuto il nonno e purtroppo per sedici anni ho dovuto sopportare il suo caratteraccio, perciò ti capisco, però pensa a quello che Mimma ed io ti abbiamo chiesto e dimentica il resto”
“Lo farò. Per adesso un abbraccio”
Mimma lo fermò e ad Armando e Antonella disse:
“Il tredici settembre abbiamo celebrato l’anniversario della morte della nostra cara Luciana: credo che lei da lassù ha voluto trasformarlo in una bella festa. Sono veramente felice che sia finita così: quando verrà il momento per me di raggiungerla sarò molto più allegra e credo che ci faremo delle gran risate.”

45 commenti:

Francy274 ha detto...

Buon Giorno Aldo,
ora che hai concluso...mi dispiace.
Hai scritto un bel racconto, so che per esigenze date dal web hai dovuto omettere parte di ciò che avresti voluto scrivere.
Non è mancata la trama, la suspence, la simpatia e...la commozione, sei bravo.
Ti ringrazio per avermi regalato questa lettura scorrevole e coinvolgente.
Ti auguro una buona giornata e...
al Tuo prossimo scritto :)
Francesca

Anna ha detto...

Che bello!!! E' finito benissimo direi! :))))

Kaishe ha detto...

bravo Aldare'... anche se pure a me dispiace un po' che sia finito questo bel racconto.
E' un finale molto dolce, senza eccessi ed equilibrato. Allo stesso tempo però rimane un pochino di amaro per tutto ciò che avrebbe potute essere e non p stato.
Per ciò che Luciana e Armando non hanno avuto. E nemmeno Antonella...
Queste sono le letture che preferisco. Quelle che non rispondono e corrispondono mai in totale pienezza ma lasciano sempre un seme nel cuore.
Ti abbraccio e ti ringrazio per questa storia.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Stavolta, il lieto fine non ce l'hai fatto mancare, sennò tutte le tue affezionate lettrici non ti avrebbero perdonato le loro lacrime :-D
Complimenti per la consueta perizia stilistica: ti leggo sempre con grande piacere :)

Pupottina ha detto...

bellissimo il finale! alla fine la storia si è ricomposta e dopo la tragedia e la sofferenza sembra essere tornato il sereno...
^______________^

bravo, Aldo, ancora una volta hai saputo emozionarmi!

Paola ha detto...

Wowowowowow!!!!
Finalmente un lieto fine!!!
Bellissimo racconto una trama degna di un bravo narratore... non ci hai fatto mancare nulla tristezza... risate... suspence... ed infine gioia... grazie ed averci donato tutte queste emozioni...
Ciao Aldo buon giornata... bacioni

aleph ha detto...

Bardo, questo lungo racconto ha l'aria di essere stato scritto anni fa, giusto? Noto una differenza di stile rispetto ai racconti più recenti...ma forse è dovuto al fatto che è più ampio con più personaggi e molto caratterizzati...

zefirina ha detto...

grazie

Gianna ha detto...

Aldo tutto come avevo in testa io...sesto senso!

Rosaria ha detto...

Tutto a posto, cosi devono essere le storie, gia ci basta la realtà a renderci la vita difficile.
Prima che il sipario chiude su questa bellissima storia, ci vuole l'applauso
CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP
Ti abbraccio!

il monticiano ha detto...

@Francy274:Purtroppo sì, ho dovuto limare un po' la storia ma la mia speranza era di non smarrire l'essenza dello scritto.
Grazie a te per averlo seguito e
buona giornata anche a te.
A presto.

@La Mente Persa:Grazie, non è uno di quei film che piacciono a te ma io questo so scrivere.

@ANNA: Se l'hai gradito è un buon segno perchè rientra nei tuoi gusti.

@Kaishe: Effettivamente poteva andare anche diversamente ma così m'è venuto in testa e così l'ho scritto.
Un abbraccio anche da me e grazie.

@Vincenzo Cucinotta: Dai Vince' il lieto fine piace anche a te, confessalo.
Comunque grazie per il tuo apprezzamento, l'ho veramente gradito.

@Pupottina: Sai mia cara che a volte, nello scriverlo, mi sono emozionato anch'io eppure avrei dovuto essere più distaccato.

@Paola: Ho cercato di fare un buon minestrone.
Ciao cara, buona giornata anche a te e un bacione.

@aleph: Sono esatte entrambe le tue osservazioni.
Quasi tutta la trama mi frullava nella mente già da qualche anno e l'ho scritto esattamente tre anni fa. Aggiungici anche il fatto del maggior numero di personaggi da caratterizzare e allora ecco che si spiegano i perchè.

@zefirina: Grazie a te per quell'unico ma eloquente grazie.

il monticiano ha detto...

RISPOSTE che s'incrociano ai commenti di:

@stella: Non solo sesto senso ma anche perchè a te, come sei, solo i finali così piacciono di più.

@rosy: Ed io a sipario aperto ringrazio per l'affettuoso applauso e m'inchino di fronte a un pubblico così generoso.

Anna2 ha detto...

Ho appena terminato di leggere il
Tuo meraviglioso racconto,ho gli occhi lucidi,e commossa.
Mentre scrivo,penso ancora come
Hai messo molto bene insieme queste frasi...Sei proprio un narratore...Perchè non scrivi un
libro della Tua vita?...Penso che sia una gioia per Tè e per tutti noi....E' una proposta...
Caro Aldo,sono felice che c'è stata
un'unione con tutta la famiglia,
(mi sembra vero)!!!!Ti auguro una piacevole giornata,un saluto e un grosso bacio,da Anna2.

Le Favà ha detto...

Io non ho letto nulla, lo ammetto. Non avrei tempo ora come ora. Mi prometto di farlo. Volevo solo salutarti. E' da tanto che non ti sentivo o leggevo un po'. A presto.

fabio ha detto...

È come un gioco di scacchi fatto al contrario. Alla fine tutto si è ricomposto sulla scacchiera della vita.

Susanna ha detto...

Bello!
Però è credibile che Antonella subito inviti il padre a vivere con lei? Io l'avrei fatta aspettare un pochino, tanto per conoscersi meglio, che ne sai che non sia il mostro di Firenze in incognito?... :)

gatta susanna

chicchina ha detto...

Granfinale,Aldo,ma che si intuiva già,in parte.Sei un abile narratore,
porti chi ti legge a vivere i personaggi ed emozionarsi,con loro.
Un abbraccio ed un grazie per queste pagine che metti a nostra disposizione.
Ciao

Gianna ha detto...

Aldo cominci a conoscermi bene, eh?

Ruby ha detto...

Son giunta soltanto ora sul tuo bel blog, ho iniziato a leggere questo tuo racconto che trovo veramente bello e soprattutto scritto con grande emozione.
Volevo solo farti un plauso prima di tornare alla lettura.
Buona giornata.

Luigina ha detto...

@ Sono contenta del lieto fine di questa storia che mi ha tenuto col fiato sospeso per 8 puntate. Ero sicura che i buoni sentimenti vrebbero trionfato. Complimenti al narratore, che però preferisco nei suoi 2spaccati" di vita vissuta, ma la mia è un'opinione del tutto personale ;)

pasticcino ha detto...

Caro Aldo,
tutto è bene quel che finisce bene ma accetto il finale solo perchè è un romanzo....nella realtà, anche con tanto amore, le cose non sarebbero state così facili.
Nel loro rapporto di padre e figlia mancava tutta quella confidenza necessaria per desiderare una vita in comune....
Comunque bravo..bravo..bravo!!!
Un romanzo ha successo quando tiene legato il lettore fino all'ultimo capitolo ;-))

Ti lascio un abbraccio!

riri ha detto...

Ciao Aldo, mi è piaciuto molto, dall'inizio alla fine, mi ha sorpreso, intristito, riempita di forti emozioni..semplicemente grazie:-)
Buona serata

Anonimo ha detto...

Aldo,

un grandissimo bacio

Ornella

serenella ha detto...

Bella storia Aldo, gradevole, piena di suspance, di amore e di un finale lieto. Mi chiedo solo perchè padre e figlia si siano privati dell'amore reciproco per tanto tempo. Una inutile crudeltà.
Buonanotte Alduccio.

il monticiano ha detto...

@Anna2:Sei fin troppo generosa nel tuo commento ma questo mi suona come incoraggiamento.Grazie. Circa il libro sulla mia vita è meglio sorvolare, non ne vale la pena.
Ti saluto con l'augurio di una buona nottata e con un abbraccio.

@Le Favà:Ci hai lasciato troppo tempo a secco, ora cerca di occuparti del tuo blog e comunque grazie.
A presto.

@fabio: Mi complimento con te per l'ottima definizione della storia.

@susanna: Bè, veramente entrambi avevavano dovuto far passare troppo tempo ormai per effetto della lontananza e poi sono certi i legami di sangue. Tu mi dirai che a pensar male non è che si sbaglia sempre.

@chicchina: Probabilmente ciò è dovuto al fatto che mi capita di immedesimarmi nei personaggi che cerco di descrivere.
Ciao e grazie.

stella: Ogni giorno che passa apprendo altri lati della tua persona.

@Ruby:La conoscenza di una nuova blogger per me è un vero piacere. Benvenuta.
Buona notte e grazie.
A rileggerci presto.

@Luigina:A me sarebbe più semplice scrivere degli "spaccati" della mia vita vissuta ma potrebbero anche destare scarso interesse.
Comunque grazie del tuo parere.

@pasticcino: Come affermi tu, giustamente, è un romanzo - meglio una storia - e il finale o i finali possono essere, credo, soltanto tristi o lieti.
Raccolgo il tuo abbraccio e lo ricambio con affetto.

@riri: Un grazie a te con tutto il cuore.
Buona notte.

@Tua madre Ornella: Sai benissimo che il tuo passaggio mi fa felice.
Ciao.

@serenella: Non sono riuscito a trovare altro modo di chiudere la storia. D'altra parte è fantasia, non realtà.
Serene' una buona notte affettuosa.

Pupottina ha detto...

buon mercoledì ^_______________^
il mio è di corsaaaaaaaaaaaaaaa

Angelo azzurro ha detto...

Buongiorno Aldo.La storia ha un lieto fine, insomma. E' giusto così. Dopo tutti quegli anni di sofferenza per la lontananza dagli affetti, Armando merita di passare la vecchiaia in santa pace. Così dovrebbe essere anche nella vita, anche se, ahimè, non succede a volte.
Serena giornata.

Anonimo ha detto...

Bene, adesso che la storia e finita, la posso leggere tutta completa e mi metto subito all'opera per ricomporla e leggermela con comodo domani mentre viaggerò alla volta di Paris. Dai commenti, so già che mi piacerà. Un abbraccio, Viviana

Pupottina ha detto...

buon giovedì ^_______________^

Gianna ha detto...

Ti piacerebbe conoscere la mia voce?

il monticiano ha detto...

@Pupottina 1°) e 2°): Grazie per ricordarti del blogger amico monticiano.

@Amgelo azzurro: Certo nello scritto ha quel finale ma hai ragione nell'affermare che molto spesso nella vita reale non è così.
Buona notte.

@Viviana r: Buon viaggio e spero tanto che ti piaccia.
Un abbraccio anche a te e Mao.


@stella: Sentita la tua voce molto piacevole.

NADIA ha detto...

holaaaaaaaaaaaaaaaa
Sor Aldo!!!
Accidenti l'ho letto tutto d'un fiato avevo perso un così bel racconto con un bellissimo finale....mi unisco al battito di mani Clap clap clap.....
sei un grande sor A'....un bacione ci vediamo sabato......
hasta siempre!!!!

ELisa ha detto...

A causa della loro brevità, il successo dei racconti stà nella tecnica narrativa dell'utilizzo di personaggi, trame, ambientazioni, linguaggi e introspezione, in maniera più considerevole rispetto alle forme narrative più lunghe. E non hai fatto mancare niente :-)
Sono ripetitiva, ma ti ringrazio per avermi regalato questa lettura scorrevole e coinvolgente.
Bravo il mio "amico pensatore" :-)
Felice di esserci ... un abbraccio, e buona vita caro amico, Lisa

Ruby ha detto...

Ciao carissimo.
Un abbraccio e buon venerdi.

Angelo azzurro ha detto...

Aldo, come va da quelle parti? Spero tutto ok!!

Paola ha detto...

Hehehehehehe!!!!
Quando dico che sei forte non ti devi meravigliare!!!
Quindi dal tuo quesito sul giapponese emerge spontanea la risposta...
penso di si!!! hihihihih
Aldo dolce notte e buon weekend... bacioni... ciauuuuuzzzzzzz!!!

Gabryella Costa Fdd ha detto...

klap klap,klap,a quando la pubblicazione in formato poket? voglio l acopia firmata da te,in prima persona..approposito ho letto qualcosina dal JO'(lamentepersa) ma la mela la offri Eva??siamo sicuri??

il monticiano ha detto...

@NADIA:Il fatto che tu l'abbia letto non può che farmi piacere.
A sabato allora!HASTA SIEMPRE!!!

@Poeslandia:Sono io che ringrazio te per le tue gentili parole.
Carissima un abbraccio anche da me e buona vita.

@Ruby: Ciao cara e grazie.
Buon fine settimana.

@Angelo azzurro:Va tutto bene, grazie.
A rileggerci presto.

@Paola: Manco una centrale nucleare qui vicino con le sue scorie radioattive, almeno...
Anche a te gli auguri per una felice notte e un forte abbraccio.

@gabrybabelle: Appena sarà terminata la stampa provvederò anche con la firma.
Per quanto riguarda Eva a me hanno raccontato sempre così ma comunque io quella volta mi ero allontanato
un attimo e quindi non posso essere più preciso.

Pupottina ha detto...

Ormai lo hai capito: Pupottina il weekend scompare, ma oggi vuole strafare lasciando un augurio speciale: buon weekend ^____________^

Antonella Riviello ha detto...

Ciao Aldo, ho letto tutto con il fiato sospeso e ho sorriso sul lieto fine...dopo un pò di suspanse e commozione. Sei un grande narratore e ti stimo molto. Grazie ancora! Buon fine settimana!

Anonimo ha detto...

Aldo,
un caro abbraccio e un bacio

Ornella

il monticiano ha detto...

@Pupottina: Divertiti allora per tutto il fine settimana.
Ciao.

@Antonella: Grazie a te per le tue parole fin troppo generose.
Buon fine settimana anche a te.

@T.m.Ornella: Ciao, anch'io ricambio con molto affetto.

amatamari© ha detto...

Uno dei tuoi scritti più belli.
Complimenti caro Aldo, e grazie.
:-)

Nicole ha detto...

mi dispiace...arrivare alla fine di un percorso è sempre triste, soprattutto se il tragitto è stato piacevole.

Nicole ha detto...

più che piacevole...eccellente!