lunedì 8 aprile 2013

QUELLA VOLTA DEL CACIUCCO ALLA LIVORNESE

Alcuni giorni prima del 15 ottobre 1967, compleanno di mia moglie che compiva 39 anni, mi era venuto in mente di festeggiarlo andando a fare una gita fuori Roma, più precisamente a Livorno, in quanto per quella occasione oltre a far contento mio figlio di 8 anni dato che era domenica e lì si giocava una partita del campionato di calcio di Serie B tra la squadra locale e quella da noi seguita, potevamo soddisfare un nostro desiderio che era quello di gustare il famoso caciucco alla livornese. In definitiva quattro piccioni con una fava: festa, gita, partita, caciucco.
In quel periodo eravamo amici di un mio collega di lavoro, sardo, credo più grande di me almeno di una dozzina di anni, e di sua moglie, coetanea, molto affabile. Entrambi in effetti di ottima compagnia. Decisi di parlargliene e lui ne fu entusiasta tanto che propose di partire il sabato pomeriggio e fare il viaggio da Roma a Livorno con una sola auto, la sua, una Opel cabriolet spyder rossa. Al che io feci presente che la sua era un'auto a due posti ma lui mi disse che dietro i due sedili anteriori lo spazio era talmente ampio da poter essere occupato da noi tre, io, mia moglie e mio figlio. Non so se in un eventuale incontro con la polizia stradale saremmo incorsi in un divieto ma non ci preoccupammo più di tanto. Alle 16.30 p.m. di sabato 14 ottobre i nostri amici vennero a prelevarci a casa, allora abitavamo nei pressi di Piazza Re di Roma, e ci fecero accomodare nello loro auto, scoperta grazie alla temperatura ancora piacevole malgrado fosse autunno. Per dire la verità non si stava scomodi e comunque, abbastanza sereni per la gita, a parte mio figlio che era fuori di sé dalla contentezza, partimmo per quel viaggio di almeno quattro ore. Arrivammo a Livorno che erano quasi le 21 cercammo un albergo e lo trovammo al centro città. Dopo aver parcheggiato entrammo e ci rendemmo conto che li c'era alloggiata l'intera nostra squadra del cuore con tanto di giocatori, tecnici, dirigenti. Mio figlio non stava più nella pelle, quello era per lui un avvenimento che avrebbe sognato per giorni e mesi.
Erano rimaste due sole camere vuote: la prima a pianterreno, matrimoniale con bagno; la seconda al terzo piano, sempre matrimoniale ma senza bagno. Proposi di fare un sorteggio lanciando in aria una moneta da 500 lire - l'euro era di là da venire. Vinse il mio amico in quanto lui prese la camera con bagno e a me toccò quella al terzo piano. Le altre camere di quello stesso piano terzo erano occupate da coloro che componevano la squadra del cuore. Subito dopo cenato andammo a dormire ma non credo che mio figlio dormì molto. Quando ci svegliammo il mattino dopo ci accingemmo ad andare al bagno comune lì a quel piano e mentre cedevo il passo a mia moglie per accompagnarla lei invece di procedere si fermava, si voltava e voleva tornare indietro. Mi chiesi il perchè, mi affacciai dalla porta e vidi che il bagno proprio davanti la nostra camera, aveva la porta aperta ed era occupato da due dei calciatori completamente nudi che si stavano radendo la barba. Dopo un bel po' di tempo occupammo noi il bagno e scendemmo per la colazione. Col mio amico decidemmo di fare un breve giro turistico, andammo quindi a mangiare in una trattoria consigliataci dall'albergatore e finalmente degustammo il famoso caciucco alla livornese. Festeggiammo inoltre i 39 anni di mia moglie con tanto di candeline e torta. Terminato il pasto ci recammo molto presto allo stadio per assistere alla partita che, ultima beffa, la nostra squadra del cuore perse per uno a zero. Intraprendemmo mogi mogi il viaggio di ritorno a Roma rendendoci conto che nonostante tutto avevamo trascorso un fine settimana abbastanza discreto.
Ci siamo consolati un po' ripensando al caciucco.

24 commenti:

m4ry ha detto...

Belli questi ricordi..sai che una macchina cabrio sarebbe il mio sogno ?? A Livorno ci sono stata una o due volte. Avevo 11-12 anni..di lì partivano le navi che portavano in Corsica e Sardegna. Ricordo solo il porto e la farinata di ceci.
Un abbraccio e buona giornata :)

p.s. qual'è la tua squadra del cuore ???

Paola1961 ha detto...

Vabbé dai, Aldo, tu ti sei consolato col caciucco, ma magari tua moglie ricordando quella gita, un pensierino anche ai due calciatori l'avrà dedicato! :-)

Bastian Cuntrari ha detto...

... che classe tua moglie, Aldo! Magari adesso - nella stessa situazione - una donna che non fosse una signora sarebbe entrata in bagno per godersi quello spettacolo!
Tiemp' bell'e 'na vota!

P.S.: ♪♫ Non sono una signora!♪♫

Zio Scriba ha detto...

Ma guarda quante belle cose succedevano nell'anno della mia nascita... :-))

Unknown ha detto...

Buono, il caciucco, e anche il brodetto di pesce.
Tieni un diario, che ti ricordi tutte le date?
Un supoerabbraccio!
Cristiana

Cri ha detto...

Ahahahahahah! La Lazio, nel 1967, militava nella serie B???
(Tutta Aurelia in una spider: che viaggio avventuroso e soprattutto faticoso...)
La camera con bagno al terzo piano? E l'ascensore? Anche senza quello, ci scommetto...
E che simpaticoni quei due calciatori: forse avranno inteso fare un regalo di compleanno a tua moglie, facendosi rimirare nella loro maschia beltade... Meglio di Full Monty :DDD

Cri ha detto...

"Senza" bagno, non "con"! L'immagine dei due calciatori in costume adamitico mi ha scombussolata :DDD

Susanna ha detto...

Direi che la fine settimana era ben più che discreta... lasciando da parte il piccolo dettaglio della squadra che aveva perso.
In più, tua moglie si è lustrata gli occhi... anche se credo che tu potessi dare dei punti a tutta la squadra dei calciatori!!!

riri ha detto...

Mi hai fatto venir in mente una trasferta a Genova, a vedere il Napoli perdere..ma fu tantissimi anni fa. Un abbraccio Aldo.
ps. ho letto il post precedente, come mi sarebbe piaciuto essere presente, ma prima o poi passerò a rivedere Roma:-)

Sandra M. ha detto...

Cavolo che avventura, anche questa! Immagino il ragazzino do otto anni...e tua moglie davanti alla porta aperta...ih...ih...ih!

robi ciprax ha detto...

e tu hai chiesto a tua moglie: hai mica visto se i due calciatori hanno ancora la schiuma da barba in faccia? La risposta di tua moglie per farti ingelosire: non ho fatto in tempo ad alzare gli occhi...!
Un abbraccio alla tua Signora per farmi perdonare...ed un caro saluto a te. robi


zefirina ha detto...

Be almeno tua moglie il regalo di compleanno l'ha avuto ;-)

Nou ha detto...

Questi sì che sono ricordi genuini!

Che divertente! Non ti sei ingelosito Aldo, vero? Sono occasioni rare :DD

Baci

Nou

Blogaventura ha detto...

Beh... può succedere di perdere in trasferta... l'importante è che non vi siate persi il caciucco. Un salutone, Fabio

Blogaventura ha detto...

Beh... può succedere di perdere in trasferta... l'importante è che non vi siate persi il caciucco. Un salutone, Fabio

Rosaria ha detto...

Un abbraccio da Caserta

Rosaria ha detto...

Un abbraccio da Caserta

Enly ha detto...

Non parlarmi di caciucco... Quanti ricordi da bambino al mare in Toscana... Quanto caciucco che ho mangiato. Mammamia...

Tina ha detto...

Mi ha fregato di nuovo il commento.

Buona settimana Aldo ;-))

Carlo ha detto...

E mentre tu viaggiavi in spyder rossa con tuo figlio io avevo... nove anni!

Ciao Aldo e buona serata! Che storie! Però la ricordo l'Opel "scappottabile"! A quei tempi, era guardata con invidia. Livorno l'ho raggiunta diverse volte, in passato, ma solo per il caciucco... una squadra del cuore non l'ho mai avuta!

Adriano Maini ha detto...

Una gran bella escursione da ricordare giustamente con tanto calore!
Ma pensa, invece, se ti capitava di andare da solo a Livorno - perché nel film mi pare che la città compaia, così come c'é una auto che vagamente ricorda quella Opel! - con un tipo alla Gassman de "Il sorpasso"! :)))))))))

nucci massimo ha detto...

non l'ho mai assaggiato, prima o poi dovrò farlo.
Ciao.

Enrico Bo ha detto...

Bella e ulteriore testimonianza che il cuore è il cuore, ma anche il resto del corpo vuole la sua parte!

nina ha detto...

Un ricordo simpatico come sono sempre i tuoi, e molto circostanziato. Non sono mai stata a Livorno ma è un posto che mi attira parecchio. Se ci vado vorrò provare anch'io il caciucco